Scheda tecnica e costruzione
Ricoh HZ15 è la nuova fotocamera compatta entry-level del noto produttore giapponese, che ha recentemente rilevato anche il marchio Pentax. Si presenta sul mercato con un prezzo consigliato di circa 139 euro e un set di caratteristiche adeguato al suo costo: un sensore CCD da 16 megapixel di risoluzione, uno schermo LCD da 3″ di diagonale (ma a bassa risoluzione: 230.000 punti), uno stabilizzatore integrato e, infine, vero acuto della scheda tecnica, un obiettivo zoom 15x che offre un’escursione focale da 24 mm (dunque un ottimo grandangolare) a 360mm (un tele interessante per una macchina così compatta ed economica) con apertura massima rispettiva di f/3.3-5.9.
Anche la costruzione fisica rispecchia il carattere semplice e immediato di questa fotocamera. Nella scelta dei materiali, però, il lato entry-level della HZ15 si fa sentire, a nostro giudizio, un po’ troppo: il corpo macchina è infatti discretamente assemblato, ma alcuni dei tasti (incluso quello di scatto) restituiscono un feeling piuttosto fragile e traballante. Ad ogni modo, la fotocamera risulta davvero leggera e mantiene un form factor piuttosto compatto, specialmente se rapportato all’escursione focale del suo obiettivo.
Menu e funzioni
A livello di menu e controlli, a Ricoh HZ15 è essenziale e semplicissima da utilizzare. Non ci sono modalità manuali o avanzate, bensì una selezione di automatismi sui quali all’utente è concessa una marginale capacità di intervento (attivazione o meno del flash, selezione del sistema di esposimetro e poco altro).
Sono presenti in abbondanza, invece, le modalità scena (tra cui una divertente funzione fisheye, per realizzare scatti distorti), che offrono tra l’altro una preview in tempo reale dell’effetto desiderato sullo schermo LCD. Gradevole è l’inserimento di una funzione di intervallometro, che consente di catturare immagini a lassi di tempo predefiniti per realizzare poi montaggi time-lapse. È presente, infine, una modalità panorama semi-automatica, che, nella nostra prova, si è rivelata abbastanza efficace: attivandola, la macchina lascerà catturare un certo numero di scatti singoli, offrendo una guida a schermo per collegare ognuno al successivo ed effettuando poi la fusione in-camera dell’immagine finale.
Performance e usabilità
Le prestazioni della Ricoh HZ15 sono più o meno quelle caratteristiche della fascia di compatte entry-level. Il tempo di accensione è buono, con la macchina pronta a scattare in circa 1 secondo, e l’AF in condizioni di buona luce è sufficientemente rapido, anche se non ai vertici della categoria. Quando la luce cala, la performance dell’autofocus si fa più zoppicante, ma senza mai diventare drammatica: la HZ15 riesce, anzi, ad agganciare il soggetto anche in condizioni tutto sommato difficili.
A livello di performance, bisogna spendere qualche parola sull’obiettivo, che offre un meccanismo di zoom motorizzato abbastanza rapido, consentendo di godere al meglio di quello che è il più grande elemento di interesse di questa fotocamera, l’ampia escursione focale. Anche il lavoro dello stabilizzatore integrato è buono, e permette di scattare a tutto teleobiettivo con tempi di otturatore mediamente lenti, grazie a un contenimento del mosso abbastanza efficace.
Sul fronte della velocità di scatto non c’è, ovviamente, molto da attendersi da una compatta entry-level: la Ricoh HZ15 è, infatti, capace di catturare circa un fotogramma al secondo in modalità normale, velocità che raddoppia, o quasi, attivando la modalità raffica, la quale sacrifica fortemente la risoluzione, però, riducendola a soli 4 megapixel.
La performance macro, infine, è discreta, con l’obiettivo che è in grado di mettere a fuoco fino a un minimo di 3 cm dal suo elemento frontale, con la possibilità dunque di realizzare buoni ingrandimenti.
Qualità dell’immagine
Le immagini catturate dalla Ricoh HZ15 sono di qualità sufficiente. Le prestazioni dell’esposimetro e la gestione dei colori sono buoni, con l’engine Jpeg che restituisce generalmente toni piacevoli e un bilanciamento del bianco solitamente abbastanza realistico.
Meno buono è il dettaglio e, soprattutto, il controllo del rumore digitale. Già al valore base di 80 ISO, è possibile notare un certo deterioramento dell’immagine nel dettaglio fine, che risulta piuttosto impastato. Quando si varca la soglia dei 400 ISO, l’impatto negativo del rumore cresce esponenzialmente, compromettendo la qualità dell’immagine anche dal punto di vista dei colori, che a 800 ISO esibiscono una netta perdita di saturazione.
Ovviamente, si tratta di difetti molto comuni nella fascia delle compatte, specialmente entry-level, e il cui impatto risulta ridimensionato negli impieghi più comuni (visionamento a risoluzione ridotta su PC e social network), ma, anche rapportata al suo segmento di mercato, la Ricoh HZ15 non offre risultati qualitativi degni di particolare nota.
Il discorso vale anche per quanto riguarda il fronte video, che offre una risoluzione massima di 720p con 30 fotogrammi al secondo e audio mono. I filmati registrati risultano poveri di dettaglio e mostrano una forte presenza di rumore digitale. Peccato, perché il meccanismo di zoom silenzioso (cosa non comune nella fascia dei 150 euro) e lo stabilizzatore consentirebbero di sbizzarrirsi in piacevoli riprese con ampia escursione focale.
Verdetto
La Ricoh HZ15 è una compatta entry level piuttosto standard, che trova il suo punto di forza maggiore nell’interessante obiettivo con grandangolo 24 mm e zoom 15x (caratteristiche non comuni per una tascabile) e risulta, invece, meno appetibile per quanto riguarda la qualità di foto e video, sufficiente ma non ai vertici della categoria.
Al prezzo di circa 140 euro, è possibile reperire fotocamere più performanti dal punto di vista dei risultati fotografici, ma chi è in cerca di una compatta superzoom e non intende visualizzare le immagini al 100% di risoluzione, bensì semplicemente caricarle su Facebook e visualizzarle sul monitor del PC, può comunque includere la Ricoh HZ15 nella lista dei possibili acquisti da valutare.