Olympus PEN-F

Olympus Pen-F è una mirrorless da 20 MP con mirino elettronico integrato, touch screen orientabile e raffica da 10fps, in un corpo dallo stile vintage.

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il voto di Webnews  
Olympus Pen-F è una mirrorless da 20 MP con mirino elettronico integrato, touch screen orientabile e raffica da 10fps, in un corpo dallo stile vintage.

Il trend delle mirrorless ultra-tecnologiche con design rétro è tra i più apprezzati del momento: dopo aver contribuito a crearlo con la prima e originale EP-1, ora Olympus rilancia con la nuova Pen-F, una fotocamera di fascia alta con corpo in metallo e sistema di controllo avanzato, dedicata al pubblico dei fotografi appassionati.

Il prezzo sul mercato italiano è di 1.199 euro per il solo corpo macchina, oppure 1.549 euro per il kit con l’obiettivo 17mm f/1,8: una cifra senz’altro ambiziosa, ma in linea con il prezzo di avversarie più o meno dirette come la Panasonic Lumix GX8.

Scheda tecnica

La Olympus Pen-F integra un nuovo sensore CMOS in formato micro 4:3, con 20 Megapixel di risoluzione (il massimo attualmente offerto da questa tecnologia). L’otturatore meccanico offre tempi di scatto fino a 1/8000s, una sincronia flash di 1/250s e una raffica massima da 10fps con focus singolo (o 5fps con AF continuo). È presente l’ottimo sistema di stabilizzazione su 5 assi di Olympus, che consente di contenere con efficacia le vibrazioni, sia nello scatto di immagini statiche che durante la registrazione di video.

Sul retro del corpo macchina trovano spazio lo schermo LCD da 1.307k punti (totalmente articolato e dotato di tecnologia touch) e il mirino elettronico da 2.360k punti. Il flash non è integrato, ma nella confezione della Pen-F è inclusa una piccola e versatile unità esterna (FL-LM3).

Immancabile l’antenna Wi-Fi per la comunicazione con gli smart device, anche se sulla Pen-F non c’è traccia del modulo NFC.

La modalità video consente di registrare filmati fino allo standard 1080p con 50fps: assente, dunque, la funzione 4K. La batteria, infine, offre un’autonomia di circa 330 scatti con una singola ricarica: non eccellente, ma in linea con quanto offerto da altre fotocamere di questa categoria.

Costruzione e usabilità

La qualità costruttiva della mirrorless Olympus Pen-F è ottima. Il corpo macchina è realizzato con una combinazione di metallo e plastiche molto piacevoli e resistenti, che rendono l’impugnatura al tempo stesso sicura e piacevole. Peccato per l’assenza di tropicalizzazione: differentemente da altri prodotti concorrenti, la Pen-F non è resistente a polvere e spruzzi.

Le dimensioni sono sicuramente compatte, soprattutto per una macchina con mirino elettronico integrato: ammontano a soli 125 x 72 x 37mm , per un peso di circa 430g. Sono misure quasi da tascabile: se si installa un obiettivo compatto, la Pen-F può infatti comodamente entrare nella tasca di un giacchetto o in un piccolo borsello.

Il sistema di controllo e l’usabilità generale sono pensati per l’utenza dei fotografi avanzati. Sul corpo macchina sono presenti numerose ghiere, tutte dal feeling decisamente robusto e “analogico”. Particolare la scelta di assegnare la funzione di on/off ad un selettore rotante sulla spalla sinistra, così come anche la presenza di un’ulteriore ghiera verticale posta sulla parte frontale della macchina, dedicata all’attivazione delle modalità creative e dei filtri colore (una funzione che, a dire il vero, non pare propriamente in linea con il target dei fotografi esperti).

Purtroppo, le dimensioni compatte implicano anche qualche compromesso: alcuni dei tasti presenti sulla Olympus Pen-F, infatti, sono relativamente piccoli e scomodi da premere (in particolare il selettore a croce e i tasti che lo circondano). Chi ha le mani grandi o in inverno è abituato a scattare con i guanti potrebbe risentirne.

Nel complesso, però, l’usabilità della Pen-F resta notevole e di certo saprà dare soddisfazioni agli amanti della fotografia. In particolare, una nota di merito va al flash esterno: nonostante le dimensioni compatte, la sua parabola è infatti orientabile in verticale fino a 90° e in orizzontale a 360°. Una caratteristica, questa, in grado di offrire un ottimo controllo sulla luce flash e soluzioni creative solitamente non appannaggio di questo tipo di fotocamere.

Prestazioni

Le prestazioni della Olympus Pen-F sono generalmente molto buone. Il tempo di accensione è rapido, la risposta allo scatto fulminea e l’autofocus singolo sempre molto veloce e preciso. Anche la raffica, con i suoi 10fps in modalità AF singolo, è senz’altro tra le migliori della categoria.

Pregevole la qualità del pannello LCD, ben definito e visibile, così come quella del mirino LCD, che non risulta all’avanguardia rispetto a quanto offerto da altri produttori (Fujifilm su tutti), ma garantisce comunque un’immagine nitida, una buona fluidità e una resa cromatica realistica.

Ciò detto, purtroppo la Olympus Pen-F inciampa su un aspetto specifico: la prestazione dell’autofocus continuo. Il sensore non integra pixel per il riconoscimento dell’AF a fase e i risultati si vedono: il tracciamento dei soggetti mobili è piuttosto esitante e impreciso, con il risultato che questa fotocamera non risulta adatta a chi ama fotografare momenti sportivi o comunque di intenso movimento.

Qualità foto e video

La qualità fotografica espressa dalla Olympus Pen-F è molto buona, sia relativamente al settore delle micro quattro terzi che in senso assoluto. Gli scatti catturati dal sensore da 20 Megapixel sono ben dettagliati e definiti, specialmente nelle condizioni di scatto e di luce ideali. Anche salendo con gli ISO, fino al valore medio-alto di 1600 circa, le immagini restano piacevoli e perfettamente utilizzabili, anche per stampe a dimensioni relativamente grandi.

L’engine Jpeg di Olympus è come sempre in grado di produrre risultati positivi, con immagini ben contrastate e dotate di un piacevole impatto cromatico (quest’ultimo, ovviamente, può essere alterato a proprio piacimento grazie all’abbondanza di filtri creativi preimpostati dal produttore).

Durante la prova è emersa una occasionale tendenza a sovraesporre qualche scatto, specialmente in condizioni di luce piuttosto contrastata. Per fortuna, i metodi per risolvere o prevenire l’inconveniente abbondano: si può osservare direttamente l’anteprima a schermo e compensare di conseguenza, intervenire sul controllo delle curve tramite il comodo selettore fisico dedicato oppure, ovviamente, scattare in RAW ed elaborare successivamente le immagini (che rispondono bene all’apertura delle ombre e al contenimento delle alte luci, dimostrando una buona capacità di gamma dinamica).

La modalità video, infine, offre risultati sufficienti per un impiego amatoriale, ma non è tra le più avanzate in circolazione. Il dettaglio dei filmati è discreto, ma la risoluzione è limitata a 1080p con 50fps (niente 4K, dunque) ed è assente un jack per il collegamento di microfoni esterni. In compenso, lo stabilizzatore a 5 assi di Olympus è in grado di offrire un effetto “steady cam" davvero sorprendente.

Verdetto

La Olympus Pen-F è una fotocamera con tanto stile e altrettante qualità. Il corpo macchina è tra i meglio realizzati sul mercato, con un piacevole carattere vintage associato ad una grande profondità di controllo (peccato, però, per la mancanza di tropicalizzazione).

La qualità d’immagine è probabilmente la migliore attualmente espressa da un sensore Micro Quattro Terzi, e senz’altro risulta più che soddisfacente per qualsiasi impiego amatoriale o anche semi-professionale. Una nota di merito speciale va anche al piccolo ma versatile flash esterno: davvero un valore aggiunto per chi ama le soluzioni di luce creativa.

I pochi difetti si possono circoscrivere alla presenza di qualche tasto non comodissimo da premere e a una prestazione deludente dell’AF continuo. Anche il prezzo di 1.200 euro per il solo corpo macchina (paragonabile a quello di una reflex prosumer) risulta ambizioso, ma tale è la cifra da pagare per avere simili prestazioni in una fotocamera tanto compatta.

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