C’era una volta la Sony a fare la padrona del mercato delle mirrorless full frame. Un mercato che però è stato improvvisamente stravolto: nei mesi di Agosto e Settembre 2018 sono state infatti annunciate le mirrorless full frame prima di Nikon e poi di Canon. Nel mezzo del delirio delle reazioni di appassionati e professionisti è arrivata qualche settimana dopo l’annuncio che anche Panasonic avrebbe presentato la sua proposta.
Quindi dopo esattamente 10 anni dal lancio della prima mirrorless micro quattro terzi Panasonic Lumix G1, arrivano sul mercato due mirrorless full frame sotto il nome di Panasonic Lumix S1 e Panasonic Lumix S1R. Quest’ultima colpisce per l’elevata risoluzione proposta, pari a 47.3 Megapixel ma che può raggiungere i 187 Megapixel sfruttando il sensore stabilizzato per delle riprese in multiscatto.
Panasonic Lumix S1R: recensione e prezzo
Panasonic Lumix S1R: prezzo (↑)
La Panasonic Lumix S1R è in vendita al prezzo di listino di Euro 4599,99 nel kit con lo zoom Panasonic Lumix S 24-105mm f/4L Macro OIS.
Panasonic Lumix S1R: caratteristiche (↑)
La Panasonic Lumix S1R è una mirrorless basata su un sensore full frame CMOS, privo di filtro passa basso ma non retroilluminato, da 47.3 Megapixel. Il processore utilizzato è l’ultima generazione del Venus Engine, capace di garantire raffiche da 9 fps con fuoco singolo e 5 fps con fuoco singolo, andando a registrare i dati su un doppio slot per schede SD e XQD. La sensibilità ISO può variare da 100 a 25.600 ISO e può essere estesa dai 50 ai 51.200 ISO.
Il mirino elettronico registra un record: grazie ai suoi 5.76 Megapixel, al suo ingrandimento 0.78x e al suo refresh rate di 120 fps, risulta il migliore mirino elettronico sul mercato. Il touch screen è invece costituito da un pannello da 3.2" e 2.1 Megapixel, purtroppo orientabile in modo limitato. Complete le connessioni: USB C con ricarica, HDMI, telecomando, PC Sync, microfono e cuffie.
L’autofocus è a rilevamento di contrasto basato su una scansione a 480 fps della scena inquadrata, fatto che consente di agganciare il soggetto in 0.08 secondi, potendo scegliere tra 225 aree con una sensibilità da -6 a +18 EV e che riescono a funzionare anche con ottiche fino a f/11. In ambito video si possono fare riprese 4K 60p e FulHD 180p, mentre sul fronte della connettività wireless sono disponibili sia il Bluetooth che il WiFi.
Da segnalare l’otturatore garantito fino a 400.000 cicli e il sensore stabilizzato su cinque assi, che in abbinamento ad ottiche stabilizzate permette di attivare la funzionalità Dual IS: garantisce scatti nitidi anche con tempi di 6 stop inferiori a quelli di sicurezza. Il tutto racchiuso in un corpo completamente tropicalizzato.
Panasonic Lumix S1R: design (↑)
Quando si prende in mano la Panasonic Lumix S1R è impossibile non restare colpiti dalla sensazione di robustezza: la qualità dei materiali utilizzati è immediatamente percepibile al tatto. Così come è impossibile non notare quanto dimensioni e peso siano importanti: 148,9 x 110 x 96,7 mm e 1.016 grammi, scheda di memoria e batteria da 3050 mAh inclusi. Le dimensioni generose consentono comunque un’ottima impugnatura e il corpo macchina non è minimamente sbilanciato anche da ottiche tutt’altro che leggere come il Panasonic Lumix S 24-105mm f/4L Macro OIS.
Avendo a disposizione un corpo macchina dalle misure generose, la Panasonic non ha minimamente lesinato su ghiere e pulsanti. Pulsanti che sono poi tutti personalizzabili nell’utilizzo. Come per esempio il selettore a due posizioni alla sinistra della baionetta, a cui si può assegnare l’attivazione della modalità notte. Preziosa la leva lock, che consente di bloccare sia i tasti che le ghiere, in modo da non variare involontariamente le impostazioni in situazioni di luce controllata e costante.
Meno azzeccata la posizione della leva di accensione, scomoda da raggiungere con una mano sola: è necessario sorreggere la fotocamera con la mano sinistra per poter accendere e spegnere la fotocamera. Dispiace inoltre notare che sia stato eliminato il display completamente snodato presente nelle micro quattro terzi del marchio: lo snodo proposto sulla Panasonic Lumix S1R è macchinoso e non è possibile utilizzarlo per inquadrarsi da soli nei selfie o vlog.
Infine da segnalare la mancanza di una protezione del sensore quando si cambia ottica.
Panasonic Lumix S1R: recensione (↑)
Fotografare o riprendere video con la Panasonic Lumix S1R è un vero piacere: autofocus, esposimetro, bilanciamento del bianco, stabilizzatore, tutto lavora in modo veloce e preciso. Solo i menù possono spaventare all’inizio data la mole di opzioni disponibili, ma fortunatamente le voci sono bene organizzate. Si riesce quindi in breve tempo a cucirsi la fotocamera addosso alle proprie abitudini operative.
I risultati sono inoltre fin da subito convincenti, grazie alla bontà del Panasonic Lumix S 24-105mm f/4L Macro OIS: pur non avendo un’elevata apertura massima di diaframma, restituisce un ottimo bokeh e ha una resa nitida e contrastata a tutte le focali anche a tutta apertura. Sul fronte del rumore digitale gli scatti sono ottimi dai 100 agli 800 ISO. A partire dai 1600 ISO si inizia a notare la presenza di grana e l’intervento della riduzione rumore, che comunque non intacca il dettaglio fino ai 6400 ISO.
Solo i massimi valori di 12800 e 25600 ISO fanno notare la perdita del dettaglio, pur restando sempre coerenti cromaticamente. Impressionante infine il livello di dettaglio raggiungibile attivando il multiscatto: i 187 Megapixel soddisfano a pieno anche ai pixel peepers più esigenti.
In definitiva avere alle spalle 10 anni di esperienza nel settore delle mirrorless non è da tutti: alla prova dei fatti la Panasonic Lumix S1R risulta un prodotto già a punto e convincete sia per il piacere di utilizzo che della qualità dei risultati. Esame di maturità superato.