Piccolo prezzo, buone prestazioni
Con il suo Slate 7 Plus, HP lancia sul mercato un nuovo tablet Android appartenente al sempre più popolato segmento entry-level. Il costo di questo dispositivo è infatti di € 149, ma se fino a pochi anni fa una cifra del genere avrebbe comportato molti sacrifici in quanto a qualità costruttiva e prestazioni, ora HP ci dimostra che la situazione è radicalmente cambiata.
Seppur complessivamente modesto in quanto ad hardware e caratteristiche tecniche, l’HP Slate 7 Plus è, infatti, un tablet piacevole da utilizzare e senz’altro in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza media.
Costruzione e scheda tecnica
Tanto per cominciare, l’HP Slate 7 Plus è sorprendentemente ben costruito per un dispositivo che possiamo sicuramente collocare nella fascia degli ultra-economici. Il suo design è elegante, con buoni materiali plastici, angoli smussati e tasti che offrono un buon feeling tattile.
Le dimensioni sono piuttosto compatte, con solo uno spessore che, ammontando a 10,7 mm, è leggermente superiore a quello dei migliori dispositivi in circolazione. Il peso è di 342 grammi, dunque questo tablet non è nemmeno leggerissimo, ma complessivamente risulta un prodotto davvero ben realizzato e dal feeling sicuramente superiore a quello che il modesto prezzo di cartellino potrebbe suggerire.
La scheda tecnica è altrettanto ben bilanciata. A bordo troviamo un processore Nvidia Tegra 3, quad core da 1,3 GHz, affiancato da 1 GB di RAM. Una dotazione non al top, ma senz’altro nemmeno una componentistica scadente o inadeguata. Lo storage integrato corrisponde a soli 8 GB, ma è espandibile tramite slot microSD (fino a un massimo di 32 GB).
Lo schermo, ovviamente da 7 pollici, offre una risoluzione di 1.280×800 pixel, che risulta in una densità di pixel non straordinaria ma comunque sufficiente a garantire una buona nitidezza generale.
Per quanto riguarda il resto della dotazione, abbiamo una fotocamera posteriore da 5 megapixel (quella frontale è VGA), i consueti sensori (accelerometro, giroscopio, GPS) e antenne Wi-Fi (compatibile con Miracast) e Bluetooth 4.0. è assente il modulo 3G, quindi nell’HP Slate 7 Plus non c’è possibilità di effettuare una connessione dati in mobilità. Mancano pure il sensore di luminosità ambientale, il LED di notifica e il flash per la fotocamera.
Il software equipaggiato è Android 4.2 (dunque non l’ultima release 4.4 KitKat), in versione sostanzialmente stock: HP non ha effettuato customizzazioni particolari, al di là dell’aggiunta di qualche semplice e non ingombrante applicazione proprietaria.
Prestazioni e usabilità
A livello di prestazioni generali, l’HP Slate 7 Plus offre un’esperienza generalmente piuttosto positiva. Innanzitutto, lo schermo è buono per un dispositivo così economico: la definizione complessiva è discreta e consente di leggere anche testi tutto sommato piccoli con una certa facilità, mentre la resa cromatica è adeguata finché si mantiene il giusto angolo di visualizzazione. Quando si abbandona quest’ultimo, i colori risultano molto slavati e i contrasti si perdono, ma da un tablet di questa fascia di prezzo è forse ancora impossibile aspettarsi di più a riguardo.
L’esperienza di navigazione dell’OS è molto fluida in generale, con una sufficiente velocità di apertura delle applicazioni e anche di multitasking. Ovviamente, le app più pesanti richiedono qualche istante per essere caricate e il browsing di siti molto grafici è penalizzato da qualche singhiozzo, ma il processore Tegra 3 si rivela ancora di buon livello e sicuramente in grado di garantire prestazioni adeguate. Anche in ambito di gaming 3D, l’HP Slate 7 Plus si difende: i titoli anche piuttosto intensi vengono eseguiti discretamente, con una fluidità apprezzabile.
L’unica vera preoccupazione che abbiamo riscontrato a livello di performance riguarda una certa tendenza di questo a effettuare un risveglio piuttosto lento dalla condizione di schermo bloccato: senza un’apparente coerenza, schiacciando il tasto di sblocco si può assistere a un risveglio istantaneo oppure si può attendere qualche istante (anche un paio di secondi) prima che lo schermo si accenda effettivamente. Si tratta di un dettaglio su cui, indubbiamente, molti utenti potranno chiudere un occhio, ma che rappresenta forse la prova più evidente della natura low-cost di questo tablet.
Anche lo speaker è di qualità modesta. L’audio espresso dall’HP Slate 7 Plus è caratterizzato da un volume appena sufficiente, da una notevole carenza di bassi e da un impastamento complessivo dei toni, che a volte può rendere difficile anche la comprensione del parlato. Vedere un film su questo tablet è possibile, ma l’impiego di cuffie è caldamente consigliato, altrimenti l’esperienza non si rivelerà pienamente soddisfacente.
È invece buona l’autonomia, grazie a una batteria piuttosto capiente che, con un utilizzo medio, può garantire tranquillamente fino a 48 ore di impiego senza necessitare di una ricarica. L’HP Slate 7 Plus, inoltre, consuma davvero pochissimo quando è inattivo (solo il 2% durante un’intera nottata, con Wi-Fi attivo).
Verdetto
L’HP Slate 7 Plus è un tablet Android adatto a tutte le tasche, sia per la sua diagonale contenuta che per il suo prezzo decisamente abbordabile. Le prestazioni complessive sono senz’altro buone per un entry-level, mentre i valori di design e costruzione, l’esperienza Android piuttosto fluida e la possibilità di espandere la memoria tramite scheda microSD sono caratteristiche apprezzabili in un tablet di questa fascia.
Tra i maggiori difetti riscontrati ci sono qualche singhiozzo nell’esecuzione delle applicazioni più pesanti, un audio appena sufficiente e uno schermo dall’angolo di visuale non eccelso, compromessi che si possono comunque giustificare in un dispositivo così economico. Meno giustificabile è la lentezza che si può riscontrare, occasionalmente, nel risveglio del tablet quando lo schermo è bloccato, un dettaglio che, a seconda delle abitudini di ognuno, può risultare abbastanza fastidioso.
Nel complesso, comunque, l’HP Slate 7 Plus rappresenta una buona offerta per chi cerca un tablet Android compatto e desidera contenere la spesa al minimo, senza fare grandi sacrifici in termini di qualità dell’esperienza.