Samsung GT-I5800 Galaxy Mini

Uno smartphone Android di buona fattura e dalle discrete prestazioni, a un prezzo irrifiutabile

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il voto di Webnews  
Uno smartphone Android di buona fattura e dalle discrete prestazioni, a un prezzo irrifiutabile

Primo impatto

Il Samsung GT-I5800 Galaxy Mini (d’ora in avanti Samsung Galaxy Mini), è uno smartphone Android 2.1 (Eclair) di fascia medio-bassa abbastanza completo, che riprende alcune soluzioni già viste nel fratello maggiore, il Galaxy S.

Prodotti come questo consentono di allargare la platea potenziale della piattaforma Android, grazie a un costo abbastanza contenuto. Guardando le specifiche del Samsung Galaxy Mini, non urleremo certo al miracolo, ma c’è tutto l’indispensabile: schermo capacitivo da 3,2 pollici, GPS, Bluetooth e Wi-Fi.

Il terminale appare elegante sin dall’inizio, con la sua colorazione nero lucida che, però, diventa ben presto il regno di inevitabili “ditate”.

Le dimensioni del Samsung Galaxy Mini sono ottimali (113,5x65x12,8 mm) e anche il peso (110 grammi) rimane nella norma. La forma allungata ne facilita la presa, anche se in qualche frangente appare un po’ scivoloso e si avverte la mancanza di un grip laterale. I materiali sono esclusivamente plastici, ma l’assemblaggio sembra esente da difetti.

La scocca del Samsung Galaxy Mini appare molto minimale: sono presenti il jack audio da 3,5 mm, il tasto power/blocco/sblocco e la porta Micro USB. Lo stesso approccio minimale è riservato alla parte frontale, nella quale, display a parte, abbiamo a che fare con i soli pulsanti Menu, Home (che a prima vista potrebbe apparire come un pad direzionale) e Back.

Non c’è nessun LED di stato, quindi non è possibile sapere se il telefono è acceso/spento o se ci sono chiamate perse/SMS se non agendo sul pulsante Power. Una mancanza ingenua che peggiora la fruibilità del terminale.

La confezione del Samsung Galaxy Mini prevede anche il classico alimentatore da rete, con attacco Micro USB, il cavo dati, le cuffie stereo di tipo in-ear, il manuale e una scheda microSD da 1 GB. Sinceramente, avremmo preferito la presenza di una scheda più grande, almeno da 2 o 4 GB.

Hardware & Software

Da un punto di vista tecnico, siamo di fronte a un terminale equilibrato che, pur senza eccellere, è in grado di soddisfare le principali richieste dell’utente medio.

Il Samsung Galaxy Mini monta uno schermo da 3,2 pollici abbastanza buono, forse poco visibile alla presenza di luce solare, ma con una risoluzione un po’ insolita: 240×400 pixel. Le applicazioni provate, di serie o scaricate dal Market, non ne hanno sofferto troppo. Di sicuro non è lo smartphone ideale per giocare… Lo schermo supporta anche il multitouch, quindi è possibile eseguire il comando pinch-to-zoom per ingrandire le pagine Web nel browser.

Il processore Qualcomm da 667MHz appare il compromesso migliore tra prestazioni e costi. Nel normale utilizzo, non si avvertono particolari rallentamenti. La dotazione di RAM (256 MB) e di memoria interna (170 MB) appare abbastanza adeguata alla classe del dispositivo. Con lo slot microSD è possibile aumentare lo spazio a disposizione per i dati fino a 32 GB.

È bene rilevare che, con la versione in uso del sistema operativo (2.1), le applicazioni non possono essere installate sulla scheda di memoria e ciò, inevitabilmente, pone qualche limite. Il Samsung Galaxy Mini dovrebbe essere aggiornabile a Android 2.2 (FroYo), ma in merito si attendono comunicazioni ufficiali da parte del costruttore asiatico. Vista l’esperienza con il Galaxy S, sarà difficile saperlo prima della fine dell’anno.

La fotocamera del Samsung Galaxy Mini è da 3 megapixel, senza flash LED e scatta foto e filmati di qualità non eccelsa.

Non mancano all’appello: Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 2.1 con EDR, GPS, accelerometro, bussola digitale e radio FM. Per quanto riguarda il GPS, abbiamo notato un fix iniziale davvero molto lento. In attesa che Samsung renda disponibile un firmware aggiornato, abbiamo superato il problema scaricando dal Market  un’utility dedicata (e gratuita) chiamata GPSopt.

L’interfaccia utilizzata sul Galaxy Mini è la Touchwiz 3 di Samsung. È semplice, immediata, poco invasiva e non divora troppe risorse. Le schermate di stand-by possono essere arricchite con i soliti widget per Android o con i widget dedicati scaricabili da Samsung Apps (per il momento ci sono soltanto pochi titoli).

La dotazione software del Samsung Galaxy Mini è abbastanza completa. Segnaliamo in particolare il client DNLA, Layar per la realtà aumentata e ThinkFree Office per visualizzare e modificare i documenti Office. Ci sono anche un paio di giochi, ma in versione dimostrativa.

Abbiamo provato anche il lettore multimediale, che vanta la compatibilità con i file DivX, e siamo rimasti favorevolmente impressionati. I filmati sono stati riprodotti senza incertezze e hanno sfruttato al massimo lo schermo, grazie al favorevole aspect-ratio.

Del Samsung Galaxy Mini abbiamo apprezzato anche la tastiera Swipe, che permette di digitare le parole senza sollevare il dito dalla tastiera software. Dopo un po’ di pratica, si raggiunge una discreta velocità di digitazione.

Conclusioni

Il Samsung Galaxy Mini ha mostrato anche una buona autonomia: con la batteria da 1.500 mAh, è stato possibile completare, senza eccessivi patemi, una giornata lavorativa. Anche la sezione telefonica (HSDPA/UMTS/EDGE/GPRS) si è ben comportata, segnalandosi per la buona ricezione e la qualità audio.

Il Samsung Galaxy Mini ci è piaciuto, pur con i suoi limiti e con qualche piccolo difetto di “gioventù” e, nella sua fascia di prezzo (219 euro), rappresenta una valida alternativa al neonato LG Optimus One P500. Speriamo soltanto che Android 2.2 arrivi presto anche su questo terminale.

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