Bello il design, ma lo schermo…
Il nuovo Sony Ericsson Vivaz è uno smartphone con spiccate doti multimediali, che fa della possibilità di registrare video in HD a 720p il suo cavallo di battaglia.;
Parlando di design, l’aspetto esteriore riprende lo stile dell’Xperia X10, mentre quattro sono le colorazioni disponibili: rosso, grigio, blu e nero. Sebbene sia realizzato interamente in plastica, la sensazione al tocco è gradevole e i materiali aiutano a mantenere il peso contenuto, il Sony Ericsson Vivaz pesa, infatti, meno di 100g e misura appena 107 x 51,7 x 12,5 mm, più o meno come il Tattoo, il piccolo di casa HTC.
Nella parte posteriore del dispositivo, interamente in plastica lucida, alloggia la fotocamera da 8 megapixel, dotata di flash a LED, mentre il restante spazio è occupato dal classico logo Sony Ericsson e dalla scritta HD. Interessante la scelta del produttore di sdoppiare il pulsante della fotocamera, dotando la parte video di un tasto dedicato, che va ad affiancarsi a quello di accensione e ai controlli del volume.
Lo schermo è un 3,2 pollici di tipo resistivo con risoluzione 360×640 pixel TFT, lo standard per l’OS utilizzato. Non si tratta, dunque, dell’ultima tecnologia disponibile sul mercato, non abbiamo infatti nè le funzionalità multitouch tipiche dei pannelli capacitivi, nè i vantaggi degli AMOLED. Tuttavia, nel complesso, la qualità è più che accettabile ed i colori sono sufficientemente saturi per una visione gradevole di video ed immagini. Nota dolente la leggibilità con luce diretta del sole, decisamente sotto la media, con serie difficoltà, in alcuni condizioni critiche, a leggere quanto scritto sullo schermo.
Questa inter-faccia non mi è nuova?
Il sistema operativo è il classico Symbian S60 5th Edition, anche conosciuto come Symbian^1, e utilizza la medesima interfaccia già vista sul Sony Ericsson Satio. Il processore è un 720 MHz con supporto all’OpenGL ES 2.0 mentre le altre dotazioni comprendono: Wi-Fi con DLNA, HSDPA, GPS, accelerometro e radio FM.
Il dispositivo utilizza un tema basato su Flash che divide lo schermo in 5 pagine separate, ciascuna con funzioni specifiche e personalizzabile.
Sebbene, nel complesso, l’adattamento risulti piacevole e di facile utilizzo, non ci sono sostanziali passi in avanti per Symbian S60 5th edition che lascino pensare a un’evoluzione del sistema operativo. Inoltre si fa notare l’assenza della funzione di scroll cinetico: l’augurio è che venga implementato in un secondo momento come avvenne per i Nokia N97.
Nessuna novità per la rubbrica, l’organizer e la messaggistica: il Vivaz utilizza le applicazioni standard di Symbian. I metodi di immissione del testo sono molteplici, dal riconoscimento della scrittura a mano, fino alla QWERTY completa, passando per una tastiera compatta, posizionabile a piacimento sullo schermo.
Software inclusi
La dotazione software è abbastanza ricca, con una serie di applicazioni preinstallate accessibili dal menu Apps. Tra gli altri, degno di nota è SMS Preview, un piccolo programma che permette di vedere i messaggi ricevuti direttamente dall’home screen, YouTube, con una interfaccia semplice da usare anche se vincolata a un uso solamente in modalità landscape, e Facebook, realizzata da Opentech ENG, ricchissima di funzioni, ma anche abbastanza pesante per il sistema. Stranamente, non è presente neppure un singolo gioco, problema non da poco considerando che solamente i dispositivi Nokia possono accedere a Ovi Store e l’equivalente Sony non è ancora all’altezza.
Per quanto riguarda gli applicativi Office, troviamo QuickOffice, anche se solamente in versione demo (sarà necessario acquistare la versione completa per 18,76 dollari, qualora si volessero aprire documenti Office 2007 o continuare a utilizzare Adobe Reader dopo i 15 giorni di prova).
Per quanto riguarda Internet, le connettività Wi-Fi 802.11 b/g e l’HSDPA 7.2 Mbps permettono una navigazione confortevole, limitata solamente in parte dal browser standard un po’ datato, sostituibile tuttavia con Opera Mobile 10.
Il GPS è affiancato da due programmi, l’immancabile Google Maps e Wisepilot, quest’ultimo in versione demo per 30 giorni, ma sarà possibile installare altri applicativi a pagamento quale ad esempio Garmin Mobile XT. Il fix è estremamente veloce, sono necessari 30 secondi per agganciare i satelliti “a freddo” e 5 in caso di perdita di segnale, prestazioni complessivamente davvero buone per un dispositivo non dedicato.
Il punto di forza, la multimedialità
Come abbiamo detto, il vero cavallo di battaglia del Sony Ericsson Vivaz è la parte multimediale, supportata dalla summezionata fotocamera da 8 megapixel, capace di riprendere video in alta definizione 720p con autofocus continuo. Alla prova dei fatti, tuttavia, l’interfaccia si è dimostrata a volte scattosa e la qualità dell’immagine non all’altezza di quanto ci si sarebbe aspettato.
I filmati mostrano un buon dettaglio e una buona qualità dell’audio. Sarà poi possibile sfruttare il DLNA per visualizzare le immagini direttamente sul televisore, attraverso l’applicazione Media Server.
In riproduzione, il Vivaz si dimostra un prodotto di ottima qualità, capace di mostrare filmati MP4 1.280×720 a 30 fps, con bitrate fino a 4200 Mbps e un’eccellente fluidità, senza rallentamenti durante tutta la visione. Purtroppo, manca il supporto al DivX ed all’XviD, ma è possibile utilizzare software prodotti da terzi per ovviare a questa mancanza.
Le fotografie risultano accettabili, con moderate aberrazioni cromatiche, ma senza apparenti problemi di distorsione. Va comunque ricordato che si parla pur sempre di uno smartphone e non di una macchina fotografica, e che la qualità è comunque superiore a quella di molti altri concorrenti.
La qualità dell’audio è veramente ottima, tuttavia le cuffie Sony Ericsson HPM-60/J, presenti nella confezione, sono di qualità scadente, specie per gli appassionati di musica. Sarà, dunque, necessario sostituirle con qualcosa di qualità superiore a meno che non si accetti di sopportare dei suoni piatti e privi di bassi.
Prestazioni e Conclusioni
Come già accennato, il Sony Ericsson Vivaz utilizza un processore a 720 MHz basato su architettura ARM Cortex A8, capace non solo di riprodurre filmati in alta definizione, ma anche di gestire al meglio l’interfaccia Flash e le applicazioni preinstallate.
Tuttavia, in alcune occasioni, sono stati riscontrati dei forti rallentamenti in concomitanza del riempimento della memoria, un problema che speriamo possa essere risolto tramite aggiornamento software, in quanto potenzialmente capace di rendere non sfruttabile appieno la scheda di memoria da 8 GB fornita con il dispositivo.
La qualità dell’audio in chiamata non è perfetta, ma il suono è comunque sufficientemente forte e chiaro da garantire una telefonata confortevole per entrambi gli interlocutori. Alcune mancanze sono evidenti, come la suite Office incompleta e il mancato supporto nativo ai DivX, e alcune caratteristiche sono in co ntrasto fra loro (uno smartphone votato all’intrattenimento dovrebbe avere delle cuffie migliori in doitazione).
In definitiva, il Vivaz è uno smartphone generalmente buono, che arriva persino a eccellere, ma solamente nel campo multimediale, grazie alla riproduzione e registrazione di filmati a 720p. Quel che più conta, però, è che, con un prezzo di 300 euro, questo smartphone è quanto di meglio si possa comprare, in questo momento, senza spendere cifre esorbitanti.