LG G3: guida completa
Sfida al vertice
Il G2 di LG è stato uno dei telefoni Android più apprezzati della scorsa stagione, quindi c’era molta attesa per il suo successore. Con il nuovo LG G3, il produttore asiatico porta sul mercato quello che è, probabilmente, il suo smartphone più ambizioso di sempre, sia per dotazione tecnica che per la quantità e l’originalità delle soluzioni adottate.
Le versioni prodotte sono due: una da 699 euro, con 32 GB di storage integrato e ben 3 GB di RAM, e una da 599 euro, che equipaggia rispettivamente 16 e 2 GB (la seguente prova si basa su quest’ultima versione).
LG G3: scheda tecnica (↑)
In quanto a dotazione tecnica, LG ha installato sul G3 quello che si può definire il massimo attualmente disponibile sul mercato. A rubare la scena è, ovviamente, il display: non solo la diagonale raggiunge i 5,5 pollici (sfiorando dunque misure da phablet), ma la risoluzione implementata è addirittura qHD, ossia 2.560×1.440 pixel, per la vertiginosa densità di 543 ppi. Anche il resto della scheda non è da meno, a partire dal processore, che è un Qualcomm Snapdragon 801, quad-core da 2,5 GHz, affiancato da una GPU Adreno 330 – oltra ai 2 o 3 GB di RAM. Trovare di meglio in ambito smartphone è quasi impossibile.
La dotazione prosegue con una fotocamera posteriore da 13 megapixel, che consente di registrare filmati in risoluzione UHD (3.840×2.160), con stabilizzatore ottico, flash LED e un innovativo sistema di autofocus a laser.
La memoria integrata nell’LG G3 è espandibile tramite microSD, mentre la batteria equipaggiata, rimovibile, è da 3.000 mAh. Antenne e connessioni includono Wi-Fi b/g/n/ac (con Wi-Fi Direct, DLNA e Wi-Fi hotspot), Bluetooth 4.0, NFC, GPS, blaster a infrarossi per il controllo TV e radio FM. La parte telefonica impiega una SIM Micro ed è, ovviamente, compatibile con la tecnologia 4G LTE per la connessione dati ultra-rapida.
LG G3: design e costruzione (↑)
A fronte di questa dotazione tecnica premium, sorprende un po’ che la qualità costruttiva dell’LG G3 non sia altrettanto estrema. I materiali impiegati sono, infatti, delle semplici plastiche, che offrono un buon impatto visivo (con una finitura spazzolata dall’effetto metallico), ma risultano solo nella media in quanto a solidità e piacevolezza al tatto: sicuramente si pone su un gradino inferiore rispetto a quanto offerto, ad esempio, da un altro top di gamma Android apprezzatissimo come l’HTC One M8.
Il design del telefono è comunque più che buono: nonostante la presenza di un pannello dalla diagonale così ampia, l’LG G3 risulta abbastanza snello e maneggevole, in particolare grazie a cornici davvero sottilissime e a una piacevole curvatura del dorso. Le dimensioni fisiche complessive ammontano a 146,3×74,6×8,9 mm (per circa 150g di peso), si tratta dunque di uno smartphone decisamente grande, ma comunque utilizzabile anche con una sola mano, sebbene con qualche limitazione.
Parlando di design, è impossibile non menzionare la particolare scelta di LG, che anche in questo G3 torna a posizionare i tasti fisici (volume +/- e tasto di accensione) sul retro del dispositivo, giusto al di sotto della fotocamera. Si tratta di una soluzione inconsueta, che senz’altro dà una nota di carattere a questo smartphone, ma potrebbe non piacere a tutti o risultare persino scomoda.
LG G3: il software (↑)
Il software installato sull’LG G3 è Android 4.4 Kitkat, con l’immancabile personalizzazione di LG. Quest’ultima, per fortuna, risulta esteticamente più leggera e meglio razionalizzata di quella già vista all’opera nel precedente G2. Le differenze rispetto ad Android stock sono comunque numerose, a partire dalla possibilità di effettuare lo sblocco del telefono “bussando” sullo schermo spento (anche in base a una sequenza personalizzata), fino alla presenza delle opzioni dedicate al risparmio energetico e alla forte personalizzazione dei pannelli di controllo e notifiche (con un numero di voci decisamente maggiorato). A tratti, alcune schermate possono risultare ancora troppo affollate, ma l’usabilità nel complesso è buona.
Sono installate anche alcune app di LG come, ad esempio, LG Health, che si basa sulla dotazione di sensori del telefono per misurare le attività quotidiane, calcolando il consumo di calorie. Interessante è anche la possibilità di lanciare applicazioni in formato dual window, con due finestre che vanno a occupare rispettivamente la metà superiore e quella inferiore dello schermo. Infine, c’è una funzione che consente di prendere note a mano libera, disegnando direttamente sulla home screen o su qualsiasi applicazione al momento aperta.
Nel complesso, le aggiunte apportate da LG ad Android base sono numerose e in molti casi risultano abbastanza interessanti, anche se contribuiscono a rendere leggermente più complessa e stratificata l’usabilità. Una caratteristica che senz’altro sarà gradita agli utenti esperti, ma forse meno a chi desidera un’esperienza semplice e priva di fronzoli.
LG G3: le prestazioni (↑)
Le prestazioni dell’LG G3 sono da vero top di gamma. Anche la versione da noi provata, con “soli” 2 GB di RAM, non ha mostrato praticamente mai esitazioni degne di nota. La fluidità di navigazione dell’interfaccia è ottima (si nota solo qualche lieve tempo di attesa durante le transizioni graficamente più pesanti), mentre il lancio delle varie applicazioni e l’esecuzione del multitasking sono eccellenti. Persino l’apertura contemporanea di due app in modalità dual window viene svolta senza apparente fatica dal processore.
Evidentemente, la fluidità dell’esperienza non risente del fatto che il telefono debba “spingere” molti più pixel di quanti non se ne trovino nei normali schermi 1080p. L’ottima reattività del telefono si nota anche nella digitazione su tastiera, che appare davvero molto precisa e comoda, anche grazie all’ampia dimensione dello schermo.
Ovviamente, le prestazioni sono massime anche per quanto riguarda l’ambito dei videogiochi: i benchmark con 3D Mark ottengono valori assolutamente massimi, come è normale aspettarsi da un chipset del genere, e anche la prova con un titolo 3D come Asphalt 8 evidenzia una giocabilità e una fluidità massime. Curiosamente, il titolo di prova abituale, Real Racing 3, non è al momento disponibile su Play Store per il download su questo dispositivo: probabilmente, un momentaneo problema di incompatibilità dovuto all’inconsueta risoluzione dello schermo.
Buona è pure la performance generale delle antenne, con una ricezione dei vari segnali che non ha mostrato particolari cedimenti; unica eccezione il GPS, che in ambienti chiusi è sembrato stentare leggermente più del normale nell’aggancio ai satelliti.
Infine, l’autonomia beneficia grandemente della generosa batteria da 3.000 mAh e, nonostante la dotazione tecnica così impressionante, consente di raggiungere fine giornata in realtiva tranquillità con un utilizzo medio.
Multimedialità
Partendo dallo schermo, l’LG G3 ha probabilmente il miglior pannello LCD IPS attualmente equipaggiato su uno smartphone, non tanto per l’estrema densità in pixel (540 ppi sono praticamente indistinguibili dai 440 dei più recenti schermi 1080p), quanto per luminosità, riproduzione cromatica e angolo di visuale, tutti davvero ai massimi livelli. L’esperienza di visione che si ottiene su questo LG G3, sia nella navigazione Web che nella riproduzione di foto o contenuti video, è davvero eccezionale.
Purtroppo, il fronte audio non eccelle altrettanto. Il singolo speaker posto sul retro del dispositivo raggiunge volumi molto buoni, ma purtroppo la qualità sonora risulta abbastanza degradata e impastata ai volumi massimi, rendendo la visualizzazione di filmati e video musicali meno gradevole di quanto non sia su altri top di gamma Android.
Infine, la fotocamera: l’unità da 13 megapixel montata dall’LG G3 offre risultati davvero ottimi per uno smartphone. La qualità d’immagine generale è molto buona, con scatti ben definiti, esposti e colorati, ma anche l’esperienza di scatto in generale è positiva. Il particolare sistema di autofocus laser (che misura la profondità degli ambienti rilevando la distanza degli oggetti da mettere a fuoco) non offre, forse, benefici così evidenti rispetto ai metodi più tradizionali, ma l’acquisizione dei soggetti è rapida e le operazioni di scatto sempre rapide e reattive. L’interfaccia della fotocamera è nel complesso sia semplice sia approfondita a sufficienza, non facendo mancare funzioni sempre amate (come la modalità HDR, quella Panorama, lo scatto multiplo e così via) e soluzioni innovative come, ad esempio, lo scatto con comando vocale.
Verdetto (↑)
L’LG G3, specialmente nella configurazione da 3 GB di RAM, è un top di gamma davvero super in quanto a dotazione tecnica e sa offrire un’esperienza di uso nel complesso ottima. La fluidità e la rapidità di esecuzione di tutte le funzioni è massima, e anche l’interfaccia offerta da LG è ricca di personalizzazioni interessanti (ma potrebbe, forse, risultare troppo complessa per un certo tipo di pubblico).
Lo schermo a risoluzione qHD brilla letteralmente, così come la potenza in ambito di gaming e le prestazioni in generale della fotocamera. Peccato che a tutto ciò non corrisponda una qualità costruttiva di pari livello: il 2014 ha portato sul mercato dispositivi in alluminio o vetro che offrono un feeling senz’altro migliore di quello reso dalle plastiche qui impiegate (ma anche top di gamma water e dust-resistant, altra dote che manca al G3).
Nel complesso, comunque, per chi desidera uno smartphone super potente, con uno schermo eccezionale, un software approfondito e una fotocamera all’altezza, l’LG G3 è senz’altro uno dei migliori telefoni del momeno e merita di essere tenuto in considerazione fra i migliori smartphone del 2014.