Il prezzo della rivoluzione
La ricerca persegue l’innovazione capace di coniugare qualità e semplicità d’uso, fissando nuovi traguardi di eccellenza nella manifattura e integrazione tecnologica. Una delle aziende di elettronica di consumo capace di trasformare tutto questo in realtà è proprio Philips. Quanto a brevetti e scoperte. il gigante olandese, infatti, non è certo secondo a nessuno e lo ha saputo dimostrare anche attraverso la nuova serie 9000 di TV LCD con pannelli LED-backlit e Local Dimming. Sono molti i competitor sul mercato a offrire simili sistemi, è vero, ma non tutti con lo stesso pregevole risultato.
I passati pannelli, costantemente illuminati, non consentivano di raggiungere una ragguardevole ricchezza cromatica e neri profondi. Poi si è ottenuto un netto miglioramento con l’introduzione dei LED e la successiva venuta dei cosiddetti LED attivi, ovvero il Local Dimming. Un notevole balzo in avanti, questo, che consente a ciascun LED di agire in maniera indipendente, con accensione e spegnimento dinamici in funzione dell’immagine stessa. Un traguardo d’eccellenza per il livello del nero, al posto dell’impressione di stare osservando una scala di grigi eccessivamente illuminati…
La produzione di questi pannelli ha ancora un costo superiore alla media, per via della complessa elettronica, che non solo deve fare pervenire l’immagine al pannello, ma eseguire calcoli in tempo reale per accensione/spegnimento di ogni singolo LED.
Con un prezzo di mercato poco superiore ad altri marchi (intorno ai € 2.000,00), il nuovo Philips 40PFL970 si presenta come un TV alquanto completo e versatile.
Manifattura di qualità
Altro punto a favore del Philips 40PFL970 è il design, accattivante e in grado di trasmettere un senso di robustezza e durata nel tempo, grazie alla scelta del metallo spazzolato. Uno stile esemplare, per un inserimento dissimulato all’interno dell’ambiente domestico; simile manifattura anche per il telecomando, solido e maneggevole al tempo stesso.
Tra i fiori all’occhiello da sempre dell’azienda c’è, poi, il noto sistema Ambilight per una visione più riposante. L’uovo di colombo di Philips, in questo caso, è la replica in tempo reale dei colori attraverso un sistema di illuminazione posteriore, in questo caso a tre elementi. Ciò che all’apparenza potrebbe sembrare il classico “gimmick” per cogliere l’attenzione dell’acquirente sprovveduto si rivela, in realtà, una risposta intelligente alla necessità di non appesantire la vista anche dopo svariate ore di visione.
Tutto cade nella rete
Attraverso un’interfaccia mediamente veloce, il Philips 40PFL970 consente la navigazione e selezione di video da servizi online. Attraverso un completo menu, derivato direttamente dal Philips serie 21:9, si naviga attraverso le varie sorgenti collegate oppure è attivabile la ricerca su Net TV, portale Philips con diversi servizi ad hoc per l’appassionato, dai video di YouTube a quelli di Daily Motion.
Per la musica, il servizio Tunein FM accede alle radio online, con suddivisione per genere musicale o per Paese; la Funspot è la sezione videoludica, con giochi e passatempo. Disponibile anche un browser, per raggiungere qualsiasi indirizzo di Rete (con password di accesso attivabile) e una tastiera virtuale per la digitazione.
La sensazione, nel complesso, è che, nonostante la presenza di una connessione Internet anche veloce, la rapidità nel caricamento degli elementi non sia sempre elevata. La selezione degli elementi delle varie pagine Web avviene tramite cursore del telecomando. Inoltre non è possibile la visualizzazione di contenuti in Flash. Ciononostante, a meno di non essere neofiti al primo utilizzo, è difficile rimanere impacciati nello scorrere gli elementi visualizzati.
La riproduzione dei filmati risulta fluida e con una buona qualità se paragonata alle prestazioni di un comune PC.
Disponibile anche il DLNA (Digital Living Network Alliance – standard comune per la comunicazione su rete locale di molteplici dispositivi audio e video, sviluppato da numerose aziende di settore) per navigare attraverso i computer della rete domestica e visualizzare e/o ascoltare file audio/video. Anche in questo caso, le operazioni sono relativamente macchinose, mentre la ricerca è mediamente selettiva, attraverso la suddivisione per cartelle (Music, Pictures, Video). I collegamenti alla Rete sono possibili sia attraverso porta Ethernet sia via Wi-Fi.
Ascoltare per credere
Altra colonna portante è senz’altro la sezione audio, sia in presenza di programmi dove il parlato è di priorità sul resto, sia con film e opere musicali.
L’obiettivo è quello di ottenere una gamma dinamica corposa ed elementi accattivanti, senza essere necessariamente costretti ad alzare spropositatamente il volume.
La scelta di Philips di collocare i diffusori per i bassi (due subwoofer) dietro allo schermo, mantenendo sul fronte i tweeter per la gamma alta si rivela indovinata. La visione di programmi ad ampia dinamica rivela tutta la bontà del sistema di riproduzione sonoro. I 15 Watt di potenza complessiva soddisfano le esigenze più comuni.
Qualità video
In passato, il risultato tecnico da parte di programmi per migliorare la fluidità del video, esaltando particolari a definizione standard o HD, aveva, come diretta conseguenza, l’innesco di artefatti digitali, che compromettevano in parte la visione. Non è questo il caso.
Il pannello, con tempo di risposta da 1 millisecondo, azzera il cosiddetto effetto scia in presenza di elementi che si muovono velocemente a schermo.
Il processo cosiddetto Perfect Natual Motion contribuisce, senza meno, a ottenere immagini senza scatti e precisione sugli elementi in secondo piano, specie per programmi ad alta definizione. Le numerose impostazioni permettono, inoltre, di raggiungere un notevole grado di risalto dei colori e degli elementi visualizzati; volendo, è possibile attenuare il livello di grana della pellicola, così come parte del rumore video, senza per questo inficiare sul resto degli elementi dell’immagine.
Il contrasto risente positivamente del Local Dimming, anche se, in alcuni momenti, visionando Blu-ray con programmi di animazione dotati di notevole escursione cromatica, abbiamo avuto l’impressione, in presenza di passaggi molto bui, che comunque un filo di luce fosse presente, impedendo di raggiungere un livello di nero ancora più esaltante.
C’è anche il 3D
Non manca il Decoder digitale terrestre (HD compatibile): anche in questo caso, il risultato è apprezzabile sebbene i canali visionabili siano pochi e le immagini in alta definizione abbiano ancora il formato video in 4:3.
Generosa la connettività, con doppia presa SCART, terminale video Component per segnali analogici sino a 1080 linee interlacciate, connessione PC, uscita ottica/digitale per l’audio, collegamento laterale con presa digitale audio/video HDMI (vers. 1.3) + S-Video, video composito, ingresso audio stereo, uscita cuffia e terminale USB 2.0. Posteriormente, altre 4 prese HDMI, sempre in versione 1.3.
Dulcis in fundo, tutti i TV della serie 9000 sono predisposti per visionare programmi in 3D attraverso un pacchetto d’aggiornamento comprendente un trasmettitore infrarossi e speciali occhiali Active 3D.