Dopo l’attesa presentazione di OnePlus Two questa estate, il produttore cinese svela al pubblico OnePlus X, un dispositivo che potrebbe tranquillamente essere considerato la versione rivisitata, più piccola e più elegante, del OnePlus One.
La buona notizia è che OnePlus sembra aver imparato dai propri errori, a partire dal sistema di inviti con il quale è possibile acquistare il dispositivo, ora più accessibile (sul sito OnePlus.net).
Design
Il concetto alla base di questo smartphone è il design: mentre per OnePlus One e OnePlus Two la volontà era di offrire un dispositivo con elevate prestazioni a un prezzo molto competitivo, OnePlus X offre un compromesso potenzialmente vincente: prestazioni di un top di gamma della generazione precedente, con un design da nuova generazione.
Già, perché la scelta dei materiali è un modo per stare al passo con i recenti trend (vedi LG V10, per ora in vendita solo fuori Europa). OnePlus X è infatti disponibile in due finiture: Onyx (acciaio) e Ceramic Limited (ceramica), la prima più leggera della seconda – 138 grammi contro 160. Inoltre è molto sottile: 6,9 mm, come il più blasonato iPhone 6.
Snapdragon & Oxygen OS
Il cuore pulsante, come già detto, non è niente di nuovo, ma forse è proprio per questo che il lavoro di ottimizzazione è stato migliore: chip Snapdragon 801 con CPU quad-core a 2,27 GHz con ben 3GB di RAM e unica configurazione con 16GB di storage, coadiuvata da una GPU Adreno 330 a 578 MHz mentre il pannello da 5 pollici ha risoluzione Full HD. Naturalmente, c’è la possibilità di espandere la memoria interna grazie allo slot microSD (fino a 128GB) che può essere utilizzato anche come alloggiamento per una seconda SIM.
Il sistema è assolutamente fluido in ogni occasione. Il lavoro di OnePlus è stato ottimo nel perfezionare al meglio Oxygen OS, la release di Android Lollipop fatta su misura per One, Two e X. A dire il vero, prima del rilascio dell’ultima versione (2.1.2), Oxygen aveva presentato numerosi piccoli bug. Fortunatamente l’aggiornamento è uscito esattamente tre giorni dopo l’inizio delle vendite del OnePlus X.
Durante le prove, pochissime volte si sono riscontrate chiusure anomale e mai ci sono stati problemi con i Google Play Services, che solitamente danno problemi a molti smartphone nella stessa fascia di prezzo. Merito va al fatto che Oxygen OS è quasi Android stock: c’è solo un’app preinstallata da OnePlus, OnePlus Radio, che utilizza l’antenna radio presente nelle cuffie ufficiali (non presenti nella scatola di X. Male.).
Per il resto, grazie ai 3GB di RAM, non si riscontrano lag o rallentamenti neanche con molte schede di Chrome aperte.
L’unica pecca è l’assenza del supporto per il Wi-FI ac e dell’NFC, ma per il resto la connettività è di massimo livello, con Bluetooth 4.0 e antenne radio 4G.
Fotocamera
Il comparto fotografico è molto buono per la fascia di prezzo in cui è proposto il OnePlus X: a parte le specifiche tecniche grezze – ovvero sensore posteriore da 13 megapixel con apertura f/2.2 -, la distanza fra le lenti e il software che processa le immagini offrono, nel complesso, dei risultati molto buoni (chiaramente non ci si può aspettare niente di comparabile a iPhone 6S o LG G4 o Galaxy S6).
In diurna le foto sono nitide, la gamma cromatica è ben riprodotta anche in condizioni di luce intensa, tendendo solo a bruciare le tonalità di bianco. In notturna, di contro, non ci si può aspettare granché, complice l’assenza di un flash LED dual tone: le foto hanno una discreta definizione ma molto rumore pur salvando la riproduzione cromatica.
Infine, le macro sono piuttosto buone e l’effetto blurring degli oggetti in secondo piano è piuttosto efficace.
I video possono essere girati in time-lapse, slow-motion e fino a 1080p. Il focus è continuo, ma evidente: quando ci si sposta da un soggetto poco illuminato, tutta la scena cambia gradualmente di colorazione. È un effetto che può o non può piacere, ma soggettivamente delinea una non eccellente qualità di elaborazione dell’immagine in tempo reale.
Autonomia
OnePlus X dispone di una batteria dalla capacità di 2.525 mAh, con la quale è possibile arrivare a fine giornata con un utilizzo medio, composto da messaggi, chiamate, applicazioni di social networking e navigazione web.
Tuttavia uno smartphone OnePlus e notoriamente “particolare” rispetto agli altri smartphone, e OnePlus X non è da meno. A partire dallo sviluppo del suo sistema operativo, dietro al quale c’è una fortissima e attivissima community che discute di ogni minimo problema che affligge i dispositivi OnePlus. Purtroppo, l’autonomia è uno di questi e non a caso è stato aperto appositamente un thread sul forum ufficiale, raccogliendo le opinioni degli utenti circa la durata media della batteria.
Secondo diverse testimonianze, il OnePLus X arriva a fine giornata con all’incirca 4 ore di schermo acceso (un parametro che viene utilizzato come metro di paragone per il confronto dell’autonomia dei dispositivi Android). Tuttavia, nel caso dell’unità qui in prova, durante la settimana di test non è mai stato possibile superare le 3 ore e mezza complessive di “schermo”.
Le ipotesi che si possono formulare sono due: o la configurazione di sistema dell’unità di prova era tale da consumare effettivamente più batteria (ad esempio, il livello alto di precisione del GPS e il refresh automatico dei dati molto frequente), o alcune unità soffrono di un bug software che calcola erroneamente la stima dello schermo acceso.
In ogni caso, l’autonomia di OnePlus X è molto buona, a patto di non usare il dispositivo per i videogiochi (d’altronde, un intero thread è stato aperto sul forum OnePlus per appurare che l’X non è uno smartphone adatto al gaming).
Tuttavia, esistono altre ROM non ufficiali che, se installate sul terminale, ne aumentano sensibilmente l’autonomia – ad esempio AOSP o CyanogenMod, completamente supportate dalla community.
Giudizio
Il grande problema che ha afflitto tutti i dispositivi OnePlus fin dall’inizio è stato il display: spesso orribili macchie giallognole comparivano sulla matrice del pannello. Inoltre, in alcuni casi, lo schermo diventava blu.
Difetti del controllore del display che, fortunatamente, non sembrano affliggere il OnePlus X. Di contro, la superficie è davvero un ricettacolo di impronte, e non solo quella dello schermo, ma anche sulla scocca. E anche la polvere si accumula molto facilmente su tutta la superficie.
A parte ciò, OnePlus X è fluido, scattante e per giunta bello e molto comodo da tenere in mano. Certo, non è assolutamente uno smartphone dalle straordinarie prestazioni né adatto ai videogiochi più impegnativi, ma può reggere tranquillamente lunghe sessioni di lavoro in multitasking fra mail, calendario, note, Skype e quant’altro.
È disponibile a partire da €269 (più €24,95 di spese di spedizione) sul sito ufficiale OnePlus.