Dopo il successo di G4, LG ripropone la sua visione di top di gamma, giusto poco prima del rilascio ufficiale di G5. LG V10 è un dispositivo dal design indubbiamene originale, ma vale la pena non aspettare il nuovo top di gamma della casa coreana?
Design
LG V10 potrebbe non essere lo smartphone più bello sul mercato. Le scelte eacciaiostetiche di LG possono far discutere, ma non si può dire che siano scelte banali. Bordi inferiore e superiore leggermente curvi, bande laterali in acciaio inossidabile 316L e una back cover zigrinata in silicone: il grip di V10 è ottimo.
Nonostante le generose dimensioni e il peso non indifferente (159,6 x 79,3 x 8,6 mm per 192 grammi), è difficile che sfugga dal palmo della mano, complice anche la natura ricurva della back cover. È ottima anche la resistenza agli urti, che viene massimizzata grazie alla struttura solida e alla scelta dei materiali. Il V10 è disponibile nelle colorazioni Space Black, Luxe White, Modern Beige, Ocean Blue e Opal Blue.
Caratteristiche
Come molti top di gamma del 2015, anche V10 dispone di un SoC Qualcomm Snapdragon 808 – quattro core Cortex-A53 da 1.44 GHz e due core Cortex-A57 da 1.82 GHz – coadiuvato da 4 GB di RAM e 32 o 64 GB di memoria interna, espandibile con microSD fino a 2 TB.
Il processore grafico è un Adreno 418, che offre prestazioni eccellenti in quasi ogni situazione. “Quasi” perché in condizioni di forte stress (ad esempio, durante i test di grafica con software di benchmark) si notano alcuni lag, che però non conducono a particolari aumenti di temperatura del dispositivo.
Il display è un pannello IPS LCD da 5,7″ con risoluzione da 1440 x 2560 pixel, 515 ppi, coperto da Corning Gorilla Glass 4, che assicura neri simili a quelli presenti sui pannelli AMOLED ma un bianco eccessivamente luminoso. La scala colore è riprodotta molto bene, e lo schermo si vede anche in condizioni di forte luminosità in ambiente esterno.
Completano la scheda tecnica Wi-Fi a/b/g/n/ac dual-band, Wi-Fi direct, DLNA, Bluetooth 4.1, A-GPS, GLONASS, LTE Categoria A fino a 300Mbps in download e 50Mpbs in upload, e slot Nano-SIM. Niente USB-C, ancora microUSB 2.0.
Prestazioni
V10 esce dalla scatola con Android Lollipop 5.1.1. Il SoC 808 non è il più performante, ma garantisce comunque ottime prestazioni. I test con AnTutu 3D Rating Benchmark hanno dato un risultato di 6514 con OpenGl ES 3.0, con qualche lag in rendering soprattutto nelle transizioni da una scena all’altra. All’atto pratico, tutte le app risultano fluide nell’esecuzione: in particolare, anche l’app fotocamera si apre molto velocemente, e non si sono notati crash, rallentamenti o blocchi di sorta.
V10 però spicca in quanto a qualità del suono, con il supporto al DAC Hi-FI a 32 bit. Purtroppo non è stato possibile testare questa funzionalità in quanto le cuffie DAC non sono molto diffuse e non è stato possibile reperirne un paio. Rimane doveroso però descrivere le capacità che può offrire questa tecnologia: DAC sta per Digital-to-Analog converter, ed è una funzione che permette la conversione diretta, senza compressione, dei dati audio in alta qualità su un dispositivo esterno.
Normalmente, le cuffie sono progettate per ricevere suoni in formato compresso per contenere i costi di produzione e di ricerca e sviluppo, ma, date le crescenti richieste da parte del pubblico e la nascita di servizi volti ad offrire la qualità audio senza compressioni come TIDAL, LG ha pensato bene di dotare il suo V10 del supporto per questa tecnologia. L’idea è quella di portare la qualità del vinile in mobilità, e gli effetti sono percettibili solo all’orecchio più sensibile.
Il secondo schermo
L’unicità nel possedere un V10 è quella di avere un secondo schermo a disposizione appena sopra lo schermo principale. Con questo secondo schermo, di 2.1″ con risoluzione 160 x 1040 pixel, si possono visualizzare le notifiche in arrivo, le applicazioni presenti in multitasking e le chiamate in arrivo senza ostacolare la visuale dello schermo principale.
È possibile anche impostare la visualizzazione (e attivazione) rapida dei toggle per Wi-Fi, aereo, torcia, fotocamera e così via, visualizzazione rapida del calendario e delle notifiche. È sicuramente una novità nel mondo degli smartphone: prima il secondo schermo era presente nel coperchio del telefono a conchiglia, poi qualcuno ha provato a metterlo al posto della back cover, e l’ultimo e più famoso esempio è il Samsung Galaxy Note Edge, poi ripreso da Galaxy S6 e S7 Edge. Forse solo questo ultimo esempio ha riscosso un certo consenso.
LG, però, mira a ripensare il modo in cui si ricevono le notifiche, e l’idea è ottima: persino le chiamate vengono “impacchettate” e spedite sul piccolo schermo, per consentire di non perdere nessun passaggio del proprio workflow. Usare il secondo schermo del V10 significa concentrarsi sulla app e sul lavoro che si sta svolgendo senza venire interrotti da chiamate o notifiche.
Fotocamera
Il grande sensore posteriore da 16 MP con apertura focale f/1.8, laser autofocus, stabilizzazione ottica dell’immagine e flash LED fa veramente un buon lavoro.
In situazione di forte luce artificiale, il focus rimane molto veloce e l’HDR riesce a riequilibrare i colori e le luci nella maggior parte dei casi. Quando ci si trova di fronte a scene con prevalenza di uno specifico colore però, tutta la scena ne risulta influenzata e il risultato non è dei migliori. In tutte le altre occasioni, però, sia in modalità foto sia video, la risoluzione resta altissima e il rumore minimo.
In ogni caso il sensore è identico a quello impiegato nel G4, quindi si può fare riferimento alla recensione completa del G4 con l’approfondimento sulla fotocamera per ottenere informazioni più precise.
La fotocamera anteriore invece è diversa, perché è doppia. Scatta foto con un angolo massimo di 120 gradi e la qualità è davvero ottima anche in condizioni di scarsa luminosità, sia in ambienti chiusi che all’aperto, grazie all’apertura focale f/2.2.
Autonomia
LG V10 ha una batteria removibile da 3000mAh che, a differenza di come succede su molti altri top di gamma Android, garantisce un’autonomia di una giornata piena: con Whatsapp, navigazione Web, navigazione stradale con Waze, chiamate su Skype, utilizzo di tool di project management, CRM, molte foto, video e tutto quello che si può fare con uno smartphone al giorno d’oggi – esclusi i giochi – il dispositivo rimane accesso per circa 13-14 ore, consentendo quindi di arrivare alle 22:00 partendo dalla mattina alle 8:00.
Merito del SoC 808 che non prosciuga le risorse e i processi. In ogni caso, stressando di più la CPU con sessione di navigazione stradale prolungata, video su YouTube o Facebook, e molte chiamate – VoIP o meno – si può difficilmente arrivare alle 17-18, specialmente se si scattano molte foto o si girano molti video.
Giudizio
Il secondo schermo ha veramente senso? Il dubbio effettivamente viene fin da pensarlo già dalla prima accensione. È sicuramente comodo non ricevere l’avviso della chiamata a tutto schermo, però la scelta di “incastonare” la doppia fotocamera anteriore nello schermo principale toglie spazio al secondo schermo, riducendone l’efficacia. A dir il vero, è quasi anti-estetico.
D’altro lato, lo Snapdragon 808 contribuisce a un notevole risparmio energetico garantendo prestazioni più che ottimali in ogni situazione. La fotocamera è ottima, ma pecca in alcune situazioni specifiche.
Il prezzo, infine, dovrebbe essere già aggiustato al ribasso: ci sono troppi ottimi concorrenti provenienti dalla Cina.