Cambio epocale
Si approssima quello che si prospetta come un altro cambio epocale nel mondo della TV. Almeno così dovrebbe essere, perché in realtà quella del 3D è stata una promessa non mantenuta, mentre l’altissima definizione della piattaforma 4K è ancora in via di maturazione.
Molto probabilmente la vera spinta nell’accettazione e diffusione della risoluzione Ultra HD arriverà dall’HDR (High Dynamic Range), lo standard caratterizzato dall’ampissima gamma dinamica dei colori.
Quindi non si tratta solo di pura risoluzione, come potrebbe essere il 4K (quattro volte la definizione di un Full HD), ma di qualità e profondità della stessa.
La piattaforma tecnologica è da poco arrivata sui TV di alta gamma dei principali attori di questo mondo, in cui Sony riveste un ruolo di primo piano per la grande attenzione da sempre risposta nell’esperienza cinematografica a disposizione nel salotto di casa.
È comunque una vera e propria novità, ancora difficile da digerire, vista la scarsità dei contenuti nativi a disposizione. Il TV Sony Bravia XD93 da 65” è un’evoluzione dell’ammiraglia già presente a catalogo. Si tratta di un televisore che punta tutto sul design e sulla qualità dell’immagine, integrando un’innovativa gestione del local dimming per meglio supportare l’HDR su un pannello di tipo Edge LED.
Bravia XD93: il design (↑)
La linea del Sony XD93 è pulita, molto pulita. Un risultato di siffatta levatura è stato raggiuto eliminando gli speaker dalla parte inferiore. Così il TV Sony è solo schermo – circondato da una cornice minimale – e base metallica.
I quattro speaker – da 7,5 W l’uno – sono ora sul retro, infatti. Purtroppo, il risultato è peggiorato rispetto al precedente modello, soprattutto nella riproduzione dei toni bassi, ora quasi assenti, mentre le tonalità alte hanno sofferto di meno così come il volume complessivo.
In ogni caso, è un capolavoro di design, che eccelle per eleganza minimale. Il pannello è come sospeso sopra il nuovo supporto monolitico, collocato in posizione centrale, che sostiene in modo egregio l’enorme pannello da 65” (la versione provata).
La cornice è realmente sottile, un profilo essenziale che aggiunge circa un centimetro alle dimensioni dello schermo. Quest’ultimo è più spesso dell’interpretazione – non HDR ma sempre 4K – della serie precedente, passando da 4 mm a circa un centimetro. Per l’utilizzatore cambia poco o nulla, perché quello che conta è la vista frontale e in ogni caso le performance complessive.
Guardando il Bravia XD93 sul retro si notano altri cambiamenti, molto graditi: la collocazione delle prese e interfacce è stata rivista e razionalizzata, con un accesso prevalentemente laterale. Questo approccio ha due ripercussioni importanti: è possibile tenere il televisore più vicino al muro, oltre a nasconderle con un pratico coperchio in materiale plastico, raggruppando i cavi e minimizzando l’impatto visivo.
L’alimentatore è ora esterno, ed è ingombrante e di conseguenza difficile da occultare alla vista.
Controlli
Il lavoro di revisione del XD93 ha interessato anche il telecomando, completamente nuovo e completo di tutto quello che serve per accedere ai contenuti di Android TV, store Google Play incluso, ma soprattutto con l’accesso diretto a Netflix.
Ovviamente, non manca l’indispensabile microfono per la ricerca vocale, che ancora una volta ha dimostrato la sua efficacia per reattività e precisione nella risposta.
Ci sono un paio di punti da migliorare nel nuovo approccio Sony, però: manca la retroilluminazione dei tasti, che sono a escursioni ridotta con un feeling non entusiasmante al tatto. La soluzione Sony è volta alla salvaguardia del telecomando nel caso di infiltrazioni di acqua, a discapito però della praticità nell’utilizzo comune.
Qualità
Sony ha voluto portare la tecnologia Edge LED a un livello superiore, non solo con il supporto della tecnologia HDR. L’approccio al 4K si è evoluto con la piattaforma tecnologica Slim Backlight Drive: sono due guide separate, per una gestione più efficace della soluzione Edge LED.
Il Sony XD93 è ben lontano da un Full LED, ma in ogni caso il risultato è più che buono, soprattutto se ci si aiuta con la personalizzazione delle opzioni di visualizzazione. I profili standard sono da utilizzare solo ed esclusivamente come base di partenza per raggiungere la soddisfazione per fedeltà delle immagini, a partire dai colori per finire con la luminosità, passando per fluidità del movimento e dettaglio. I profili preferibili sono Cinema Pro e Cinema Home, che già funzionano egregiamente in un ambiente buio o scarsamente illuminato.
È consigliabile agire passo dopo passo, operando su un’opzione per volta, per capire cosa cambia cosa. Partendo dalla retroilluminazione e dal Motion Control, e finendo con il profilo dei colori, è relativamente facile raggiungere lo scopo (in altre parole, immagini realistiche), ricordando sempre che bisogna sapere quello che si sta facendo.
Rimane comunque il difetto principale del sistema Edge LED: la ridotta uniformità del pannello e il livello del nero poco profondo, avvertibili nei film con formato panoramico che visualizzano le tipiche bande nere superiore e inferiore.
Dove soddisfa pienamente questo Bravia è nel livello del dettaglio, sia per contenuti Full HD e 4K, sia per quelli HD: il segnale è elaborato in modo eccellente dal processore X1 4K con X-Reality Pro.
Benvenuto HDR (↑)
Siamo di fronte a una piattaforma tecnologica ancora immatura e poco o nulla diffusa per contenuti. D’altronde è la novità del momento, come è stato il 4K in precedenza, e ci si trova a dover ancora digerire l’altissima risoluzione che ecco un’estensione della gamma dinamica. Eppure è forse lui il vero “game changer” che contribuirà a diffondere massicciamente il 4K nelle case, anche se con tempi non brevi.
Tuttavia, in questo modello il pannello Edge LED non è la soluzione migliore e l’aiuto che arriva dalla nuova tecnologia Slim Backlight Drive per la gestione del local dimming non porta a un risultato che soddisfa in pieno.
Il punto è sempre lo stesso: un livello del nero poco profondo, con una gamma dinamica non così ampia come dovrebbe essere. Forse, un pannello Full LED come quello usato sul modello da 75” della serie XD93 è il più indicato per liberare tutta la potenza promessa dall’HDR.
Funzionalità estese (↑)
Questo Sony XD93 è una vera e propria ammiraglia, inglobando il meglio in fatto di tuner: una coppia formata da digitale terrestre DVB-T2 e satellitare DVB-S2, ottimamente supportati da un decoder integrato con supporto HEVC e 4K (e non potrebbe essere altrimenti).
Si nota tuttavia una certa lentezza operativa nel cambio dei canali e nella visualizzazione delle informazioni – guida TV inclusa – a schermo, un difetto che Sony si porta dietro dalla generazione precedente.
È un difetto sopportabile, perché sono altri gli aspetti che contano: la qualità video, upscaling compreso. Il processore X1 4K svolge un ottimo lavoro anche in questo compito cruciale, elaborando e visualizzando immagini piacevoli sia da fonti a definizione standard sia HD.
Gli artefatti digitali sono ridotti all’essenziale, facendosi notare solo nelle zone più scure dell’immagine. In ogni caso si può agire sulle principali opzioni della qualità immagine dal comodo menu, operando anche su altri parametri come Motion Flow (per la compensazione del moto), dettaglio, retroilluminazione e riduzione del rumore, ad esempio.
Per finire, il media player integrato è uno dei migliori: gestisce in modo pressoché perfetto file di ogni tipo, sia trasmessi via Chromecast sia riprodotti da drive USB.
Android TV
La piattaforma Android TV che supporta il Sony Bravia XD93 è ben nota, pro e contro inclusi. L’ultima release è ancora più stabile e reattiva, ma è ancora distante dalla soddisfazione piena.
L’organizzazione dei contenuti è buona, grazie anche all’ampiezza del pannello da 65”, che permette di leggere facilmente i testi che accompagnano le grandi icone organizzate per aree d’interesse. La fluidità operativa è appagante, anche se si nota qualche rallentamento quando sono aperte più app.
Ovviamente, la parte del leone è rivestita dalle app della galassia Google, a partire da YouTube, che permette di gestire con efficacia streaming e riproduzione video da fonti esterne (smartphone, tablet e PC) connessi alla stessa rete Wi-Fi.
Purtroppo, lo store non brilla per quantità dei contenuti, anche se sono di buon livello, con un’abbondanza di giochi gestibili sia da telecomando sia da joypad compatibile collegabile via Bluetooth.
Conclusioni e prezzo(↑)
Come è intuibile, i punti forti del TV Sony XD93 da 65” sono il design raffinato e la qualità d’immagine elevata. Nel complesso è un ottimo televisore anche se ci si poteva aspettare di più da un top di gamma. Con una retroilluminazione Full LED, più efficace rispetto a quella Edge LED, sicuramente il giudizio sarebbe stato diverso.
Ad ogni modo, anche se è vero che una tecnologia ancora acerba come l’HDR non è implementata con successo, ma per tutti gli altri contenuti – dalle trasmissioni televisive SD al Full HD di un disco Blu-ray – non c’è molto di che lamentarsi, soprattutto dopo aver agito sul profilo dell’immagine per il perfezionamento nella qualità visiva.
Resta il nodo della Smart TV affidata ad Android, una piattaforma imperfetta che sta migliorando più lentamente del previsto, ma qui Sony non ha alcuna colpa.
Chi vuole di più, soprattutto per tecnologia e qualità delle immagini (grazie al pannello Full LED), può puntare sul modello da 75”, che però vede raddoppiare il prezzo d’acquisto (da 3.499 a 6.999 euro).