HTC U Play: recensione e prezzo
HTC U Play: design
In linea con il fratello maggiore U Ultra, HTC U Play si presenta con un corpo ricoperto in liquid metal nella parte posteriore e un pannello nero anteriore che ospita fotocamera (sulla parte superiore) e tasto home schiacciato (parte inferiore).
È interessante notare, a livello di design, come la colorazione del pannello che incornicia il display raggiunga quasi la stessa gradazione di nero profondo del display da spento, donando una sensazione di continuità all’intero corpo.
Il pannello posteriore, leggermente curvato, ospita il sensore della fotocamera al centro (leggermente rialzato) e il flash dual tone sulla destra. Non c’è il jack da 3,5 mm, che fa spazio a un secondo microfono. Lo slot SIM, posizionato sulla cornice superiore, ospita una SIM Nano e una Micro oppure una SIM Nano e una microSD fino a 256 GB.
HTC U Play: prezzo (↑)
HTC U Play è disponibile nelle colorazioni Brilliant Black, Cosmetic Pink, Ice White, Sapphire Blue al prezzo medio consigliato di €449, ma è possibile trovarlo anche a meno di 350€ in diversi shop online.
HTC U Play: hardware(↑)
La dotazione hardware del HTC U Play è quella di un modello di fascia media: display da 5,2” Super LCD con risoluzione Full HD ricoperto da un pannello Gorilla Glass 3, chip Mediatek MT6755 Helio P10 con CPU octa-core (4 core Cortex-A53 da 2.0GHz e 4 core Cortex-A53 da 1.1GHz) e GPU Mali-T860MP2, coadiuvato da 3 GB di RAM nella versione con 32 GB di memoria interna e da 4 GB di RAM nella versione con 64 GB.
La connettività è completa: Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac dual band, Wi-Fi Direct, DLNA, Bluetooh 4.2, A-GPS, GLONASS, NFC, slot USB 2.0 type C 1.0, LTE categoria 6.
Il sensore delle impronte digitali, posto nel tasto centrale, è velocissimo e non sbaglia mai. Lo speaker, posizionato nella parte inferiore del dispositivo, offre un suono non troppo alto e decisamente ovattato. La qualità delle chiamate è buona, ma il suono è leggermente ovattato in capsula auricolare.
HTC U Play: fotocamere (↑)
La fotocamera posteriore, da 16 MP con apertura focale f/2.0, lunghezza focale di 28 mm e stabilizzatore ottico dell’immagine, offre degli scatti e delle registrazioni video ottime per quanto riguarda risoluzione e livello di rumore, ma pecca nella riproduzione della gamma cromatica, specialmente in ambienti chiusi con illuminazione artificiale.
Le immagini, inoltre, risultano sottoesposte e il focus, sebbene sia continuo, non è immediato nei soggetti in primo piano.
Il software della fotocamera offre, oltre alle classiche modalità di scatto foto/video, time-lapse, Zoe (con registrazione video prima e dopo lo scatto) e panorama, una modalità PRO, che aggiunge alla schermata di cattura dell’immagine una serie di funzionalità proprie di macchine fotografiche professionali.
Con la è possibile scattare foto in formato RAW, che possono poi essere automaticamente caricate su servizi compatibili come Google Photos con cui effettuare il ritocco.
La fotocamera anteriore è anch’essa da 16 MP, con apertura focale f/2.0, ma lunghezza focale 27 mm, che passa in modalità UltraPixel in condizioni di scarsa luminosità aumentando la sensibilità alla luce.
I selfie risultano molto buoni: la messa a fuoco è veloce e la gamma cromatica risulta anche migliore rispetto a quanto accade con la fotocamera posteriore. Si nota una leggera sottoesposizione, ma il risultato è sicuramente soddisfacente. Certamente, il comparto fotografico è uno dei punti di forza di HTC U Play.
HTC U Play: HTC Sense Companion (↑)
Ormai è una tendenza sempre più diffusa quella di integrare un assistente virtuale all’interno degli smartphone. HTC non è da meno e integra anche nel U Play una doppia soluzione: Google Assistant e Sense Companion.
Il primo è facilmente configurabile tramite le impostazioni di sistema, mentre il secondo ha una sua app che bisogna avviare per la prima configurazione. In un primo momento si può pensare che il Sense Companion sia un’integrazione al già ben collaudato Blinkfeed, quando in realtà il suo scopo è di dare un’alternativa all’app Google per fornire informazioni sul traffico, prossimi appuntamenti sul calendario, passi compiuti durante la giornata, ecc.
A proposito di Blinkfeed, sebbene questa abbia sempre riscontrato un significativo successo tra gli utenti HTC (come hub di applicazioni e grazie alla perfetta integrazione con Flipboard), Sense Companion appare un po’ come una forzatura fatta da HTC per entrare in un segmento software in cui non è mai stato presente.
Sistema operativo
Il reparto software è incomprensibilmente datato ed è sicuramente da considerare uno dei punti di debolezza di questo altrimenti ottimo HTC U Play: il sistema operativo è infatti fermo ad Android 6.0 Marshmallow e la Sense UI manca di alcune funzionalità che potrebbero rivelarsi molto utili all’utente finale come, ad esempio, la possibilità di invertire i tasti funzione e di modificare a piacimento le scorciatoie nel menu a tendina.
Un plus è invece rappresentato dalla perfetta integrazione con gli auricolari in-ear USonic, venduti insieme allo smartphone e collegabili tramite USB-C, che si interfacciano con l’omonima app. Basta avviarla per configurare la perfetta combinazione di frequenze per il proprio orecchio, in modo da avere un suono perfetto in ogni situazione.
Gli auricolari sono risultati ottimi anche durante i test in condizione di forte rumore esterno (in una stazione, in metropolitana), isolando il 99% del suono circostante.
Autonomia
La batteria di HTC U Play ha una capacità di 2500 mAh, che promette fino a 427 ore di autonomia in stand-by su rete 3G e fino a 15 ore di conversazione in 3G. Dai test effettuati, lo smartphone riesce a sostenere fino a un giorno e mezzo di autonomia con un utilizzo medio (composto principalmente da messaggistica istantanea, ricezione e scrittura mail, qualche scatto, 60-70 minuti di chiamate e circa 60 minuti di navigazione sui social network e feed reader).
Con un utilizzo più intenso (che comprende anche navigazione stradale con Waze e abilitazione dell’Hotspot), l’autonomia cala drasticamente e si deve ricaricare lo smartphone almeno un’altra volta durante il corso della giornata.
Nota bene: tutti i test sono stati effettuati con Wi-Fi, GPS e Bluetooth collegato con due fitness tracker sempre accesi.
Verdetto
HTC U Play si posiziona in una fascia di prezzo medio-bassa tuttavia l’adozione di un OS ormai datato è incomprensibile. Mentre l’hardware è tutto sommato in linea con le aspettative, infatti, nel 2017 si deve pretendere almeno Android Nougat preinstallato e una coerenza maggiore tra le app integrate che non si possono disinstallare.
Tutto sommato, considerando i prezzi di alcuni shop online che propongono lo smartphone anche a €320-350, si può considerarne l’acquisto se si apprezza il marchio HTC, altrimenti sul mercato sono presenti tante valide alternative a prezzi più competitivi fra cui scegliere.