Samsung Galaxy Note 9

Il Galaxy Note 9 ha uno schermo da 6,4 pollici, processori Snapdragon 845 e Exynos 9810, 6/8 GB di RAM, 128/512 GB di storage e dual camera da 12 megapixel.

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il voto di Webnews  
Il Galaxy Note 9 ha uno schermo da 6,4 pollici, processori Snapdragon 845 e Exynos 9810, 6/8 GB di RAM, 128/512 GB di storage e dual camera da 12 megapixel.

Le numerose indiscrezioni apparse online negli ultimi mesi lasciano finalmente il posto all’annuncio ufficiale. Samsung ha svelato il nuovo Galaxy Note 9 durante l’evento Unpacked organizzato a New York. Il prodotto che ha dato origine alla categoria del phablet arriva quindi alla nona generazione e introduce diverse novità hardware, tra cui spiccano la doppia fotocamera posteriore con obiettivo ad apertura variabile e la stilo S Pen con chip Bluetooth. Meno evidenti invece le modifiche estetiche rispetto al precedente Galaxy Note 8, fatta eccezione per la posizione del lettore di impronte digitali.

Samsung Galaxy Note 9: tutti i dettagli

Design ()

Il Galaxy Note 9 possiede un design molto simile a quello del suo predecessore. Frontalmente non si notano differenze, tranne una leggera riduzione dello spessore della cornice inferiore che ha portato un incremento dello screen-to-body ratio. Lo schermo Super AMOLED (Infinity Display) mantiene la risoluzione Quad HD+ (2960×1440 pixel) e il rapporto di aspetto 18.5:9, mentre la diagonale è aumentata da 6,3 a 6,4 pollici.

Nessun cambiamento di posizione per i pulsanti di volume, accensione e Bixby. Importante novità invece per il lettore di impronte digitali. Samsung ha spostato il sensore biometrico sotto la dual camera posteriore, in modo da facilitarne l’uso con l’indice della mano, evitando allo stesso tempo di sporcare le lenti della fotocamera. Il Galaxy Note 9 ha un telaio in alluminio (frame) e vetro (cover) resistente all’acqua e alla polvere (certificazione IP68). Piccole guarnizioni in determinate zone impediscono l’entrata dei liquidi.

Intelligent Camera ()

Il nuovo smartphone monta lo stesso modulo fotografico posteriore del Galaxy S9+, evoluzione di quello presente nel Galaxy Note 8. Il produttore coreano ha quindi scelto un sensore principale da 12 megapixel abbinato ad un obiettivo con apertura variabile (f/1.5 e f/2.4), stabilizzazione ottica delle immagini e autofocus Super Speed Dual Pixel. Anche il sensore secondario ha una risoluzione di 12 megapixel, ma l’obiettivo ha apertura fissa f/2.4 e uno zoom ottico 2x. La fotocamera frontale ha invece una risoluzione di 8 megapixel, obiettivo con apertura f/1.7 e autofocus.

Gli utenti possono sfruttare le fotocamere per applicare diversi effetti alle immagini, come il Live Focus che permette di modificare la profondità di campo (effetto bokeh) prima e dopo lo scatto. Tra le funzionalità avanzate ci sono il riconoscimento automatico della scena e degli oggetti, la rilevazione della sfocatura e degli occhi chiusi che consente di scattare subito una seconda foto per non perdere il momento. È possibile inoltre registrare video a risoluzione 4K e in slow motion a 960 fps. La fotocamera frontale consente anche di creare avatar 3D (AR Emoji) che imitano le espressioni facciali.

Scheda tecnica ()

Il Galaxy Note 9 integra processori Snapdragon 845 (Stati Uniti) o Exynos 9810 (resto del mondo), affiancati da 6/8 GB di RAM LPDDR4X e 128/512 GB di memoria flash UFS 2.1, espandibili con schede microSD fino a 512 GB. La connettività è garantita dai moduli WiFi 802.11ac dual band (2,4 e 5 GHz), Bluetooth 5.0, GPS, Galileo, ANT+, NFC, MST e LTE Cat. 18. La funzionalità Intelligent Scan permette di sbloccare lo smartphone con il riconoscimento facciale o lo scanner dell’iride in base alle condizioni di illuminazione.

Sono inoltre presenti il jack audio da 3,5 millimetri, due altoparlanti stereo con supporto Dolby Atmos e il cardiofrequenzimetro. Samsung ha incrementato la capacità della batteria dai 3.300 mAh del Galaxy Note 8 a 4.000 mAh. La ricarica può avvenire mediante la porta USB Type-C o in modalità wireless. Il sistema operativo installato è Android 8.1 Oreo. La modalità desktop Samsung DeX è ora integrata, per cui non è più necessario acquistare un dock esterno per trasformare lo smartphone in un computer. È sufficiente collegarlo ad un monitor tramite adattatore USB Type-C/HDMI e usare lo schermo dello smartphone come trackpad.

S Pen con Bluetooth ()

La seconda novità riguarda il famoso accessorio della serie Galaxy Note. Finora Samsung ha utilizzato la tecnologia EMR (risonanza elettromagnetica) per la stilo, quindi era necessario avvicinare la S Pen allo schermo per sfruttare le funzionalità Air Command. La nuova versione integra invece un chip Bluetooth. Gli utenti possono eseguire un numero maggiore di operazioni senza toccare il display, come avviare la riproduzione video, attivare l’otturatore della fotocamera o controllare una presentazione tramite il pulsante sulla stilo. Non mancano ovviamente le funzionalità tradizionali, tra cui la possibilità di scrivere sullo schermo spento (Screen Off Memo).

Prezzo ()

Il Galaxy Note 9 è disponibile in Italia dal 24 agosto in tre colori: Ocean Blue, Midnight Black e Lavender Purple. I prezzi sono 1.029,00 euro (128 GB) e 1.279,00 euro (512 GB). Gli utenti possono preordinare lo smartphone da oggi al 23 agosto e accedere alla campagna internazionale di trade-in che valuterà il vecchio smartphone fino a 600 euro. Sarà inoltre possibile acquistare il Galaxy Note 9 con la formula Samsung Smart Rent sul sito ufficiale, pagando un anticipo di 99 euro e 24 rate da 44,90 euro (per la versione da 512 GB) e 35,90 euro (per la versione da 128 GB) con copertura contro danni e furto inclusa.

Recensione()

Dimensioni e prezzo. Queste due caratteristiche polarizzano il dibattito sul Galaxy Note 9 ma a nostro avviso chi rimane fermo su questi due aspetti perde di vista l’essenza del nuovo phablet Samsung. Qual è? Quella di essere, senza ombra di dubbio, il miglior phablet Android del 2018. Sì perché tutto in questo telefono è stato fatto senza badare a compromessi, con l’obiettivo di innovare l’esperienza d’uso che si ha con uno smartphone. Non è tanto la dotazione hardware ad aver alzato l’asticella, anche se i “malati di specifiche tecniche” saranno pienamente appagati dal processore Exynos 9810 a 8 core unito a ben 8 GB di RAM e 512 GB di storage (nella configurazione più prestante che abbiamo avuto in prova) e una batteria da ben 4000 mAh, quanto l’implementazione di due killer feature che a nostro avviso lo staccano nettamente dalla concorrenza, mettendolo sul gradino più alto del podio.

L’elemento certamente più dirompente è la S Pen, che con il Note 9 oltre ad essere un eccellente strumento per scrivere, disegnare su schermo e colorare, diventa anche un comando remoto che permette di interagire con il Note 9 a distanza. L’abbiamo vista in passato su tutti i Note, ma questa volta il pennino ha davvero una marcia in più perché l’uso come telecomando si rivela utilissimo sia per i normali utenti, alla ricerca di “selfie impossibili”, ma anche per un’utenza business visto che la penna può interagire benissimo con PowerPoint facendo scorrere le slide di una presentazione oppure avviando il registratore vocale per un veloce memo vocale. La trasversalità di questo strumento, il fatto cioè di andare incontro ad esigenze e pubblici differenti, è un tratto distintivo della S Pen anche quando la si usa soltanto come penna.

Nelle nostre prove, per esempio, abbiamo messo alla prova la S Pen facendola usare a dei bambini per disegnare e colorare e l’immediatezza, intuitività e precisione della penna sono stati subito apprezzati. Ma le stesse qualità vengono subito riconosciute anche da un’utenza professionale, il poter annotare delle foto, scrivere appunti rapidamente, disegnare a mano libera sono dei plus immediatamente evidenti già ad un primo utilizzo.

L’altro elemento innovativo è Dex, che in Note 9 consente la “trasformazione” del terminale in un ambiente desktop collegando semplicemente un cavo HDMI/USB-C a un monitor. In precedenza era necessario collegare i terminali Samsung predisposti (Galaxy Note8 e Galaxy S8/S8+) a una Dex Station, del costo di 149€, adesso invece il tutto avviene in modo trasparente facendo uso solo di un cavo che può essere acquistato a pochi euro. In questa modalità si ha in tutto e per tutto un’esperienza desktop che permette di utilizzare il terminale come se ci si trovasse difronte a un computer con tutti i vantaggi che questo comporta per la produttività. Nelle nostre prove non abbiamo riscontrato alcun problema in questa modalità, il software è rimasto fluido e veloce e siamo riusciti a portare a termine task che vanno dalla scrittura di documenti all’editing di foto.

Oltre a queste due killer feature il Note 9 può contare su una comparto fotografico di altissimo livello. Nelle prove fatte la fotocamera principale, una 12 megapixel con apertura variabile ƒ/1.5-2.4, ha dimostrato una velocità di messa a fuoco istantanea, una delle più veloci in assoluto che abbiamo potuto provare, e una nitidezza elevata in tutte le condizioni di luce, anche grazie all’aiuto della seconda fotocamera, sempre una 12 megapixel ƒ/2.4 che lavora come zoom 2x.

Ottima anche la fotocamera frontale, una 8 megapixel ƒ/1.7,che ci ha convinti nella resa dei selfie, estremamente dettagliati e con un efficace effetto bokeh. Ottimi anche i video che si riescono a realizzare con questo Note 9, che può filmare anche in qualità 4K a 60fps o a 30fps. Sono ben stabilizzati (è presente infatti sia la stabilizzazione ottica che elettronica), la resa dei colori è eccellente e viene sempre mantenuto il fuoco anche con veloci passaggi da ambienti illuminati a spazi con poca luce. In più c’è un plus, che accomuna i modelli Samsung, cioè il riconoscimento istantaneo dell’inserimento di un microfono esterno nel jack audio, cosa davvero molto comoda quando ad esempio si effettuano interviste e si ha necessità di avere la miglior qualità audio nelle risposte dell’interlocutore.

Sempre rimanendo in ambito multimediale non si può non menzionare la qualità dello schermo, un SuperAmoled da 6.4″ (162.5mm) con un’eccezionale risoluzione da 2960×1440 pixel (WQHD+) e 516 ppi che rappresenta a nostro avviso il livello più alto in termini di qualità per gli schermi di uno smartphone.

Il Note 9 è eccellente anche lato software, vantando Android in versione 8.1.0 che seppur sia abbastanza classico nella personalizzazione Samsung Experience, vanta le modifiche effettuate per l’interazione con la S Pen che sono realizzate con cura e con una UX che si rivela ben studiata nell’utilizzo quotidiano del terminale.

Lo abbiamo detto ad inizio recensione e lo ribadiamo qui: il Note 9 è a nostro avviso il miglior terminale Android in commercio in questo 2018. Samsung ha sfornato un super top di gamma che si distingue dal resto della concorrenza per le sue killer feature che sono davvero tali, S Pen e Dex integrato. Purtroppo però non è esente da difetti, o almeno da un grosso difetto che è il suo prezzo che arriva fino 1.279€ nella configurazione top. Sicuramente si tratta di una cifra davvero notevole da sborsare ma quel che si ha è un terminale eccellente che può fungere anche da desktop replacement in particolari contesti.

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