Tutti i dettagli sul Panasonic TX-65EZ1000: TV OLED 4K da 65 pollici
A scanso di equivoci, va detto immediatamente che questo Panasonic TX-65EZ1000 non è un televisore OLED Ultra HD come tutti gli altri perché è per sua natura un apparecchio semiprofessionale. Non sarebbe quindi corretto porlo a diretto confronto con gli altri modelli commerciali di punta del momento, come l’eccellente Sony Bravia A1.
Un po’ come fece qualche anno fa con l’EZ60 (l’ultimo, compianto TV al plasma prodotto da Panasonic, da molti considerato il miglior TV Full HD mai creato), il produttore giapponese ha infatti voluto letteralmente mostrare i muscoli.
Per potenza di elaborazione e specifiche, l’EZ1000 è un prodotto accostabile al settore del professional imaging, nel quale Panasonic è da tempo attivo con collaborazioni importanti nel mondo del cinema e della fotografia professionale; il che gli ha permesso di sviluppare tecnologie proprietarie innovative.
Panasonic EZ1000: prezzo e disponibilità (↑)
Il Panasonic EZ1000 non è, forse, un prodotto per tutti dato un prezzo di lancio di €6.999, ossia più del doppio di molti modelli OLED del medesimo polliciaggio. Eppure il produttore non lo ritiene affatto eccessivo considerando il proprio TV di punta lo stato dell’arte dell’OLED 4K, un televisore dichiaratamente rivolto ai palati raffinati della purezza visiva e della resa cinematografica.
Panasonic EZ1000: design (↑)
Come altri produttori, anche Panasonic quest’anno ha scelto un pannello OLED LG di ultima generazione, dato il divario tecnico fra quanto sviluppato dal costruttore coreano rispetto alla concorrenza.
Tuttavia, nessuna altra traccia di LG rimane nell’EZ1000 se non il pannello stesso. Tutto il resto è stato ingegnerizzato e sviluppato nei centri R&D di Panasonic, a partire dal design con quell’impronta minimalista quasi cruda tipica del marchio giapponese.
Meno impressionante del Sony A1 in quanto ad impatto estetico, questo OLED si distingue tuttavia per una cornice in metallo lucido unicamente esterna, impreziosendo nettamente il pannello. Di contro il retro in plastica non è particolarmente raffinato, ma almeno è molto ben accessibile. D’altro canto, i suoi 65 pollici (1452 x 918 x 330 mm, ma profondità molto contenuta) figurano meglio se appesi a una parete o se posti su di un mobile piuttosto che al centro della stanza.
Per stare in piedi, Pnasonic ha sviluppato un nuovo supporto centrale in metallo, inaspettatamente complesso da montare ma anche piccolo rispetto alle dimensioni dello schermo. Ad ogni buon conto, è molto resistente (e poi il TV non pesa molto). L’effetto che fa è che il grosso pannello sembri sospeso in aria. Non male davvero.
Elemento senz’altro caratterizzante è rappresentato dalla soundbar in dotazione, progettata per agganciarsi al piedistallo nascondendo in esso qualsiasi filo e poggiare sul medesimo piano del piedistallo. Per estensione, la soundbar pareggia esattamente la larghezza del pannello testimoniando anche qui un effetto stilistico gradevole.
Assieme al TV ci sono due telecomandi. Il primo, nella classica forma allungata e squadrata, si presenta in una elegante livrea in metallo chiaro con tasti retroilluminati. Facilmente utilizzabile con una sola mano, ricco di tasti ma molto intuitivo, ben si abbina all’alta gamma del televisore. Il secondo, anch’esso in metallo ma più piccolo e stondato, raggruppa solo i comandi principali, a cui unisce un touchpad (ricoperto in plastica ruvida nera) molto utile per interagire più facilmente con la Smart TV.
Panasonic EZ1000: specifiche e caratteristiche tecniche (↑)
Il Panasonic EZ1000 adotta il potente processore Studio Colour HCX2 grazie al quale il produttore dichiara di aver raggiunto un livello di accuratezza Delta Zero – vale a dire privo di difetti nei colori, nei toni bianchi e nei toni di grigio – e di poter offrire una resa video paragonabile a quella degli strumenti professionali. Non deve quindi stupire il fatto che questo TV consenta ai professionisti di caricare i propri presetting (3D LUT) tramite memoria USB o SD.
Inoltre l’EZ1000 esce dalla fabbrica con settaggi molto accurati, frutto della collaborazione con i coloristi Deluxe di Hollywood, ed è certificato THX 4K Display e Ultra HD Premium (UHD Alliance). Supporta i nuovi standard HDR10 and HLG, ma non il Dolby Vision e il 3D.
Al pannello OLED 4K Panasonic ha anche aggiunto alcuni strumenti software mirati a sopperire agli attuali limiti della tecnologia organica – nominalmente, il picco di luminosità limitato rispetto agli LCD, un effetto banding tipicamente visibile nelle scene fortemente contrastate e un tono del bianco che vira verso il magenta – con un sistema dedicato all’aumento del picco di luminanza (fino a 670 nits secondo Panasonic, il che non è male per un OLED), il WCG (Wider Colour Gamut) e l’Absolute Black Filter che riduce il magenta sopperendo anche ai riflessi della luce ambientale.
Per compensare l’effetto sfarfallio delle immagini in rapido movimento, Panasonic adotta l’Intelligent Frame Creation (IFC), che raddoppia le circa 350 linee del TV tramite interpolazione, e il Clear Motion con Black Frame Insertion (BFI), che aiuta a ridurre l’effetto che i fotogrammi hanno per natura sulla retina restandovi impressi per alcuni millisecondi (attivandolo, però, si abbassa il livello di luminosità quindi è meglio disattivarlo quando si vuol sfruttare l’HDR).
In ambito videogiochi, poi, sebbene manchi un setting dedicato vero e proprio, basta attivare il Game Mode a prescindere da qualsiasi modalità e impostazione sia stata scelta perché il televisore elimini automaticamente tutto ciò che è superfluo o che rallenta i frame. Una soluzione pratica e soprattutto efficace per limitare l’input lag incubo dei gamer, e l’effetto è assolutamente buono.
Standard, seppur ampia, la connettività: 4 HDMI, 3 USB, slot SD, doppio slot per CAM, Common Interface, tuner DVB-T2 e DVB-S2, uscita digitale ottica, jack per le cuffie e porta Ethernet, oltre al Wi-Fi integrato. Scendendo in dettaglio, tutte le HDMI supportano gli input 4K/60p, HDR, WCG, HLG and HDCP 2.2 mentre una sola l’ARC; delle tre USB, una è 3.0.
Panasonic EZ1000: Smart TV e impostazioni (↑)
Panasonic si è impegnata a proseguire autonomamente il progetto Firefox OS nonostante l’abbandono della piattaforma da parte della stessa Firefox, volendo offrire ai propri televisori un’interfaccia Smart TV agile e agevole. Ecco quindi My Home Screen 2.0.
La UI è apparentemente identica alla precedente versione, ma andando a fondo nella navigazione si scoprono alcune interessanti sorprese quali la possibilità di creare cartelle raccoglitrici per ordinare le app preferite a tema o per utente, un Media Player rinnovato con il supporto per i formati 4K HDR10 e HLG e un tasto dedicato e personalizzabile sul nuovo telecomando.
Le app disponibili per questa piattaforma non sono però tantissime e di alcune si sente particolarmente la mancanza. Ad esempio, sebbene sia attesa prossimamente, al momento manca quella di Amazon Prime Video. Non potevano invece mancare Netflix (c’è anche il tasto dedicato sul telecomando), Infinity, Mediaset Premium Play, Chili, YouTube, Vimeo e DailyMotion.
Il sistema operativo non include invece l’accesso alle impostazioni del televisore, raggiungibili dall’ormai riconoscile menu dedicato, molto ben organizzato e intuitivo e, in questo caso, ancor più approfondito. L’EZ1000 dà infatti accesso a una gran quantità di settaggi, dai vari preset (tutti efficaci) fino al controllo minuzioso di ogni aspetto (con calibrazione a 10 punti): temperatura colore, gamma dinamica, bilanciamento del bianco e scala dei grigi. Esperti e non saranno pienamente soddisfatti e a proprio agio.
Panasonic EZ1000: qualità dell’immagine (↑)
L’eccellente lavoro di ingegnerizzazione prima e di ottimizzazione poi fanno sì che il Panasonic EZ1000 sia praticamente perfetto fin dalla prima accensione (di fabbrica arriva impostato sulla modalità Normale).
In seguito, sono stati comunque attivati i preset THX e True Cinema (provando a usare anche Professional 1 e 2) e l’IFC è stato impostato su Basso per non abbassare troppo il livello dei dettagli pur garantendo una gestione migliore delle immagini in movimento.
Il risultato è stato eccellente sotto ogni punto di vista e in ogni contesto, merito anche di un ottimo upscaling che aumenta benissimo il livello qualitativo delle immagini provenienti da digitale terrestre e da Sky in risoluzione standard.
Ovviamente, salendo di definizione si comincia a vedere tutta la potenza di questo TV, a partire dai canali HD e da Netflix fino ai Blu-ray. Si resta a bocca aperta per livello di definizione, colori e contrasto. Non serve un occhio esperto per capire immediatamente che si ha davanti qualcosa di diverso dal resto; e chi ne capisce anche solo un minimo saprà di aver trovato il nuovo punto di riferimento nel panorama OLED Ultra HD.
Le immagini sono straordinariamente uniformi e prive di vignettatura. La profondità e garantita da un incredibile nero e da un rapporto di contrasto ottimo fin nella definizione dei dettagli delle ombre. I colori sono saturi e accessi ma rimangono tuttavia molto realistici. Anche l’angolo di visuale è ottimo e le immagini in movimento sono gestite perfettamente anche con gli eventi sportivi.
Solo i veri esperti potrebbero sentire l’esigenza di agire sul fine tuning, poiché le differenze sono talmente irrisorie da rendere questa operazione superflua.
Il valore superlativo di questo TV cala a “solo” ottimo quando si attiva l’HDR per i contenuti in questo formato. Provando Netflix e un paio di Blu-ray Ultra HD emerge inevitabilmente il limite tecnico dell’OLED, incapace di raggiungere un livello di luminanza di 1000 nits utili a sprigionare tutta la forza di impatto visivo racchiusa nel High Dynamic Range, specie a livello di luminosità e di contrasto.
Ne risultano immagini meno impattanti nelle sequenze in bassa luce come le scene notturne. Sia chiaro però che il risultato non deluderà: colori accurati e penetranti, nero perfetto e definito in ogni sua gradazione senza alcuna sgranatura
Panasonic EZ1000: audio integrato (↑)
L’audio per i sottilissimi pannelli OLED è un vero tallone d’Achille. Difficilmente collocabili, spesso piccoli e poco potenti, non rendo quasi mai degno merito alla ricchezza delle immagini. Panasonic ha aggirato il problema integrando una soundbar nel TV, seppur staccata da esso.
La soluzione adottata, nata dalla collaborazione con i laboratori Technics prende il nome di Dynamic Blade Speaker ed è comporta da ben 14 diffusori (8 woofer, 4 squawker, 2 tweeter, un quadruplo radiatore passivo per i bassi) e da un amplificatore integrato da 80W.
Ne risulta un raggio molto ampio, tuttavia non si avverte un effetto di Virtual Surround. La gamma sonora + molto efficace in tutti i toni medi e discreta in quelli alti. In particolare i dialoghi sono ottimi e la musica molto chiara.
Purtroppo i bassi non sono affatto sufficienti e sono questi, più di ogni altra cosa, che fanno avvertire l’esigenza di un suono di livello superiore. D’altronde non optare per un sistema audio multicanale di fascia alta appare come un controsenso quando si sceglie un televisore come l’EZ1000. In tal caso, si può riporre nell’imballaggio la Dynamic Blade e montare il TV senza.
Panasonic EZ1000: recensione (↑)
Un televisore OLED come l’EZ1000 di Panasonic è un prodotto che non accetta compromessi in termini di qualità assoluta dell’immagine. Sotto questo aspetto, è davvero arduo trovare un difetto a questo top di gamma.
Già con le impostazioni di fabbrica, la resa cromatica, il livello di dettaglio e di contrasto, la profondità e il dettaglio hanno quasi del miracoloso. Da adesso in poi sarà impossibile non usare l’EZ1000 come termine di paragone assoluto per valutare altri OLED.
Certo è che tutto questo ha un prezzo molto caro, che lo pone ben al di sopra della concorrenza, limitandone probabilmente il successo commerciale. Ma questo, Panasonic, lo sa ed è per questo che immette sul mercato anche un’opzione più abbordabile, ma che condivide molte delle caratteristiche dell’EZ1000, vale a dire l’EZ950 (disponibile anche nella versione da 55”).
Altrettanto certo è che gli appassionati, gli amanti della purezza d’immagine e i professionisti troveranno in questo televisore OLED ogni possibilità di personalizzazione e ampia soddisfazione.
Unici limiti sono dati dall’assenza del Dolby Vision, da un upscaling che perde qualche punto rispetto al Sony A1 (ma è davvero poca cosa) e da un’interfaccia per la Smart TV ben poco supportata dai produttori di terze parti.