Dopo aver presentato il G7 ThinQ, LG ha rinnovato anche la serie dedicata ai creatori di contenuti. Le differenze però sono sempre più sottili, visto che il nuovo V40 ThinQ possiede un design molto simile e un notch nella parte superiore dello schermo. Caratteristica unica sono invece le cinque fotocamere (tre posteriori e due frontali) che permettono di ottenere immagini e video di elevata qualità, sfruttando anche l’intelligenza artificiale. Il precedente V35 ThinQ è stato distribuito solo in alcuni paesi, quindi il successore potrebbe arrivare anche in Italia.
LG V40 ThinQ: tutti i dettagli
Design (↑)
Il V40 ThinQ somiglia molto al G7 ThinQ. Osservando la parte frontale si notano l’ampio schermo FullVision, la piccola cornice inferiore e soprattutto il notch che ospita la doppia fotocamera. Anche la posizione dei pulsanti è rimasta invariata: volume e Google Assistant lungo il bordo sinistro, accensione lungo il bordo destro. Le differenze sono invece notevoli sulla parte posteriore. Qui trovano posto le tre fotocamere, disposte in orizzontale accanto al flash LED.
Piccola ma importante novità per quanto riguarda la scelta dei materiali: alluminio per il frame e vetro temperato per la cover. LG ha infatti applicato un rivestimento opaco che riduce la visibilità delle impronte e dello sporco. Ciò è stato ottenuto mediante un processo di fabbricazione, denominato Silky Blast, che rende anche la superficie meno scivolosa. Quattro i colori disponibili al lancio: New Aurora Black, New Platinum Gray, New Moroccan Blue e Carmine Red.
Come il suo predecessore, Il V40 ThinQ ha superato 14 test previsti dallo standard MIL-STD-810G, quindi può essere utilizzato in condizioni ambientali estreme. Non manca la certificazione IP68, per cui lo smartphone resiste all’acqua e alla polvere. Dimensioni e peso sono 158,7×75,8×7,7 millimetri e 169 grammi, rispettivamente.
Cinque fotocamere (↑)
Il V40 ThinQ potrebbe essere definito il “re dei camera phone”. Il modulo fotografico posteriore è composto da tre lenti che permettono di ottenere scatti a diverse distanze. L’obiettivo standard (78 gradi) con apertura f/1.5 è abbinato ad un sensore da 1,4 micrometri con risoluzione di 12 megapixel. Il super grandangolare (107 gradi) con apertura f/1.9 è invece abbinato ad un sensore da 1 micrometro con risoluzione di 16 megapixel. C’è infine un teleobiettivo (45 gradi) con apertura f/2.4 e zoom ottico 2x, abbinato ad un sensore da 1 micrometro con risoluzione di 12 megapixel.
La funzionalità Triple Shot unisce gli scatti delle tre fotocamere e crea un breve video da condividere sui social. Grazie alla velocità dell’autofocus Dual PDAF e al supporto HDR, le immagini risultano nitide e luminose. Per la doppia fotocamera frontale sono stati scelti sensori da 8 e 5 megapixel, abbinati ad obiettivi standard (f/1.9) e grandangolare (f/2.2). Non mancano ovviamente le funzionalità AI CAM che consentono di effettuare la composizione corretta della scena, la scelta della migliore velocità dell’otturatore e il bilanciamento automatico del bianco.
Tra le numerose funzioni video spicca Cine Shot che permette di creare i cosiddetti “cinemagraph“, ovvero immagini con animazioni, scegliendo con un dito l’area da animare. Con My Avatar e AR Emoji è possibile invece ottenere emoji con il proprio volto o quello di personaggi disponibili. Google Lens è integrato nell’app Fotocamera.
Scheda tecnica (↑)
Il V40 ThinQ possiede uno schermo Plastic OLED da 6,4 pollici con risoluzione Quad HD+ (3120×1440 pixel) e rapporto di aspetto 19.5:9. La dotazione hardware comprende un processore octa core Snapdragon 845, affiancato da 6 GB di RAM e 64/128 GB di storage, espandibili con schede microSD fino a 2 TB. La connettività è garantita dai moduli WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0, GPS, NFC e LTE Advanced.
Sono inoltre presenti il lettore di impronte digitali (sul retro), la porta USB Type-C, il jack da 3,5 millimetri e il Quad DAC Hi-Fi a 32 bit. L’altoparlante Boombox, introdotto con il G7 ThinQ, incrementa la potenza delle basse frequenze quando lo smartphone è appoggiato su una superficie piana (preferibilmente legno). Lo spazio interno, che si comporta come una cassa di risonanza, simula il funzionamento di un woofer.
La batteria ha una capacità di 3.300 mAh e supporta sia la ricarica rapida (Quick Charge 3.0) che la ricarica wireless (il pad deve essere acquistato a parte). Il sistema operativo è Android 8.1 Oreo con interfaccia LG UX. Sicuro l’aggiornamento ad Android 9 Pie, ma non ci sono informazioni sulle tempistiche.
Prezzo (↑)
Il V40 ThinQ è disponibile tramite l’operatore telefonico TIM ad un prezzo di 999,00 euro.
Recensione (↑)
Arrivato in Italia a pochi giorni dalla presentazione al Mobile World Congress di Barcellona, purtroppo LG V40 ThinQ sembra già vecchio.
Questa l’impressione avuta fin dal primo contatto, con ancora in mente le sensazioni raccolte invece dai suoi concorrenti in fiera: tra tutti, spicca un Android fermo a 8.1 Oreo.
Il comparto tecnico non è affatto male, composto com’è da un processore Qualcomm 845, con 6 GB di RAM, 128 GB di memoria interna e una GPU Adreno 630. Ci sono anche il Bluetooth 5.1 l’USB-C 3.1. Insomma, un top di gamma, sì, ma dell’ultimo trimestre del 2018.
Non manca nemmeno la registrazione video in 4K né la fotocamera principale con 3 sensori. Tuttavia, le foto, per quanto buone, non spiccano e fanno piuttosto pensare al recupero di un comparto fotografico già in uso da parte di LG da un anno.
Cosa intendiamo di preciso? Ebbene, i dettagli sono nitidi, per esempio, e il bilanciamento del colore è corretto nella maggior parte delle situazioni, però i tre sensori non sembrano aggiungere null’altro se non lo zoom, comunque molto efficace nel ridurre al minimo il rumore in fase di zoom e nel garantire un buon livello di dettaglio in grandangolo. Durante i quasi 20 giorni di test, LG V40 ThinQ è stato usato in tutte le situazioni più comuni: luce naturale esterna con nubi a coprire il sole, luce naturale molto forte, luce artificiale debole e forte, e notturna con fonti di luce di ogni entità. In tutti i casi, le foto riproducevano correttamente le tonalità che non dovevano essere accentuate, e svolgeva un ottimo lavoro di bilanciamento del bianco per evitare che i soggetti nella scena venissero “bucati” dalle fonti di luce circostanti.
E allora cosa non va? C’è che siamo nel primo trimestre del 2019 e da un produttore come LG è lecito aspettarsi di più dal suo top di gamma, specie visto quanto proposto dalla concorrenza.
Se poi in fase di registrazione video in 4K i sensori fanno fatica a mettere rapidamente a fuoco il soggetto se le condizioni di luce sono poco al di sotto dell’ottimale, si fa dura per LG.
Il grip, nonostante le generose dimensioni, è buono ma il peso di 169 grammi non è ben distribuito risultando ad esempio difficile da tenere con una sola mano in modalità landscape.
Di contro, sorprende l’autonomia, che sfiora di poco la giornata piena con utilizzo medio-intenso nonostante la batteria da soli 3300 mAh.
Nulla da eccepire sul display, invece, altamente definito e con la giusta luminosità, che non affatica troppo la vista.
È stato difficile scrivere in questi termini di un telefono tutto sommato buono come questo LG V40 Thinq. Se lo avessimo testato un anno, ne saremmo stati entusiasti. Il prezzo, alla fine, gioca un ruolo decisivo nel nostro giudizio: €999 sono ingiustificati.