Intrattenimento completo
La next-gen è arrivata. Ad otto anni di distanza dal rilascio di Xbox 360, Microsoft compie il tanto agognato salto generazionale con la nuova console Xbox One. Il prodotto di casa Redmond non è però un semplice strumento per videogiochi, bensì un device per l’intrattenimento da salotto omnicomprensivo, che permette all’utente di compiere e gestire due azioni multimediali contemporaneamente fra vedere un film, ascoltare della musica, navigare su Internet, partecipare a una video chat via Skype e, ovviamente, giocare.
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Sotto la scocca corvina, Xbox One nasconde un hardware di tutto rispetto e decisamente superiore rispetto alla precedente generazione. La nuova console di casa Redmond presenta una soluzione APU (CPU e GPU nello stesso chip) al cui interno battono un processore AMD 8 core da 1,75 GHz e un chip grafico AMD Radeon da 853 MHz. Chiudono la dotazione tecnica un hard disk interno non removibile da 500 GB, 8 GB di RAM DDR3, un lettore Blu-ray e moduli Bluetooth e Wi-Fi per la connettività.
Sul retro della Xbox One sono presenti diverse connessioni: una per l’alimentazione, una HDMI Out e una interessantissima HDMI In (per collegare box multimediali, decoder, digitale terrestre, ecc.), un’uscita audio ottica S/PDIF, 3 porte USB 3.0 (una è sul fianco destro), l’ingresso per Kinect, un’uscita IR out e una porta Ethernet per il collegamento a Internet via cavo.
Per ora, come già affermato dalla stessa Microsoft prima del lancio, non è possibile giocare o vedere film Blu-ray in 3D, anche se molto probabilmente questa caratteristica verrà introdotta con futuri aggiornamenti software. Pienamente supportato, invece, è il supporto video 4K.
Il pacchetto hardware della Xbox One è paragonabile a un PC desktop di fascia medio-alta, e dal punto di vista delle prestazioni si dimostra sin dalle prime battute un fulmine rispetto alle console della vecchia generazione: i caricamenti sono praticamente azzerati e il multitasking è diventato finalmente realtà e viene gestito in maniera assolutamente fluida e senza fastidiosi rallentamenti.
Unica nota stonata è il fatto che all’interno di un sistema tanto veloce e versatile, i videogiochi debbano essere sempre installati prima di poterci giocare, riducendo così spazio sull’hard disk e rendendo comunque l’esperienza meno immediata – e dunque più simile a quella del PC – rispetto a quanto si è abituati. Inoltre è importante ricordare che i giochi Xbox 360 non sono compatibili con la Xbox One.
Design
Il design della Xbox One è stato oggetto di critiche sia da parte dei fan che degli addetti ai lavori per tutto il periodo interlocutorio fra annuncio e rilascio. La principale critica mossa nei confronti del look della nuova ammiraglia Microsoft è la forte somiglianza a un videoregistratore VHS anni 90′, mentre un’altra frangia di utenti ha evidenziato un look più serioso e adatto al salotto rispetto alle precedenti edizioni. La verità, come sempre, sta nel mezzo: il prodotto presenta una sagoma squadrata ed elegante, ma allo stesso tempo l’aspetto risulta anonimo e meno identificabile.
Lo chassis non presenta una superficie omogenea, perché – probabilmente, al fine di smuovere un po’ il sobrio e anonimo design del monolite – i designer hanno ben pensato di utilizzare rifiniture differenti, disposte su due linee parallele che si alternano: plastica lucida e satinata. Per scongiurare il surriscaldamento, inoltre, sono state inserite numerose griglie di areazione: sul fianco destro e sinistro e una grande che occupa tutta la metà superiore.
Gamepad
Non può esistere una nuova console senza un nuovo controller. La fortuna di una nuova console dipende infatti moltissimo dal successo o meno del suo sistema di controllo. Per fortuna, per la Xbox One Microsoft ha deciso di mantenere fondamentalmente la stessa linea del fortunato gamepad per Xbox 360, virando solo su un design leggermente meno morbido, che permettesse maggiore aderenza e quindi un feeling di utilizzo ancora superiore.
Il tallone d’Achille del vecchio joypad, ovvero quella croce direzionale monoblocco imprecisa e quasi sempre evitata dai gamer, è stata ridisegnata da zero e – pad alla mano – è risultata davvero molto precisa.
Altre migliorie da segnalare sono la scelta di stick analogici più piccoli, ma con una zigrinatura sul bordo; un minor ingombro per lo slot della batteria; grilletti completamente ridisegnati e decisamente più comodi da schiacciare, soprattutto per quanto riguarda i trigger.
Kinect
Il fiore all’occhiello e ciò che distingue la Xbox One all’interno del mercato videoludico (oltre, ovviamente, alle esclusive) è senza dubbio Kinect, venduto unitamente alla console, tanto l’azienda crede nella centralità in questo dispositivo.
Dal punto di vista estetico il nuovo sensore di movimento è più voluminoso rispetto al passato, ma offre anche una tecnologia decisamente superiore, nuovi strumenti come la videocamera Full HD, e un sensore termico e uno a infrarossi, che permettono alla Xbox One di captare la figura del giocatore in qualsiasi condizione, anche a luci spente.
Le prime impressioni sono assolutamente positive: la seconda versione del motion sensiting controller targato Microsoft ci ha piacevolmente colpiti, e risulta più preciso del predecessore sia nel riconoscere i suoni sia nel captare i movimenti e la figura/fisionomia del giocatore. Ovviamente, è prestissimo per sbilanciarsi, non tanto per le indiscutibili potenzialità del device, ma più che altro perché sarà fondamentale che i vari team di sviluppo di terze parti, se non la stessa Microsoft, supportino il prodotto con titoli dedicati – come accadde con il primo Kinect – e non limitarsi a sfruttarlo solo per funzioni secondarie e opzionali.
Kinect non è però legato solamente ai contesti videoludici, ma opera anche come secondario canale di comunicazione fra utente e Xbox One. La maggior parte delle azioni primarie può, infatti, essere avviata con un semplice comando vocale, come “Xbox spegni” o “Xbox vai a applicazione XY”. Anche se il microfono è reattivo e recepisce quasi ogni comando perfettamente, le istruzioni sono piuttosto precise e quindi vanno memorizzate, e sono un po’ troppe, il che, molto probabilmente, spingerà l’utente a gestire la maggior parte delle operazioni tramite il vecchio controller tradizionale.
Dashboard e applicazioni
Una volta entrati nella dashboard della Xbox One si intuisce immediatamente la grande somiglianza di stile al Metro di Windows 8. La struttura dell’interfaccia è molto più ordinata ed è composta dalle tile. L’aspetto più interessante dell’interfaccia è sicuramente l’immediatezza e l’intuitività che trasmette durante l’utilizzo, ma anche la possibilità di compiere più azioni in parallelo (multitasking) o di affiancarne altre nel lato destro dello schermo mentre si stanno compiendo altre operazioni.
Il pacchetto software di Xbox One è ricchissimo e permette all’utente di sfruttare la console per le più disparate attività: navigare con Internet Explorer; noleggiare o acquistare film e serie TV, anche in HD, su Xbox Video; ascoltare tutta la musica presente su Xbox Music (abbonamento a pagamento: prova gratuita di 30 giorni, un mese a € 9,99, 12 mesi a € 99,90); partecipare a videoconferenze su Skype; registrare con l’app Game DVR clip di gameplay, editarle con Upload Studio e poi condividerle con gli altri amici su Xbox Live.
Anche il sistema con cui vengono condivise le informazioni degli altri giocatori è stato totalmente rivisto ed è molto evidente la contaminazione dai social network: accedendo alla sezioni Amici, infatti, comparirà una schermata al cui interno vengono pubblicate tutte le ultime attività ludiche e non ludiche, come lo sbloccamento di un obiettivo, l’aver iniziato a giocare a un titolo oppure qualsiasi altra azione legata alle numerose possibilità offerte da Xbox One.
Gli amanti dei palinsesti televisivi, inoltre, saranno felici di sapere che potranno tranquillamente collegare il proprio decoder o digitale terrestre alla porta HDMI In in modo da poter visionare i programmi in onda, anche mentre si gioca o si eseguono altre operazioni, grazie alla funzione Affianca, che permette di gestire due attività in contemporanea: una principale e un’altra secondaria, posta sul lato destro dello schermo (multitasking).
Non solo: chi possiede un abbonamento a Mediaset Premium potrà già scaricare l’applicazione Premium Play, che permette di godere di tutti i contenuti della televisione pay-per-view di Mediaset (è obbligatorio l’abbonamento Xbox Live Gold per poterlo utilizzare), ovviamente in relazione al tipo di pacchetto posseduto. Nonostante ciò, complessivamente l’Italia sembra molto più indietro rispetto ad altri paesi perché non si hanno ancora informazioni su possibili applicazioni di streaming delle reti istituzionali Rai o VideoMediaset, già disponibili, ad esempio, per Windows 8 e quindi virtualmente pronte per girare anche su Xbox One.
Come per la vecchia Xbox 360, anche su Xbox One sarà possibile sfruttare l’app Smartglass per Android e Windows Phone, che consente di controllare la console in remoto con smartphone o tablet come se fossero un telecomando tattile, alla stregua del WiiU GamePad.
Videogiochi al lancio
La line-up dei videogiochi al lancio per Xbox One è composta da un buon numero di esclusive: Ryse: Son of Rome, l’action dei legionari dalla grafica stratosferica, Forza Motorsport 5, ultimo capitolo del famoso simulatore di guida, il survival horror Dead Rising 3 e il simulatore di parchi per animali Zoo Tycoon, il rail shooter di draghi Crimson Dragon e, disponibili gratuitamente, Xbox Fitness e l’interessante picchiaduro Killer Instinct.
A questo si aggiunge un pacchetto di titoli multipiattaforma già visti sulle vecchie console: Assassin’s Creed IV: Blackflag, Call of Duty: Ghost, NBA 2K14, Battlefield 4, FIFA 14, Lego Marvel Superheroes, Need for Speed Rivals, Skylander Swap Force e Just Dance 2014.
Prezzo e considerazioni finali
Xbox One è davvero un ottimo prodotto, capace di proiettare il mondo delle console per videogiochi verso una nuova dimensione, quella dell’intrattenimento e della multimedialità a 360°.
Se si considerano i prezzi al lancio delle vecchie console verrebbe da dire che il prezzo non è nemmeno così esorbitante, non fosse che la diretta concorrente, PlayStation 4 (disponibile dal 29 novembre), viene venduta a cento euro in meno.
Solo il futuro saprà dire se il grande potenziale di Kinect (principale motivo del prezzo più alto) o altri servizi multimediali o di entertainment potranno far dimenticare la differenza di prezzo.