Erede predestinato
Chi non ricorda i vecchi Razr, i famosi clamshell di Motorola tanto in voga fino a pochi anni fa? Per molti di voi la risposta è senz’altro sì e proprio per questo, forse, Motorola ha scelto di riutilizzare il nome glorioso per il suo nuovo terminale di fascia alta, uno smartphone Android con schermo da 4,3 pollici e processore dual core.
Anche il nuovo Motorola Droid Razr denota un attento studio stilistico, con l’obiettivo di proporre un modello prestante e funzionale, ma anche elegante e innovativo. Le linee sono abbastanza squadrate, con una parte posteriore leggermente a sbalzo in prossimità della fotocamera. Anche i materiali scelti denotano un’attenzione ai dettagli: la scocca posteriore è in kevlar e tutto il Motorola Razr è avvolto da uno strato protettivo che elimina l’effetto antiestetico delle impronte lasciate dalle dita.
Il minuzioso studio ha portato anche a interessanti risultati in termini di dimensioni. Il Motorola Droid Razr misura 130,7×68,9×7,1 mm e pesa 127 grammi. È lo spessore molto ridotto, in particolare, a impressionare: il Motorola Razr è bello e non troppo impegnativo da impugnare e usare, né non crea eccessivi problemi in tasca.
Ai lati troviamo i pulsanti di accensione/sblocco e volume (a destra) e gli slot per la scheda microSD e la SIM (a sinistra). Per quest’ultima, in particolare, Motorola ha scelto il nuovo formato microSIM.
Potenza da vendere
Motorola ha scelto per il Razr un processore dual core TI OMAP 4430 da 1,2 GHz. La potenza a disposizione è notevole e raramente si avverte qualche leggera incertezza, legata sicuramente a una versione del software ancora non del tutto ottimizzata. La memoria a disposizione è anch’essa notevole: 1 GB di RAM e 16 GB per applicazioni e dati. Attraverso lo slot microSD si possono inoltre utilizzare schede di memoria fino a 32 GB, aumentando notevolmente la capacità dello smartphone.
Molto bello lo schermo da 4,3 pollici di diagonale e risoluzione qHD (540×960 pixel) di tipo Super AMOLED. È luminoso, restituisce colori davvero brillanti e mostra una buona visibilità in tutte le condizioni. L’unico punto debole è dato dai pulsanti alla base dello schermo, che, in ambiente molto luminoso, hanno una retroilluminazione tanto bassa da renderli difficilmente individuabili.
La connettività del Motorola Droid Razr è invidiabile, con il supporto a reti GSM/GPRS/EDGE (900/850/1900/1800 MHz), UMTS/HSPA (850/2100/1900/900) e le tecnologie Bluetooth 2.1 e Wi-Fi 802.11 (b, g, n).
La fotocamera posteriore da 8 megapixel delMotorola Droid Razr consente di scattare foto di ottima qualità, anche grazie al flash led, e filmati a 1080p di buona fattura. Non manca, ovviamente, l’autofocus. La fotocamera frontale da 1,2 megapixel, invece, può essere usata per le videochiamate via Internet attraverso Skype e GTalk.
Presto con Ice Cream Sandwich
Il Motorola Droid Razr utilizza la versione 2.3.5 (Gingerbread) di Android, ma nelle prossime settimane dovrebbe essere reso disponibile l’upgrade alla nuova versione 4.0 (Ice Cream Sandwich), che molto probabilmente porterà anche a un aumento delle prestazioni rispetto alla release attuale, con l’eliminazione delle incertezze che saltuariamente si presentano.
Motorola non ha adottato, in questo caso, la nota interfaccia Motoblur, ma non ne abbiamo avvertita la mancanza. Apprezzabile la presenza di QuickOffice per la gestione, molto efficace, dei documenti Office in lettura e modifica. Anche il Motorola Droid Razr supporta le applicazioni Webtop, già viste e apprezzate sul Motorola Atrix, che permettono di ampliare l’utilizzo dello smartphone.
Durante il normale utilizzo, il Motorola Droid Razr si è comportato in modo egregio. Ricezione e audio si sono mantenuti sempre su livelli molto elevati. L’autonomia, invece, rimane nella media di questa categoria di terminali: nonostante la batteria da 1.780 mAh, integrata e non sostituibile dall’utente, abbiamo terminato la giornata lavorativa con qualche apprensione, con un utilizzo medio.
Il prezzo è allineato con i principali avversari, ma indubbiamente è molto elevato nonostante i contenuti tecnici di pregio.