Lo smartwatch, in generale, è un prodotto ancora acerbo sotto molti punti di vista e fatica ad affermarsi realmente sul mercato di massa. I modelli visti in questi ultimi mesi stanno però migliorando molto, soprattutto in un aspetto fondamentale per un wearable: il design.
Da questo punto di vista, bisogna dare credito ad LG di aver lanciato, con il suo G Watch Urbane, uno dei prodotti esteticamente più belli in questa categoria. Ma varrà il prezzo di 349 euro?
Scheda tecnica
LG G Watch Urbane integra un processore Qualcom Snapdragon 400 (quad-core da 1.2 GHz) con 512 MB di RAM e 4GB di storage: un comparto tecnico piuttosto standard per il settore degli smartwatch Android.
Lo schermo, circolare, è costituito da un pannello P-OLED touch da 1,3 pollici, con risoluzione 320×320. Il vetro frontale è un Gorilla Glass, dunque non un più pregiato e resistente vetro zaffiro. La batteria, non sostituibile, è da 410 mAh ed offre un’autonomia misurata dal produttore in 36 ore: un valore che in condizioni d’impiego reali risulta abbastanza veritiero.
Le connessioni includono l’immancabile Bluetooth 4.0, a cui va ad affiancarsi anche un’antenna Wi-Fi 802.11 b/g/n, che rende questo orologio leggermente meno dipendente dalla sincronizzazione diretta ad uno smartwatch.
Il tutto è incapsulato in una scocca con certificazione IP67 e dunque resistente alla polvere e all’acqua (fino a 30 minuti in immersione a 1 metro di profondità).
Da notare l’assenza di una qualsiasi forma di speaker audio: l’LG G Watch Urbane gestisce allarmi e notifiche solamente tramite la vibrazione, il che va benissimo quando è al polso, ma può risultare inefficace quando lo si colloca altrove (ad esempio sul comodino accanto al letto).
Design e costruzione
Il design e la costruzione fisica sono sicuramente tra i migliori pregi dell’LG G Watch Urbane. Come per ogni accessorio personale, la valutazione estetica è soggettiva, ma va comunque dato atto ad LG di aver creato uno smartwatch molto curato sotto ogni aspetto, a partire dalla qualità dei materiali. La cassa dell’orologio è in acciaio lucido, in colorazione silver o gold, e sul lato destro incorpora una corona cliccabile (ma non ruotabile) dal feeling robusto, che funge da tasto “home”.
Il cinturino è realizzato in vera pelle con impunture chiare e al polso risulta molto comodo e fermo, anche grazie al sistema di chiusura tradizionale, con fibbia metallica e doppio passante. Avendo un passo da 22mm, è sostituibile con qualsiasi altro cinturino standard commerciale.
Il fondo dell’orologio è in plastica, probabilmente per favorire la comunicazione delle antenne, ma anch’esso risulta solido e gradevole a sufficienza.
L’estetica, nel complesso, è sufficientemente simile a quella di un tradizionale orologio a metà tra il classico e lo sportivo, e non sfigura né sotto al polsino di una giacca, né in contesti più informali. L’unico potenziale neo sta nelle dimensioni, non particolarmente contenute: 45.5 x 52.2 x 10.9 mm e 64g di peso. Per un polso maschile il problema non si pone (specialmente se si amano gli orologi massicci), ma per l’insieme delle sue caratteristiche quest’orologio non può propriamente definirsi unisex.
Software e usabilità
L’LG G Watch Urbane è basato sull’OS Android Wear 5.1 e dunque ne incorpora tutte le funzionalità e limitazioni. Google non consente ai vari produttori di intervenire con grandi personalizzazioni in ambito smartwatch, quindi le funzioni dei vari modelli disponibili sono essenzialmente le stesse.
Ciò che cambia sono le prestazioni, e qui il G Watch Urbane non delude. Innanzitutto, lo schermo OLED è molto piacevole: non raggiunge ancora il dettaglio ultra-nitido visto sui migliori smartphone, ma è ben contrastato, inciso e offre un angolo visuale praticamente perfetto. La visibilità è discreta anche in piena luce solare, a patto di impiegare la luminosità massima (che purtroppo, mancando il sensore di luce ambiente, va impostata manualmente).
Molto gradevole la possibilità di avere il quadrante sempre acceso: anche quando non lo stiamo usando, il G Watch Urbane sfrutta le caratteristiche di basso consumo degli schermi OLED per visualizzare comunque l’ora, piuttosto che mostrare semplicemente un brutto pannello spento.
Per quanto riguarda la fluidità, il processore gestisce tutte le operazioni con immediatezza, incluso il lancio di applicazioni mediamente grafiche e pesanti, come ad esempio Google Maps.
Ottima l’interazione con i comandi vocali, che consentono in modo rapido e semplice (basta dire “ok Google”) di impostare una sveglia, fissare un appuntamento, eccetera.
Ciò detto, a livello di funzionalità, Android Wear è un OS ancora abbastanza limitato e soffre di una grande dipendenza dallo smartphone a cui va sincronizzato. Una volta effettuata quest’operazione, si può usare l’LG G Watch Urbane per leggere in tutta comodità le proprie notifiche, rispondere alle chiamate (ma la conversazione va comunque effettuata dal telefono), controllare il meteo, rispondere a semplici messaggi, eccetera. Non un gran che, ma comunque una comodità per chi non ama impugnare e sbloccare il proprio smartphone ogni istante.
Il Wi-Fi integrato consente di svolgere alcuni compiti base tramite connessione a un router, ma le funzioni più avanzate necessitano comunque della comunicazione con lo smartphone.
Ovviamente, il pacchetto dei sensori include un rilevatore di battito cardiaco, che (insieme ad accelerometri e giroscopi) consente l’impiego dell’orologio per rilevare l’attività fisica giornaliera e sfruttare le varie app dedicate al mondo del fitness (a partire da Google Fit).
Infine, l’autonomia: impostando una luminosità media e lasciando sempre acceso il quadrante, la batteria dell’LG G Watch Urbane riesce a durare circa una giornata e mezza, e quindi la scelta più logica è quella di ricaricarlo comunque ogni sera. Non si tratta di un valore del tutto soddisfacente per un “orologio”, ma è in linea con quanto i migliori prodotti concorrenti hanno da offrire, in attesa di auspicati avanzamenti tecnologici.
Verdetto
In quanto a design e qualità costruttiva, l’LG G Watch Urbane è uno dei migliori smartwatch Android in circolazione. La cassa circolare in acciaio e il cinturino in pelle donano a questo prodotto un aspetto non dissimile da quello di un tradizionale orologio classico/sportivo, e consentono dunque di indossarlo con soddisfazione.
Le funzionalità base non sono particolarmente estese e non differiscono da quanto il resto della concorrenza ha da offrire, ma si tratta di limitazioni insite alla piattaforma Android Wear e dunque, al momento, insormontabili per i singoli produttori. Nel complesso, l’esperienza di utilizzo di questo orologio è però piacevole ed equilibrata.
Il prezzo è da valutare con attenzione: se quello che si cerca è un accessorio tecnologico dalla buona estetica e dotato di alcune funzionalità “smart”, l’LG G Watch Urbane è probabilmente una delle prime scelte da considerare, nonostante il costo di 350 euro. Chi investendo una tale cifra esige invece di portare a casa un prodotto tecnologico maturo e a tutto tondo, forse dovrà aspettare ancora qualche anno prima di lanciarsi nell’acquisto di uno smartwatch.