Senso estetico
L’Ascend P2 è il nuovo smartphone di fascia media basato su Android di Huawei. Ne abbiamo fatto la conoscenza in occasione dell’ultimo World Mobile Congress 2013, durante il quale, nel poco tempo a disposizione, ne abbiamo apprezzato alcune soluzioni. Da qualche settimana è disponibile anche sul mercato italiano e, finalmente, abbiamo avuto la possibilità di testarne a fondo un esemplare.
Il Huawei Ascend P2 è un terminale Android (Jelly Bean in versione 4.1.2) con schermo HD da 4,7 pollici, processore Quad Core da 1,5 GHz e supporto LTE. Si tratta uno degli smartphone più interessanti arrivati sul mercato negli ultimi mesi, proveniente da un costruttore, Huawei, che abbastanza rapidamente sta conquistando consensi anche nel mercato consumer, grazie a un invidiabile rapporto qualità/prezzo.
La confezione, molto tradizionale, del Huawei Ascend P2 non si discosta molto da quanto proposto da altri costruttori. Comprende, oltre al terminale stesso, anche l’alimentatore con plug USB, cavo USB/MicroUSB e auricolari standard.
Estratto dalla confezione, però, restituisce buone sensazioni in termini di qualità costruttiva, con materiale e assemblaggio di buon livello. L’assenza di un vano batteria, che è integrata nella scocca, se da un lato può non destare un gradimento unanime, dall’altro aiuta a ridurre leggermente le dimensioni e a migliorare la rigidità complessiva. In qualche frangente ricorda vagamente i Lumia di Nokia, ma si tratta di una somiglianza puramente soggettiva.
Il giudizio, poi, migliora ulteriormente se consideriamo che la personalizzazione Huawei del sistema operativo consente anche di variare alcuni parametri operativi, come la temperatura di colore, che non sempre sono accessibili su terminali della concorrenza. Lo schermo, inoltre, adotta la tecnologia Gorilla Glass che permette una particolare resistenza ai graffi.
Intorno allo schermo è possibile apprezzare la presenza dei sensori di luminosità/prossimità oltre al sempre gradito LED per le notifiche e alla fotocamera anteriore da 1,3 megapixel nella parte alta. Sul lato superiore si trova il connettore microUSB, accanto al jack audio da 3,5 mm e al microfono aggiuntivo per la riduzione del rumore durante le conversazioni. Ai lati, oltre al bilanciere per la regolazione del volume, troviamo il pulsante di accensione/stand-by e il pulsante, molto comodo, per azionare la fotocamera.
Il retro è, invece, caratterizzato dalla presenza della fotocamera da 13 megapixel con flash LED singolo e dallo speaker di sistema. La posizione di quest’ultimo è, purtroppo, infelice e penalizza l’ascolto quando il terminale è poggiato sul dorso.
Huawei Ascend P2 permette una buona presa, grazie a dimensioni non esagerate (136,2×66,7×8,4 mm) e a un peso (122 grammi) non eccessivo. Lo spessore ridotto, in particolare, è molto apprezzabile. Non essendoci nessun vano batteria, lo slot per la scheda MicroSIM si trova sul lato destro. Non ci sono altri slot sul terminale, quindi, non è presente lo slot memory card e ci si deve accontentare dei 16 GB interni. Un vero peccato.
Potenza orientale
Il cuore dell’Ascend P2 è, sicuramente, il processore quad-core K3V2 da 1,5GHz di Hi-Silicon, costruttore in orbita Huawei. Si tratta di un System-On-Chip basato su core Arm Cortex A9 a 40 nm e GPU Vivante GC4000 a 480 MHz.
Le prestazioni complessive sono davvero molto buone, senza particolari incertezze nel normale utilizzo quotidiano. Solo qualche gioco 3D, in rare occasioni, ha mostrato qualche piccolo difetto, ma imputabile probabilmente a qualche ottimizzazione non perfetta.
La memoria a disposizione del terminale è pari a 1 GB di RAM, ormai uno standard per i terminali di fascia media. Forse, la presenza di un ulteriore GB di RAM avrebbe fornito un incremento di prestazioni, ma anche così il sistema è molto reattivo. Anche i benchmark, che pure non gradiamo molto in ambito mobile, confermano le nostre sensazioni.
Lo schermo da 4,7 pollici è un display IPS da 4,7 pollici ad alta risoluzione con 1.280×720 pixel e una densità di 315 ppi. La qualità è molto buona, con colori abbastanza fedeli e una buona visibilità complessiva.
Huawei Ascend P2 si comporta molto bene anche in campo multimediale. La riproduzione dei filmati appare praticamente impeccabile. Ha digerito senza particolari problemi tutti i filmati che gli abbiamo dato in pasto, con il software di serie o con software aggiuntivi. Anche file con data-rate più elevato sono stati riprodotti senza incertezze. L’audio è apparso di buona qualità, anche con le cuffie standard.
La fotocamera, infine, ha una risoluzione elevata con autofocus e sensore BSI. Gli scatti sono di buona qualità, mentre i filmati possono essere realizzati in Full HD con stabilizzazione. Il software di gestione, inoltre, consente una buona quantità di impostazioni ed effetti speciali.
Connettività
Sul versante connettività, Huawei Ascend P2 mostra davvero un’ottima dotazione. Al supporto per le reti GSM/GPRS/EDGE (850/900/1800/1900 MHz) e UMTS/HSDPA (900/2100 MHz) si aggiunge anche la tecnologia LTE. Il terminale è capace di una velocità di download massima teorica pari a 150 Mbps e 50 in upload (LTE Cat. 4).
Si tratta, ovviamente, di velocità teoriche da verificare anche in funzione della congestione delle reti mobili, ma è sicuramente un segno del livello tecnologico dello smartphone Huawei. I nostri test hanno mostrato delle velocità effettivamente superiori, anche se lontane da quanto promesso, ma è un limite sicuramente dovuto a una rete del nostro operatore ancora non molto efficiente.
Tutto il resto (Wi-Fi 802.11 b/g/n monoband, Bluetooth 4.0 con EDR, NFC, GPS, Radio FM) passa in secondo piano seppur arricchendo una dotazione di primo livello.
La batteria da 2.420 mAh permette di portare a termine una giornata lavorativa senza troppe apprensioni, ma ormai questo è praticamente lo standard per i moderni smartphone.
Software
L’Ascend P2 testato utilizzava Android nella versione 4.1.2 (Jelly Bean), ma nei prossimi mesi dovrebbe arrivare anche la 4.2. L’interfaccia non è quella standard di Android, ma la versione sviluppata da Huawei per i propri terminali, chiamata Emotion UI.
Non è molto appariscente, ma non è nemmeno troppo invadente e consente un elevato grado di personalizzazione, senza penalizzare troppo le prestazioni complessive del sistema. Abbiamo apprezzato la possibilità, puramente estetica, di scegliere tra diversi effetti di scorrimento e di impostare i profili audio, sicuramente molto più pratica, in modo rapido.
Tutto sommato, Huawei Ascend P2 è un terminale tecnologicamente molto avanzato, con prestazioni paragonabili a quanto promesso dai primi della classe, a un prezzo medio consigliato di circa 399 euro che rende il prodotto una validissima alternativa anche a modelli ben più blasonati.