Negli ultimi anni Insta360 è molto cresciuta, passando da azienda specializzata esclusivamente in videocamere a 360 gradi, sia consumer che professionali, ad azienda più versatile con la commercializzazione di prodotti come Insta360 One X e Insta360 Go. Negli scorsi mesi è stata annunciata una nuova videocamera che combina le funzioni di una action cam con quelle di una telecamera a 360°, ma che grazie ad un sistema modulare permette di cambiare lenti in base alla scena che si vuole filmare. Vediamo quindi come si è comportata la Insta360 ONE R nei nostri test.
Insta360 One R: tutti i dettagli
Caratteristiche (↑)
All’interno della confezione di vendita troviamo tutti i moduli per comporre la action camera, ovvero una unità centrale (core), una base con batteria e due moduli con le ottiche – un mod 4K grandangolare e un mod dual-lens 360 – oltre alla cover per adattare la cam ai vari accessori, a un cavo USB-C per la ricarica, a una protezione per la mod non in uso e a un panno per pulire le lenti. Esiste anche un terzo mod, caratterizzato dalla presenza di una sensore Leica da 1”, oltre a tutta una serie di accessori per usare la cam in varie situazioni, fra cui un supporto per adattarla a un drone.
Le dimensioni della action cam montata con la mod 4K sono di 72x48x32,4mm per un peso di 121g, mentre utilizzando la mod 360 lo spessore cresce a 43mm ed il peso a 130 grammi. Sul core abbiamo il display da un lato, un LED di stato e un microfono dal lato opposto, i tasti accensione e otturatore in alto, uno sportellino per proteggere la porta USB-C e la microSD sul fianco destro, i connettori per i mod su quello sinistro, e i connettori per la batteria in basso. Il mod 4K può essere connesso sia con la lente dallo stesso verso del display (perfetto per vlog) che dalla parte opposta (per riprese più standard), mentre il mod 360 ha un verso unico avendo lenti su entrambi i lati. Il modulo batteria aggancia i due mod superiori e presenta un tasto per lo sblocco.
Così com’è la cam è pronta per l’uso ed impermeabile fino a 5 metri (IPx8), ma possiamo inserirla nella cover per tenere i moduli più saldi e soprattutto per avere l’aggancio inferiore per i vari supporti ed accessori.
Il sensore del mod 4K ha una risoluzione di 12MP, apertura f/2.8 e focale equivalente di 16,4mm; può registrare video 4K@60fps / 2,7K@100fps / 1080p@200fps con codifica H.264 o H.265 e salvare foto in formato RAW. Possiamo registrare in modalità standard, HDR, Time-lapse o Timeshift, con bitrate di 100Mbps e stabilizzazione a 6 assi. Per le foto ci sono invece le modalità standard, HDR, burst, interval e night shot, mentre con un futuro aggiornamento sarà possibile anche trasmettere in live streaming. Lo slow-motion è ottenibile fino a 8x in post-produzione, anche per video a 360° per i quali però si può andare fino a 4x.
Il mod 360 ha invece una risoluzione di circa 18MP, apertura f/2.0 e focale equivalente di 7,2mm; può registrare video fino a 5,7K@30fps con codifica H.265.
La batteria da 1190mAh può garantire un’autonomia di circa 70 minuti di registrazione alla massima qualità sia con il mod 4K che con quello 360, e si ricarica completamente in circa un’ora. Fra gli accessori opzionali è possibile acquistare un secondo modulo batteria, ma è in arrivo anche un modulo con una batteria di capacità doppia con le alette per il montaggio sui vari accessori integrate.
Non abbiamo informazioni sul processore, ma le connettività comprendono il Bluetooth 4.0 e il WiFi 5. L’app Insta360 ONE R ci permette di trasferire i file sul telefono e di elaborarli direttamente dallo smartphone; è presente un’opzione che fa uso dell’intelligenza artificiale per prendere le parti migliori delle varie clip registrate per produrre un breve video riassuntivo della giornata, oppure possiamo utilizzare l’app Insta360 Studio per Windows e Mac – disponibile gratuitamente dal sito del produttore – ed elaborare le riprese da laptop.
Per controllare la cam, oltre ai tasti e all’app da smartphone, è possibile usare i comandi vocali o l’app per Apple Watch. Fra i vari accessori segnaliamo poi una unità per collegare un microfono esterno, il selfie stick invisibile ed un mod 3D con due lenti stereoscopiche che verrà lanciato in un prossimo futuro.
Prezzo (↑)
Insta360 è distribuita in Italia da Nital. Insta360 One R Twin Edition è disponibile sul sito del produttore, su Amazon, sul sito Apple e presso gli Apple Store al prezzo consigliato di €509,99. One R è compatibile con molti accessori, sia originali che terzi, e può utilizzare quasi tutti gli accessori di altre action cam. È possibile anche acquistare Insta360 One R con un solo mod, al prezzo consigliato di €339,99 per il mod 4K, di €489,99 per il mod 360 e di €599,99 per il mod 1-inch co-engineered con Leica. Disponibili anche la Expert Edition con mod 360 e 1-inch al prezzo consigliato di €809,98, e la Trio Edition con tutti e tre i mod a €829,98.
Recensione (↑)
È già un po’ di tempo che abbiamo un sample di Insta360 One R in test, ma a causa del lockdown non eravamo ancora riusciti a provarla nelle migliori condizioni. Finalmente con la riapertura del paese abbiamo avuto l’opportunità di portarcela dietro per qualche escursione, e di seguito le nostre impressioni.
Iniziamo con il design, e con questa innovativa soluzione dell’azienda cinese di rendere una action cam modulare per cambiare di volta in volta la lente ed utilizzare quella più adatta alle riprese che si vogliono fare. Sicuramente una soluzione che rende la One R unica e particolarmente versatile. Una volta composti i vari moduli abbiamo un look simile ad altre cam, da utilizzare così o da inserire nell’apposito frame dotato di attacco standard per abbinare molti accessori.
Al primo avvio colleghiamo quindi l’unità centrale e la lente prescelta al modulo batteria, inseriamo la SD e la cam è pronta all’uso. Se scegliamo la lente 4K possiamo montarla nel verso standard, per riprendere davanti a noi mentre vediamo le immagini sul display, oppure nel verso opposto, ideale per vlog e selfie. Troviamo disponibili tutte le modalità di registrazione video (standard, HDR, time-lapse e time-shift) e foto (standard, HDR, burst, intervallo e notte), e possiamo scegliere la risoluzione, i parametri di esposizione e – per i video – gli fps.
In generale molto buona la resa in buone condizioni di illuminazione, sia usando il mod 4K che il mod 360. e ottima la stabilizzazione delle immagini. Qualora si riprenda in 360° sarà possibile scegliere l’area da includere nel video finale in fase di post-produzione, e qualora si utilizzi il selfie stick invisibile dell’azienda questo non comparirà nelle riprese. Dobbiamo dire che usare la Insta360 One R non ci fa rimpiangere l’esperienza avuta con la GoPro Hero8 Black, a testimoniare l’ottimo lavoro fatto dall’azienda.
Impostando la modalità di stabilizzazione notturna, diversa dalla modalità notte delle foto, viene aumentata la sensibilità del sensore e le clip risultano sufficientemente chiare e nitide, sebbene in condizioni di luce molto bassa sia naturale avere una degradazione della qualità. Stessa cosa per il time-lapse notturno, anche registrato ricorrendo alla modalità foto a intervallo, che riesce a riprodurre scene di buona qualità anche se a volte i dettagli possono sfuggire. Suggestiva anche la modalità Starlapse, già impostata come primo dei preset personalizzabili, che permette di catturare le scie stellari con esposizioni sufficientemente lunghe.
Fra le altre caratteristiche troviamo poi la possibilità di attivare i comandi vocali, di prelevare le coordinate GPS da uno smartphone o da un accessorio telecomando Bluetooth, di abbinare degli Airpods o un Apple Watch.
Soddisfacente l’autonomia: con una carica completa la batteria permette di registrare fino a circa 70 minuti alla massima qualità, ma considerando che difficilmente riprenderemo per oltre un’ora continuativamente in generale sarà possibile coprire una giornata media. Certo, se vogliamo fare dei time-lapse o delle foto in Starlapse sarà meglio tenere la cam collegata a un power bank, e comunque possiamo portarci dietro un secondo modulo batteria (magari quello potenziato con capacità doppia) per giornate particolarmente attive. In ogni caso la ricarica completa della batteria avviene in circa un’ora tramite cavo USB-C, quindi possiamo sempre tornare ad un livello apprezzabile durante gli spostamenti in macchina o con un power bank esterno.
Una volta registrate le varie clip possiamo trasferirle sullo smartphone o sul PC, e condividerle così come sono oppure lavorarci per ottenere un video più rappresentativo della giornata o della vacanza. Abbiamo sia l’app per Android e iOS, che il software per Windows e Mac che ci permettono di eseguire l’editing desiderato. Entrambe le soluzioni sono semplici da usare anche per chi non ha esperienza nell’usare software di video editing, ed è possibile anche usare l’intelligenza artificiale per creare dei momenti automatici (Flashcut) o per scegliere le inquadrature ottimali soprattutto quando si vuole creare un video da una serie di riprese a 360° (Auto Frame). Non mancano poi gli effetti di post-produzione, come il Barrel Roll e – con un accessorio aggiuntivo – il Bullet Time per delle suggestive immagini roteanti.
In conclusione la Insta360 One R è una cam assolutamente versatile ed arricchita da software in grado di creare clip in maniera semplice e veloce, ma anche una cam pronta per il futuro. La struttura modulare permette di lanciare in futuro dei nuovi moduli e di utilizzare il core e la batteria già posseduti, ed infatti sappiamo già di un modulo 3D in fase di sviluppo. Con una qualità di scatto apprezzabile e prezzi inferiori rispetto ai diretti concorrenti, aggiunte alla possibilità di estenderne le capacità con l’acquisto di nuovi mod in futuro, Insta360 One R rappresenta sicuramente un ottimo acquisto.
1-inch Edition (↑)
Abbiamo avuto l’opportunità di provare nuovamente la Insta360 One R, questa volta con il mod 1-inch co-engineered con Leica. Le caratteristiche del mod comprendono un sensore CMOS di dimensioni ben più elevate rispetto agli altri mod e alle action cam concorrenti, che come suggerisce il nome sono pari ad 1 pollice e permette di catturare un quantitativo maggiore di luce. L’apertura è f/3.2 e la focale equivalente di 14,4mm, quindi grandangolare.
Anche la risoluzione massima dei video è superiore rispetto a quella catturata dal mod 4K, riuscendo ad arrivare fino a 5,3K@30fps o 4K@60fps in formato H.264 o H.265 e bit rate di 100Mbps, mentre le foto arrivano fino a 19MP in formato 3:2 e con possibilità di esportazione in RAW + JPG. Punti di forza sono poi le lenti Leica e la stabilizzazione a 6 assi, mentre le restanti caratteristiche sono le stesse già viste per gli altre mod, compresa l’impermeabilità fino a 5 metri senza custodia aggiuntiva.
L’autonomia della mod 1-inch è pari a circa 65 minuti di registrazione alla massima risoluzione, con la batteria standard.
Ma veniamo alla nostra prova, e cerchiamo di capire se vale la pena acquistare il mod 1-inch rispetto alla standard mod 4K. Di sicuro abbiamo il sensore di dimensioni maggiori in grado di catturare più luce (la superficie è più di quattro volte superiore a quella delle action cam più comuni che solitamente hanno un sensore di 1/2,3”), e questo da solo è un vantaggio non da poco soprattutto quando si vuole registrare dei video in condizioni di bassa luminosità. Anche la qualità delle lenti Leica dà il suo contributo al risultato finale, con immagini dal buon dettaglio e colori fedeli.
Siamo rimasti particolarmente soddisfatti dei video in movimento e delle panoramiche, ed anche in notturna la qualità finale non ci ha mai deluso. Peccato che avendo fatto la prova in periodo di pandemia non abbiamo potuto testare la 1-inch in ambienti meno inquinati da luci cittadini per scattare – ad esempio – delle Starlapse in montagna, ma anche le riprese dei balconi del nostro vicinato con le decorazioni natalizie sono risultate di qualità superiore alle aspettative.
Il mod 1-inch ci permette di esportare i video in formato insv, un formato proprietario di Insta360; questo formato permette di utilizzare una stabilizzazione superiore – sebbene con un leggero crop – e mantiene più dettagli rispetto allo standard MP4, verso il quale poi viene convertito tramite app su smartphone o con Insta360 Studio su PC.
Riscontriamo anche che dalla nostra prima recensione ad oggi Insta360 ha inviato diversi aggiornamenti di software, aggiungendo caratteristiche e migliorando sia la qualità delle immagini che la stabilizzazione. Sicuramente un buon segno che ci fa confidare in un lungo supporto al device da parte del produttore.
Tornando quindi alla domanda iniziale, possiamo affermare che il mod 1-inch riesce a fare la differenza anche rispetto al mod 4K, soprattutto per riprese in notturna. E le offerte presenti sia sul sito del produttore che su Amazon lo rendono ancora più appetibile.