Sony Alpha A58: evoluzione
La famiglia di reflex Sony Alpha con tecnologia DSLT a specchio translucido continua a crescere e a evolversi, coprendo un ampio range di prezzo e performance. Nel corso del 2013 il produttore giapponese ha introdotto la nuova soluzione d’ingresso sul mercato, la Alpha A58, che costituisce un aggiornamento importante della precedente Alpha A57, a partire dal sensore CMOS HD Exmor in formato APS-C, con risoluzione di 20,1 megapixel al posto dei precedenti 16,1 megapixel.
Sony ha rivisto anche le dimensioni del corpo, ora leggermente più compatto e con un graditissimo mirino elettronico Tru-Finder di tipo OLED.
Le altre caratteristiche salienti della entry-level Sony Alpha A58 comprendono lo scatto a raffica a 8 fps, video in formato Full HD 30p con il controllo dell’esposizione e della messa a fuoco continua, sistema AF a rilevamento di fase a 15 punti e tre sensori a croce, gamma ISO da 100 a 16.000, schermo posteriore inclinabile da 2,7”, obiettivo 18-55 mm (27-82,5 mm equivalenti) f:3,5-5,6 incluso nel kit.
Design
Dal punto di vista estetico e funzionale la Sony A58 rimane praticamente immutata rispetto alla precedente generazione, a parte dimensioni leggermente più contenute.
Ritroviamo, sul lato destro, l’impugnatura pronunciata che aiuta a mantenere una sicura presa con una mano sola, grazie anche all’ottimo bilanciamento dei pesi.
Sul lato superiore, la ghiera per la selezione delle modalità di scatto è sempre a sinistra, ora include anche Picture Effects per aggiungere effetti creativi mentre scattiamo, precedentemente accessibile tramite il menu principale.
Sul lato destro della Sony Alpha A58, sotto il pulsante di scatto e in una posizione facilmente raggiungibile dall’indice della mano destra, troviamo la rotella utilizzabile per variare l’apertura o la velocità dell’otturatore, secondo la modalità di scatto. Quando scattiamo in manuale, regola i tempi e, in combinazione con la pressione del pulsante altrimenti dedicato alla compensazione dell’esposizione, commuta sull’apertura del diaframma.
Anche sul retro della fotocamera la disposizione dei comandi continua a rimanere intuitiva e con un accesso rapido alle impostazioni principali (ISO, WB, compensazione dell’esposizione), riprendendo l’approccio adottato sulle reflex di fascia alta della gamma Alpha. Abbiamo particolarmente gradito la possibilità di accedere, tramite il tasto funzione Fn, a un menu di scelta rapida che include i controlli più utilizzati, come lo scatto a raffica, la compensazione dell’esposizione e gli stili creativi da applicare direttamente sulle immagini registrate.
Anche lo schermo posteriore della Sony Alpha A58 rimane immutato rispetto alla generazione precedente: diagonale di 2,7” con risoluzione di 460.000 pixel, rivestimento superficiale che minimizza i riflessi, luminosità elevata per un’ottima lettura dell’immagine in pieno sole. Purtroppo, è inclinabile solo lungo un’asse e non completamente articolato, limitando le possibilità di ripresa in condizioni estreme, e non è neppure touch, per aiutare nella selezione del punto di messa a fuoco, per esempio.
Gli unici veri aggiornamenti nel design sono il mirino elettronico di tipo OLED, molto più luminoso e con tutte le informazioni essenziali visualizzate in modo chiaro, e la graditissima presenza di una slitta a caldo standard e non più proprietaria per accessori dedicati Sony Alpha, così da poter usare un flash compatibile.
Alpha A58: performance
Le immagini catturate con la Sony Alpha A58 soddisfano sotto molti punti di vista: dettagli elevati, colori fedeli con sfumature morbide, esposizione generalmente corretta.
Scattando in formato JPEG, abbiamo notato una leggera tendenza alla sottoesposizione, in particolare quando la scena già in origine era scura. Anche variando la regolazione dell’esposizione, il risultato non varia, a patto di non adottare il tradizionale accorgimento che prevede la misurazione dell’esposizione separatamente dalla messa a fuoco, altrimenti è sempre possibile sovraesporre leggermente. Il tutto però rende meno immediato e intuitivo lo scatto, richiedendo al tempo stesso una buona conoscenza e controllo delle tecniche di ripresa.
In ogni caso, la modalità a segmento multiplo è quella che permette di ottenere i risultati migliori nella maggior parte dei casi, andando leggermente in crisi solo nelle scene ad alto contrasto, come i controluce più feroci, dove Spot continua a rimanere la scelta consigliata.
In presenza di scene con colori particolarmente vivaci, la tendenza della Sony Alpha A58 è di adottare un approccio conservativo, con tinte fedeli ma rese più morbide e tenui, il che non è necessariamente un male potendolo recuperare con relativa facilità in post produzione.
Il bilanciamento automatico del bianco funziona bene nella maggior parte delle condizioni, con una tendenza a rendere più “calda” la scena in presenza di illuminazione artificiale, una situazione in cui è consigliabile passare alla selezione dedicata.
La messa a fuoco, nonostante la tecnologia DSLT a specchio translucido, non brilla per velocità, andando in crisi in scene scarsamente illuminate o soggetti relativamente vicini alla lente. L’obiettivo incluso nel kit, uno zoom grandangolo 18-55 mm, sicuramente non aiuta a ottenere performance elevate, mostrando anche una fastidiosa rumorosità durante la messa a fuoco. Un accorgimento che può velocizzare la messa a fuoco è l’attivazione della funzione proprietaria Eye-Start AF: in pratica il sistema AF inizia a lavorare quando avviciniamo l’occhio al mirino elettronico.
Lo scatto a raffica, invece, rimane sempre uno dei punti di forza delle reflex Sony con tecnologia DSLT: 8 fps utilizzando messa a fuoco continua automatica, risultati irraggiungibili dagli altri competitor anche nella gamma media del mercato.
Abbiamo sperimentato i numerosi filtri digitali e scene creative disponibili sulla Alpha A58, con risultati soddisfacenti per la possibilità di controllare alcuni parametri fondamentali, come il contrasto nel bianco e nero. Peccato che siano accessibili solo scattando in formato JPEG e non in RAW. Interessante, soprattutto per chi vuole crescere dal punto di vista creativo, è la modalità Inquadratura Automatica, che rileva l’oggetto fotografato e propone un ritaglio dell’immagine originale per creare composizioni più ravvicinate, lasciando la scelta al fotografo se usare la nuova versione o il proprio scatto.
Rumore contenuto
Dove la Sony Alpha A58 stupisce è nel rapporto segnale/rumore. Infatti, scattando in JPEG a ISO relativamente elevate (intorno a 3.200), i dettagli rimangono molto elevati con un rumore ben controllato e con risultati ben sopra la media della categoria entry-level, addirittura paragonabili, se non superiori, a quelli ottenibili nella fascia media del mondo reflex.
I miglioramenti rispetto la precedente Alpha A57 si notano a partire da ISO 400, con una differenza sostanziale a valori particolarmente elevati. Dove delude è nelle riprese in formato RAW, probabilmente a causa di uno scarso supporto dei programmi di post produzione, recuperando solo a ISO 6.400 e 12.800.
Anche per ampiezza della gamma dinamica la Sony Alpha A58 sorprende in positivo, sempre sopra la media della categoria, oltre a mantenere performance consistenti sia in formato JPEG sia in RAW non compresso.
Conclusioni
Questa Sony Alpha A58 è una convincente reflex di gamma media, dall’ottima qualità costruttiva, facile a usare e con prestazioni consistenti soprattutto in condizioni di scarsa luminosità, e dal prezzo conveniente.
Siamo solo delusi dall’assenza di uno schermo touch che, in combinazione con i tradizionali controlli fisici, avrebbe reso ancora più intuitivo e immediato l’utilizzo della Alpha A58. Al contrario, siamo stati impressionati dal dettaglio elevato, dal rumore contenuto a ISO elevati, dalla resa fedele dei colori e dall’esposizione generalmente ben bilanciata, nonostante la tendenza a sottoesporre con luce scarsa.
Nel complesso, Sony ha prodotto un aggiornamento convincente della propria reflex Alpha d’ingresso sul mercato, puntando soprattutto sulla facilità e sul piacere nell’utilizzo, grazie anche all’integrazione di un mirino elettronico di qualità.
Per rendere ancora più competitiva questa Alpha A58 nell’affollato panorama entry-level, gioverebbero soprattutto un obiettivo più performante di quello di serie, un sistema AF più reattivo e la disponibilità di filtri digitali e scene creative anche nello scatto in RAW, oltre al già citato schermo posteriore touch.