Microsoft Surface Pro

Microsoft Surface Pro è un Ultrabook ibrido caratterizzato da un form factor unico per un portatile basato su Windows 8 64bit e da un ottimo schermo.

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Contro

il voto di Webnews  
Microsoft Surface Pro è un Ultrabook ibrido caratterizzato da un form factor unico per un portatile basato su Windows 8 64bit e da un ottimo schermo.

Tablet o Notebook?

Dare una collocazione specifica a un prodotto per sua stessa natura ambiguo come il Surface Pro non è semplice. Infatti, quel che, inizialmente, ha tutto l’aspetto di un tablet è, di fatto, un Ultrabook, ma senza tastiera. Se siete confusi, è normale, come lo è anche il fatto che il progetto Microsoft abbia raccolto pareri discordanti proprio per questa ragione.

Con il Surface, Microsoft ha declinato quella che è la sua visione di computer portatile del futuro, l’ideale per sfruttare al massimo le potenzialità di Windows 8 e delle sue live tile, usandolo sia in ufficio sia standosene comodamente seduti in poltrona. Il primo tentativo uscito sul mercato è stato quel Surface RT che non aveva convinto tutti, colpa di un profilo hardware limitato almeno quanto lo era il suo sistema operativo, ma che a noi piacque.

Il Surface Pro, invece, sembra fare le cose in regola. Oltre a Windows 8 64 bit, poggia su un profilo hardware di buon livello, alla pari con molti Ultrabook di fascia media: processore Intel Core i5-3317U da 1,7 GHz, scheda grafica integrata Intel HD Graphics 4000, 4 GB di RAM e 64 GB o 128 GB di spazio di archiviazione. Rispetto al RT, quindi, abbandona il processore Nvidia Tegra 3 e raddoppia la RAM e, inoltre, passa a una risoluzione maggiore dello schermo (1.920×1.080 pixel) e a una USB 3.0, e aggiunge una mini-DisplayPort e una penna Wacom.

Tastiera touch o non-touch?

Data la sua natura, il Surface Pro non sarebbe completo senza una tastiera. Per fortuna, Microsoft ne propone due versioni, una touch e una con tasti fisici; per sfortuna, nessuna delle due cover con tastiera è inclusa nella confezione, constringendo quindi a un acquisto extra. Nella valutazione del costo complessivo di questo Ultrabook va dunque tenuto in considerazione anche quello delle tastiere.

Fra la Cover Touch e la Cover con tastiera ci sono solo 10 euro di differenza, costando rispettivamente € 119,00 e € 129,00. Il prezzo cambia, ma per il resto hanno dimensioni e peso (210-214 g) pressoché identici ed entrambe si agganciano solidamente al Surface Pro tramite con un meccanismo magnetico.

Microsoft Surface Pro

Tuttavia, delle due, quella che convince maggiormente, a nostro modo di vedere, è la versione con tasti fisici, i quali, nonostante non siano a isola e abbiano un feedback limitato per via della breve corsa, richiedono solo un iniziale periodo di adattamento per risultare funzionali; anche il touchpad, sebbene piccolo e monotasto, risponde precisamente ai comandi e ha un buon feedback. La versione touch, invece, risulta più ostica nell’utilizzo, dunque richiede un periodo di adattamento più lungo, e il touchpad pare meno preciso e puntuale.

Ad ogni modo, è possibile utilizzare il Surface Pro anche senza tastiera, come fosse un tablet. È possibile usare le dita oppure il pennino Wacom incluso nella confezione, con tasto laterale per attivare la funzione “tasto destro” e una “gomma digitale” in cima, che cancella quanto scritto o disegnato a mano libera nelle apposite app. Non esiste, purtroppo, un alloggio per il pennino, ma questo può essere attaccato al meccanismo magnetico della tastiera, in basso, o a quello del caricabatterie, posto di lato.

Design e qualità dei componenti

Il Surface Pro è molto simile al Surface RT perché realizzato con il medesimo design e con la stessa superficie (denominata VaporMG), ma basta studiarlo attentamente per rendersi conto di alcune differenze: è più spesso di 4 mm (13,5 mm in totale), pesa 227 g in più del fratello minore (coi suoi 907 g) e include un appoggio posteriore a scomparsa, che lo tiene inclinato a un’angolazione ideale quando posto su una superficie piana, risultando efficace anche in grembo. Durante l’utilizzo come tablet, il peso appare ben bilanciato, quindi la presa in mano è comoda, ma solo per brevi periodi, visto il peso non indifferente.

La qualità costruttiva è, complessivamente, ottima. Il Surface Pro è solido, robusto, elegante e anche minimalista, dato annche il numero esiguo di pulsanti e porte: in alto (in modalità panoramica) troviamo il tasto di accensione/stand-by e lo speaker mono (il suono che riproduce è chiaro, ma non particolarmente ricco mentre il volume è elevato), a destra lo slot per schede microSD, la presa magnetica per il caricabatteria e la porta mini Display, a sinistra il jack audio da 3,5 mm, il bilanciere del volume e la presa USB 3.0 mentre, in basso, il solo aggangio magnetico per la tastiera.

Inoltre, lungo il bordo superiore, corre un solco di divione, che, dietro a quella che può apparire come una semplice scelta di design, nasconde le griglie di aerazione. Fortunatamente, il rumore è pressoché inavvertibile durante un utilizzo non intenso della CPU, ma sale esponenzialmente in caso contrario, saco in cui sia il rumore sia il calore sono ampiamente percepibili.

Microsoft Surface Pro

Sul retro sono presenti una webcam HD (720p) che può anche fungere da fotocamera (1,2 megapixel), sebbene con risultati poco convincenti, e un microfono. Una seconda webcam, della stessa risoluzione ma wide angle – quindi ideale per le videochat con Skype – è collocata sul lato opposto.

Ovviamente, sulla parte frontale troviamo il display, un ottimo pannello da 10,6 pollici Full HD (1.920×1.080 pixel) caratterizzato da un punto di nero molto scuro e in grado di riprodurre colori, bianco e livelli di contrasto quasi perfetti, con un angolo di visione di pari livello, l’ideale, insomma, per godersi film e foto, ma anche molto comodo per la lettura di documenti e siti Web.

Anche la risposta agli input touch (tanto a mano quanto col pennino) è ottima e sia i riflessi contenuti sia la luminosità elevata ne consentono l’utilizzo anche alla luce del sole. L’esperienza d’uso è quindi buona, con tutti i pregi e difetti ormai ben noti di Windows 8.

Performance

Microsoft Surface Pro

È solo quando arriviamo a valutare le prestazioni che sciogliamo ogni dubbio residuo sulla sua natura: il Surface Pro è, essenzialmente, un Ultrabook nel corpo di un tablet. Difatti, per merito del suo profilo hardware, il Pro è molto veloce e non ha problema alcuno nello svolgere tutte le operazioni tipicamente richieste a un notebook, dalla navigazione Web all’utilizzo di Office, dalla visione di un film in alta risoluzione alla codifica di un video o all’editing fotografico. Il suo unico limite, fra l’altro comune alla maggior parte degli Ultrabook, è quello di non brillare in campo videoludico, dove il chip grafico integrato Intel HD 4000 non riesce a sostenere il carico di lavoro richiesto dai videogiochi più impegnativi.

L’adozione di un SSD incrementa ulteriormente le prestazioni, specie per il caricameto delle app e l’archiviazione dei file, e anche i tempi di avvio e ripristino sono estremamente brevi. Peccato che proprio l’unita di archiviazione rappresenti un limite di spazio: che si scelga il modello da 64 GB o da 128 GB, si deve tenere a mente che il Surface Pro monta la versione completa di Windows 8, che a sua volta include la consueta partizione per il ripristino, senza contare i diversi software e app preinstallati, fra cui l’ingombrante Office. Ciò significa che gran parte dello spazio è, di fatto, già occupato (sono utilizzabili, rispettivamente, 29 GB e 89 GB sul totale) e sarà quindi vitale il ricorso a penne USB e schede di memoria.

Microsoft Surface Pro

Quel che convince meno di tutto, però, è la batteria. È davvero un peccato che Microsoft non abbia saputo fare qualcosa di meglio, ma, probabilmente complice lo spazio a dispozione, l’unità scelta non è pienamente in grado di venire incontro alle esigenze di un Ultrabook in termini di autonomia: con un utilizzo medio, fra avvio di alcune applicazioni, navigazione in Internet via Wi-Fi, invio di mail, ascolto di musica, collegamento di periferiche USB e livello di luminosità media del display, si superano a malapena le quattro ore; rinunciando a qualcosa, siamo riusciti a spingerci fino a otto ore di lavoro mentre, per la visione di un film, siamo scesi a poco più di 2 ore.

Meglio portarsi sempre appresso il caricabatterie, che, per fortuna, è abbastanza tascabile e integra anche una porta USB con funzione di ricarica; ci vogliono circa due ore per una ricarica completa mentre, in 30 minuti, si ottiene all’incirca un’ora di autonomia.

Verdetto

Abbiamo già puntualizzato quel che il Surface Pro è e quello che non è, e come tale va dunque valutato: è un Ultrabook ibrido pressoché unico nel suo genere. Ciononostante, a meno che un ibrido non sia esattamente quel che state cercando, non lo riteniamo un acquisto da fare a tutti i costi.

Il Pro, infatti, non rappresenta il meglio di due mondi. Non rappresenta nemmeno il peggio, sia chiaro, ma non lo riteniamo né un Ultrabook particolarmente interessante, azzoppato com’è dalla durata della sua batteria, né il sostituto ideale di un tablet, dato il suo peso considerevole. Inoltre non offre una capienza degna, ha una sola porta USB e ha un costo decisamente elevato: dato per scontato che non si possa fare a meno della versione da 128 GB (€ 982,00) e della tastiera (sceglieremmo la versione con tasti fisici), il Surface Pro viene a costare fino a € 1.111,00, escluse le principali licenze software (volendo Office, ad esempio, si dovrebbero sborsare altri € 99,00). Tanto per farsi un’idea, per la stessa cifra si può ottenere un Ultrabook ben più performante o un tablet top di gamma assieme a un notebook di fascia media.

Indubbiamente, l’aver racchiuso un notebook nelle dimensioni (quasi) di un tablet ha comportato inevitabili sacrifici, ma il potenziale di un simile prodotto è senz’altro molto elevato. Siamo certi che la prossima versione, se più leggera, più durevole e più connessa, sarà per molti un acquisto indovinato.

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