Mirrorless evoluta
La Samsung NX300 segna un importante aggiornamento nella linea di mirrorless Samsung, unendo le migliori caratteristiche dei tre modelli precedentemente a catalogo: lo schermo inclinabile del top di gamma NX20 con il corpo compatto e maneggevole di NX1000 e NX210.
Il produttore coreano ha puntato anche sulla qualità delle immagini, integrando un capace sensore CMOS da ben 20,3 megapixel in formato APS-C, e sulla connettività, con il supporto nativo Wi-Fi.
Inoltre, come avvenuto per la serie Samsung Galaxy Camera, compatte con Android integrato, anche questa NX300 è una Smart Camera che strizza l’occhio al mondo dei dispositivi mobili, essendo disponibili app per il sistema operativo Google e per iOS con cui collegarla e condividere immediatamente i propri scatti sui principali social network, riprodurli su TV o archiviarli in un servizio di cloud storage.
Samsung, però, punta anche a chi padroneggia veramente la fotografia e non cerca solo un potente gadget. Così si spiega la scelta del sensore in formato APS-C, seguendo la strategia di alcuni importanti competitor come Canon, con la EOS M, Sony con la serie NEX e Fujifilm con la famiglia X. Tra tutte, le fotocamere che più si avvicinano per caratteristiche alla Samsung NX300 sono la NEX-5 e NEX-6 di casa Sony, con sensore APS-C, Wi-Fi integrato e app dedicate per smartphone e tablet.
Design e controlli
La Samsung NX300 è stilisticamente riuscita, con un corpo dalle linee retrò e finiture e materiali di buona qualità. È disponibile in due colorazioni: bianca, e nera. Il rivestimento frontale che simula un effetto pelle, purtroppo perde in efficacia sulla prima, diventando apprezzabile esteticamente solo sulla tonalità più scura.
La tipologia e la disposizione dei controlli fisici sono assimilabili a quelli delle precedenti mirrorless entry-level e di gamma media – NX1000 e NX210 – da cui eredita la struttura del corpo principale. Come sulla NX1000, troviamo un pulsante Direct Link per l’interazione immediata con uno smartphone su cui è stata installata l’apposita app Samsung, mentre l’accesso alle impostazioni Wi-Fi si ha tramite la posizione dedicata sulla ghiera di selezione principale.
Con quest’ultima accediamo alle tradizionali modalità PASM, alle scene automatiche e alla modalità Smart Mode (14 diverse impostazioni automatiche per lo scatto creativo).
Ciò che colpisce della Samsung NX300 è lo schermo posteriore AMOLED, non solo per la grande luminosità e contrasto. Infatti, oltre a essere touch e inclinabile, ha il formato inusuale di 16:9. La fotocamera scatta in formato 3:2 come impostazione di default, così su un lato dello schermo troviamo la classica banda nera che ospita le icone relative alla modalità di scatto in uso, una versione touch del pulsante Direct Link e altre opzioni, come il controllo della tipologia di messa a fuoco (fissa, continua, modalità inseguimento), oppure la possibilità di scattare semplicemente toccando il soggetto sullo schermo.
Nonostante il touchscreen sia veramente reattivo e preciso nel tocco, Samsung non ha trascurato i controlli fisici, permettendo di gestire completamente la fotocamera solo con essi, senza utilizzare lo schermo posteriore, o sfruttando la funzione i-Function integrata sulle lenti NX. Con quest’ultima si possono modificare i principali parametri (apertura, tempo di posa, esposizione, ISO, bilanciamento del bianco) direttamente dalle ottiche senza distogliere l’inquadratura dal soggetto.
I controlli sul retro della Samsung NX300 sono tradizionali, con i tasti direzionali multi funzione, i pulsanti dedicati al Menu e alla riproduzione, oltre a quello Fn programmabile secondo le preferenze dell’utente. Nel complesso non abbiamo di che lamentarci, a parte una tinta bianca che non stacca da quella di fondo e che trasmette una sensazione di prodotto poco caro.
Mentre il colore dei pulsanti ha un semplice impatto estetico, l’assenza di un mirino elettronico – invece presente sulla precedente top di gamma NX20 o su alcuni agguerriti concorrenti come Nikon 1 V2 e Sony NEX-6 – è una lacuna evidente poiché la risoluzione non è così elevata da esaltare tutti i dettagli delle foto: pur vantando una diagonale sopra la media (3,3” per il formato 16:9), la risoluzione si ferma a soli 768.000 punti.
Per fortuna, lo schermo posteriore AMOLED vanta un ottimo contrasto e un’eccellente profondità dei neri, penalizzando più la composizione della scena che non la riproduzione degli scatti. Inoltre, la possibilità di inclinarlo mitiga in parte l’assenza del mirino elettronico.
Alla Samsung NX300 manca anche un flash integrato. Tale assenza è recuperabile con il piccolo flash esterno opzionale, ma si tratta di un accessorio in più da portarsi dietro e, comunque, non incluso nella confezione. Questo funziona discretamente bene, soprattutto per la distanza dall’ottica, limitando il tanto sgradito e altrimenti invadente effetto occhi rossi nei primi piani.
Performance
La Samsung NX300 implementa anche un nuovo sistema AF ibrido, che migliora più la velocità che la precisione, in particolare quando scattiamo in ambienti scarsamente illuminati. Solo focheggiando soggetti particolarmente vicini o cercando di fissare il fuoco su un particolare minuscolo il sistema AF va in crisi e si rende necessario passare al fuoco manuale.
In combinazione con un rinnovato processore d’immagine DRIMe IV, una massima velocità dell’otturatore di 1/6.000 e una modalità tracking efficiente, anche la ripresa di soggetti in rapido movimento non delude per una mirrorless di questa classe, potendo congelare l’attimo con una frequenza di ben 8,6 fotogrammi il secondo.
Il formato di scatto nativo di 3:2 aiuta nelle riprese di paesaggi o ritratti di gruppo, ma è comunque possibile scegliere fra quelli opzionali da 16:9 o 1:1, che però si limitano a ritagliare il fotogramma con un conseguente calo della risoluzione.
Altrimenti, la risoluzione non difetta certo alla nuova mirrorless Samsung, che, con i suoi 20,3 megapixel, offre tutto quello che serve anche per ritagli in post produzione e stampe in grande formato.
Le immagini JPEG prodotte dal sensore APS-C sono nitide, pulite, ben contrastate e con colori vividi. Ci aspettiamo, inoltre, che con obiettivi più pregiati del 18-55 mm f:3,5-5,6 usato per le nostre prove la situazione migliori ulteriormente, soprattutto per la nitidezza e la luminosità ai bordi, dove l’ottica del kit va in crisi.
Il rapporto segnale/rumore non è ancora all’altezza di concorrenti più accreditati come Sony e soprattutto Nikon, ma in ogni caso si può scattare tranquillamente sino a ISO 1.600 con un’ottima resa, mentre a ISO 3.200 la grana diventa evidente nelle zone scure, con una generale perdita di dettaglio.
Ovviamente, la Samsung NX300 effettua anche riprese video in formato Full HD 60p, con il sistema AF che si rivela particolarmente piacevole da usare, grazie alla silenziosità e allo zoom fluido lungo l’intero range. Chi ama girare clip con la fotocamera può trovare nella nuova e luminosissima ottica fissa Samsung NX 45 mm f:1,8 un ottimo compagno di giochi, grazie anche alla capacità di girare (e scattare foto) in 3D nativo.
Infine, il trasferimento dei file via Wi-Fi ha funzionato senza alcun intoppo o rallentamento, agganciando immediatamente la rete locale e permettendo di condividere le foto scattate con una delle modalità disponibili, via social network o salvandole direttamente sullo smartphone, sfruttando una app mobile ben congegnata.
Conclusioni
La Samsung NX300 segna un importante passo in avanti del sistema mirrorless Samsung, soprattutto a livello estetico e prestazionale, grazie a un corpo macchina realizzato con cura e dal design accattivante, e al capace sensore CMOS in formato APS-C da 20,3 megapixel.
A parte alcune lacune evidenti che lasciano perplessi – assenza del flash integrato e del mirino elettronico –, la si usa con piacere, riuscendo a ottenere immagini di buona qualità con relativa facilità.
Così questa NX300 si propone più a chi arriva da una compatta e vuole crescere creativamente e qualitativamente che non a un fotoamatore evoluto o un professionista che cerca belle immagini prodotte da un sistema compatto e leggero.
Un ulteriore stimolo, forse quello a cui Samsung punta davvero, può arrivare dalla possibilità di inserire la fotocamera all’interno di un ecosistema Samsung dove, per esempio, figurano già uno smartphone e un TV del produttore coreano, così da condividere con facilità e immediatezza foto e video acquisiti.