Negli ultimi due anni OPPO sta lavorando veramente sodo per farsi conoscere nei mercati europei, e lo sta facendo, fra l’altro, con il lancio di smartphone che combinano un’ottima scheda tecnica con prestazioni di livello molto alto. In particolare, OPPO Find X2 Pro, lanciato lo scorso 6 Marzo, è l’ultimo nato della serie Find e successore del Find X di due anni fa. Find X2 Pro rappresenta una vera dimostrazione di forza da parte dell’azienda cinese, che non solo non ha niente da invidiare ai marchi più famosi, ma in molti casi riesce anche essere meglio. Andiamo quindi ad approfondire la nostra esperienza con il nuovo top di gamma di OPPO.
OPPO Find X2 Pro: tutti i dettagli
Confezione e Design (↑)
All’interno della confezione di vendita troviamo lo smartphone, il caricabatteria SuperVOOC 2.0 da 65W, un cavo USB-C in grado di supportare queste alte potenze, un paio di auricolari stereo in-ear con connettore USB-C, una cover in silicone trasparente, lo strumento estrattore della SIM e i manuali
OPPO Find X2 Pro arriva in due versioni caratterizzate dai diversi materiali costruttivi: la versione che abbiamo noi in prova ha una parte posteriore in ceramica nera, dimensioni di 165,2×74,4×8,8mm e peso di 207 grammi, mentre l’altra versione ha un back in pelle vegana arancione, spessore che sale a 9,5mm e peso di 200 grammi. In entrambi i casi la struttura è metallica, mentre la superficie frontale è ricoperta di Gorilla Glass 6.
Proprio la superficie frontale è quasi completamente occupata dal display AMOLED da 6,7”, con risoluzione QHD+ di 1440×3168 pixel, rapporto 19,8:9, HDR10+, refresh rate di 120Hz e molte altre caratteristiche di cui parleremo in un paragrafo dedicato. I bordi sono molto sottili e portano il rapporto schermo-corpo al 91%, mentre il display contiene la fotocamera frontale all’interno di un foro dalle dimensioni limitate nell’angolo in alto a sinistra, ed il lettore ottico d’impronta nella parte bassa; sullo spigolo superiore è posizionata la capsula auricolare.
Sul retro abbiamo invece il modulo fotografico, con una sporgenza di circa mezzo millimetro dal resto del corpo, e composto da tre fotocamere, il sensore laser per l’autofocus e il doppio LED dual-tone, ed un microfono per la registrazione video e lo zoom audio. Ai lati troviamo invece: un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; il tasto di accensione a destra; i tasti volume a sinistra; la porta USB-C 3.1 (con uscita video), il microfono principale, la griglia altoparlante e lo slot per la nano SIM in basso.
Scheda tecnica (↑)
Il motore che spinge OPPO Find X2 Pro è il nuovissimo processore Qualcomm Snapdragon 865, octa-core fino a 2,84GHz e architettura a 7nm, con grafica Adreno 650 e modem X55 per la connessione 5G dual-mode (SA+NSA). Il taglio di memoria è uno solo, e comprende 12GB di RAM LPDDR5 e ben 512GB di memoria UFS 3.0.
La tripla fotocamera posteriore è composta da un sensore principale Sony IMX689 da 48MP con apertura f/1.7, pixel da 1,12µm, focale equivalente di 25mm, stabilizzazione ottica ed elettronica (OIS+EIS), autofocus PDAF all-pixel omnidirezionale e laser; a questo si aggiunge poi un sensore ultra-wide Sony IMX586 da 48MP con apertura f/2.2, pixel da 0,8µm, focale equivalente di 16mm (angolo di visione di 120°), modalità macro a 3cm e autofocus; infine abbiamo un teleobiettivo periscopico da 13MP con apertura f/3.0, pixel da 0,8µm, focale equivalente di 120mm (zoom ottico 5x, ibrido 10x e digitale 60x) stabilizzazione ottica ed elettronica ed autofocus PDAF e laser. La risoluzione massima per i video è di 4K@60fps.
La fotocamera frontale è invece un singolo sensore Sony IMX616 da 32MP con apertura f/2.4, pixel da 0,8µm, video fino a 1080p@30fps e supporto al face-unlock.
Sul fronte audio sono presenti due altoparlanti stereo, uno nella parte bassa del device e uno nella capsula auricolare, con supporto alla tecnologia Dolby Atmos per un risultato più coinvolgente sia in ascolto di musica che di audio da film.
La batteria da 4260mAh è composta da una coppia di batterie ai polimeri di litio da 2130mAh ciascuna e collegate in serie, supporta la nuova SuperVOOC 2.0 da 65W ma anche le versioni precedenti di VOOC e le più comuni Quick Charge e Power Delivery. I tempi di ricarica dichiarati da OPPO sono di 38 minuti per una ricarica completa, mentre in soli 10 minuti si va da 0 al 40%. Presente poi la certificazione di ricarica sicura di TÜV Rheinland per utilizzare tranquillamente il telefono durante la ricarica.
Passando alle connettività abbiamo il WiFi 6 (ax) dual-band, il Bluetooth 5.1 con supporto ai protocolli audio ad alta definizione, l’NFC con supporto ai pagamenti contactless, il Miracast per la trasmissione dello schermo a TV e proiettori compatibili, la localizzazione con GPS/A-GPS dual-band, Glonass, Galileo e BDS. Non manca il supporto alle reti mobili mondiali 2G, 3G, 4G LTE Cat.20 con velocità massima di di download di 2Gbps, e 5G SA/NSA sub-6. Presenti poi i sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro, barometro, contapassi, ma anche un sensore di temperatura del colore che adatta automaticamente lo schermo alle condizioni ambientali circostanti. Infine abbiamo la certificazione IP68 per la resistenza a polveri e liquidi.
I valori SAR di Oppo Find X2 Pro sono di 0,883W/Kg alla testa e di 1,149W/Kg al corpo.
Il software è ColorOS 7.1, basato su Android 10, caratterizzato da un design più pulito, maggiori personalizzazioni e tema scuro, ma anche una serie di ottimizzazioni sotto al cofano per rendere l’esperienza più fluida e ridurre il consumo energetico.
Prezzo (↑)
OPPO Find X2 Pro sarà disponibile in Italia, nelle versioni in ceramica nera e in pelle vegana arancione, a partire dal prossimo 8 maggio al prezzo consigliato di €1199.
Tutti coloro che si registrano sul sito oppopromo.it fra il 22 aprile e l’8 maggio, e successivamente acquisteranno il terminale entro il 10 luglio, riceveranno in omaggio un paio di auricolari true wireless OPPO Enco Free e un altoparlante Bluetooth OPPO; chi invece si registrerà sullo stesso sito dal 9 maggio al 10 luglio e completerà l’acquisto entro lo stesso termine riceverà solo un paio di OPPO Enco Free.
Recensione (↑)
Per molti OPPO è un nome (relativamente) nuovo di cui si parla solo dall’arrivo della serie Reno, ma in realtà l’azienda cinese non solo progetta e realizza smartphone da un’intera decade, ma ha rilasciato modelli che hanno fatto storia e sono stati da riferimento anche per le aziende concorrenti. Basti pensare al Find con tastiera laterale, al più sottile Finder, al Find 5 – primo Full HD – e al Find 7 – primo QHD e primo con ricarica rapida – all’N3 e alla sua prima fotocamera roteante motorizzata, e al primo full-screen Find X con fotocamera pop-up.
Find X2 Pro è il nuovo smartphone della famiglia Find, che rappresenta l’eccellenza di OPPO. Vediamo quali sono state le nostre impressioni, andando anche ad approfondire le caratteristiche e le funzionalità di questo nuovo smartphone.
Design
La prima cosa che viene all’occhio quando si apre la confezione di questo smartphone è l’eleganza e la cura dei dettagli che OPPO ha messo nella progettazione. Noi abbiamo provato la versione in ceramica nera, e la sensazione al tocco è decisamente più ‘setosa’ dell’ormai abituale vetro. Infatti tutta la parte posteriore è stata incisa a laser creando tutta una serie di microsolchi che si possono sentire grattando con un’unghia, che contribuiscono a rendere il terminale antiscivolo e anti impronte.
Sulla parte frontale invece c’è un vetro curvo con un’angolatura di 67,8° e quindi più ripido rispetto ai più comuni vetri curvi. Il risultato è un maggior comfort al tatto ed un azzeramento dei tocchi involontari che spesso fanno preferire vetri piatti a quelli curvi, e nessun problema nell’utilizzo delle gesture dai bordi laterali. Apprezziamo poi le dimensioni ridotte del foro per la selfie-cam, che non dà fastidio nemmeno quando si guardano video a schermo intero.
Aggiungiamo infine la presenza della certificazione IP68, sicuramente apprezzata per proteggere il terminale in caso di caduta accidentale in acqua ma anche in spiaggia o in ambienti particolarmente polverosi o umidi.
Display
Abbiamo già detto che il display è un luminoso AMOLED ad alta risoluzione con frequenza di refresh di 120Hz e certificazione HDR10+, ma in realtà ci sono molte altre cose da dire sullo schermo del Find X2 Pro. OPPO lo ha battezzato Ultra Vision Screen, ed oltre ad avere un gamut di colori pari al 100% del DCI-P3 presenta una profondità a 10bit, arrivando ad 1 miliardo di colori riproducibili dai classici 16 milioni dei più comuni schermi con campionamento ad 8bit. Troviamo poi un alto contrasto di 5milioni:1, una luminosità massima di 800nit che arrivano a 1200nit durante la visione di contenuti HDR, ed un valore di riflettività minima che rende migliore l’esperienza di lettura ed i neri ancora più puri.
Merita menzione la possibilità di impostare la frequenza di refresh del display a 120Hz anche quando si imposta la risoluzione massima, a differenza di quanto accade con altri schermi di brand concorrenti che invece obbligano a scegliere fra alta risoluzione e alto refresh (vero Samsung?). Inoltre la frequenza di campionamento del tocco è pari a 240Hz, e quindi la risposta ad ogni tocco del display è ancora più rapida, cosa che si può notare soprattutto durante i giochi. Non manca poi la certificazione Display Full Care TÜV Rheinland per la riduzione delle luci blu.
Tutto questo ha permesso ad OPPO di guadagnarsi una ulteriore certificazione, questa volta da DisplayMate che ha assegnato al Find X2 Pro il valore A+, il massimo esistente.
Ma non è tutto. Come abbiamo già scritto in occasione del lancio dei Find X2, dalla collaborazione con PixelWorks nasce 01 UltraVision Engine che, grazie a un chip dedicato riesce ad aumentare la frequenza dei fotogrammi di film e contenuti multimediali di applicazioni supportate fra cui Netflix, Prime Video e YouTube (Motion Clear) oltre ad effettuare l’upscaling dinamico di contenuti SDR in HDR.
Il risultato si vede: il display risulta sempre ben visibile anche alla luce diretta del sole, e le immagini dei video sono realmente di alta qualità. E la visione di film o di video musicali è ulteriormente arricchita dalla presenza dei due altoparlanti stereo con Dolby Atmos.
Fotocamera
Passando ad esaminare il modulo fotocamere Ultra Vision, dicevamo che esso è composto da tre sensori fotografici: una fotocamera principale, un ultra-grandangolo ed un teleobiettivo periscopico. Questo è il primo sistema fotografico di uno smartphone a supportare il PDAF all-pixel omnidirezionale, che migliora la precisione della messa a fuoco utilizzando tutti i pixel anziché solo una parte di essi, e grazie alla disposizione delle micro-lenti del sensore d’immagine migliora le prestazioni soprattutto in ambienti poco luminosi.
Il sensore principale è stato prodotto da Sony in esclusiva per OPPO, ed oltre ad avere dimensioni superiori alla media a cui siamo abituati negli smartphone – e di conseguenza pixel più grandi ed una maggiore acquisizione della luce – supporta la tecnologia Dual Native ISO per passare automaticamente da valori ISO bassi a valori alti in base alla scena che stiamo fotografando. Inoltre Find X2 Pro è il primo smartphone ad acquisire immagini a 12bit, con il quadruplo di informazioni rispetto ad altri smartphone per una gamma dinamica più ampia e precisa.
Migliorano anche il grandangolo, che adotta lo stesso sensore da 48MP che abbiamo trovato – come sensore principale – in molti flagship dell’anno scorso, compresi i Reno e Reno2, e perfeziona la correzione delle distorsioni; lo zoom ibrido 10x, più fluido e dai colori migliori, che porta uno zoom digitale fino a 60x nelle foto e fino a 30x nei video; e la Ultra Macro Mode che permette di scattare foto a distanze fino a 3cm con risoluzione di 48MP. Infine la Ultra Night Mode 3.0 migliora ulteriormente la qualità delle foto notturne e supporta lo zoom.
Anche la front-camera supporta la modalità notturna e, grazie a un miglioramento degli algoritmi e all’intelligenza artificiale, riesce a correggere le distorsioni del viso e a restituire immagini più realistiche.
La registrazione video è caratterizzata da altre novità: riprese in HDR Live, per migliorare i video soprattutto in controluce, e stabilizzazione Ultra Steady Video Pro per video di qualità paragonabile alle action cam di fascia alta.
Inoltre, come già visto su Reno2, troviamo la registrazione dei video a 3 microfoni potenziata dalla tecnologia Nokia OZO che permette di ridurre il rumore del vento, acquisire l’audio a 360° e focalizzarsi sul soggetto inquadrato con l’effetto zoom audio; e dopo aver registrato diverse clip video possiamo fare un montaggio semplice grazie all’app Soloop, anch’essa già vista su Reno2.
Infine segnaliamo il supporto di OPPO Find X2 Pro a Camera X, presentata alcuni mesi fa da Google, che permette ad applicazioni terze di utilizzare le varie funzionalità della fotocamera OPPO quali l’HDR e la modalità bellezza; al momento le app che supportano Camera X sono poche, ma presto se ne aggiungeranno molte altre.
La nostra esperienza con la nuova fotocamera di Oppo è stata assolutamente positiva. Gli scatti sono nitidi e definiti in buone condizioni di illuminazione, ma anche in orario serale e in ambienti bui abbiamo notato un notevole miglioramento rispetto alla versione precedente della Ultra Night Mode. Le foto con la modalità notturna riescono addirittura a competere con quelle scattate con un Pixel 4, risultato decisamente non indifferente. Buona la qualità delle foto notturne anche con lente ultra-grandangolari e con zoom, e molto buone le altre modalità di scatto compresi i ritratti e le macro da distanza ravvicinata.
Anche sui video il Find X2 si comporta molto bene. La combinazione OIS e Ultra Steady Video convince, ed anche attivando l’Ultra Steady Video Pro (che passa automaticamente alla lente ultra-grandangolare) abbiamo un risultato molto soddisfacente e in linea con quello delle action camera.
Prestazioni
Andando ad esaminare le prestazioni, il processore Snapdragon 865 non delude: non a caso si tratta della piattaforma di riferimento del 2020, e combinata alle nuove RAM LPDDR5 e alle memorie UFS 3.0 rende l’esperienza d’uso sempre fluida e priva di rallentamenti.
Il modem X55 supporta le reti sub-6 sia di tipo Stand-Alone (SA) che Non Stand-Alone (NSA), ma al momento in Europa le reti sono solo di tipo NSA. Al momento sia la copertura che i servizi 5G disponibili sono abbastanza limitati, ma dove non arriva il segnale 5G abbiamo a disposizione il 4G LTE Cat.20 che ci permette comunque di navigare con velocità fino a 2Gbps.
Il sistema ha anche una funzionalità chiamata 5G Smart, che fa passare la connessione da 5G a 4G in base alle applicazioni per ottimizzare il consumo energetico, e la possibilità di gestire due connessioni in contemporanea 5G+WiFi, raggiungendo una velocità di download teorica di 5,9Gbps.
E parlando di WiFi, troviamo il supporto al più recente protocollo 802.11 ax, generalmente chiamato WiFi 6, con doppia antenna e doppia frequenza per rendere la connessione sempre stabile e veloce, in presenza di un router WiFi che supporta lo stesso protocollo.
Inoltre un sistema a tre strati di grafite garantisce una dissipazione del calore efficiente, ed infatti non abbiamo mai riscontrato surriscaldamenti nemmeno durante l’utilizzo prolungato di applicazioni pesanti.
Molto buoni, come già per le serie Reno, anche gli sblocchi biometrici: che si scelga di utilizzare il lettore ottico d’impronta sotto al display oppure il face-unlock (con opzione per rilevare il viso solo con gli occhi aperti) lo sblocco del terminale è veloce ed efficiente.
Parliamo anche di qualità telefonica, funzione originaria di ogni telefono cellulare ormai passata in secondo piano: sia la ricezione dei segnali radio che la qualità delle telefonate è sempre soddisfacente, e molto buona la qualità audio in capsula, in vivavoce e con le cuffie OPPO Enco Free.
Autonomia
Un altro punto di forza di OPPO Find X2 Pro è l’autonomia: la batteria ci permette non solo di arrivare a sera, ma anche di utilizzare lo smartphone per gran parte di una seconda giornata con un utilizzo intenso; merito di tutte le ottimizzazioni hardware e software messe in campo da OPPO. E questo anche tenendo la frequenza di refresh dello schermo fissa a 120Hz, sebbene consigliamo di scegliere l’opzione smart e lasciar decidere al sistema per quali applicazioni avere il refresh superiore e per quali altre quello standard.
Quando però il livello di carica della batteria cala, come è naturale che sia, ecco che entra in gioco la SuperVOOC 2.0, che con una potenza massima di 65 Watt permette di ricaricare la batteria in tempi mai visti prima, con un caricabatteria di dimensioni ridotte grazie all’adozione della tecnologia al nitruro di gallio (GaN).
Innanzitutto spieghiamo come funziona la SuperVOOC 2.0: OPPO ha implementato non un’unica batteria da 4260mAh, ma piuttosto due celle distinte da 2130mAh ciascuna e collegate in serie. In questo modo è possibile aumentare la tensione applicata dal caricabatteria arrivando fino a 10V perchè, arrivata al modulo batteria, essa si divide fra le due celle dimezzando quindi il voltaggio assorbito da ciascuna. Questo fa sì che le batterie non siano troppo sotto stress e non si surriscaldino, rendendo una ricarica così rapida sicura ed in grado di salvaguardare anche la salute delle batterie stesse.
A questo si aggiunge la protezione a cinque livelli di OPPO, con un chip che tiene sotto controllo tutti i parametri del sistema di ricarica assicurandosi che tutto si svolga regolarmente e senza danneggiare lo smartphone. Ricordiamo poi che, come per le versioni precedenti di VOOC, è necessario utilizzare il cavo USB originale OPPO in quanto anche esso fa parte del sistema di protezione essendo dotato di un chip all’interno del connettore, e che qualora si utilizzi un cavo USB-C generico si avrà la ricarica lenta a 10W.
Importante poi notare che il terminale è compatibile sia con le versioni precedenti di VOOC che con le più comuni Quick Charge e Power Delivery: non dobbiamo preoccuparci quindi se dimentichiamo a casa il caricabatteria originale, e potremo ricaricare lo smartphone anche con un comune adattatore da auto.
Dai nostri test possiamo confermare i tempi dichiarati da OPPO: partendo da un livello di batteria del 5% abbiamo impiegato solo 10 minuti per raggiungere il 50%, 25 minuti per il 90% e 34 minuti per la ricarica completa.
Peccato solo per l’assenza della ricarica wireless, unica mancanza che abbiamo trovato andando proprio a volerla cercare.
ColorOS 7.1
Con OPPO Find X2 Pro esordisce la nuova iterazione della ColorOS, arrivata alla versione 7.1 e basata su Android 10. Sono integrate tutte le novità già introdotte da Google in Android 10, come il tema scuro e il Benessere Digitale, ma anche OPPO ci ha messo di suo e ha migliorato l’esperienza d’uso, a partire dal punto di vista grafico, con colori meno saturi, icone personalizzabili e finalmente un display always-on che mostra le notifiche della app terze e aggiunge effetti grafici gradevoli all’arrivo di notifiche o chiamate.
Arrivano poi la modalità multi-utente, la cassaforte per i file personali, la protezione di pagamenti e informazioni personali, e tutta una serie di ottimizzazioni che rendono più fluido l’utilizzo del sistema e più rapide le operazioni.
Molto gradevole OPPO Relax, che offre una serie di suoni ambientali, musiche strumentali e rumore bianco per rilassarsi e concentrarsi arricchiti dal Dolby Atmos, ma anche esercizi per la respirazione.
Ed anche il feedback aptico è stato ulteriormente migliorato, grazie ad un motore che produce vibrazioni più regolari lungo tutta la superficie del terminale.
Conclusioni
In conclusione possiamo dire che OPPO ha fatto centro ancora una volta, con un reale miglioramento di tutti gli aspetti chiave dei suoi già ottimi smartphone, e ci ha consegnato un dispositivo davvero eccellente.
Abbiamo già il miglior smartphone del 2020? Non è facile dirlo, dal momento che ancora devono essere svelati alcuni fra i flagship più attesi da parte di altri brand, ma senza dubbio OPPO ha messo una seria ipoteca sulla possibile vittoria del premio annuale.