Notebook “tosto”
L’HP Elitebook 8440P che analizziamo in questa recensione è stato pensato e progettato come supporto informatico per tutti i businessmen che necessitano di un prodotto fisicamente robusto.
Il display da 14 pollici è racchiuso in un case generoso, largo 335 mm e profondo 236 mm, che, assieme ai componenti interni, si traduce in un peso superiore alla media che si aggira intorno ai 2,36 Kg; la sensazione è quella di completa solidità e affidabilità.
Robuste cerniere in metallo reggono lo schermo. L’apertura del lid necessita di una forza superiore rispetto a un normale notebook, ma di contro ciò si traduce in una perfetta tenuta del display, che non subirà movimenti nemmeno con forti scossoni; allo stesso modo, la parte esterna del lid, ricoperta in alluminio spazzolato, protegge il display sia da forti pressioni che da graffi e, visto che l’uso di tale materiale è stato esteso anche al palm rest, si ha una piacevole sensazione di “metallo freddo” anche durante la digitazione.
Interfacce espandibili
Le interfacce disponibili sono quelle standard per un business notebook: troviamo 3 USB, una porta Firewire, i plug audio/mic e il lettore ExpressCard54 sul dorsale sinistro, mentre il dorsale destro è occupato dal lettore SmartCard (da usare come chiave per proteggere gli accessi), dall’unità ottica DVD, da una porta eSATA in grado di funzionare anche come USB, da una porta Ethernet e da una porta modem/fax; la parte frontale ospita, invece, il solo lettore di schede multimediali mentre, nel retro, troviamo una porta VGA, una display port (che permette la risoluzione massima di 2.560×1.600 pixel su un monitor esterno) e il Kensington lock.
Nonostante manchi una vera e propria porta HDMI, il reparto interfacce di questo notebook HP è completo, soprattutto se si considera il fatto che, tramite una ulteriore docking port posta sul fondo del notebook, è possibile espanderle a piacimento.
Non solo touchpad
La tastiera dell’HP Elitebook 8440P è molto comoda: sebbene, inizialmente, i tasti possano sembrare un po’ rigidi, dopo qualche tempo la digitazione scorre liscia e senza problemi di sorta; i pulsanti hanno un buon feedback e le dita trovano facilmente i pulsanti desiderati.
La sostituzione del mouse avviene tramite due periferiche: il più comune touchpad è infatti coadiuvato da un sistema chiamato Pointstick, un sistema di input molto simile a quello usato da Lenovo (chiamato Trackpoint): consiste infatti in un jog posizionato fra le lettere G-H-B della tastiera e due pulsanti posizionati sotto la barra spaziatrice; una volta acquisita una certa familiarità anche tale sistema di comando può essere molto valido. Il touchpad multitouch funziona egregiamente anche se la superficie sensibile è un po’ piccola (80 mm in diagonale) mentre il Pointstick altri non è che.
Da segnalare la presenza di un lettore di impronte digitali, posto nell’angolo in basso a destra del palm rest, e di una luce, con uscita a pop-up, che illuminerà la tastiera durante la digitazione notturna.
Display limitato
Il display da 14 pollici è in formato 16:9 e consente una risoluzione massima di 1.366×768 pixel (HD Ready). Nonostante la superficie del display non sia lucida, lo schermo delude in più frangenti: analizzando gli angoli di visualizzazione, infatti, scopriamo che questi sono molto limitati e una buona visione dello schermo è garantita solo per l’utente che si posiziona frontalmente; sia verticalmente che orizzontalmente, superando i 40° gradi di inclinazione, la visione di alcune parti del display è compromessa.
Come se non bastasse, i valori di contrasto risultano davvero bassi (il rapporto è di circa 140:1) e ciò limita coloro che sono interessati all’editing di immagini o di video.
La luminosità è automaticamente regolata, in base alla luce ambientale, da un sensore: in condizioni normali, i valori registrati sono sufficienti mentre, se cerchiamo di usare il laptop in presenza di forte luce naturale, difficilmente si avrà una buona visione, a meno di posizionarci in zone d’ombra.
In definitiva il display resta, in linea generale, appena sufficiente e ogni utente dovrebbe valutarne i limiti.
Hardware personalizzabile
Le configurazioni hardware disponibili per l’HP Elitebook 8440P sono diverse e il prezzo varia di conseguenza: le configurazioni più economiche sono disponibili a € 1.200 mentre le più costose possono arriva a € 1.500-1.600.
L’HP Elitebook 8440P in prova si basa su di un processore Intel i5-520M, con un clock di 2,4 GHz, coadiuvato da 2 GB di RAM DDR3; il processore grafico è un Intel GMA HD integrato mentre l’hard disk è un Seagate da 250 GB.
Le prestazioni sono nella media. Una buona velocità è garantita dal processore, che, grazie alla tecnologia Turbo Boost, varia il proprio clock da 2,40 GHz a 2,93 GHz. Gli applicativi standard non saranno un problema anche se la quantità limitata di RAM della nostra configurazione limita gli indici prestazionali.
Windows 7 mostra come indice totale di valutazione un punteggio di 4, fortemente limitato dalla GPU che, seppur in grado di eseguire video ad alta risoluzione, non è sufficiente per applicazioni 3D avanzate o per l’esecuzione di videogame recenti. A scopo indicativo, possiamo segnalarvi i valori registrati con alcuni benchmark: poco più di 5.750 punti con PCMark Vantage e circa 1.410 punti con 3DMark06 (settando 1.280×1.024 come risoluzione).
L’autonomia della batteria è molto buona: spegnendo il WLAN e settando la luminosità al minimo, si può ottenere come autonomia massima poco più di 7,5 ore mentre, navigando sul Web (tramite WLAN), l’autonomia scende a 4,5 ore. In caso di visione di un film in DVD, l’autonomia scende a meno di tre mentre, nel caso di carico massimo e massima luminosità, si supera di poco l’ora…
Come è normale che sia, nel valutare questo modello, ci siamo basati non solo sulla configurazione testata, ma anche sulle prevedibili variazioni dovute a configurazioni più performanti rese disponibili dal produttore. Il nostro giudizio quindi va considerato come media fra una configurazione volta al contenimento dei consumi, una votata alle prestazioni e la variazione del rapporto qualità/prezzo che ne consegue.