Nikon D800: ammiraglia per fotoamatori
La nuovissima reflex Nikon D800 ha ampiamente ripagato la lunga attesa. Arrivata più di tre anni dopo la precedente D700, la D800 offre una serie di funzionalità molto più avanzate, a partire da una risoluzione di 36,3 megapixel che, al momento, surclassa la concorrenza di un ampio margine. La nuova creatura Nikon, di fatto, si avvicina per numero di pixel alle fotocamere digitali di fascia alta in medio formato.
L’eredità della D700 è pesante: è stata la prima reflex digitale Nikon full frame dedicata ai fotoamatori evoluti, combinando un sensore da 12,1 megapixel in formato FX e un sistema autofocus a 51 punti, in un corpo compatto e a un prezzo inferiore dell’ammiraglia D3. Le prestazioni erano consistenti, soprattutto per velocità operativa e qualità delle immagini a ISO elevate nella sua categoria.
Dopo tre anni di vita, però, la D700 iniziava a pagare il peso dell’età, perdendo un poco di competitività rispetto a strumenti più recenti e dotati di funzionalità video, sempre più richiesta dai fotografi di ogni livello.
L’attesa è finita, Nikon D800 sarà in vendita dalla primavera, anticipando la nuova ammiraglia D4 (con di cui abbiamo avuto un approccio troppo breve all’evento di presentazione della nuova gamma di reflex e compatte Coolpix, lo stresso durante il quale abbiamo effettuato la nostra prova in anteprima della Nikon D800).
La D800 e D4 hanno molto in comune, a parte uno scatto a raffica più lento – 4 fps contro 11 fps – e l’assenza di alcune caratteristiche dedicate ai fotografi professionisti come la porta Ethernet integrata. Condividono il rinnovato sistema AF a 51 punti, efficace sino a -2EV, lo stesso motore di elaborazione delle immagini e l’approccio alla registrazione video Full HD.
Approccio evoluto
Mentre la D4 è uno strumento specializzato per chi desidera scattare con rapidità in ogni condizione di luce e meteo, la Nikon D800 è stata progettata per catturare le attenzioni di una fascia d’utenza molto più ampia. Ciò che la rende realmente attraente, come abbiamo verificato nella nostra prova, sono l’altissima risoluzione a basse sensibilità ISO, il velocissimo e ultra preciso AF, il sistema avanzato per la registrazione video, per finire un prezzo competitivo se consideriamo i contenuti tecnologici e le prestazioni nel complesso.
Il tutto è racchiuso in un corpo che condivide con il predecessore D700 il fattore di forma. Entrambi hanno un flash integrato, manca però il grip verticale integrato delle reflex Nikon di fascia alta; è comunque disponibile un battery grip opzionale.
Le differenze più evidenti sono all’interno, con il sensore che vede passare la sua risoluzione da 12 a 36 Mp, oltre a giovare di un’accresciuta capacità d’elaborazione e la potenziata capacità video. Registra clip in formato Full HD 1080 30p e, se colleghiamo la D800 a un registratore esterno tramite la porta HDMI, possiamo addirittura registrare clip in formato non compresso, per una superiore qualità nel video editing. È anche possibile catturare immagini mentre si registra un video, controllando la ripresa in modalità LiveView tramite lo schermo LCD posteriore (da 3,2″ con stessa risoluzione del 3″ della D700, ma con gamma colori ampliata a prossima a sRGB).
Tra le altre migliorie che attendavamo, troviamo il selettore della modalità e dell’area AF spostato sul lato anteriore del corpo macchina, lo sportello che copre le porte di collegamento sul fianco ora è incernierato, rimanendo fermo quando aperto. Per finire, abbiamo un controllo più intuitivo del Live View nella ripresa di foto e video, e un pulsante Picture Style che agevola realmente la selezione della migliore modalità di ripresa video.
D800: tecnologie chiave
Come anticipato, gran parte della tecnologia che sta alla base della Nikon D800 è ereditata dalla top di gamma D4: a parte il sensore e la velocità operativa nello scatto continuo, le due reflex appaiono molto più simili di quanto siano diverse.
Il cuore della D800 è il nuovo sensore FX che vanta 36,3 megapixel effettivi, con una sensibilità ISO nativa di 100-6400, espandibile sino a 50 e 25.600 nei due estremi. La cattura in formato DX APS-C non è una novità, ma con un output di 15,4 Mp e una relativamente bassa densità di pixel per pollice, incoraggia a usare questa opzione per guadagnare qualcosa in termini di velocità operativa, passando da 4 a 6 FPS e mantenendo un’elevatissima qualità delle immagini.
Conoscevamo già le prestazioni del sistema autofocus Nikon, ma ora la sua evoluzione rende ancora più entusiasmante l’utilizzo della D800. Non solo la velocità operativa e la precisione raggiungono risultati eclatanti in condizioni di scarsa illuminazione (fino a -2EV) come abbiamo verificato durante la nostra prova. Il modulo è stato riprogettato per migliorare le prestazioni con lenti poco luminose e con combinazioni di teleobiettivi e moltiplicatori di focale che generano aperture effettive più chiuse.
È un piacere “giocare” con i sei modi dell’area AF: unico punto, 9 o 21 o 51 punti, 51 punti con tracking 3D e modalità Auto Area. Come prima, con lenti più veloci di f:5,6, 15 dei suoi 51 punti agiscono come un sistema a croce. I nove punti di messa a fuoco centrale, invece, continuano a essere di tipo a croce quando si impiegano ottiche con apertura massima compresa tra f:5,6 e f:8.
Durante la nostra prova abbiamo anche verificato la funzionalità del sistema Auto ISO. In precedenza Nikon ha offerto un certo grado di controllo sulle impostazioni automatiche della sensibilità, permettendo all’utilizzatore di specificare una velocità minima di scatto da mantenere quando si alzano gli ISO. Tuttavia, molti utenti preferiscono una velocità minima di scatto che si riferisce alla focale in uso piuttosto che specificare un valore assoluto. Il problema è stato risolto con un sistema Auto ISO rinnovato che rileva la lunghezza focale dell’obiettivo. Una volta attivata, possiamo modificare a nostro piacimento il programma usando tempi di scatto più lenti e sensibilità inferiori, o viceversa, su cinque livelli. Quello che più ci è piaciuto è che il sistema Auto ISO va impostato al di fuori del menu principale, agendo sul pulsante ISO sul lato superiore del corpo macchina.
Ergonomia e design
La Nikon D800 si ispira alla sorella maggiore D4 per design, con una forma più arrotondata e un corpo più snello. I pochi cambiamenti importanti seguono l’ultimo passo nell’evoluzione dell’approccio Nikon alle reflex semiprofessionali e professionali, che servono non solo a fornire un accesso più facile e completo alle funzioni chiave, ma anche integrare le esigenze dei clienti che desiderano catturare anche i video.
Per materiali e finiture la Nikon D800 è pressoché perfetta, garantendo anche un elevato isolamento da umidità e polvere. Non è, però, al livello di prodotti realmente tropicalizzati. Infatti, il flash integrato non la rende completamente sigillata.
Tutto è, comunque, a portata di dito ed è molto più facile prendere confidenza con i numerosi controlli rispetto alla precedente D700, come il pulsante per la registrazione video, l’evoluto controllo Live View, il controllo diretto del bracketing, un pulsante di scatto inclinato in un più ergonomico valore di 35° e, per finire, i pulsanti di zoom con posizione ribaltata (+ sopra -, più intuitivo).
In mano, la Nikon D800 trasmette solidità, come la D700. Con l’ottica fissa 50 f:1,8 montata per il nostro test la sensazione è di un peso inferiore al valore reale, merito dell’ottimo bilanciamento dei pesi. Ovviamente, con un tele e il battery grip farà sentire il suo peso, se portata al collo durante lunghe giornate di scatti.
Nikon D800: in conclusione
Le nostre impressioni sulla nuova Nikon D800 sono molto positive. I cambiamenti che Nikon ha apportato la rendono un notevole passo avanti rispetto la precedente D700.
Ciò che si apprezza è la sensazione di avere in mano un prodotto ai vertici per qualità delle immagini catturate, sia per dettagli sia per fedeltà dei colori, ma soprattutto per l’elevatissimo rapporto segnale/rumore, da anni cavallo di battaglia di Nikon.
In pratica la Nikon D800 integra le specifiche più avanzate nella gamma delle reflex semiprofessionali – o per fotoamatori evoluti – compresa una gradita funzionalità video, finalmente all’altezza delle aspettative. La D800 riuscirà così a catturare anche le attenzioni dei fotografi outdoor e di chi scatta in studio e che preferisce la risoluzione alla pura velocità operativa.
Ultimo aspetto, ma non per importanza, è il prezzo stimato in “soli” 2.829 euro, offrendo molte funzioni simili all’ammiraglia D4 dedicata ai pro, ma alla metà del costo.