Sono passati 10 anni dall’esordio della linea Galaxy S di Samsung, e in questi anni l’azienda coreana – proprio con la serie S – è sempre stata fra i punti di riferimento dell’intera industria della telefonia mobile. Quest’anno, come già nel 2019, la serie è composta da tre smartphone, lanciati lo scorso 11 febbraio ed da pochissimi giorni disponibili all’acquisto in tutti i negozi di telefonia. Abbiamo usato il modello di punta, Samsung Galaxy S20 Ultra 5G per un paio di settimane, e di seguito la nostra recensione.
Samsung Galaxy S20 Ultra 5G: tutti i dettagli
Confezione e Design (↑)
La confezione di vendita comprende, oltre allo smartphone e alla manualistica di legge, un caricabatteria Power Delivery da 27W, un cavo USB-C, una coppia di auricolari stereo in-ear brandizzati AKG con connettore Type-C e lo strumento per estrarre il carrellino della SIM.
Le dimensioni del terminale, costruito con una struttura metallica ricoperta da entrambi i lati in Gorilla Glass 6, sono di 166,9x76x8,8mm ed il peso di 222 grammi. Sulla parte frontale trova posto un ampio display Infinity-O Dynamic AMOLED 2X da 6,9” con risoluzione QHD+ (1440×3200), rapporto 20:9, refresh fino a 120Hz e certificazione HDR10+; all’interno del foro, posizionato al centro del lato superiore subito sotto alla capsula auricolare, troviamo la fotocamera frontale, mentre nella parte inferiore c’è il lettore ultrasonico d’impronta.
Sul lato posteriore è posizionato un ampio modulo fotografico sporgente di quasi un millimetro dal corpo dello smartphone, composto da quattro fotocamere, il flash a LED dual-tone e da un microfono per la registrazione dei video. Ai lati invece abbiamo: in alto lo slot ibrido per le SIM e la microSD ed un microfono per la cancellazione dei rumori; a destra il tasto di accensione e il bilanciere del volume; in basso la porta USB-C 3.2, la griglia altoparlante e il microfono principale.
Scheda tecnica (↑)
La piattaforma scelta da Samsung per questo nuovo S20 Ultra è la nuova Exynos 990, con architettura a 7nm, otto core con frequenza fino a 2,73GHz, grafica Mali-G77 MP11 e modem 5G dual-mode (SA/NSA) con supporto alle frequenze Sub-6 e mmWave, sebbene al momento le reti europee supportino solamente il 5G NSA Sub-6. I tagli di memoria sono di 12GB o 16GB di RAM LPDDR5 e 128GB o 512GB di memoria UFS 3.0, espandibile fino ad un ulteriore TeraByte.
La quad-camera posteriore è composta da un sensore principale Samsung Bright HM1 da 108MP con apertura f/1.8, pixel da 0,8µm che grazie al pixel binning 9-in-1 arrivano ad una dimensione addirittura di 2,4µm con risoluzione equivalente di 12MP, focale di 26mm (visione a 79°), stabilizzazione OIS+EIS e autofocus PDAF; il secondo sensore è un ultra-grandangolo Samsung GH1 da 12MP con apertura f/2.2, pixel da 1,4µm, focale di 13mm (visione a 120°) e stabilizzazione elettronica; per lo zoom è stato scelto un teleobiettivo periscopico Sony IMX586 da 48MP con apertura f/3.5, pixel da 0,8µm e pixel binning 4-in-1, focale di 103mm (visione a 24°, zoom ottico 4x, ibrido 30x, digitale 100x), stabilizzazione OIS+EIS; a questi si aggiunge un sensore ToF Sony IMX518 da 0,3MP. La registrazione dei video può arrivare fino a 8K@24fps o 4K@60fps.
La selfie-camera da 40 MP ha apertura f/2.2, pixel da 0,7µm e pixel binning 4-in-1, focale di 26mm (angolo di 80°) e PDAF. Supporta il face-unlock e può registrare video fino a 4K@60fps.
L’audio è stereo, combinando la capsula auricolare superiore con l’altoparlante superiore, perfezionato da AKG e arricchito dalla tecnologia Dolby Atmos. Assente il jack da 3,5mm.
Andando ad esaminare le connettività sono presenti il WiFi 6 (ax dual-band), il Bluetooth 5.0, NFC con supporto a Google Pay e Samsung Pay, Miracast, i sistemi di localizzazione GPS/A-GPS/Glonass/Galileo/BDS, ed il supporto a tutte le reti mobili europee 2G, 3G, 4G LTE Cat.20 (velocità massima di di download di 2Gbps), 5G e ANT+. I sensori sono invece tutti inclusi: luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro, barometro, contapassi. Presenti poi Bixby, Knox, DeX e la certificazione IP68.
I valori SAR di Galaxy S20 Ultra sono di 0,319W/Kg alla testa e di 1,557W/Kg al corpo.
La batteria da 5000mAh supporta la ricarica rapida da 45W PD 3.0 (sebbene il caricatore incluso in confezione sia PD 2.0), la ricarica wireless Qi rapida da 15W, e la ricarica wireless inversa da 9W. Il software invece è Android 10 con la nuova One UI 2.1.
Prezzo (↑)
Il Samsung Galaxy S20 Ultra è disponibile all’acquisto in tutti i negozi di telefonia online e offline, nelle colorazioni Cosmic Grey e Cosmic Black, al prezzo consigliato di €1379 per la versione da 12+128GB; la versione da 16+512GB è invece disponibile esclusivamente sul sito Samsung al prezzo di listino di €1579.
Recensione (↑)
Sono ormai alcune settimane che stiamo usando il nuovo Samsung Galaxy S20 Ultra nella versione con connettività 5G, e non ci sono dubbi che ci troviamo davanti a un vero top di gamma, progettato con cura dei dettagli e con tutte le funzioni che un utente possa desiderare. Allo stesso tempo però ci sono alcuni punti che non ci hanno convinto al 100%. Vediamo quali sono.
Iniziando a parlare del design e della qualità costruttiva possiamo solo dire che Samsung si conferma al top: l’azienda coreana non ha certo da imparare su come si costruisce uno smartphone e S20 Ultra non è da meno, con materiali di qualità e una buona sensazione di solidità. Certo sul design qualcuno potrebbe avere da ridire qualcosa, tant’è che il modulo fotografico posteriore è stato da molti paragonato a un piano di cottura, ed effettivamente sporge un po’ troppo dal corpo del telefono, ma già con una cover si risolvono i problemi di bilanciamento.
Buono il display, che grazie al rapporto 20:9 garantisce una buona maneggevolezza nonostante le dimensioni di quasi 7”, e che risulta ben visibile in ogni condizione di luminosità. Anche qui Samsung fa scuola, e infatti i display AMOLED costruiti da Samsung sono poi adottati da molti altri produttori di smartphone, ma non possiamo non far notare che la frequenza di refresh di 120Hz è selezionabile solo tenendo la risoluzione FHD+, mentre se selezioniamo la risoluzione massima QHD+ essa scende automaticamente a 60Hz.
Per il resto si tratta di un ottimo pannello, che combinato agli altoparlanti stereo e al Dolby Atmos permettono una visione di film HDR in modo assolutamente confortevole e coinvolgente.
Sempre ottime anche le prestazioni: su questo aspetto il nuovo processore Exynos 990 progettato dalla stessa Samsung si comporta molto bene, e abbinato alle veloci RAM LPDDR5 garantisce un’esperienza sempre di livello elevato.
Dove il processore non sembra ben ottimizzato, e non è una novità per i chipset Exynos, è il consumo energetico: la batteria si scarica più velocemente delle aspettative, soprattutto se pensiamo che il terminale è dotato di una batteria da ben 5000mAh; non che ci sia il problema di arrivare a sera, anzi, ma di sicuro possiamo dire che ci saremmo aspettati un’autonomia ben superiore. Fortunatamente il telefono supporta la ricarica rapida a 45 Watt (sebbene il caricabatteria andrebbe acquistato a parte) e quindi basta poco per guadagnare qualche ora di batteria quando necessario, e anche se abbiamo a disposizione un caricabatteria wireless abbiamo il supporto della ricarica Qi a 15 Watt.
E arriviamo quindi ad esaminare il comparto fotografico. La resa è senza dubbio molto buona, sia in condizioni di buona luminosità che in ambienti più bui, e abbiamo apprezzato le nuove modalità di scatto introdotte da Samsung. Fra queste, particolarmente interessante la modalità scatto singolo, che consiste nella registrazione simultanea da parte di tutte le fotocamere e nella produzione di diversi contenuti tra foto e video con effetti diversi generati dall’intelligenza artificiale. Peccato però che è stata rimossa la modalità Instagram che fu introdotta con gli S10, e che permetteva di scattare con l’app fotocamera e condividere direttamente nelle storie della popolare applicazione.
Le foto in notturna riescono a catturare un buon quantitativo di luce mantenendo i colori abbastanza realistici, soprattutto se scattate con la fotocamera principale rispetto a quelle scattate con grandangolo o teleobiettivo. E soddisfacenti anche i video, con una buona stabilizzazione, che possono arrivare fino a 8K e permettono di salvare il fermo immagine a 33MP.
Anche le foto in zoom hanno una buona qualità: lo zoom ottico 4x produce scatti particolarmente validi, ma non ci si può lamentare nemmeno dell’ibrido 10x mentre aumentando l’ingrandimento si perde – comprensibilmente – di qualità e comincia ad apparire quell’effetto acquerello che rende lo zoom 100x praticamente inutilizzabile anche se si usa un treppiede o un gimbal.
Qualche incertezza l’abbiamo notata sulla messa a fuoco, che non sembra molto efficiente né rapida, ma siamo sicuri che il problema possa essere facilmente risolto con un aggiornamento software, e speriamo che Samsung corra presto ai ripari.
Lato software ormai la One UI di Samsung è piuttosto gradevole e pulita, e questa versione 2.1 migliora ulteriormente, sebbene siano ancora un po’ troppe le applicazioni proprietarie presenti. Abbiamo apprezzato l’integrazione con Google Duo per fare videochiamate direttamente dall’app telefono.
In conclusione non possiamo che confermare il fatto che Samsung abbia prodotto un altro importante flagship che sicuramente rimarrà fra i migliori smartphone dell’anno e sarà di ispirazione per altri brand. Il prezzo, veramente alto, non è propriamente alla portata di tutti, ma non abbiamo dubbi sul fatto che genererà vendite importanti.