Prime impressioni
HTC Radar è il nuovo smartphone basato sul sistema operativo Microsoft Windows Phone 7.5 (Mango). Le caratteristiche e le prestazioni del HTC Radar sembrano aumentare il divario con la vecchia iterazione del sistema operativo mobile progettato a Redmond, donando agli utenti un terminale davvero interessante. Di fatto, HTC Radar non introduce particolari novità dal punto di vista hardware, ma contribuisce a rendere più maturo Windows Phone.
Siamo di fronte a un terminale di tipo candybar con dimensioni accettabili (120,5×61,5×10,9 mm) e una qualità costruttiva molto buona. L’unica parte mobile della scocca è costituita dal piccolo sportellino che permette di accedere al vano per la scheda SIM, mentre la batteria è integrata nel corpo dello smartphone. A qualcuno potrà non piacere, ma è indubbio che ciò restituisca delle linee più armoniose e una sensazione di maggiore solidità. Le scocche metalliche, infine, rendono il blocco ancor più ricercato ed esteticamente più attraente della sola plastica, concedendo però qualcosa in termini di peso (137 grammi).
Ai lati del HTC Radar troviamo il jack audio standard da 3,5 mm, il connettore, microUSB e i pulsanti per la regolazione del volume, accensione/standby. C’è anche il pulsante per la fotocamera, troppo spesso dimenticato anche sui modelli più costosi.
Lo schermo da 3,8 pollici (risoluzione 480×800 pixel) è un pannello di tipo capacitivo e multitouch di buona qualità e occupa la maggior parte della sezione frontale, mentre alla base si trovano i tre pulsanti classici di Windows Phone: Back, Start, Cerca.
Hardware
Se l’aspetto del HTC Radar si rivela abbastanza originale, la parte hardware risente un po’ dei limiti imposti dalla piattaforma Microsoft, mantenendosi sicuramente più tradizionale e senza particolari concessioni alle tendenze più attuali, che vogliono tanta memoria e processori dual core.
Qui abbiamo una CPU Qualcomm Snapdragon MSM8255 da 1 GHz, ormai molto comune nella fascia media di mercato per questa categoria di terminali, 512 MB di RAM e 8 GB complessivi per lo storage.
Il processore, insieme alle ultime ottimizzazioni del sistema operativo, rende HTC Radar molto reattivo in tutte le condizioni. Anche nel multitasking, una delle novità introdotte da Windows Phone 7.5, non entra in crisi e consente un funzionamento senza particolari rallentamenti.
Qualche piccola critica, invece, va alla dotazione di memoria per lo storage. Sebbene 8 GB siano tutto sommato una quantità apprezzabile di memoria, l’assenza di uno slot per memory card può penalizzare fortemente il terminale. C’è da dire, tuttavia, che questa è in realtà una scelta ben precisa di Microsoft, imposta ai costruttori con la piattaforma Windows Phone, che però continuiamo a non condividere. In ogni caso, esiste anche una versione con 16 GB di memoria.
La sezione multimediale del HTC Radar è di buon livello. La fotocamera da 5 megapixel con flash led e autofocus è capace di scatti di buona qualità e in grado di girare filmati a 720p.
Il dover utilizzare il software Zune per accedere ai dati da PC, anche foto e filmati, appare un po’ troppo limitante, anche se si può optare per la via Windows Live SkyDrive, il sistema di servizi cloud di Microsoft.
Il resto delle caratteristiche
La sezione radio è esente da critiche: GSM/GPRS/EDGE (850/900/1800/1900 MHz), HSPA/WCDMA (900/2100 MHz), Wi-Fi 802.11 b/g/n e Bluetooth 2.1. Non vanno inoltre dimenticati i classici sensori GPS, luminosità, prossimità e l’accelerometro, ormai in pratica uno standard per gli smartphone evoluti.
Sul campo siamo rimasti sorpresi dalla ricezione molto buona del HTC Radar in condizioni di scarso segnale, nelle quali molti blasonati avversari entrano in crisi.
Anche l’autonomia, grazie alla batteria da 1.520 mAh, è apparsa buona. Con un uso abbastanza accorto, siamo riusciti a toccare le due giornate lavorative, un valore non impressionante in assoluto, ma sicuramente molto buono tra gli smartphone evoluti, sempre molto assetati di energia.
In conclusione, HTC Radar è un ottimo terminale Windows Phone che, nonostante qualche piccola limitazione, non mancherà di soddisfare gli amanti della piattaforma. Senza dimenticare che anche il Marketplace comincia ad annoverare un numero interessante di applicazioni al quale attingere per personalizzare la dotazione software dello smartphone. Il prezzo è, forse, un po’ elevato per impensierire Android e iOS.