Motorola Moto G

Motorola Moto G ridefinisce il concetto di smartphone entry-level con un terminale competitivo per prezzo, dimensioni dello schermo, autonomia e stile.

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il voto di Webnews  
Motorola Moto G ridefinisce il concetto di smartphone entry-level con un terminale competitivo per prezzo, dimensioni dello schermo, autonomia e stile.

Nuova sfida

Il Moto G è il primo e ambizioso smartphone di Motorola dopo l’acquisizione da parte di Google. L’ambizione non sta tanto nell’offrire il meglio in fatto di tecnologie, impacchettate all’interno di un design moderno e iper maneggevole, quanto rendere veramente accessibile il mondo smartphone al più ampio numero di utenti.

In ogni caso il Motorola Moto G non pecca per i punti chiave di un moderno smartphone: ampio schermo HD da 4,5”, capace batteria, fotocamera posteriore con flash, processore quad-core, l’ultima versione di Android 4.3 e, per finire, tante opzioni di colore.

Il vero salto in avanti rispetto a tutti gli altri concorrenti sta, però, nella soglia di acquisto, con un incredibile prezzo di 199 euro per il modello da 16 GB al momento del lancio. Il distributore Tech Data ha dichiarato che il listino è di 249 euro, ma non è chiaro quanto durerà la promozione iniziale, che partirà in pieno periodo pre-natalizio, il 12 dicembre.

La vera sfida di Motorola è chiara: sconvolgere il mercato e la percezione che l’utenza ha della fascia medio-bassa, introducendo un prodotto con specifiche che sino a poco più di sei mesi fa appartenevano a smartphone di livello ben più alto. Il Moto G è quindi un terminale con molte frecce al suo arco e, ovviamente, qualche compromesso. Non potrebbe essere altrimenti, ma quello che vuol far comprendere Motorola agli utenti è che un prodotto economico non è necessariamente scadente; chiaro anche il messaggio ai competitor.

Design

Motorola va sul sicuro con un design che ricorda quello del top di gamma Moto X, riprodotto, o quasi, in scala ridotta. Abbiamo un guscio posteriore curvo realizzato in una plastica con texture che migliora il grip e un design edge-to-edge per il pannello frontale, per ridurre all’essenziale l’ingombro laterale.

L’estetica è volutamente minimalista, senza fronzoli, con il solo logo Motorola che campeggia sul retro al di sotto del comparto fotografico.

La presa in mano è molto comoda, il lavoro di ingegnerizzazione è stato compiuto con mestiere, sia per la scelta dei materiali sia per le finiture, che sembrano appartenere a prodotti di fascia superiore.

Motorola Moto G

Solo lo spessore e il peso sono leggermente sopra la media: ingombro massimo di 11,6 mm per il primo (6 mm nella parte meno profonda) e 143 g per il secondo.

La particolarità del Motorola Moto G sta nell’essere disponibile in cinque colorazioni diverse con la Grip Shell posteriore intercambiabile, e con ben sette tonalità per le custodie opzionali Flip Shell, per la massima personalizzazione. L’approccio è simile a quello adottato da Apple per il recente iPhone 5C: puntare a un’utenza giovane e dinamica. In questo caso, però, possiamo acquistare il Moto G nero e poi scegliere in seguito di cambiare il guscio posteriore secondo i gusti e lo stato d’animo del momento.

Schermo

Lo schermo del Motorola Moto G è un pannello LCD da 4,5” con risoluzione HD da 1.280×720 pixel, rivestimento Corning Gorilla Glass 3 e una densità addirittura più elevata del fratello maggiore Moto X e del rinomato iPhone 5S, raggiungendo i 329 ppi.

Nell’uso quotidiano non si percepisce questa differenza, ma in ogni caso il display regala una buona impressione di nitidezza complessiva, mentre delude per angolo di visuale, luminosità e colori poco saturi e fedeli.

Non ci saremmo aspettati di meglio, e in ogni caso bisogna fare un plauso a Motorola per aver integrato uno schermo grande e ben dettagliato in un prodotto che è entry-level per il prezzo e nulla più.

Hardware

Il cuore del Moto G è un processore quad-core, un’unita Qualcomm Snapdragon 400 da 1,2 GHz, assistita da una GPU Adreno 305 da 450 MHz e da 1 GB di RAM. Lo sforzo di Motorola è considerevole, puntando più al multi-core (anche se a un clock limitato) che a un chip dual-core più veloce.

Nel complesso, lo smartphone si dimostra reattivo e fluido nei normali compiti che vanno dalla navigazione tra i menu, alla lettura di pagine Web, passando per la consultazione e aggiornamento dei profili social. Anche la fruizione di contenuti multimediali in alta definizione – foto e video – è soddisfacente.

Quanto si passa al gaming con titoli esigenti per potenza di calcolo, come Asphalt 8 o Real Racing 3, si notano tentennamenti nelle scene più complesse, fermo restando una buona qualità visiva nel complesso.

La capacità massima di 16 GB (è disponibile anche un modello da 8 GB) è il vero tallone d’Achille, considerato sia l’ingombro del sistema operativo e delle app preinstallate che supera i 4 GB, sia l’assenza di uno slot di espansione microSD. Diventa veramente difficile gestire la musica memorizzata e i giochi installati, anche se per due anni sono disponibili 50 GB di spazio gratuito su Google Drive, sfruttabili per le tracce musicali e i documenti personali.

Il Motorola Moto G non è uno smartphone 4G/LTE e non potrebbe essere altrimenti visto il prezzo cui è proposto, lacuna che possiamo quindi perdonare, così come l’assenza del supporto NFC. La connettività, in ogni caso, è nella media: supporta reti 3G, è compatibile con Bluetooth 4.0 e Wi-Fi di classe n, e prevede anche l’ormai immancabile antenna aGPS. Ciliegina sulla torta, che rischia di passare inosservata, la Radio FM integrata.

Software

Troviamo preinstallato Android 4.3 Jelly Bean e sorprende dunque non vedere subito la versione 4.4 KitKat, considerato che ora Motorola è di proprietà Google. È promesso l’aggiornamento per gennaio 2014, che attendiamo fiduciosi.

L’esperienza utente è quella che ci si aspetta da una versione stock di Android, e non potrebbe essere altrimenti per il motivo appena espresso.

Sembra di avere a che fare più con la versione economica del Nexus 5 che del Moto X, tranne che per alcuni accorgimenti introdotti nella gestione del dispositivo, a partire dal tool che facilita il trasferimento dei dati e dell’archivio personale da un vecchio smartphone, per finire con quello che aiuta nella gestione dei task quotidiani (sveglia, appuntamenti, modalità operativa durante una riunione o la notte, ecc.).

Fotocamera e autonomia

Motorola Moto G

Il comparto fotografico è quello in cui notiamo i compromessi più evidenti. Infatti, la fotocamera posteriore è da 5 megapixel, equipaggiata con flash LED e capace di riprendere video 720p.

La qualità fotografica del Motorola Moto G è sufficiente per la condivisione sui social network, con qualche asso nella manica che fa dimenticare in parte le sue performance sotto tono: modalità HDR e panorama, scatto a raffica e video slow motion. Apprezzabile è anche l’interfaccia di controllo all’insegna del minimalismo, ma che agevola l’accesso alle impostazioni e alle modalità di scatto.

La fotocamera frontale, da 1,3 megapixel, invece svolge a dovere il compito per cui è nata, le videochiamate con risoluzione HD.

Se la fotocamera posteriore è sotto tono, lo stesso non possiamo dire per l’autonomia del Moto G: con una batteria da 2.070 mAh e una gestione oculata del risparmio energetico, si può raggiungere con assoluta tranquillità la fine della giornata lavorativa. Ovviamente, tutto dipende da come si usa il terminale, ma per un utilizzo medio – telefonate, messaggistica, navigazione Web, social network, multimedia, gaming – il risultato è ottenibile senza grossi sforzi.

Conclusioni

L’obiettivo di Motorola è chiaro: non vuole sfidare i colossi del mercato e i rispettivi smartphone top di gamma, ma modificare la soglia di ingresso sul mercato, facendo percepire che basso costo non è necessariamente sinonimo di bassa qualità ed esperienza d’uso deludente. La sfida è ambiziosa e ardua perché non è semplice far percepire questo concetto al consumatore finale.

Con il Moto G, Motorola ha deciso di puntare alla clientela più giovane, con un budget limitato e attenta più all’estetica e al piacere d’uso che alle performance pure e a un grande schermo. Insomma, l’approccio è simile ad Apple con iPhone 5c, anche se nel caso del Moto G possiamo veramente dire che si tratta di uno smartphone entry-level.

L’approccio di Motorola, sostenuto nel nostro Paese dal distributore Tech Data, è anche particolare per la modalità di vendita: il Motorola Moto G è proposto a un prezzo controllato, senza il supporto degli operatori della telefonia mobile, quindi si troverà in vendita solo in negozi selezionati e nella grande distribuzione organizzata.

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