Huawei Mate 20 X 5G

Una prova di forza con il primo smartphone Huawei 5G per il mercato italiano.

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il voto di Webnews  
Una prova di forza con il primo smartphone Huawei 5G per il mercato italiano.

In seguito alla disputa sempre più critica tra USA e Cina, la situazione di Huawei come produttore mondiali di elettronica di consumo è stata messa a rischio in maniera evidente. Per questo, Huawei Mate 20 X 5G è il segnale che l’azienda da sul mercato italiano per lanciare il suo primo prodotto 5G e per confermare il suo impegno sia in Italia che in Europa.

Mate 20 X 5G: tutti i dettagli

Confezione e design ()

La confezione di Huawei Mate 20 X 5G comprende lo smartphone, un paio di cuffie USB-C, il caricabatterie con cavo USB-C e una custodia protettiva trasparente, oltre al classico manuale, lo strumento di rimozione SIM e la scheda di garanzia.

Le dimensioni dello smartphone sono estremamente generose: 174,6 x 85,4 x 8,38 mm di spessore, per 233 grammi di peso. La colorazione, singola, è Emerald Green, una colorazione verdognola che riflette poco alla luce.

Scheda tecnica ()

Lo schermo è da 7.2” OLED con gamma cromatica P3 al 108%, con risoluzione FHD+ 1080 x 2244 pixel, 345 ppi e rapporto schermo-corpo di 87,83%.

Il sistema operativo è EMUI 9.1 basato su Android 9. L’unica configurazione disponibile sul mercato italiano comprende il chip Kirin 980 con modem Balong 5000 (octa-core con GPU Mali G76 a 720 MHz) con 8 GB di RAM LPDDR 4X, 256 GB di ROM e supporto a schede di memoria NM (proprietaria) fino a 256 GB.

Il comparto fotografico comprende una fotocamera posteriore con triplo sensore progettato da Leica, con sensore primario da 40 MP (obiettivo grandangolare, apertura f/1.8), secondo sensore da 20 MP (obiettivo ultra-grandangolare, apertura f/2.2) e terzo sensore da 8 MP (teleobiettivo, apertura f/2.4), con supporto ad autofocus (laser, a fase, a contrasto) e AIS (Huawei AI Image Stabilisation). La fotocamera frontale è da 24 MP con apertura f/2.0 con supporto alla lunghezza focale fissa.

La batteria è da 4100 mAh (nominale).

Per quanto riguarda la connettività, Mate 20 X 5G supporta connessioni Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac con bande da 2.4 e 5.0 GHz, Bluetooth 5.0, Low Energy, NFC, sensori di gravità, luce ambientale, prossimità, giroscopio, bussola, sensore di impronte digitali, sensore Hall, sensore laser, barometro, sensore infrarossi e sensore di temperatura colore. Gli standard GPS supportati sono A-GPS, Glonass, BeiDou, Galileo, QZZ e GPS tradizionale (L1 + L5 Dual band). Supporta le reti cellulari, 2G GSM, 3G WCDMA, 4G LTE FDD e TDD e 5G NR.
Huawei Mate 20 X 5G è resistente ad acqua e polvere secondo lo standard IP53.

Disponibilità e prezzo ()

Huawei Mate 20 X 5G è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo consigliato di 1.099,90 insieme alle cuffie Huawei FreeLace.

Recensione ()

Huawei non ci sta: non può non essere il produttore di smartphone che non rilascia uno smartphone 5G entro Settembre. Dopo LG, Xiaomi, Samsung, Huawei aveva pianificato il suo smartphone 5G per quest’estate con il lancio del Mate X, lo smartphone pieghevole che però non arriverà sugli scaffali prima di Novembre.

Così, Mate 20 X arriva sul mercato italiano, quasi in sordina, dopo l’estenuante guerra tra USA e Cina. Di conseguenza, Mate 20 X, per lo meno per il mercato italiano rimane uno smartphone da vetrina. È stato battezzato come primo smartphone 5G, certo, ma non offre le prestazioni che un utente si può aspettare. Tutto ruota intorno alle dimensioni: lo schermo da 7.2” pollici regala dimensioni molto generose allo smartphone, che infatti non entra nemmeno in tasca facilmente. Bisogna stare attenti al tipo di pantaloni che si indossa, perché in alcune tasche potrebbe proprio non entrare, mentre per i pantaloni le cui tasche sono abbastanza spaziose è comunque impossibile sedersi e rimanere seduti senza sentire una forte pressione da parte degli spigoli dello smartphone sul bacino. Essendo poi la risoluzione massima dello schermo “solo” FHD+, ci si aspetterebbe che, all’aumentare delle dimensioni dello smartphone aumenti anche la capacità della batteria, che rimane invece di soli 4200 mAh.

In generale, però, il valore nominale della batteria non decreta un’autonomia più o meno performante: sta al firmware del sistema operativo opportunamente ottimizzato il lavoro di gestire i carichi dei processi. Questo non avviene in Mate 20 X, che non riesce a superare le 18 ore di stand by con meno di 4 ore e mezzo di utilizzo attivo.

D’altro canto, tutte le considerazioni che si fanno non tenendo conto delle dimensioni dello schermo sono tendenzialmente diverse: il processore è l’ottimo Kirin 980 già presente in tutti i top di gamma del 2019. Di conseguenza, le performance nell’avvio delle app, nel multitasking e nell’avvio dello smartphone sono tra le migliori che si possono attendere in uno smartphone top di gamma. Si può fare riferimento alle recensioni di Huawei P30 Pro o Honor 20 Pro per prestazioni equiparabili.

La fotocamera è la solita, ottima, realizzata in collaborazione con Leica: tuttavia, da uno smartphone (praticamente tablet) di questa caratura e dimensione, ci si sarebbe aspettata una differente destinazione di utilizzo e una migliore ottimizzazione. Ad esempio, sarebbe stato possibile configurare una visualizzazione delle immagini a tutto schermo (un po’ come la modalità Full Vision sugli smartphone LG) per sfruttare appieno i 7.2” del display. Mate 20 X 5G potrebbe facilmente essere riconosciuto come uno smartphone per la fotografia professionale su cui è possibile anche effettuare montaggi come su un tablet, ma questa serie di aspetti relativi al comparto fotografico non sono presenti, o perlomeno visibili. In generale, si può fare riferimento alla recensione di Huawei Mate 20 Pro, poiché non sono state rilevate differenze sostanziali in termini di scatto e di contrasto, bilanciamento colori e luminosità.

Il sistema operativo è sempre EMUI, sempre pieno zeppo di app duplicate e con un’interfaccia che a tratti risulta poco intuitiva. Ma questo lo si può leggere in tutte le recensioni di smartphone Huawei su Webnews. In generale, sembra che l’arrivo di EMUI 10 (che presumibilmente sarà disponibile anche per questo smartphone) porterà un po’ d’ordine, quindi le considerazioni potrebbero cambiare significativamente.

Il test 5G su rete Vodafone (a Roma e Milano) ha evidenziato interessanti segnali di crescita del 5G e il già completo supporto del modem Balong 5000: dopo aver effettuato speedtest (con l’app di Ookla) a Roma e Milano durante la stessa giornata, sono stati riscontrati interessanti risultati, che possono essere visionati nella galleria immagini. In generale, il responso è positivo rispetto all’ultimo test con LG V50 ThinQ, ma solo in alcuni casi. A Milano, i risultati sono stati poco soddisfacenti sotto tutti i punti di vista: la zona geografica era situata tra Milano Centrale e Milano Rogoredo. Durante test continuativi di circa lungo un periodo di 20 minuti, la velocità massima di download è stata di 74,0 Mbps mentre 8,69 Mbps è stato il risultato più basso. In upload il massimo è stato di 36,5 Mbps mentre il minimo di soli 9,59 Mbps. Il ping medio è stato di 20 ms e il jitter medio di circa 16 ms.

A Roma, invece, i risultati sono stati nettamente migliori: essendo la connessione molto instabile, non è utile calcolare una media. I picchi massimi di download si sono attestati sui 260 Mbps, arrivando fino a 330 Mbps durante il test, mentre il risultato minimo è stato di 1,61 Mbps (davvero bassissimo). In upload, il risultato migliore è stato ottenuto con 52,7 Mbps, mentre il minimo è stato di 4,54 Mbps. Il ping è sempre stato intorno ai 35 ms, mentre il jitter intorno ai 5 ms.

Come già detto, le prestazioni risultano migliorate e anche la copertura – soprattutto in movimento – ma ancora si è lontani dall’affermare che il 5G abbia una copertura sufficiente, né che abbia le velocità e i tempi di risposta che ci si aspetta dallo standard (intorno ai 1000 Mbps un download e 200 Mbps in upload almeno, e intorno ai 7 ms di ping).

In poche parole: la visualizzazione di articoli, video su YouTube, film e serie TV su Netflix è davvero godibile. Le foto e i video sono quelli marchio Huawei, in cima alle classifiche per qualità e resa. Il display è enorme, e le dimensioni si sentono tantissimo. La nuova tecnologia SuperCool, inoltre, tende a raffreddare significativamente lo smartphone anche in condizioni di caldo intenso. Non sono stati registrati surriscaldamenti, ma solo lievi aumenti di temperatura (più che normali, nella torrida estate di quest’anno). Purtroppo Mate 20 X 5G non è IP68, ma solo IP53, il che significa che vanno bene gli schizzi, ma niente immersione in piscina o in mare.

Mate 20 X 5G si dimostra, più che un dispositivo, uno smartphone carico di un mix di tecnologie affermate e di tecnologie ancora acerbe. Tra 5G e raffreddamento a liquido, passando per le dimensioni che (ripeterlo non è mai abbastanza) influiscono sulle prestazioni complessive, lo smartphone risulta un esperimento troppo costoso in cui investire se si guarda al prezzo di listino di oltre 1000€. In realtà, tra rivenditori su Amazon, abbonamento con Vodafone e street price, l’asticella del prezzo scende sotto i 1000€. Ma, come tutti gli smartphone 5G fino ad ora, rimane sempre la questione se valga davvero la pena spendere di più ora, o aspettare la fine dell’anno.

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