Era la seconda metà del 2013 quando Motorola, allora di proprietà di Google, lanciava il suo primo Moto G a rappresentare uno smartphone di fascia media ben equilibrato e dal giusto prezzo. Quasi otto anni più tardi, e subentrata Lenovo, siamo arrivati alla decima generazione della fortunata serie che per l’occasione cambia nomenclatura ed accanto ai due entry-level Moto G10 e Moto G30 affianca il mid-range Moto G50 e il quasi flagship Moto G100, che abbiamo provato per voi.
Motorola Moto G100: tutti i dettagli
Confezione e Design (↑)
Il contenuto della confezione di vendita comprende lo smartphone, un caricabatteria TurboPower da 20W, un cavo USB-C, una custodia in silicone trasparente, una coppia di auricolari stereo con jack da 3,5mm, l’estrattore della SIM e i manuali d’uso.
Con dimensioni di 168,4x74x9,7mm e peso di 207g, il terminale non è sicuramente fra i più compatti, ma grazie al rapporto 21:9 risulta comunque essere ben maneggevole. La parte frontale è occupata quasi completamente dal display IPS da 6,7” con risoluzione Full HD+, refresh a 90Hz, certificazione HDR10, gamma di colori DCI-P3 e luminosità media di 560nits, ricoperto di vetro protettivo Gorilla Glass. All’interno dello schermo troviamo una doppia fotocamera frontale, in due fori vicino all’angolo in alto a sinistra, mentre la capsula auricolare è come di consueto sullo spigolo in alto.
Sulla parte posteriore troviamo la quad-camera principale con dual-LED flash e un microfono per l’audio zoom. Ai lati abbiamo un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; il tasto di accensione con sensore d’impronta e il bilanciere del volume a destra; il tasto dedicato all’Assistente Google e lo slot ibrido per le nano SIM e la microSD a sinistra; la porta USB-C 3.1 con uscita video DisplayPort, il microfono principale, la griglia altoparlante e il jack audio da 3,5mm in basso.
Moto G100 non possiede certificazioni IP ma presenta un design water repellent ad indicare una resistenza a spruzzi d’acqua.
Scheda tecnica (↑)
Per il modello di punta della nuova serie Moto G di decima generazione, l’azienda ha deciso di adottare il chipset Qualcomm Snapdragon 870, octa-core fino a 3,2GHz costruito con architettura a 7nm, e con grafica Adreno 650 e modem X55 per il 5G. Il taglio di memoria è unico, e comprende 8GB di RAM LPDDR5 e 128GB di archiviazione UFS 3.1, espandibile con microSD fino a 1TB.
La quad-camera posteriore è composta da un sensore principale da 64MP (dimensione 1/2”, apertura f/1.7, pixel da 0,7µm e pixel binning 4-in-1, stabilizzazione elettronica EIS), un ultra-grandangolo da 16MP (apertura f/2.2, angolo di visione di 117° e pixel da 1µm) con visione macro supportata da un ring-flash che si illumina durante gli scatti macro, un sensore di profondità da 2MP (apertura f/2.4 e pixel da 1,75µm) e un sensore ToF 3D di supporto all’autofocus Laser. I video possono arrivare fino a 6K@30fps o 4K@60fps dal sensore principale, o 4K@30fps dall’ultra-grandangolare.
La fotocamera frontale è invece composta da un sensore principale da 16MP con apertura f/2.2, pixel da 1µm e supporto quad-pixel, abbinato a un sensore ultra-grandangolare da 8MP con visione di 118°, apertura f/2.4 e pixel da 1,12µm. Sono supportati i video fino a 1080p@30fps e il face-unlock.
Non mancano tutte le connettività e i sensori divenuti ormai standard: fra i primi abbiamo il WiFi 6, Bluetooth 5.1, NFC, GPS dual-band con A-GPS, Glonass, Galileo; fra i secondi troviamo i sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio e magnetometro. Supportate le reti mobili 2G, 3G, 4G (LTE Cat.20 con download fino a 2Gbps) e 5G sub-6 SA/NSA.
La batteria da 5000mAh ai polimeri di litio supporta la ricarica TurboPower da 20W, mentre è assente la ricarica wireless. Il sistema operativo è Android 11 nella tradizionale interfaccia Motorola molto pulita ed arricchita da una serie di pratiche gesture e personalizzazioni.
Prezzo (↑)
Moto G100 è disponibile su Amazon e nelle principali catene di elettronica e telefonia nelle colorazioni Iridescent Sky, Iridescent Ocean e Slate Grey. Il prezzo consigliato è di €599,99, ma fino al 18 aprile sarà possibile acquistarlo al prezzo promozionale di €499,99.
Motorola Moto G100: Recensione (↑)
E dopo otto anni Motorola ci porta finalmente uno smartphone appartenente alla fortunata serie Moto G ma che potrebbe di diritto far parte di una serie superiore, date le specifiche superiori a qualsiasi altro Moto G visto fino ad oggi.
Il design di Moto G100 è gradevole, e molto bella la colorazione Iridescent Ocean che abbiamo avuto in prova, con riflessi di blu e fino al violetto sul retro in vetro. La fotocamera acquisisce il formato a quadrato con i sensori in corrispondenza degli angoli, e la sporgenza rispetto al corpo del telefono è molto ridotta. Il formato 21:9 aiuta a rendere il terminale più maneggevole, ma è in lunghezza che le dimensioni ci rendono difficile lavorare con una mano sola quando dobbiamo raggiungere l’estremità superiore.
Buono il display, che pur essendo un IPS e non un OLED risulta ben luminoso e dai colori vividi. Non essendo possibile implementare il sensore d’impronta sotto al display, Motorola ha optato per la soluzione tasto laterale, che risulta rapida ed efficiente. Non manca poi il face-unlock, che contribuisce ad uno sblocco biometrico sicuro e veloce.
Grazie alla scelta di un chipset serie 800, nello specifico lo Snapdragon 870 che è praticamente un aggiornamento del flagship 2020, lo smartphone si pone ufficialmente nella fascia più alta, e le prestazioni non hanno infatti niente da invidiare a smartphone dal prezzo ben maggiore. La potenza del processore, abbinata ad una RAM di ultima generazione e ad una interfaccia software pulita, rende il sistema sempre fluido e privo di rallentamenti, anche in multitasking pesante. Che si tratti di videogames, di applicazioni per la produttività o di social network, il Moto G100 mantiene prestazioni sempre soddisfacenti.
Parliamo quindi del software Motorola: non mancano tutte le personalizzazioni e le gesture che abbiamo già visto sui Moto Edge e sugli altri modelli dell’azienda, e che molto sono apprezzate dagli utenti affezionati a Motorola. Ma qui si è compiuto un passo in più con l’arrivo della nuova piattaforma Ready For, che in parte riporta alle origini degli smartphone Motorola (qualcuno ricorderà le applicazioni Webtop del Motorola Atrix e l’accessorio per trasformare lo smartphone in un PC già nel 2011), e in parte ampliano le applicazioni multimediali possibili con il telefono.
Con la piattaforma Ready For possiamo infatti collegare lo smartphone con un cavo USB-C o HDMI ad un monitor o a un TV e utilizzare l’interfaccia Mobile Desktop per lavorare a documenti e applicazioni, anche con l’uso di tastiera e mouse esterni collegati via Bluetooth; possiamo utilizzare il profilo TV per vedere su schermi di dimensioni maggiori i nostri film, serie TV e video preferiti, o quello Game per giocare con un gamepad esterno o usando lo smartphone – pensiamo ad esempio a serate in hotel in cui vogliamo giocare o guardare un film da uno schermo più grande; possiamo infine scegliere la modalità Video Chat per visualizzare sul televisore le immagini dei nostri interlocutori mentre siamo inquadrati dalla fotocamera principale dello smartphone comodamente seduti sul divano.
Buona la fotocamera, che con Android 11 viene rinnovata e aggiunge alcune nuove modalità di scatto. Le foto e i video in buone condizioni di luminosità sono molto buone, come risultano di buona qualità gli scatti con la fotocamera ultra-grandangolare. E particolarmente belle le macro, che grazie al ring-flash che si illumina in modalità macro risultano più suggestive.
Ci saremmo aspettati qualcosa in più per gli scatti in low-light, che seppur validi usando l’apposita modalità notturna, mantengono un po’ troppo rumore e una luminosità limitata. Buoni invece i selfie, sia con il sensore principale che con quello ultra-grandangolare.
Anche per quanto riguarda la ricarica ci saremmo aspettati uno sforzo in più da parte di Motorola: la TurboPower proprietaria del brand ricarica lo smartphone con una potenza massima di soli 20W, mentre abbiamo visto che quasi tutti i brand concorrenti sono arrivati a valori superiori ai 50W. Risulta comunque pienamente soddisfacente l’autonomia, che con un uso medio ci permette di arrivare facilmente alla seconda giornata senza bisogno di ricaricare.
In conclusione Motorola ha portato sul mercato un dispositivo solido e ben progettato, che sebbene possa avere alcuni margini di miglioramento che ci aspettiamo di vedere con i prossimi aggiornamenti software – soprattutto sul fronte fotografico – propone la nuova soluzione Ready For che ne amplia l’uso per molti utenti più esigenti.