È un grande anno per gli auricolari wireless. Con i nuovi chip che promettono design più compatti e una migliore durata della batteria, si potrà presto dire definitivamente addio a cavi e fili penzolanti dallo smartphone. Apple lo aveva già capito, eliminando il jack per le cuffie sugli iPhone, gli altri ci stanno arrivando.
I nuovi Galaxy Buds di Samsung mostrano che una strada alternativa alle AirPods è possibile anche su Android, senza lesinare sulla qualità e funzioni. Con una durata della batteria di sei ore, una custodia di ricarica wireless e un design leggero, gli earbuds della coreana assumono finalmente contorni essenziali, utili e adatti a diversi tipi di utente ed esigenze. E inoltre costano il giusto, 149 euro, meno di molti auricolari dalla qualità sonora maggiore ma ancora legati a schemi del passato. Come vanno questi Buds? Scopriamolo assieme.
Tutto sui Galaxy Buds (2019)
Prezzi (↑)
I Samsung Galaxy Buds esistono nei colori giallo, nero o bianco. Chi ha preordinato un modello di Galaxy S10 le ha ricevute in regalo mentre gli altri hanno l’opportunità di portarsele a casa per 149 euro. Sono compatibili con Android e iOS, scaricando l’app Galaxy Wearable, una sorta di hub per tutti gli accessori della coreana.
Design (↑)
I Galaxy Buds sono disponibili in una piccola scatola con la custodia di ricarica, un cavo USB di Tipo-C, tre set di ricambi in silicone e una piccola guida per l’utente. Aprendo la confezione, è immediatamente evidente che gli auricolari sono più piccoli e leggeri dei precedenti Gear IconX, pure in versione rimaneggiata 2018.
Un design ergonomico triangolare integra le comode pinne in gomma, fornendo una vestibilità molto solida e una grande tenuta, rivelandosi come gli auricolari wireless più comodi che abbiamo mai provato. Se gli AirPod di Apple possono essere un po’ ruvidi durante le sessioni di ascolto più lunghe, e gli Elite Active 65t di Jabra più ingombranti, i Galaxy Buds risultano quasi invisibili una volta indossati.
Funzioni (↑)
Innanzitutto, le nuove cuffie di Samsung offrono una durata della batteria di ben sei ore per carica, un’ora in più rispetto ai modelli Apple e Jabra. Purtroppo, la ricarica aggiuntiva tramite case è solo di sette ore ma quanto basta per portare i due accessori fino a sera. Il problema delle tempistiche può essere persino eliminato da chi ha un Galaxy S10 o S10+, che possono fungere da alimentatore wireless degli oggettini, da alimentare anche con una base Qi, che in futuro saranno sempre più presenti nelle nostre abitazioni. Oltre alla durata della batteria e alla custodia di wireless, i Galaxy sono dotati di numerose funzioni interessanti.
La scelta dei brani o la regolazione del volume, ad esempio, viene eseguita tramite controlli tattili intuitivi che possono essere personalizzati all’interno dell’app Wear. Questa consente di scegliere tra cinque diverse impostazioni di equalizzazione, consentendo di adattare il suono delle cuffie alle orecchie e ai gusti musicali. Forse la caratteristica più utile, tuttavia, è “Trova i miei auricolari” che fa proprio quello che penseresti, impedendoti di perdere tempo tra i cuscini del divano o le tasche dei jeans quando i Buds escono dal campo di riconoscimento visivo.
Novità (↑)
I Galaxy Buds sono particolarmente predominanti nel modo in cui usano i due microfoni integrati in ogni parte auricolare. Quando si effettua una chiamata, le cuffie possono analizzare l’intensità dei suoni intorno, usando il microfono, per regolare il volume e, con il suono ambientale, non escludere mai l’esterno per questioni di sicurezza e mobilità. Con uno speciale filtro, vengono poste in evidenza le voci, che risultano così più alte rispetto al resto dell’ambiente.
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Proprio il audio ambientale è ideale per situazioni come corse o giri in bicicletta, dove si desidera uscire, ma non si vuole perdere un urlo o un clacson quando è necessario. E questo non è l’unico modo in cui Samsung ha adattato i suoi ultimi auricolari alle esigenze degli sportivi: i Buds hanno una classificazione IPX2, il che significa che sono protetti contro l’acqua o il sudore. Non è un punteggio altro come l’IP56 ma è comunque un ottimo compromesso soprattutto rispetto al prezzo di vendita, al di sopra del quale molti concorrenti non possono nemmeno proteggersi dagli spruzzi.
Recensione (↑)
Le Galaxy Buds sono pubblicizzate da Samsung come la naturale sostituzione ed evoluzione delle IconX dello scorso anno, ma la realtà è tutta’altra: le Buds sono un ottimo paio di auricolari Bluetooth che cedono a pochissimi compromessi in favore di una qualità del suono e di una stabilità della connessione che poche cuffie della categoria hanno.
Il confronto con le AirPods di Apple è ovvio: sebbene le cuffie di Apple abbiano un design differente e siano uscite sul mercato più di 2 anni fa, la destinazione d’uso è la stessa. E infatti le Galaxy Buds possono finalmente entrare in tasca ed essere tirate fuori proprio nel momento in cui si vogliono usare.
Quando si apre la custodia, le cuffie Samsung risultano però un po’ più macchinose rispetto alle AirPods: bisogna portare la scocca di copertura fino alla sua apertura massima per essere certi di poter estrarre gli auricolari.
Un LED posto sotto la fessura di apertura indica lo stato della batteria. Per la ricarica, si può usare il classico cavo USB-C, ma la killer app è senz’altro la ricarica wireless. Durante il periodo di test, è stata rivelata un’autonomia di circa 6 ore, se si rtiene conto della ricarica disponibile nella custodia. Di fatto, la durata delle cuffie è di circa un’ora e mezza per ogni ciclo di ricarica.
A livello di qualità audio, il claim “Sound by AKG” si nota bene: riduzione del rumore, equilibrio tra frequenze basse, medie e alte sono i due aspetti più importanti e le pongono sopra le AirPods.
Ergonomia è facilitata dal gancio esterno, che si inserisce bene garantendo una presa sicura anche durante la corsa. Pertanto è un vero peccato che a ogni passo si senta una sorta di impulso di bassi provenire dalle cuffie, creando un fastidioso effetto di fondo anche durante la riproduzione musicale.
L’accoppiamento con i dispositivi è estremamente semplice: basta tenere premuto per circa 3 secondi entrambi i touchpad sui pod e selezionare le cuffie dal proprio dispositivo. La connessione successiva sarà automatica.
Samsung mette a disposizione anche un’app, solo per Android, per configurare l’azione da eseguire quanto si tiene premuto il touchpad di uno dei due pod, modificare l’equalizzazione o vedere l’autonomia residua.
Il microfono è buono, ma in condizioni non favorevoli (per esempio, con vento, pioggia, o rumori esterni) il suono che arriva all’interlocutore è più basso e meno definito.
In generale, le Samsung Galaxy Buds sono un perfetto competitor delle AirPods ed eccellono lì dove i pod di Apple falliscono: nel portare un’esperienza sonora completa senza troppi compromessi con la versatilità.