Il più amato dai geek
Pebble non è solamente uno degli smartwatch più popolari, ma anche uno dei dispositivi elettronici dell’anno. Ha ottenuto un incredibile successo già sulla piattaforma Kickstarter, quando era solo un progetto in cerca di finanziamenti, ma si è trasformato ben presto in uno degli orologi più amati dai geek. In realtà, è molto meno sofisticato di quanto si possa pensare poiché possiede funzionalità base, ma rispetto agli altri dispositivi indossabili attualmente sul mercato ha numerosi vantaggi.
La confezione del Pebble è molto minimal e ricorda quella dei prodotti Apple: ha dimensioni molto contenute, è principalmente di colore bianco e contiene al suo interno solo l’orologio, un particolare cavo per la ricarica della batteria, un libretto informativo di base e il foglio per la garanzia, che ha la durata di un anno.
È stato costruito con un corpo sottile e leggero (52×36×11,5 millimetri, peso di 38 grammi compreso il cinturino), molto più degli altri smartwatch concorrenti, ha cinturini intercambiabili con altri di tipo standard (22 millimetri) e ha un display antigraffio e impermeabile, dunque l’orologio può esser usato anche in acqua (fino a 5 metri di profondità).
L’esperienza d’uso
Pebble è molto comodo da indossare poiché è leggero, si adatta bene non solo al polso di un uomo ma anche a quello più piccolo di una donna (il cinturino dispone di ben nove buchi quindi è possibile regolarlo per polsi di tutte le dimensioni) e ha dei bordi lisci che non provocano alcun fastidio alla pelle.
Grazie alle sue caratteristiche di impermeabilizzazione, può esser usato ad esempio anche sotto la doccia, in piscina, al mare oppure sotto la pioggia, e, a differenza degli altri prodotti rivali, integra una batteria in grado di garantire un’ottima autonomia d’uso, ovvero di circa sette giorni di utilizzo medio o cinque giorni se intenso. Per fare un confronto, quelle del Samsung Galaxy Gear e del i’m Watch durano un giorno con un utilizzo medio, mentre quella del Sony SmartWatch 2 dura circa cinque giorni, se si limita al massimo la retroilluminazione.
Via Bluetooth 4.0, Pebble si abbina a un qualsiasi smartphone basato su Android o iOS, da cui si gestiscono le impostazioni dell’orologio e altri aspetti – come le app e le watchfaces installate – tramite una companion app denominata, appunto, Pebble. Il team segnala che l’accoppiamento dei due dispositivi andrà a influire sull’autonomia dello smartphone di circa un 10%.
Il sistema operativo in esecuzione è Pebble OS, piuttosto scarno di funzionalità soprattutto se non si abbina il device al cellulare. Il menu ha infatti poche opzioni, ovvero quelle per la creazione e la modifica degli allarmi, per la riproduzione dei brani musicali memorizzati sullo smartphone (si possono solo scegliere e avviare, e non controllarne il volume, ad esempio), per le Impostazioni di sistema e per le watchfaces, ovvero le tipologie di orologio tra cui scegliere. Sono tantissime quelle realizzate e distribuite gratuitamente dagli sviluppatori e si possono creare facilmente attraverso il Generator, che permette anche di crearne una con un’immagine a propria scelta.
L’aspetto più importante di Pebble è però relativo alle notifiche e al modo in cui si ricevono. Lo smartwatch non emette alcun suono, ma una vibrazione discreta che eviterà di far sapere a tutti di aver ricevuto un messaggio, un commento o una chiamata telefonica; si ha così a portata di polso un sistema capace di informare tempestivamente sulla ricezione di una telefonata, di un SMS, di un messaggio privato su Facebook, di un commento su Twitter o di un messaggio su WhatsApp. La risposta diretta via Pebble è invece possibile solo con un’app di terze parti, Pebble Messenger, disponibile per il download gratuitamente.
Per il momento il sistema operativo di Pebble è localizzato solo in inglese e si attende l’introduzione del supporto alle altre lingue, tra cui l’italiano.
Hardware
Il segreto per una durata della batteria più che sufficiente e per un’ottima leggibilità sta nel display, un e-paper in bianco e nero da 1,26 pollici con risoluzione di 114×168 pixel che permette di visualizzare i contenuti e le notifiche con diversi tipi di font, di orologi e di altre icone. A dire il vero, abbiamo notato qualche strana macchia nera durante l’uso sotto il sole, ma nulla che impedisca una visualizzazione corretta dei caratteri e degli altri elementi su schermo.
Il display non è touchscreen ma vi sono in tutto quattro pulsanti fisici, uno posizionato sulla sinistra, che serve per tornare indietro nelle schermate, e altri tre sulla destra, che servono per scorrere su e giù e per confermare le operazioni. È inoltre presente un sistema di retroilluminazione che illumina per breve tempo lo schermo quando si riceve una notifica o quando viene utilizzato attraverso uno dei qualsiasi quattro pulsanti ; la luce emessa è abbastanza debole, ma più che sufficiente.
Dato che l’orologio è impermeabile, il team di Pebble ha scelto di usare uno speciale connettore per la ricarica della batteria, che avviene tramite connessione magnetica.
All’interno del corpo vi è un processore ARM Cortex-M3 da 80 MHz, una bussola digitale, un sensore di luminosità ambientale e un accelerometro, che ad esempio è in grado di riconoscere quando l’utente avvicina l’orologio all’occhio e di illuminare automaticamente il pannello.
L’app store di Pebble
Per sfruttare appieno le funzionalità di Pebble si ha bisogno dell’app compagno per smartphone, da cui si potranno facilmente scaricare le watchfaces aggiuntive e soprattutto le applicazioni di terze parti. Oltre a Messenger, che permette di rispondere ai messaggi tramite un sistema parecchio intuitivo, è presente, ad esempio, Music Boss, che aggiunge il controllo del volume per i brani musicali direttamente dall’orologio, Pebble Notifier, per abilitare le notifiche da tutte le app a propria scelta, e il classico Tetris, un ottimo passatempo. Ci sono anche diversi software per il fitness, tra cui Jawbone, Fitbit e il più noto RunKeeper, che mostra distanza, velocità e durata dell’allenamento direttamente sul piccolo schermo dell’orologio.
Le app sono tante, ma ancora poco varie e soprattutto quelle gratuite sono pochissime.
Comprare Pebble o no?
Gli smartwatch rappresentano ancora un dispositivo accessorio e per nulla indispensabile, almeno nelle funzionalità che possiedono oggi, e Pebble non fa la differenza in tal senso. Può però essere un orologio utile per chi spesso prende lo smartphone per controllare messaggi, chiamate perse, tempo, oppure per monitorare gli obiettivi di fitness, per riprodurre la propria musica preferita, o per chi non vuole perdersi un’email o una notifica da una particolare applicazione.
In uno di questi casi, Pebble ha la capacità di rendere la vita più facile: già dopo averlo usato per pochi minuti, è possibile capire perché si può iniziare a lasciare il telefono silenzioso per tutto il tempo.
Pebble è disponibile sul sito ufficiale GetPebble al prezzo di 150 dollari – circa 110 euro al cambio attuale – in diverse colorazioni, ovvero nero, bianco, grigio, rosso e arancione.