Lenovo Yoga 3 Pro: recensione e prezzo
Design (↑)
Lenovo Yoga 3 Pro è elegante e anche molto leggero (solo 1,19 Kg), e, fra la cintura che permette lo snodo a 360 gradi e la struttura esterna nel quale risiede la tastiera, si ha proprio la sensazione di utilizzare un prodotto premium.
Le dimensioni sono contenute, ma nonostante ciò lo schermo non occupa tutta la superficie, lasciando quindi circa 1 cm di cornice ai lati: la differenza si fa sentire, soprattutto in modalità tablet.
4 modalità d’uso (↑)
Apple, con Continuity, ha voluto offrire un’esperienza d’uso continuativa fra più dispositivi, Lenovo invece con lo Yoga 3 Pro convertibile ha voluto offrirne ben 4 tutte diverse fra loro, sullo stesso dispositivo.
All’inizio può risultare scomodo cambiare orientamento date le dimensioni dello schermo (13 pollici più cornice). Tuttavia, dopo un po’ il cambio di modalità risulta semplice e veloce, e ci si rende conto che passare da una modalità con tastiera a una senza rende molto più veloci alcune operazioni che vengono eseguite con più facilità con il touchscreen.
Ad esempio, è possibile usare la modalità desktop per cercare un video su YouTube con la tastiera fisica e poi, dopo aver trovato il video, passare alla modalità tablet o stand per godere al meglio del display in altissima risoluzione. O ancora, è possibile scrivere un documento con la tastiera fisica e poi passare alla modalità tablet per revisionarlo sottolineando le parti da rivedere. Insomma, le applicazioni possibili sono davvero tante, e il potenziale si vede.
Hardware (↑)
Lenovo Yoga 3 Pro è equipaggiato con un processore Intel Core M-5Y70 a 1.3 GHz dual core, 4 thread. La cache di primo livello è di 128KB: 32KBx2 di istruzioni e 32KBx2 di dati, la cache di secondo livello è di 256KBx2, mentre quella di terzo livello è di 4MB. Sono inoltre installati 8 GB di RAM e una scheda grafica integrata Intel HD 5300, che gestisce fluidamente la risoluzione impressionante del display, mentre lo spazio di archiviazione è una SSD da 256 GB.
Corona il tutto una fotocamera che scatta foto e gira video fino a 720p e che si comporta discretamente anche in condizioni di scarsa luminosità, illuminando il soggetto e tenendo buio il secondo piano.
Lo schermo è composto di un pannello QHD+ con risoluzione 3200×1800 con frequenza di aggiornamento a 60Hz, una vera meraviglia. Non dappertutto, però. Questa straordinaria risoluzione, infatti, non è gestita affatto bene da molti software come iTunes, Evernote e GeekBench, che o aumentano lo spazio di posizionamento degli elementi – che si vedono, quindi, piccolissimi rispetto alle icone del desktop – o sgrana ogni elemento e, in generale, tutto il layout, adattandolo alla grandezza del display. Una visione che potrebbe anche dare fastidio agli occhi, dopo un periodo di tempo prolungato.
Yoga 3 Pro è fornito in maniera completa anche sul lato connettività: Wi-Fi b/g/n/ac dual band e Bluetooth 4.0 per le connessioni senza fili e 2 porte USB 3.0, slot per SD e jack per le cuffie per le connessioni con filo.
ll cavo di alimentazione va da USB a formato proprietario: teoricamente potrebbe essere attaccato a un qualunque trasformatore o anche a un altro PC per la ricarica, ma tale sistema riconosce solo ed esclusivamente il trasformatore originale Lenovo.
Windows 8.1 e app Lenovo (↑)
Il sistema operativo preinstallato nel Lenovo Yoga 3 Pro è Windows 8.1 a 64 bit, gestito in maniera fluida e senza impuntamenti. L’ottimizzazione di Lenovo in questo senso è una delle migliori su Windows. Tuttavia, passando dalla modalità tablet a notebook, il sistema non riconosce sempre il cambio di input primario, quindi il cursore scompare e diventa molto difficile navigare nelle schermate. La situazione, curiosa, si verifica soprattutto con Google Chrome, che evidentemente non risulta bene ottimizzato.
Le tastiere – quella fisica e quella a schermo – non sono poi molto intuitive: i tasti Funzione (F1, F2, ecc.) sono presenti – sulla tastiera fisica – come tasti di seconda funzione rispetto ai tasti dei numeri, e vi si può accedere tenendo premuto il tasto Fn in basso a destra, come anche i tasti di scelta rapida – volume up e down, luminosità up e down e retroilluminazione tastiera. In motivo per cui non conviene accedere a queste funzioni usando la tastiera è dovuto al fatto che in Windows 8.1 è molto semplice accedervi con un semplice swipe verso il centro partendo dalla destra dello schermo.
Le app Lenovo preinstallate, infine, permettono di ottimizzare tutta una serie di parametri specifici e attivare delle funzioni rapide: sono Lenovo Setting, Lenovo Support, Hightail for Lenovo (per condividere i file tra utenti), Lenovo Motion Control (per controllare alcune funzioni con le air gesture sfruttando la fotocamera – ma non sembra funzionare bene), Lenovo SHAREit, Lenovo VeriFace Pro, Lenovo Reach. Di queste, alcune sono forse di dubbia utilità, ma nel complesso contribuiscono a migliorare l’esperienza utente.
Prestazioni (↑)
Dai test effettuati con Geekbench sul Lenovo Yoga 3 Pro, risulta un punteggio di 2541 in single-core e 4803 in multi-core, un risultato in linea con gli ultimi Ultrabook e anche qualcosa di più del nuovo MacBook, per esempio.
La fluidità in tutto il sistema si nota: il computer si accende in circa 8 secondi e, in condizioni ambientali favorevoli – ovvero con temperatura esterna inferiore ai 30 gradi -, la parte superiore della base si riscalda solo leggermente, riducendo a un episodio sporadico l’avvio della ventola.
D’altronde la ventola non dovrebbe essere presente nello Yoga 3 Pro, avendo una CPU Core M che non la richiede, ma Lenovo ha aumentato la potenza massima dissipabile per consentire l’incremento della frequenza di clock della CPU stessa, da qui la necessità di un raffreddamento maggiore. Quando il PC viene messo sotto sforzo e diventa impossibile tenere il dispositivo sulle ginocchia o in mano data la temperatura molto elevata generata, si sente chiaramente un fruscio provenire dall’angolo superiore destro.
I test sulla SSD si sono rivelati nella media: con CristalDiskMark si sono raggiunti 546.3MB/s in scrittura e 264.0Mb/s in lettura. All’atto pratico ciò significa che un file della grandezza di 2GB viene trasferito su una penna USB 2.0 in circa 3 minuti.
Con CineBench, infine, il punteggio è risultato scarsissimo, solo 18.39 fps in rendering Full HD, ma c’è una spiegazione: sembra infatti che, come già spiegato, alcuni software non supportino l’alta risoluzione dello schermo e, inoltre, la gestione degli elementi da parte dei driver Intel non è per niente ottimale. Ciò fa sì che al layout dell’interfaccia di un software venga applicato l’upscaling, riducendo notevolmente le performance.
Per quanto concerne l’ottimizzazione del sistema, la luminosità adattativa non è istantanea e si vede chiaramente che il sistema applica una scala per modificare gradualmente il livello di luminanza del display. Non è un passaggio impercettibile, il che potrebbe dar fastidio.
Audio (↑)
L’audio sarà anche JBL, quindi sinonimo di qualità, ma la scelta di Lenovo non è chiara: il suono esce un po’ da tutta la base, non è ben equalizzato e piuttosto basso in tutte e quattro le posizioni possibili.
Inoltre nel Lenovo Yoga 3 Pro è preinstallato un software per la gestione dei flussi audio, MAXXAudio, che però produce un suono gracchiante nel 90% delle volte che viene attivato. Il problema si pone in quanto MAXXAudio sembrerebbe essere attivo di default, almeno nell’unità di prova, e questo potrebbe far pensare che la scheda audio sia danneggiata. Probabilmente funziona meglio con sorgenti audio ad alta qualità, ma nell’utilizzo quotidiano non capita spesso di riprodurre audio in Hi-FI.
Sull’unità di prova, infine, si sono riscontrati dei problemi con la configurazione di cuffie wireless, nella fattispecie con le PowerBeats2 Wireless: il suono non veniva riprodotto nonostante le cuffie fossero riconosciute dal sistema operativo. Questa situazione si è ripetuta spesso e solo dopo alcuni riavvii del sistema il problema si è risolto.
Autonomia (↑)
In diversi contesti, ovvero con visualizzazione PDF, riproduzione audio/video, navigazione web, l’autonomia non è mai durata più di 5 ore. Da test approfonditi sulla batteria, stressando la CPU con particolari processi, si è sempre e comunque raggiunta la soglia delle 4 ore.
Nello specifico, un esempio tipico di uso intenso di questo Lenovo Yoga 3 Pro è: quattro ore consecutive contenuti in video streaming a 480p, circa tre ore e mezza quando si tratta di risoluzione 720p; con un utilizzo normale, ovvero semplice videoscrittura, navigazione web con Chrome e visualizzazione PDF, non si è comunque riusciti ad andare oltre le 5 ore. Per un notebook che all’evenienza diventa tablet non è un autonomia buona.
Giudizio e prezzo (↑)
Nel Lenovo Yoga 3 Pro il potenziale c’è. Un notebook convertibile come questo è sicuramente la scelta perfetta per chi cerca un portatile per essere più efficiente sul lavoro e un tablet per guardare film o serie Tv o giocare con uno schermo ampio.
Tuttavia, la fascia di prezzo in cui è collocato lo rende poco accessibile a una grande fetta di utenti, 1299 Euro non sono pochi, soprattutto considerando la bassa qualità degli speaker (almeno sull’unità di prova).