Maneggevole e durevole
Il Nexus 7, nato dalla prestigiosa collaborazione fra Asus e il colosso Google, è un tablet Android (4.1 Jelly Bean) da 7 pollici dall’immediato appeal per qualsiasi appassionato di elettronica di consumo. Sarà, forse, il form factor ridotto e confortevole per l’utilizzo e il trasporto o, piuttosto, la gradevolezza tattile del retro mattato o, ancora, il prezzo, di quelli che ti fanno voltare, come farebbe una bella donna, mentre cammini su “Via della Convenienza”, ma fatto sta che questo Asus Nexus 7 ha acceso in noi la scintilla fin dal primo istante.
Spesso poco più dell’iPad 2 (10,45 mm) e pesante meno del Kindle Fire (340 grammi), Asus Nexus 7 è stato assemblato in maniera impeccabile, restituendo una sensazione di robustezza e, al contempo, di eleganza discreta. La finitura argentata, che circonda l’area frontale in vetro, impreziosisce l’estetica arrotondata – ma, attenzione, non si tratta di metallo, bensì di semplice plastica. In generale, il Nexus 7 si fa impugnare davvero bene.
Il vetro del Nexus 7 è di quei Gorilla Glass che garantiscono la massima resistenza possibile contro graffi e danni collaterali da caduta, tuttavia è molto riflettente, quindi scomodo sotto luce diretta, e non particolarmente trattato per contenere l’accumulo di impronte. Sotto di esso, riluce un display, come detto, da 7 pollici con tecnologia IPS e risoluzione pari a 1.280×800 pixel, che svolge un ottimo lavoro in termini di risoluzione e dettaglio.
Come ormai consuetudine in ambito Android, anche sull’Asus Nexus 7 sono del tutto assenti i tasti di input per il sistema operativo. Gli unici tasti fisici sono quelli per l’accensione/stand-by e il bilanciere del volume, collocati sul fianco destro, guardando lo schermo. Troviamo, inoltre, solo altri tre sistemi di input/output: sul lato inferiore, un connettore mini USB e il jack audio da 3,5 e, sul fianco sinistro, un connettore magnetico per la docking station. Questa è venduta separatamente da Asus, al costo di $ 49,99 (non la abbiamo avuta in prova), ed è, essenzialmente, utile per la visione di filmati stando seduti alla scrivania.
Il retro, oltre a essere molto gradevole tanto alla vista quanto al tatto (sembra quasi di toccare una superficie rivestita in pelle), ospita, in maniera del tutto discreta, una sottile griglia longitudinale, che cela gli speaker, e due minuscoli fori, uno in alto e l’altro sul lato destro, per i microfoni.
Preferisce la comodità di casa
Il Nexus 7 offre un comparto tecnico di tutto rispetto, costituito da un processore quad-core Tegra 3 da 1,15 GHz e da 1 GB di RAM, capaci di garantire un’ottima reattività ai comandi e prestazioni in multitasking di tutto rispetto. Inoltre è dotato di Bluetooth 4.0, Wi-Fi 802.11 b/g/n, chip GPS, NFC, giroscopio, compasso e accelerometro,
Tuttavia, al pari del Kindle Fire, che fonda la propria forza sui contenuti dell’Amazon Store, il Nexus 7 è stato concepito, principalmente, non come tuttofare bensì come strumento prediletto per la fruizione dei contenuti digitali di Google Play (ancora pochi, a dir il vero). La sua vocazione è, dunque, quella di riproduttore multimediale e di eBook reader.
Sotto tale ottica, lo schermo fa il suo dovere nel riprodurre immagini nitide e dettagliate, forte dei suoi 216 ppi, l’ideale per la lettura e la visione di film e immagini. Tuttavia, a voler essere pignoli, i colori appaiono, inevitabilmente, meno vibranti di quanto vedremmo in un AMOLED e la lettura prolungata risulta assai meno confortevole che con la tecnologia e-Ink del Kindle. L’angolo di visuale, sebbene perda in efficacia man mano che si inclina il tablet, è molto ampio.
Sempre nella medesima ottica, è comprensibile la scelta di non includere un modulo 3G (si vocifera, comunque, di un modello 3G di prossima immissione sul mercato). Il modulo Wi-Fi è più che sufficiente per la connessione domestica per la quale il Nexus 7 è stato concepito.
Si comprende anche la scelta di inserire un solo obbiettivo e di privare il Nexus 7 di un software dedicato alla cattura di immagini. La fotocamera è frontale e ha una risoluzione di 1,2 megapixel, adatta quindi solo per la videoconferenza. Ad ogni modo, scaricando uno dei vari software fotografici dallo Store, abbiamo provato a fare qualche scatto di prova. Tuttavia, non potendo visualizzare il soggetto inquadrato, è risultata alquanto scomoda per fotografare qualsiasi soggetto se non se stessi. I risultati, inoltre, non sono stati soddisfacenti, ma ce lo aspettavamo.
Quel che davvero non ci va giù è l’assenza di uno slot per schede SD con cui espandere i 16 GB dedicati all’archiviazione. Per un tablet concepito per il download e la fruizione di contenuti multimediali da Google Play (e non solo), questo è senz’altro un limite.
Per quanto concerne l’autonomia, la batteria da 4.235 mAh montata sull’Asus Nexus 7 fa pienamente il suo dovere. Il produttore dichiara una media di 8 ore di autonomia. Tuttavia, durante le nostre prove, con un utilizzo medio (schermo acceso, ma non alla massima luminosità, navigazione online e lettura), siamo stati lontani dalla presa di corrente all’incirca 6 ore. Ovviamente, qualsiasi attività a uso intensivo della CPU, quali la visione di un film o una sessione di gioco, non faranno che decrescere tale valore.
Messo alla prova
Abbiamo già accennato alle performance del Nexus 7, ma è bene approfondire questo aspetto. Durante le nostre prove, il tablet di Asus si è sempre comportato in maniera egregia. Le app sono reattive, si aprono e chiudono rapidamente e il multitasking non ha mai messo in difficoltà rilevante la CPU. Anche i videogiochi più complessi hanno tratto vantaggio dal Tegra 3, mantenendo sempre un frame rate costante.
A titolo di esempio, abbiamo effettuato alcune prove con dei software di benchmark. Il Nexus 7 si è posto sempre nella parte alta della classifica comparativa. Il NenaMark 2 ha restituito un valore medio di 55,5 fps, il che è davvero buono per un prodotto di questa tipologia. AnTuTu Benchmark ha messo sotto esame le capacità di calcolo 2D e 3D e la risposta della CPU, restituendo un valore pari a 10.788, anch’esso piuttosto buono. Un test analogo, fatto con Quadrant Standard, infine, ha confermato la media lusinghiera, assegnandogli un punteggio di 3.656.
Parte del merito va senz’altro attribuito alla versione di Android con la quale Asus ha scelto di distribuire il Nexus 7, la 4.1 (da noi poi aggiornata alla 4.1.1), che già di per sé rappresenta un ulteriore passo avanti per l’OS di Google. La versione 4.1, detta anche Project Butter, ha infatti lo scopo di migliorare la reattività del sistema sotto vari aspetti, dalla risposta agli input di tipo touch, alla scorrevolezza dell’interfaccia, fino all’utilizzo e modifica dei widget.
In particolare, vale la pena dedicare due parole ad alcune novità, a cominciare dalla tastiera. Google ha lavorato all’ottimizzazione della scrittura predittiva, ottenendo ottimi risultati, agevolata da un nuovo algoritmo, che permette al sistema di imparare progressivamente ad adattarsi alla scrittura dell’utente. Fra le altre novità interessanti di Android 4.1, abbiamo apprezzato le nuove funzionalità offline del sistema di dettatura e di Maps (è possibile scaricare vaste aree geografiche selezionabili dall’utente) e l’integrazione di Chrome come browser predefinito.
Unica pecca di Jelly Bean sul Nexus 7, per noi, è costituita dall’assenza della modalità panorama per gli homescreen: il passaggio, ad esempio, da un video a una pagina Web, ritornando alla home, costringe a girare continuamente il tablet. Infine, una postilla: abbiamo molto apprezzato la scelta di Asus di non personalizzare l’interfaccia di Android.
Promosso a pieni voti
Il Nexus 7 è un ottimo tablet, a prescindere dal prezzo. Inevitabilmente, poi, proprio in virtù del suo costo ridotto, il nostro gradimento nei suoi confronti non può che salire in maniera esponenziale. A conti fatti, il nuovo tablet di Asus è senz’altro uno dei migliori attualmente sul mercato, se non il migliore nel segmento dei 7 pollici.
Ben progettato e realizzato con cura, il Nexus 7 restituisce un immediato feeling positivo, tanto per la maneggevolezza dell’hardware quanto per la reattività del software. Inoltre è dotato di molte più funzionalità e tecnologie di quanto ci si potrebbe aspettare, al punto da farci pensare che un prezzo superiore non rappresenterebbe un grande freno per la sua vendita sul mercato.
Le performance non sono certo da primato, ma pur sempre di alto livello, mentre lo schermo non è fra i più brillanti, ma è comunque più che sufficiente per godersi un film o un libro. Insomma, sebbene non primeggi in nessun settore in particolare, si dimostra complessivamente in grado di affrontare qualsiasi tipo di impiego.
Ovviamente, per poter contenere il prezzo, Asus ha dovuto fare qualche rinuncia, come l’assenza di un modulo 3G o la scelta di una fotocamera che ha più di un limite, ma si tratta pur sempre di aspetti secondari per il tipo d’uso per il quale il Nexus 7 è stato progettato, che, lo ribadiamo, è prettamente di tipo domestico.
Il solo vero limite, secondo noi, è rappresentato dall’assenza dello slot per schede di memoria, indispensabile per aumentare la capienza di 16 GB (e pensare che esiste anche una versione da appena 8 GB, ma non è distribuita in Italia). A parte questo, l’Asus Nexus 7 rappresenta un eccellente acquisto (forse il migliore, al momento) per chiunque voglia avere un tablet non ingombrante ma duttile. Ciò varrà almeno fino a quando non arriveranno nuovi e degni concorrenti come il Kindle Fire HD e, se le voci verranno confermate, il nuovo iPad Mini. A quel punto sarà battaglia aperta.