Vento d’Oriente
Da tempo ormai il mercato degli smartphone rivolge lo sguardo con crescente curiosità verso la Cina. Se infatti, non più di quattro anni fa diversi prodotti avevano un enorme successo in madre patria, in Occidente giungeva solo un lontano eco, data la mancanza di appeal e una frettolosa associazione mentale a prodotti clone e di scarsa qualità.
Oggi, il mercato cinese è ben lungi da certi stereotipi e sono molti i produttori che possono competere pressoché alla pari con i colossi del settore in termini di specifiche tecniche e qualità costruttiva, ma a prezzi spesso molto inferiori. Né è un esempio Meizu, che con il suo MX4 Pro rispecchia fedelmente il quadro delineato, pur con qualche piccolo limite.
Il Meizu MX4 Pro è uno smartphone Android 4.4 KitKat con schermo da 5,5 pollici e fotocamera da 20.7 megapixel. È il fratello maggiore del Meizu MX4 non solo in quanto a dimensioni ma anche per alcune interessanti migliorie hardware da non trascurare.
Se la curiosità e le aspettative nei confronti del Meizu MX4 Pro erano decisamente elevate, almeno leggendo le specifiche, lascia perplessi la confezione, che include solo lo stretto indispensabile: un cavo USB/MicroUSB, l’alimentatore da 2 Ampere e una guida rapida per l’utente.
Design
Le linee ricordano, nemmeno troppo vagamente, il vecchio iPhone 3G, con bordi arrotondati e il pulsante home alla base. Questo, però, nasconde la caratteristica che ha destato i maggiori consensi: il riconoscimento delle impronte mTouch. In sé non è una novità, ma la sua implementazione è veramente lodevole, con una percentuale di riconoscimento davvero molto alta.
Il Meizu MX4 Pro è grande (150x77x 0 mm) e non è certo un peso piuma (158 grammi), ma basta un po’ per prenderci confidenza. Un po’ più difficile è la presa, invece: i materiali sono abbastanza scivolosi ed è bene prestare la massima attenzione per evitare che scivoli di mano.
In terminali di queste dimensioni l’utilizzo con una sola mano è sempre complicato, per non dire impossibile per chi ha mani piccole. Nel Meizu MX4 Pro, oltre allo sblocco con il riconoscimento delle impronte, i progettisti hanno escogitato alcuni semplici espedienti per semplificare l’utilizzo come, ad esempio, la possibilità, tramite alcuni swipe, di simulare il pulsante back oppure accedere al multitasking.
La cover posteriore è in materiale plastico e rimovibile, ma non permette l’estrazione della grande batteria da 3.350 mAh, fissa. La scocca è in alluminio. Su di un lato trova posto il bilanciere del volume, in basso la porta MicroUSB insieme all’unico e potente speaker, in alto il classico jack audio da 3,5 mm, il pulsante di accensione/stand-by e il secondo microfono per la riduzione del rumore di fondo.
Non ci sono slot per memory card, quindi è bene valutare con attenzione la versione da acquistare. In Italia il Meizu MX4 Pro è disponibile con 16 o 32 GB. Esiste anche una versione da 64 GB, ma non sembra sia importata ufficialmente. Se si pensa di sfruttare le caratteristiche multimediali, probabilmente la versione da 32 GB risulta il compromesso migliore. In ogni caso la porta USB è di tipo OTG e permette collegamenti di emergenza con pendrive e altre periferiche, ma occorre spendere qualche euro extra per il corrispondente adattatore.
Hardware
Il Meizu MX4 Pro nasconde al proprio interno una dotazione hardware notevole, tipica di un modello di fascia alta. Tutto gira intorno al SoC Exynos 5430 di Samsung a otto core (4 core Arm Cortex a 1.8 GHz e 4 core Arm Cortez a 1.3 GHz), uno dei primi con processo produttivo a 20 nm, con tecnologia big.Little che permette di assegnare i thread con maggiore priorità ai core più prestanti. La parte grafica è gestita dalla GPU integrata nel SoC, una Mali-T628MP6, una soluzione già vista e apprezzata nel Samsung Galaxy Alpha. La RAM a disposizione è di ben 3 GB (dual-channel 1066 MHz) che consentono al sistema operativo di gestire i diversi compiti nelle condizioni migliori.
Le prestazioni sono sempre molto elevate anche se non è raro imbattersi in qualche piccolo lag, specialmente nella navigazione web in pagine molto impegnative. C’è da dire che la mole dei dati da gestire non è indifferente se solo si pensa alla risoluzione dello schermo da 5,5 pollici da ben 1536×2560 pixel. Il pannello, di tipo IPS,è davvero piacevole, con angoli di visuale molto ampi e una buona fedeltà cromatica; è quasi impossibile riuscire a distinguere i pixel con una densità di 546 dpi.
Il principale inconveniente della potenza a disposizione è una certa tendenza a sviluppare calore, in gran parte nella zona posteriore ma avvertibile anche sullo schermo, quando il sistema richiede una certa potenza. Non è un fenomeno fastidioso, ma è sicuramente avvertibile.
Sul fronte della connettività questo terminale è completo: GSM/GPRS/EDGE, UMTS/HSPA e LTE Cat4 (150/50 Mbps), con una buona ricezione e una buona velocità nel traffico dati. In presenza di una copertura parziale non ha mostrato particolari incertezze nell’handover, passando tra le reti 2G/3G/4G senza cadute di connessione. Anche nelle chiamate voce e nel passaggio 2G/3G non si segnalano particolari problemi. Il Wi-Fi è del tipo a/b/g/n/ac, dual-band, anche Wi-Fi Direct, e ha mostrato una copertura decisamente buona. Non mancano Bluetooth 4.0, NFC e tutto il parco di sensori ai quali ormai è quasi impossibile rinunciare (GPS/Glonass, accelerometro, luminosità, prossimità, ecc.).
Multimedia
La sezione multimediale del Meizu MX4 Pro, ben indirizzata anche dalla risoluzione dello schermo, è entusiasmante sulla carta, a cominciare dalla fotocamera posteriore è da ben 20 megapixel, di origine Sony, con zoom digitale 4x e doppio flash led. Tuttavia numeri così altisonanti escono un po’ ridimensionati nell’utilizzo quotidiano: le foto sono buone, ma non eccezionali come ci si aspetterebbe, e c’è un piccolo ritardo nello scatto, un po’ fastidioso. La fotocamera anteriore è da 5 megapixel e ha minori pretese. È comunque buona per le videochiamate e i selfie.
Anche i filmati non sono sempre eccezionali. Se a 1080p sono ancora buoni, aumentando la risoluzione cominciano a palesare qualche incertezza fino a veri e proprio scatti nei filmati a 4k. Alcune sezioni del software di gestione sono, invece, molto interessanti. Per esempio, è possibile variare manualmente la messa a fuoco, anche se probabilmente i più preferiranno affidarsi all’autofocus.
La parte audio è molto buona – forse non è una sorpresa viste le origini “HiFi” di Meizu – specialmente se si utilizzano componenti (cuffie) di elevata qualità, anche grazie al processore (DAC) ES9018K2M e alla componentistica montata. I file audio di qualità vengono riprodotti molto fedelmente, con un suono piacevole e senza particolari rumori di fondo.
Sistema operativo e autonomia
Il Meizu MX4 Pro si basa sulla versione 4.4.4 di Android (KitKat), ma per la GUI il costruttore cinese ha optato per la Flyme in versione 4.1.1.3I nel firmware internazionale utilizzato (ci sono anche versioni più recenti ma ancora non giudicati stabili), semplice e sempre molto prestante. La principale caratteristica è la presenza delle icone delle applicazioni direttamente nella schermata principale, quindi senza il drawer per la lista di tutte le applicazioni disponibili sullo smartphone. Attraverso uno swipe si accede direttamente al multitasking, come anticipato, facile da azionare con un solo dito.
La personalizzazione delle applicazioni da parte di Meizu non è troppo invasiva e si limita a una rivisitazione delle principali applicazioni (browser, rubrica, client di posta, ecc.). La versione 5 di Android (Lollipop) con Flyme 4.5 dovrebbe arrivare nei prossimi mesi.
Sul fronte autonomia era lecito aspettarsi di più, invece: la scheda tecnica recita per la batteria un valore di tutto rispetto (3.350 mAh) eppure, con un utilizzo tipico (telefonate, messaggi e scambio dati) si riscontra qualche difficoltà nel completare una giornata lavorativa. Un powerbank o un cavetto da tenere sempre in macchina sono essere consigliabili.
Conclusioni
Il Meizu MX4 Pro è uno smartphone con un hardware potente che non delude: offre prestazioni, qualità costruttiva e uno schermo tra i migliori in circolazione, almeno come risoluzione.
Sul campo ha mostrato prestazioni sempre all’altezza delle aspettative, anche se qualche bug, probabilmente risolvibile con i prossimi aggiornamenti, e qualche incertezza nel comparto multimediale hanno penalizzato un po’ l’esperienza complessiva.
È dunque uno smartphone convincente e con le carte in regola per competere ad armi pari con modelli ben più blasonati. Stranamente, anche se proviene dalla Cina, ha un prezzo leggermente sopra le righe: € 499 per il modello da 16 GB o € 529 per quello da 32 GB. Con qualche euro in meno sarebbe stato sicuramente uno dei “must have” del 2015.