Una questione estetica
Con colpevole ritardo, Motorola ha iniziato la commercializzazione, anche sul mercato italiano, dell’Atrix, grazie all’operatore Tim che lo ha inserito nel proprio listino. Avevamo già incontrato il Motorola Atrix nel corso dell’ultimo Mobile Word Congress di Barcellona, dove faceva bella mostra insieme ad altri terminali.
Si tratta di uno smartphone Android di fascia alta, con tecnologia Nvidia Tegra 2 (dual-core 1 GHz Cortex A9 + GeForce ULP) e schermo capacitivo da 4 pollici, in grado di confrontarsi con i principali modelli sul mercato (Samsung Galaxy S2 in primis).
Il Motorola Atrix ha peso e dimensioni non ridottissimi (63,5×117,75×10,95 mm e 135 grammi), ma non è nemmeno troppo ingombrante e nell’uso quotidiano non si rileva troppo scomodo da utilizzare.
La presa è abbastanza confortevole, con lo schermo che occupa gran parte dello spazio a disposizione. I pulsanti alla base sono quattro (i classici di Android), anch’essi di tipo touch. Le linee sono molto semplici ed eleganti, quasi a nascondere tutte le potenzialità del terminale. Ai lati troviamo i classici jack audio da 3,5 mm, il pulsante di accensione/stand-by, i comandi del volume, i connettori MicroUSB e MicroHDMI.
Anche la dotazione standard del Motorola Atrix appare molto completa: cavo dati, alimentatore, auricolari stereo, telecomando, docking multimediale HD e Dock Charger. Mancano la custodia e la scheda di memoria, ma possiamo sicuramente chiudere un occhio.
Dotazione di primo livello
Senza dubbi, l’elemento che caratterizza il Motorola Atrix è la piattaforma Nvidia Tegra 2. Abbiamo già incontrato questa soluzione nell’LG Optimus 2X, con risultati sicuramente confortanti come prestazioni, ma anche con qualche dubbio sull’autonomia e sulla possibilità di Android 2.2 di sfruttarne appieno le caratteristiche.
Gran parte di questi dubbi li ritroviamo nel Motorola Atrix. Ciò che ci sorprende di più, tuttavia, è la commercializzazione di un device dual core, quindi in teoria un top di gamma, con Android 2.2. È vero che la versione 2.3 (Gingerbread) per Atrix è già stata annunciata e dovrebbe essere disponibile prossimamente, ma uno sforzo aggiuntivo sarebbe stato sicuramente apprezzabile.
Il Motorola Atrix, in ogni caso, ha prestazioni elevate e raramente vi troverete a sfruttare la potenza del dual core, se non nelle pagine Web più complesse e farcite di animazioni Flash.
Lo schermo da 4 pollici, in questo caso, è sicuramente d’aiuto. Si tratta di un pannello capacitivo multitouch con risoluzione qHD (960×540 pixel) da 16 milioni di colori di tipo Gorilla Glass, quindi resistente ai graffi. È luminoso e con una buona resa cromatica.
Non manca un’ottima dotazione di memoria (16 GB), ma può essere aumentata con memory card in formato MicroSD (lo slot consente schede fino a 32 GB). Lo spazio per dati e applicazioni è dunque più che sufficiente. Motorola, però, ha pensato anche alla sicurezza dei dati e, sul retro, infatti, è presente anche il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.
La fotocamera ha una risoluzione da 5 megapixel, con autofocus e doppio flash Led. Le foto (fino a 2.592×1.944 pixel) sono abbastanza buone e c’è anche la possibilità di girare filmati 720p a 30 fps. Non è escluso che la registrazione a 1080p sia aggiunta in un futuro aggiornamento.
Sul versante del sistema operativo, possiamo dire che Android 2.2 (FroYo) è ormai noto e non nasconde nulla di nuovo. Qui Motorola ha scelto di continuare con la sua interfaccia Motoblur. Dobbiamo ammettere che ci aspettavamo per Motoblur un’evoluzione un po’ più convinta e, se in occasione delle prime apparizioni lasciava trasparire un elevato potenziale, adesso appare il prodotto di uno sviluppo ancora di là da venire. Funziona, ma potrebbe fare molto meglio.
La dotazione software, invece, è sicuramente completa e personalizzabile attingendo alle innumerevoli applicazioni presenti sull’Android Market.
Interessanti, invece, le Webtop application: basta collegare la basetta in dotazione al Motorola Atrix e Tv/Monitor e a tastiera/mouse per poter lanciare la Webtop application scelta (se ne possono installare di nuove) e trasformare lo smartphone in una sorta di PC. È una soluzione che Motorola vorrebbe portare in tutti i suoi terminali di fascia alta. Ha funzionato abbastanza bene e nasconde notevoli potenzialità.
Telefonia
Tutto ciò non deve far dimenticare il resto dell’hardware a bordo del Motorola Atrix. La sezione telefonica è completa: GSM/GPRS (850/900/1800/1900), UMTS (850/900/1900/2100), supporto HSDPA/HSUPA. Poi ci sono Wi-Fi 802.11 a/b/g/n, DLNA, Bluetooth 2.1 con EDR, A-GPS e i classici sensori di luminosità/prossimità/accelerometro. Registriamo, purtroppo, la mancanza della radio FM.
La ricezione è sempre stata ottima, come anche l’audio durante le chiamate. Sul fronte autonomia, nonostante la generosa batteria al litio da 1.930 mAh, riscontriamo valori abbastanza nella norma (poco più di una giornata lavorativa), ma dipendenti da tipo di utilizzo, segno che il sistema è comunque abbastanza esigente in termini di energia.
Il Motorola Atrix ci ha convinto, nonostante non monti l’ultima versione del sistema operativo, e saprà ritagliarsi il suo spazio nel mercato, grazie ad alcune soluzioni molto avanzate. Peccato sia arrivato un po’ in ritardo rispetto ai suoi avversari.
A 599 euro è sicuramente un terminale costoso, ma come contenuti tecnici è uno dei primi della classe.