Novità gradite
Nikon 1 V2 ha sostituito la V1 quale erede naturale, evoluzione di quanto fatto in precedenza sotto più punti di vista, e pare finalmente in grado di attrarre i fotoamatori più smaliziati in cerca di un sistema non solo versatile e performante, ma anche dotato di una completa serie di lenti e accessori addizionali.
La V1, infatti, non è stata ritenuta abbastanza “seria” dai fotoamatori più esigenti o, forse, ha scoraggiato i principianti per il prezzo relativamente elevato (preferendo modelli inferiori come la J1 prima e poi J2.
La Nikon 1 V2 una fotocamera mirrorless da 14,2 megapixel. Proprio il suo nuovo sensore CMOS è una delle novità più attraenti: sempre in formato CX da 1”, è accompagnato da un altrettanto nuovo motore di elaborazione EXPEED 3A.
Questa combinazione permette di espandere la sensibilità della Nikon 1 V2 di uno stop rispetto a prima: ora si estende da ISO 160 a 6.400, invece che da 100 a 3.200, il che risulta particolarmente utile in condizioni di scarsa luminosità.
Tale capacità è stata ulteriormente ampliata grazie all’aggiunta di un flash pop-up, così come di una slitta a caldo compatibile con il nuovo flash SB-N7 oltre che con il preesistente SB-N5. Non manca la porta per gli accessori, su cui montare, per esempio, l’antenna GPS GP-100 per le geolocalizzazione delle immagini.
Un’altra delle caratteristiche più interessanti della Nikon 1 V2 è lo scatto continuo: grazie al processore EXPEED 3A, è possibile catturare 45 immagini a piena risoluzione a 15 fps con autofocus continuo, oppure 40 scatti a 60 fps quando la messa a fuoco è impostata su AF singolo (fissata sul primo fotogramma, insieme all’esposizione). Questo farà sicuramente felice chi intende catturare brevi raffiche negli sport d’azione.
Le altre specifiche sono simili al modello precedente: schermo posteriore da 3” con risoluzione di 921.000 punti e mirino elettronico da 0,47” con 1.440 punti – un altro elemento che distingue nettamente la Nikon 1 V2 dalla 1 J2. Ritroviamo ancora l’efficiente e preciso sistema ibrido per la messa a fuoco, con 73 punti per la rilevazione di fase e 135 punti per quella a contrasto, e la registrazione di video Full HD 60i/30p con audio stereo e con controllo totale sull’apertura del diaframma.
Qualità costruttiva ed ergonomia
Una delle caratteristiche distintive della nuova Nikon 1 V2 è l’impugnatura molto più grande, il che l’ha resa simile, nel design, a una reflex tradizionale in scala ridotta e molto più comoda da tenere in mano, garantendo una presa sicura, soprattutto quando si scatta con una mano sola.
Un altro grande miglioramento è l’aggiunta di un selettore di modalità di scatto nella parte superiore, che consente passaggi rapidi tra automatica, priorità di tempi o diaframmi e manuale. In precedenza, per accedere alle modalità PASM, era necessario aprire il menu principale, uno dei difetti più evidenti della Nikon 1 V1.
Ritroviamo anche alcune delle caratteristiche uniche delle mirrorless Nikon 1, come Snapshot Motion e Best Photo Selector, con qualche importante miglioramento: quando il selettore principale è impostato su Best Moment Capture, premendo il tasto Fn è possibile scegliere tra due opzioni, Smart Photo Selector e il nuovo Slow View.
Quest’ultimo è particolarmente intrigante, anche se non è semplice sfruttarlo al meglio poiché richiede una certa pratica: in sostanza, la fotocamera registra 40 immagini a 15 fps dal momento in cui si mette a fuoco premendo a metà il pulsante di scatto poi, tenendolo ancora premuto dopo la cattura delle foto, queste vengono riprodotte in una sequenza molto lenta così da poter decidere quali conservare; basta premere a fondo il pulsante di scatto per registrarle sulla scheda SD. Riteniamo questa caratteristica utile per non perdersi momenti importanti durante eventi sportivi e altre situazioni particolarmente concitate, come feste con bambini. Bisogna solo ricordarsi di non anticipare la messa a fuoco perché la ripresa parte immediatamente e si esaurisce in poco più di due secondi.
Altre caratteristiche migliorano di non poco la Nikon 1 V2 rispetto la precedente generazione. In modalità di priorità d’apertura, un selettore sulla parte superiore può essere utilizzato per modificare il diaframma, mentre in priorità di scatto per controllare la velocità dell’otturatore.
Inoltre vicino al selettore per l’apertura/otturatore è collocato un minuscolo pulsante, che permette di controllare alcuni parametri chiave, come il bilanciamento del bianco e la modalità di messa a fuoco automatica – sarebbe stato utile avere l’accesso a più funzionalità per una maggiore personalizzazione.
Peccato anche non avere uno schermo touch per velocizzare alcune operazioni come la messa a fuoco, o il fatto stesso che il pannello sia fisso e non orientabile. In ogni caso il menu a schermo, cui si accede tramite la pressione del pulsante dedicato, è ben strutturato per una gestione semplice e intuitiva della Nikon 1 V2, soprattutto per chi ha già familiarità con le fotocamere Nikon.
Prestazioni
L’accoppiata formata dai nuovi sensore e processore grafico prometteva grandi miglioramenti delle performance, è così è stato. Ci possiamo dire soddisfatti di quello che è in grado di produrre questa piccola Nikon 1 V2. Le immagini sono incise e con colori vibranti, specialmente negli scatti a bassi ISO.
Grandi miglioramenti si notano, infatti, nel rapporto segnale-rumore, su tutta la gamma di ISO, soprattutto a valori compresi tra 160 e 400, dove il piccolo sensore da 1” dà il meglio di sé. I risultati sono, comunque, sopra la media della categoria sino a ISO 1.600, il che permette di usare la 1 V2 tranquillamente anche in condizioni di scarsa luminosità (meglio scattare in RAW e poi applicare un po’ di post produzione).
La gamma dinamica, però, è quella che ha avuto il miglioramento più netto rispetto alla 1 V1, anche in questo caso in tutto il range di ISO.
La velocità di messa a fuoco si conferma ancora ottima in scene ben illuminate, andando in crisi giusto quando la luce inizia a calare (in molti casi, con luce molto scarsa, la fotocamera ha faticato a fissare il fuoco).
Il bilanciamento del bianco automatico fa un buon lavoro, producendo colori precisi anche in presenza di illuminazione artificiale. Inoltre, quando si nota che il risultato non è soddisfacente, è possibile modificare velocemente l’impostazione WB tramite il tasto dedicato. Allo stesso modo la misurazione dell’esposizione svolge a dovere il suo compito.
Filtri ed effetti
A differenza della sorellina 1 J2, nella Nikon 1 V2 mancano i filtri digitali da applicare direttamente sulle foto catturate, un vero peccato per chi non ha molta dimestichezza con la post produzione. Tuttavia, chi sa quello che fa e si sente creativo, può modificare i profili inclusi in Picture Style: troviamo Monocromatico, che comprende anche seppia e ciano insieme ad altre tonalità di colore, Vibrant e Paesaggio. Particolarmente apprezzabile per la resa è il bianco&nero, altamente personalizzabile nelle opzioni, compreso il contrasto che riteniamo fondamentale per ottenere buoni scatti.
Un aspetto positivo nell’usare Picture Style durante gli scatti in formato RAW è la cattura di una versione “pulita” dell’immagine insieme a quella su cui abbiamo deciso di sfogare la nostra creatività.
Abbiamo usato la Nikon 1 V2 con l’obiettivo di serie 10-30 mmf:3,5-5,6, che conferma tutto il bene che abbiamo detto dell’ottica 11-27,5 mm provata sulla 1 J2: la qualità degli obiettivi Nikkor 1 è particolarmente elevata sotto ogni punto di vista.
Conclusioni
È chiaro che Nikon ha progettato bene la Nikon 1 V2 quale degno aggiornamento del modello più rappresentativo della gamma 1. Sebbene sia probabile che non superi la serie J in termini di popolarità, le immagini prodotte dalla piccola 1 V2 segnano un notevole passo avanti rispetto al passato recente.
La Nikon 1 V2 mostra i muscoli e rischia seriamente di attrarre quegli appassionati di fotografia ancora alle prime armi che vogliono passare da una compatta a una fotocamera dalle prestazioni elevate, ma pur sempre maneggevole e facile da usare.
La Nikon 1 V2 è una vera e propria reflex in miniatura, con alcune funzioni esclusive per la cattura delle immagini ad altissima velocità ed è venduta in colorazione bianca o nera, in bundle con l’obiettivo 10-30 mm a un prezzo indicativo di 849 euro (mentre il nuovo flash SB-N7 ha un prezzo di 160 euro).