Il PlayBook in sintesi
In un settore in continua evoluzione come quello dei tablet, ora è RIM a fare il proprio esordio a livello internazionale, con il suo BlackBerry PlayBook, un dispositivo assolutamente interessante e ricco di potenzialità.
BlackBerry PlayBook misura 130x194x10 millimetri e ha un peso di 425 grammi. Si tratta di un tablet agile e leggero, dunque, ma anche facilmente utilizzabile in qualunque contesto. Sebbene il form factor da 7 pollici possa rappresentare un limite in alcune situazioni (ad esempio nel browsing Internet o nell’editing di documenti), rimane una scelta ideale per chi necessita di un dispositivo facile da impugnare e da trasportare.
Nel dettaglio, il display LCD è di tipo capacitivo e lavora a una risoluzione di 1.024×600 pixel. Ovviamente, non manca il supporto al multitouch, che consente di utilizzare contemporaneamente più dita per eseguire le varie azioni.
La grafica del dispositivo è affidata a un generoso chip per accelerazione video, il 3D PowerVR SGX540, che si comporta in maniera assolutamente dignitosa soprattutto in ambito multimediale. La riproduzione di contenuti video in alta definizione avviene in modo fluido e senza alcun scatto. D’altro canto, l’architettura del PlayBook è stata concepita proprio in quest’ottica.
Un processore Dual Core da 1 GHz (TI OMAP4430) provvede, invece, alle necessità di calcolo del BlackBerry PlayBook. Questo componente risulta uno dei punti di forza del tablet RIM, soprattutto quando ci si trova ad affrontare contenuti multimediali complessi. A sostegno di ogni operazione, interviene poi la RAM da 1 GB. Per l’archiviazione dei dati, la versione in nostro possesso dispone di 32 GB di storage anche se esistono versioni da 16 e 64 GB.
Per finire, nel RIM BlackBerry PlayBook sono presenti, neanche a dirlo, un modulo WiFi 802.11b/g/n, per la connessione a reti wireless, e il Bluetooth 2.1 + EDR per lo scambio dati. Inoltre può accedere alla rete 3G, ma soltanto utilizzando uno smartphone BlackBerry come modem. In questo modo si potranno anche vedere in tempo reale e-mail, calendario, rubrica, elenco attività e BBM. Avremmo preferito comunque la piena autonomia…
Porte e interfacce
Uno sguardo più attento al BlackBerry PlayBook consente di scoprire una costruzione accurata e un’estetica raffinata ed elegante. Sulla parte superiore si individuano il comando per l’avanzamento dei contenuti multimediali, il jack da 3,5 millimetri, il bilanciere per il controllo del volume e il pulsante di accensione/stand-by, talvolta leggermente difficoltoso da premere a causa delle modeste dimensioni. Considerando che tale pulsante va premuto spesso nel corso della giornata, questo dettaglio potrebbe far storcere leggermente il naso.
Nella parte inferiore trovano alloggiamento la porta HDMI, per la connessione a un display in alta definizione, una USB e il connettore per la docking station opzionale mentre, posteriormente, campeggia l’obiettivo della fotocamera. Gli speaker audio sono collocati, invece, nella parte frontale, scelta intelligente se si considera che in tal modo l’audio è sempre disponibile anche quando il BlackBerry PlayBook è poggiato su una superficie.
Dicevamo della fotocamera… BlackBerry PlayBook è provvisto di doppia fotocamera. Quella frontale, da 3 megapixel, e quella posteriore da 5 mpx. Tramite di esse è possibile effettuare scatti, videochiamate e anche registrare video a 1080p. Quest’ultima caratteristica incrementa il valore aggiunto del tablet proposto da RIM, che manifesta a pieno la sua anima multimediale.
Multitasking e sistema operativo
Particolarmente interessante nel BlackBerry PlayBook è il debutto su tablet del sistema operativo QNX conosciuto attualmente in altri contesti quali, ad esempio, quello automotive. Si tratta di un OS di derivazione Unix che riesce a rendere il PlayBook assolutamente agevole da usare e da controllare in ogni aspetto, anche il più minuzioso. Vale la pena, dunque, soffermarsi sul sistema operativo e sulle sue potenzialità in ambito multitasking, caratteristica di cui il PlayBook fa del uno dei sui punti di forza. In effetti, alla prova pratica, l’efficienza del multitasking si apprezza quando, per esempio, si sta riproducendo un video e si accede alla galleria di quelli disponibili. Il video, in tale contesto, continua a essere riprodotto tranquillamente. Allo stesso modo è possibile eseguire un videogioco mentre si è lasciata aperta la finestra di riproduzione di un video alla quale è possibile tornare con un semplice gesto. Il tablet di RIM è davvero eccezionale da questo punto di vista.
Ma il BlackBerry PlayBook aggiunge ulteriori frecce al suo arco. Durante l’esecuzione di un’applicazione o, per esempio, la riproduzione di un video, è possibile intervenire attivamente con delle gesture. Ad esempio, facendo scorrere un dito dall’alto verso il basso, è possibile tornare al menu principale mentre, con l’operazione opposta, si apre un menu contestuale. PlayBook è il primo tablet a possedere questa caratteristica che lo distingue anche dall’iPad di Apple. Un altro esempio, quando il browser è in esecuzione, basta un gesto per ottenere un elenco delle schede contemporaneamente aperte.
Tra l’altro, il browser stesso è stato al centro delle attenzioni di RIM durante lo sviluppo del nuovo OS. Questa versione supporta completamente la tecnologia Flash e consente l’accesso a qualunque sito Internet.
In sintesi, il BlackBerry PlayBook ci ha convinto, nonostante alcune perplessità legate soprattutto al ritardo nella distribuzione rispetto alla concorrenza. Inoltre non convince la tecnbologia BlackBerry Bridge, che richiede l’utilizzo del tablet in combinazione con uno smartphone RIM per incrementarne ulteriormente le potenzialità. Difficile, quindi, pensare che possa impensierire Apple o i vari produttori che hanno scelto Android come OS, ma farà senz’altro al caso di tutti i numerosi utenti BlackBerry. Il PlayBook è disponibile nei tagli da 16, 32 e 64 GB, rispettivamente al prezzo di 499, 599 e 699 euro.