Pronta a tutto
Le fotocamere rugged, come la Pentax WG-3, ossia impermeabili, antiurto e resistenti agli agenti atmosferici, sono la scelta di molti fotografi abituati a scattare in situazioni estreme. Che si tratti di foto subacquee, in presenza di neve o magari in zone soggette a venti molto forti e portatori di polvere o sabbia, spesso la scelta di uno di questi strumenti si rivela obbligata per evitare di danneggiare altri dispositivi meno resistenti.
Pentax offre da anni una linea di fotocamere così “blindate” e ha rilasciato ora sul mercato la sua WG-3, disponibile sia in edizione normale sia GPS. Abbiamo testato quest’ultimo modello, dotato di numerose caratteristiche aggiuntive, per scoprire se si tratti di un compagno adeguato per le escursioni fotografiche più avventurose.
Dotazione tecnica e design
A livello di scheda tecnica, la Pentax WG-3 GPS si presenta piuttosto bene. Presenta, infatti, un sensore CMOS da 16 megapixel, un obiettivo zoom 4x equivalente a un escursione focale di 25-100 mm (dunque con un buon grandangolare), un’apertura massima piuttosto luminosa (rispettivamente f/2.0-4.9), uno schermo LCD da 3 pollici di diagonale e 460.000 punti di risoluzione, stabilizzatore integrato e, soprattutto, l’inclusione di modulo GPS, altimetro e barometro, che danno a questa fotocamera un carattere realmente unico.
Anche a livello di design, la Pentax WG-3 GPS si dimostra molto particolare, integrando elementi insoliti per una fotocamera compatta come, ad esempio, un display anteriore retroilluminato, che mostrerà l’ora e l’altitudine (anche a fotocamera spenta), e una corona di sei luci LED disposte intorno all’obiettivo, che aiuteranno a rischiarare i soggetti, ad esempio, nelle fasi di ripresa macro.
Per il resto, il corpo macchina è costruito con ottima solidità, trasmettendo la sensazione di poter realmente resistere a urti e cadute accidentali (il produttore la garantisce per cadute fino a 2 metri) e non lasciando alcun dubbio per quanto riguarda l’impermeabilizzazione, certificata fino a 14 metri di profondità, un valore che dovrebbe soddisfare gli appassionati di immersioni e che non sempre si riscontra in prodotti di questa categoria. In particolare, lo sportellino sotto cui si celano batteria, scheda SD e connessioni è protetto da un dispositivo di chiusura a doppia azione, che garantisce di evitare aperture accidentali, e risulta ben sigillato dalle gommature.
L’unico dettaglio piuttosto scomodo è la ricarica della batteria, che si effettua in macchina (non c’è caricabatterie separato), quindi durante tutta l’operazione bisognerà lasciare lo sportellino aperto con batteria e scheda esposte. Per ovviare a questo, Pentax ha reso la fotocamera compatibile con il sistema di ricarica wireless a induzione, che però necessita di un caricatore da acquistare a parte.
A livello di dotazione, è invece piacevole la presenza nella confezione di un robusto laccio con moschettone, che può tornare utile per assicurare la fotocamera a sé o ad altre superfici nelle fasi di scatto più turbolente, o semplicemente per il trasporto.
Controlli e usabilità
I controlli della Pentax WG-3 GPS sono disposti quasi esclusivamente sul retro del corpo macchina, lasciando solo il tasto di scatto e di accensione sulla sua parte superiore. Nonostante le dimensioni piuttosto piccole dei tasti fisici, tutti risultano abbastanza semplici da raggiungere e operare, e comunicano un ottimo feeling di robustezza.
Il dispositivo di zoom, piuttosto che alla tradizionale ghiera disposta intorno al tasto di scatto, è affidato a un bilancere, probabilmente per consentire una più facile impermeabilizzazione della scocca. La cosa importante, comunque, è che tutti i controlli sono disposti sul lato destro della macchina, rendendo così del tutto possibile utilizzarla con una sola mano, ovviamente una priorità per tutte le fotocamere action.
A livello di usabilità generale, però, la Pentax WG-3 GPS risulta meno brillante di quanto il suo design azzeccato suggerisce, in particolare per quanto riguarda la resa dell’autofocus, generalmente abbastanza lento. Agganciare il soggetto, anche in condizioni di luce ottimale, richiede a questa fotocamera uno sforzo maggiore a quello generalmente osservabile nelle compatte moderne. Anche il tempo di attesa tra uno scatto e l’altro, soprattutto se si impiega il flash integrato, può risultare piuttosto lungo.
Sono discreti i tempi di accensione e di navigazione tra i vari menu, ma riguardo a questi ultimi dobbiamo dire di averli trovati meno chiari e user-friendly di quelli visti in altre compatte. Apprezzabile, comunque, è la presenza di un tasto function da personalizzare a proprio piacimento con le voci di menu utilizzate più frequentemente.
Gli abbondanti sensori di cui questa macchina è dotata si comportano piuttosto bene. In particolare, il modulo GPS ci è sembrato abbastanza rapido nell’aggancio del segnale e il tagging delle immagini scattate funziona a dovere. La performance di altimetro e barometro è, ovviamente, più complicata da giudicare, ma i valori offerti dalla fotocamera sembrano coerenti con le situazioni in cui la prova è stata effettuata, e lo stesso discorso vale anche per la funzione di bussola. La livella elettronica integrata, infine, è un prezioso aiuto per comporre correttamente le proprie immagini.
Qualità foto e video
A livello di qualità dell’immagine, la Pentax WG-3 GPS offre una performance discreta, ma non eccellente. I file catturati, se in presenza di luce ottimale, mostrano una buona quantità di dettaglio, un’esposizione ben misurata e una resa cromatica generalmente buona, neutra e piacevole.
Già ai valori ISO base, però, è possibile notare una dose abbondante di rumore digitale, specialmente nei toni medi. Superando i 400 ISO, diventa molto presente anche il rumore cromatico, che emerge con sgradevoli blocchi rosso-blu. Fortunatamente, l’apertura di f/2 in posizione grandangolare significa che l’obiettivo è in grado di raccogliere più luce della compatta media, rendendo quindi l’impiego degli alti ISO una necessità meno frequente.
Sul fronte video, la Pentax WG-3 GPS è in grado di catturare filmati fino alla risoluzione di 1080p, con 30 fotogrammi al secondo. La qualità, però, non è esaltante: se la resa cromatica è piacevole, il dettaglio è piuttosto compromesso e, sebbene sia possibile utilizzare lo zoom ottico durante le fasi di ripresa, questo si rivela parecchio rumoroso.
Il fronte audio, infine, risulta abbastanza attutito, probabilmente a causa della imbottitura necessaria per rendere impermeabile il corpo macchina.
Nel complesso, la qualità delle immagini catturate da questa fotocamera non è male per il suo particolare segmento di mercato e, senz’altro, si rivela adatto per un impiego sui social network e per stampe di piccole dimensioni, ma, uscendo dal settore delle antiurto, abbiamo visto prestazioni senz’altro superiori a parità di prezzo.
Verdetto
La Pentax WG-3 GPS è, sicuramente, una fotocamera dal carattere unico. La sua resistenza ad acqua, gelo e urti è, ovviamente, di per sé già abbastanza peculiare, ma a essa vanno ad aggiungersi un design estremo, la presenza di svariati sensori (GPS, altimetro, barometro, bussola, livella elettronica), un display frontale in grado di offrire utili informazioni e un’inedita dotazione di luci LED intorno all’obiettivo, per aiutare l’illuminazione di soggetti macro.
La qualità di foto e video non è stellare e, al prezzo ufficiale di circa 300 euro, è sicuramente possibile trovare fotocamere tradizionali in grado di offrire una performance migliore anche dal punto di vista dell’autofocus, qui piuttosto lento.
Se però quello di cui avete bisogno è una vera compagna di avventure, che sappia resistere a tutte le situazioni estreme a cui vorrete esporla, fornendovi al contempo informazioni avanzate che non trovereste in altre semplici fotocamere, la Pentax WG-3 GPS è senz’altro una delle poche compatte in grado di venire incontro alle vostre esigenze, e in questo senso può senz’altro giustificare anche il suo prezzo.