Come da tradizione
La Panasonic Lumix DMC-TZ20 succede al best seller TZ10 del 2010, proseguendo la tradizione del produttore giapponese che vede il rilascio annuale di una versione aggiornata della sua compatta super-zoom, in un settore sempre a più forte concorrenza.
La Panasonic Lumix DMC-TZ20 rappresenta un passo in avanti molto più grande rispetto a quello compiuto dal suo predecessore riferito alle generazioni precedenti, soprattutto per specifiche tecniche e di conseguenza prestazioni sul campo.
A guadagnare sono soprattutto la reattività dello scatto, la velocità nella raffica e la qualità nella ripresa video (formato Full HD 1080i). L’antenna GPS integrata permette, inoltre, di geolocalizzare le foto per individuarle facilmente nelle mappe dei social network, e non manca un database di riferimento che mostra lo stato e la città in cui si sta scattando, fornendo in tempo reale notizie sul luogo d’interesse turistico.
Panasonic prosegue anche nella diffusione del touchscreen sulle proprie fotocamere, dotando anche la Lumix TZ20 di un luminoso e contrastato schermo da 3″ con 460.000 pixel, oltre a veder passare la massima estensione dello zoom a 16x (dai 12x della precedente TZ10).
Tra le funzioni accessorie più interessanti, doveroso citare la registrazione di video slow motion, la riduzione avanzata del rumore nello scatto ad alta sensibilità ISO e la modalità di cattura d’immagini 3D.
Ottica
Non sono tutte rose e fiori per la Panasonic Lumix DMC-TZ20, però gli aspetti positivi sono tanti. Iniziamo da questi. In primo luogo c’è l’obiettivo Leica DC con stabilizzazione ottica Power OIS, la base su cui costruire una compatta super-zoom di successo. Dopo un paio di generazioni di esemplari con estensione 12x, la gamma, che comprende anche l’entry-level TZ18, è stata potenziata a 16x. A guadagnare significativamente è la portata che passa da 300 a 384 mm equivalenti, con un piccolo miglioramento anche per il grandangolo, un poco più ampio: ora è a 24 mm rispetto ai precedenti 25 millimetri.
Nell’utilizzo sul campo della Panasonic Lumix DMC-TZ20 poco o nulla è precluso: un 24-384 mm f:3,3-5,9 si adatta ai panorami, ai primi piani e al tele spinto. Se in questo ultimo caso l’obiettivo, come in tutte le super-zoom, perde contrasto alle focali più lunghe e mostra distorsioni alle estremità in quelle più corte, non sembra soffrire di altre aberrazioni ottiche. Probabilmente, il processore grafico Venus Engine HD compie qualche correzione digitale dietro le quinte, con importanti miglioramenti sulla riduzione del rumore e sulla nitidezza: gli scatti in JPG fino a 400 ISO ci hanno soddisfatto nel complesso, ma oltre diventa veramente difficile ottenere immagini soddisfacenti anche registrando in RAW. Ai valori ISO più bassi, invece, le immagini sono nitide, dettagliate e con una ragguardevole gamma dinamica per una compatta.
Altro aspetto positivo è l’assenza di vignettatura o di altri fenomeni sgradevoli come il cosiddetto purple fringing. La messa a fuoco è rapida e precisa su soggetti con contrasto elevato.
Sulla Panasonic Lumix DMC-TZ20 ci sono pochi parametri su cui si può agire, a parte i fondamentali automatismi e controlli su esposizione e sensibilità, ma si può comunque contare su un menu ben congegnato e su un’interfaccia touch intuitiva che rende le riprese più divertenti. Di contro, abbiamo trovato poco intuitivo l’interruttore per passare dalla modalità di ripresa a quella di riproduzione, quando sarebbe stato più utile un tasto dedicato.
Sensore
Il secondo grande cambiamento della Panasonic Lumix DMC-TZ20 riguarda il sensore, con il passaggio dal CCD alla tecnologia MOS, con un grande salto in avanti in fatto di risoluzione (14,1 megapixel).
La lettura più veloce dei dati è responsabile di un sostanziale incremento della velocità di scatto continuo da un mero 3-5 immagini a 3,7 fps della TZ10 alle 12-14 a 10 fps della Panasonic Lumix DMC-TZ20, alla massima risoluzione.
Il risultato è confermato dai nostri test, compiuti impiegando la nuova velocissima scheda SD Gold da 8 GB di Panasonic (fino a 25 Mb/s in scrittura).
Si possono poi raggiungere velocità di scatto superiori agendo sulla risoluzione: 40 fps a 5 megapixel, 60 fps a 2,5 megapixel, per finire la ripresa slow motion 220 fps a risoluzione QVGA.
Il sensore MOS permette anche la registrazione video a 1080i con grande ricchezza di dettagli. È possibile usare lo zoom durante le riprese, sfruttando anche l’estensione digitale 21x con una perdita di dettaglio sopportabile.
Così come nello scatto, anche nella ripresa video l’autofocus si è dimostrato preciso e reattivo, con una ripresa della messa a fuoco repentina ogni volta che veniva persa.
GPS
Proseguendo nelle funzioni accessorie della Panasonic Lumix DMC-TZ20, il GPS integrato ora prevede un archivio migliorato e più ampio in fatto di punti di riferimento memorizzati, appena aggiornato tramite l’ultimo firmware reso disponibile da Panasonic. Inotre è possibile personalizzare la geolocalizzazione delle foto nel caso la TZ20 si sbagli.
Purtroppo le informazioni archiviate nei dati EXIF comprendono solo longitudine e latitudine, mancando ancora il dato di altitudine. Inoltre nella riproduzione delle foto appena scattate, non c’è alcun modo di visualizzare le coordinate insieme agli altri dati di scatto. Va riconosciuto comunque il merito a Panasonic di essere l’unica azienda che implementa il GPS su una fotocamera compatta, accompagnandolo con un database di riferimento che permette di vedere i nomi dei luoghi turistici di maggiore interesse che compaiono sullo schermo durante la cattura e la riproduzione.
Per finire con le modalità di scatto accessorie della Panasonic Lumix DMC-TZ20, troviamo una nuova opzione 3D nella ghiera di selezione delle modalità di ripresa, che sfrutta le informazioni di parallasse durante lo spostamento della fotocamera per generare un apprezzabile effetto tridimensionale. Bisogna scegliere con cura il soggetto da riprendere, in primo piano e staccato per bene dallo sfondo, oltre ad avere una mano ferma durante lo spostamento della TZ20 in orizzontale, ma i risultati sono convincenti una volta visualizzati su un televisore 3D.
Conclusioni
Per molti aspetti la Panasonic Lumix DMC-TZ20 è una risposta alla concorrenza, data la crescente competizione nel settore delle compatte super-zoom da viaggio, tra cui la crescente portata del teleobiettivo.
Panasonic vuole assicurarsi un posto di rilievo nella competizione e questa è una buona notizia per il consumatore, non solo per i progressi nell’implementazione del GPS, ma anche e soprattutto per la qualità dell’ottica e nella reattività dello scatto.
La Panasonic Lumix DMC-TZ20, globalmente, offre una buona la qualità delle immagini per una compatta di questa classe e, se visualizzate foto a pieno schermo o le stampate in formato cartolina, sarete soddisfatti nel complesso.