LG G5

Il G5 non solo è il nuovo top di gamma di LG ma è anche il primo smartphone veramente modulare in commercio, e inoltre ha un doppio obiettivo posteriore.

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Contro

il voto di Webnews  
Il G5 non solo è il nuovo top di gamma di LG ma è anche il primo smartphone veramente modulare in commercio, e inoltre ha un doppio obiettivo posteriore.

Design

Con G5, LG lascia la scocca in pelle nel retro per affidarsi a un corpo completamente in metallo a cui abbina l’originale, ma ormai consueta, disposizione del tasto di accensione/spegnimento sotto la doppia fotocamera sulla scocca posteriore assieme al sensore per le impronte digitali.

Il bilanciere del volume, invece, è situato sul lato sinistro, a mezza altezza. Tenendo il dispositivo con la mano destra, risulta piuttosto difficile arrivare ad alzare o abbassare il volume senza inclinare un po’ il telefono, il che potrebbe dar fastidio a lungo andare. Non si presenta nessun problema, invece, tenendolo con la mano sinistra. Il jack per le cuffie si trova sul lato superiore, con la porta USB-C (dotata di supporto alla ricarica rapida in circa 60 minuti) sul lato opposto.

Il sensore delle impronte digitali – che supporta il pagamento veloce con Android Pay, servizio non ancora disponibile in Italia – risulta generalmente veloce, tuttavia si sono verificate alcune occasioni in cui, stranamente, il software non ha riconosciuto l’impronta, e si è quindi dovuti passare allo sblocco tramite knock code (se impostato) o tramite PIN. A parte questo, non c’è bisogno di premere il tasto di accensione per poi sfiorare il sensore d’impronta perché basta il solo sfioramento per accedere alla home screen.

Nonostante la dimensione del display sia notevole, il grip generale è ottimo, complice anche il buon rapporto schermo-corpo e il peso contenuto (solo 159 grammi).

La sua natura modulare, infine, non intacca minimamente il design finale, se non nel caso di moduli particolarmente ingombranti. Per finire, LG G5 è disponibile in Titan, Silver e Gold.

Hardware

LG G5 vanta un hardware di massimo livello: SoC Qualcomm MSM8996 Snapdragon 820 con CPU quad-core (due core a 2.15 GHz e due core a 1.6 GHz, entrambi con architettura Kyro), coadiuvato da una GPU Adreno 530, 4GB di RAM e 32 GB di storage, espandibile tramite slot microSD fino a 200GB.

Il reparto connessioni comprende una modulo LTE di categoria 6 (per download fino a 300 Mbps e upload fino a 50 Mbps) su cinque bande (800/900/1800/2100/2600 MHz), modulo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, Bluetooth 4.2 Low Energy, infrarossi, NFC (con Android Beam), A-GPS, GLONASS, Radio FM.

Il display è un pannello IPS Quantum da 5,3”, con risoluzione QHD (1440×2560 pixel), 554 ppi. È molto luminoso e si vede bene anche sotto la luce diretta del sole, però è molto poco oleofobico, tanto da richiedere la pulizia dello schermo molto spesso. La gamma cromatica, infine, è ottima, come anche l’angolo di visione.

Fotocamera

Il reparto fotografico, ereditato dal predecessore G4 e migliorato, è uno dei punti forti del G5: i controlli manuali, che permettono di impostare ogni aspetto dello scatto, sono di estremo aiuto, soprattutto se si vogliono sfruttare i due obiettivi posteriori. Fanno parte del bagaglio tecnico, l’autofocus laser, il sistema OIS a 3 assi e un doppio flash LED.

Ci sono, oltre alle 3 tipologie di controlli ereditate dal G4, due modalità di scatto: una con un solo obiettivo e una con l’obiettivo principale da 16MP (f/1.8) e l’obiettivo secondario da 8MP (f/2.4) grandangolare.

Con la prima modalità di scatto (un solo obiettivo), il risultato finale è un’immagine definita e nitida anche con lo zoom, mentre con la seconda modalità di scatto (due obiettivi), il risultato è un’immagine che, naturalmente, raccoglie più oggetti della scena (135° di visione, contro i 75 dell’obiettivo primario), ma perde dettagli anche senza zoom. È quindi consigliabile utilizzare la seconda modalità solo per catturare soggetti molto lontani dalla camera, mentre la prima modalità per macro, primi piani, soggetti a media distanza (2-5 metri) e, in generale, foto al buio.

L’obbiettivo anteriore è da 8MP con apertura focale f/2.0, quindi parecchio luminoso: si comporta nel migliore dei modi anche in condizioni di luce intensa, tuttavia le foto non sono molto nitide e i video non sono stabilizzati.

Di contro, la registrazione video operata dalla lenti posteriori è in linea con i top di gamma per qualità – ottima fino a 30 fps – e tecnologia implementata (4K, doppio microfono).

Modularità & Friends

Nella confezione dell’unità di prova non erano presenti, purtroppo, i moduli pensati da LG per poter essere sostituiti alla scocca inferiore del dispositivo, che si stacca applicando una leggera pressione ad un pulsante collocato in prossimità dell’angolo inferiore sinistro della scocca.

Giusto per menzionarli, LG CAM Plus è un modulo pensato per ampliare le funzionalità fotografiche dello smartphone, offrendo un miglior grip e tasti fisici per accensione, scatto, registrazione e zoom, mentre LG Hi-Fi Plus with B&O Play è un innovativo lettore audio Hi-Fi sviluppato in collaborazione con B&O Play, nato per offrire un’esperienza di riproduzione di altissimo livello (32-bit a 384KHz).

Inoltre, LG ha ideato i cosiddetti Friends, periferiche pensate per ampliare ulteriormente l’esperienza d’uso, che saranno disponibili a partire da questa estate: 360 Cam è una fotocamera sferica equipaggiata con due sensori grandangolari da 13 MP; H3 by B&O PLAY sono cuffie di alta qualità pensate per il modulo LG Hi-Fi Plus with B&O Play; LG 360 VR è un visore per la realtà virtuale che può essere collegato allo smartphone attraverso un cavo; LG Rolling Bot è un mini drone, dalla forma sferica, in grado di scattare foto e video, gestito tramite smartphone; Tone Platinum è una cuffia Bluetooth in grado di supportare il codec aptX HD; LG Smart Controller, infine, è un controller per dispositivi smart.

LG Optimus UX

Il sistema operativo preinstallato su LG G5 è Android 6.0.1 Marshmallow con interfaccia personalizzata Optimus UX 5.0.

Sull’unità di prova, purtroppo, l’esperienza utente non è stata delle migliori. Si sono riscontrati alcuni crash inaspettati di applicazioni come Waze e Slack; nella tendina delle notifiche, spesso è apparsa una riga vuota in mezzo ad altre righe occupate da notifiche di applicazioni; il sensore di impronte digitali alcune volte non ha riconosciuto l’impronta, nonostante fosse poggiata nella posizione e nell’orientamento giusti. Trattandosi di un campione pre-vendita, simili problemi non dovrebbero essere presenti nella versione finale.

In generale, l’esperienza d’uso non si è rivelata completamente fluida, complice anche qualche lag sporadico nell’apertura delle app e nello scatto delle foto. Anche in questo caso, potrebbe trattarsi di un problema relativo alla versione utilizzata in prova, ma anche in caso contrario, futuri aggiornamenti correttivi potranno risolvere la faccenda.

Autonomia

La batteria di LG G5 ha una capacità di 2800 mAh ed è chiaramente removibile data la sua natura modulare. Forse proprio per questa sua natura o, forse, per la scarsa ottimizzazione dei processi nella Optimus UX, l’autonomia non sembra essere un punto forte per questo terminale.

Purtroppo, in una giornata tipo, con utilizzo medio-intenso composto principalmente da un’ora di navigazione tramite Waze, 30-40 minuti di chiamate, messaggi su Whatsapp, Facebook Messenger e Slack e 10-15 minuti di navigazione web, il dispositivo arriva dalle 8:00 alle 18:00 con il 15% di autonomia residua. Attivando il risparmio energetico, riesce a sopravvivere fino alle 20:00.

Ciò significa che solo con un utilizzo medio-basso, magari riducendo o azzerando l’utilizzo di applicazioni per la navigazione stradale, si può arrivare a sera inoltrata. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare poiché, fra i moduli previsti nei prossimi mesi, ce ne saranno alcuni con batteria maggiorata.

Giudizio

In definitiva, LG G5 potrebbe essere molto di più, ma per ora non è all’altezza dei suoi concorrenti, nemmeno con i suoi moduli (forse perché acquistabili a parte). Le caratteristiche sono da primo nella categoria e i moduli sono una interessante innovazione (Google sta ancora sviluppando la sua versione di smartphone modulare, Project Ara), ma le ottimizzazioni software, in tempi come questi in cui l’hardware è quasi sempre lo stesso, fanno veramente la differenza.

Nonostante la fotocamera abbia i controlli eccellenti ereditati dal G4 e il sensore grandangolare offra una fotografia ancora più fedele, non basta. L’autonomia, poi, deve migliorare e i piccoli bug qua e là devono essere risolti.

Per ora, LG G5 è rimandato, se non a Settembre, a Giugno, quando faranno la loro comparsa i primi moduli di terze parti e gli LG Friends. E allora si vedrà se la scommessa di LG si sarà o meno vincente.

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