Nata da una costola di Oppo solo un anno e mezzo fa ed arrivata in Europa lo scorso maggio, in poco tempo Realme si è già ritagliata uno spazio nel nutrito mercato di smartphone realizzando – secondo i dati diffusi alcuni giorni fa da Counterpoint – una crescita superiore all’800% e posizionandosi al settimo posto fra i produttori mondiali di smartphone.
Nelle scorse settimane, con un evento tenutosi a Madrid, l’azienda ha presentato tre nuovi modelli, tutti in arrivo anche nel nostro paese e tutti caratterizzati dall’ottimo rapporto qualità prezzo; fra questi il primo ad essere già disponibili all’acquisto è il Realme 5 Pro, che abbiamo provato e di cui vi proponiamo le nostre impressioni.
Realme 5 Pro: tutti i dettagli
Confezione e Design (↑)
Il contenuto della confezione di vendita comprende lo smartphone, un caricabatteria VOOC 3.0 da 20W (5V/4A), un cavo USB-C, una cover in silicone morbido e trasparente, una pellicola protettiva preapplicata sul display, l’estrattore della SIM e la manualistica di legge. Assenti invece gli auricolari, come ormai accade sempre più di frequente visto che la maggior parte degli utenti usa comunque i propri accessori preferiti.
Con dimensioni di 157×74,2×8,9mm e peso di 184 grammi, il terminale è sufficientemente compatto e maneggevole. Il corpo è in policarbonato anche se l’effetto del retro al tatto è pari agli smartphone con back in vetro, mentre la parte frontale è ricoperta di Gorilla Glass.
Il display è un pannello IPS da 6,3” con gotch per la selfie-cam, risoluzione FHD+ e rapporto 19,5:9, che grazie ai bordi ridotti e alla capsula auricolare posizionata sullo spigolo in alto va ad occupare circa il 91% della superficie frontale del terminale.
Sulla parte posteriore, caratterizzata da una particolare texture geometrica che cambia colore con i riflessi della luce, troviamo la quad-camera con flash LED, il sensore d’impronta digitale e i loghi dell’azienda. Ai lati abbiamo invece un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; il tasto di accensione a destra; i tasti volume e lo slot triplo per le due nano SIM e la microSD a sinistra; la porta USB-C, la griglia altoparlante, il microfono e il jack audio da 3,5mm in basso.
Scheda tecnica (↑)
Il processore scelto per spingere Realme 5 Pro è il Qualcomm Snapdragon 712, octa-core con architettura a 10nm e clock fino a 2,3GHz, con grafica Adreno 616, 4GB o 8GB di RAM e 128GB di memoria di archiviazione interna UFS 2.1, espandibile con microSD fino ad ulteriori 256GB. L’ottimo processore di Qualcomm, oltre a garantire buone prestazioni e ad includere l’ormai immancabile intelligenza artificiale, riesce a performare molto bene anche dal punto di vista del consumo energetico.
Il modulo fotografico è composto da quattro sensori, fra cui il primo è l’ormai collaudatissimo Sony IMX586 da 48MP con apertura f/1.8, pixel da 0,8µm che diventano da 1,6µm quando entra in gioco il pixel binning e PDAF; a questo si aggiungono un sensore ultra-grandangolare da 8MP con apertura f/2.2, pixel da 1,12µm e lunghezza focale equivalente di 13mm per un angolo di visione di 119°, un sensore di profondità da 2MP con apertura f/2.4 e pixel da 1,75µm, ed un quarto sensore identico al precedente (quindi sempre da 2MP) e dedicato alla cattura di macro da 4cm. Non è presente la stabilizzazione ottica, ma grazie alla presenza dell’EIS è possibile registrare video stabilizzati con risoluzione massima di 4K@30fps o FHD@120fps. Presenti fra le varie modalità di scatto, lo slow-motion a 960fps, cosa non comune soprattutto in smartphone di questa fascia di prezzo, e la modalità notturna.
La fotocamera frontale è invece un singolo sensore Sony IMX471 da 16MP con apertura f/2.0, pixel da 1μm e angolo di visione wide di 79°, e può registrare video fino a FHD@30fps.
Non mancano il WiFi dual-band, il Bluetooth 5.0, e il supporto ai sistemi di localizzazione GPS/A-GPS, Glonass, Galileo, BDS, mentre è assente l’NFC. Troviamo inoltre la radio FM e il supporto a tutte le bande telefoniche italiane ed europee, con velocità massima di download pari a 600Mbps (LTE Cat.12). Presenti anche i sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio e magnetometro.
I valori SAR di Realme 5 Pro sono di 0,831W/Kg alla testa e di 0,723W/Kg al corpo.
La batteria da 4035mAh supporta la ricarica rapida VOOC 3.0 a 20W in grado di ricaricare il terminale da zero al 50% in 30 minuti, e da zero al 100% in 90 minuti.
Il software invece è ColorOS 6 Realme edition, con qualche modifica grafica rispetto al software corrispettivo di Oppo, ma sempre basato su Android 9. In attesa dell’aggiornamento ad Android 10, che l’azienda ha già confermato, l’ultima versione con patch di ottobre 2019 ha introdotto il tema scuro.
Disponibilità e prezzo (↑)
Realme 5 Pro è disponibile sul sito realme.com e su Amazon, nelle colorazioni Sparkling Blue e Crystal Green al prezzo di €199 per la versione 4+128GB e di €249 per la versione 8+128GB.
Recensione (↑)
Già con il Realme 3 Pro, arrivato in Italia lo scorso maggio, l’azienda ci aveva dimostrato di essere capace di produrre uno smartphone dalle buone prestazioni e dal design moderno mantenendo un prezzo alla portata di tutti, ma adesso con l’arrivo di Realme 5 Pro abbiamo un miglioramento generale di tutte le specifiche e l’introduzione di una quad-camera da 48MP, mantenendo sempre un prezzo di vendita al di sotto della soglia dei 200 euro. Vediamo come ci siamo trovati dopo un paio di settimane di utilizzo.
Iniziamo parlando del design e della qualità costruttiva. Sebbene il corpo del terminale sia in policarbonato, la sensazione in mano è comunque premium, e la colorazione cangiante con riflessi dal blu al viola (abbiamo testato la colorazione Sparkling Blue) risulta ancor più gradevole grazie alla texture a poligoni della back cover.
Il display è ben luminoso e visibile, con colori vividi e buon contrasto. E buono anche l’audio, sebbene ci sia solamente un altoparlante e quindi è mono; soddisfacente anche l’audio in cuffia, sia con cavo che con connessione Bluetooth.
Ottime le performance: il processore SD712 non delude e la RAM è ben utilizzata, anche nella versione base da 4GB che abbiamo provato. Come già visto in altri smartphone, la serie 700 di Qualcomm riesce a ottimizzare il consumo energetico, e infatti l’autonomia del Realme 5 Pro è superiore a molti smartphone in questa fascia di prezzo: con un uso normale si riesce ad arrivare anche a due giorni completi di utilizzo, e in ogni caso nessuna difficoltà ad arrivare a sera con sufficiente carica per finire la giornata. In aggiunta la VOOC 3.0, nella stessa versione che abbiamo visto in Oppo Reno2, riesce a ricaricare lo smartphone in tempi rapidi.
Buoni gli sblocchi biometrici: il sensore d’impronta è del tipo classico nella parte posteriore dello smartphone, mentre lo sblocco facciale fa uso della fotocamera frontale; in entrambi i casi lo sblocco è rapido ed efficace, mentre il face unlock non interviene se si hanno gli occhi chiusi o se si posiziona una fotografia davanti al terminale.
Anche la ricezione telefonica non delude, con supporto al 4G+ e a tutte le bande in uso nel nostro paese (compresa la B20) e con buona qualità per l’audio in chiamata.
Parlando della resa fotografica, la quad-camera di Realme 5 Pro si comporta decisamente bene. Buone le foto di giorno, buona la resa in modalità ritratto, e soddisfacenti le macro con sensore dedicato. Come dicevamo sopra, lo slow-motion arriva a 960fps, cosa decisamente rara se non unica in questa fascia di prezzo, e spesso non scontata nemmeno su modelli top di gamma. In condizioni di bassa luminosità si può usare la modalità notturna, che riesce a produrre scatti validi sebbene di un livello leggermente inferiore a quanto visto su Oppo Reno2 che utilizza la stessa tecnologia.
Buoni anche i video, con una stabilizzazione soddisfacente anche senza OIS, e buona la seflie-cam con 6 diversi filtri per i ritratti e un buon bokeh con bordi precisi e ben delimitati.
In modalità ultra-grandangolare si ottengono foto luminose e nessuna distorsione alle estremità laterali, segno della cura che Realme ha messo nella progettazione del suo software che, ricordiamo, è una versione personalizzata della ColorOS 6 di mamma Oppo.
E infatti anche qui troviamo la possibilità di attivare l’assistente intelligente facendo uno slide verso destra dalla homepage, una barra laterale intelligente per raccogliere scorciatoie alle app e alle impostazioni di utilizzo più frequente. Fra le mancanze invece non troviamo né il doppio tap per spegnere il display (ma solo per accenderlo), né la possibilità di tirare giù la tendina delle notifiche con uno slide verso il basso in homepage o sul sensore d’impronta.
In conclusione dobbiamo dire che siamo molto soddisfatti del lavoro che sta svolgendo Realme, e non ci stupiamo di sicuro della crescita che sta avendo in questi ultimi mesi. Realme 5 Pro è uno smartphone ben progettato e quasi completo, che per il prezzo a cui viene proposto può essere considerato un best buy. Peccato solo per l’assenza dell’NFC che quindi non lo rende papabile per chi fa uso dei pagamenti via smartphone, ma per tutti gli altri è un device da tenere in considerazione.