Preludio
La storia di Sony nel mondo dei videogiochi è iniziata, nel 1994, con PlayStation, una macchina dal potenziale stratosferico per l’epoca, capace di spiazzare il mondo intero imponendosi come il nuovo paradigma dell’intrattenimento videoludico allora noto. La sua storia è poi proseguita con PlayStation 2, nel 2000, e con PlayStation 3, nel 2007, continuando sul solco del successo tracciato fin dalla prima generazione.
A distanza di sei anni, ora Sony torna sul palcoscenico con PlayStation 4 e segue la concorrente storica Microsoft che ha lanciato Xbox One la settimana scorsa (negli USA, in realtà, è disponibile da un paio di settimane). Andiamo ad analizzare con la lente d’ingrandimento questa nuova console.
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Sotto la nera armatura di PlayStation 4, Sony ha voluto collocare un sistema hardware di tutto rispetto, optando per una soluzione APU dalla capacità di calcolo complessiva pari a 1,84 Teraflop, al cui interno pulsano un processore AMD Jaguar 8-core da 1,6 GHz e un chip grafico AMD Radeon da 800 MHz di frequenza. La dotazione tecnica comprende anche un hard disk interno da 500 GB sostituibile, 8 GB di RAM GDDR5, un lettore Blu-ray e moduli Bluetooth e Wi-Fi per la connettività.
Per quanto concerne le connessioni, sul retro sono presenti un’entrata per l’alimentazione, una porta HDMI, una per la PlayStation camera, un’uscita ottica e una porta Ethernet per il collegamento a Internet via cavo. Frontalmente sono presenti due porte USB 3.0.
L’equipaggiamento tecnico di PlayStation 4 è leggermente superiore a quello di Xbox One e si vocifera che la frequenza del processore possa arrivare persino a 1,8 GHz (cosa che non abbiamo potuto ancora testare). Le prestazioni sono effettivamente notevoli, e la console si dimostra velocissima nel gestire le operazioni di routine e le installazioni dei videogiochi che, come per Xbox One, devono essere installati obbligatoriamente.
Nonostante le promesse di qualche mese fa, PlayStation 4 non supporta la tecnologia 3D su Blu-ray e videogiochi, ma è possibile che questa divenga disponibile prossimamente con un aggiornamento software. La risoluzione Ultra HD (presente solo nei televisori che dispongono di tale tecnologia) sarà fruibile solamente per video e immagini personali, ma non per giocare.
Design
PlayStation 4 non si propone come un dispositivo dall’aspetto innovativo o particolarmente identificabile, ma quanto meno ha dello stile. La linea è semplice e sinuosa e, grazie alla forma leggermente obliqua, si rivela molto più aggressiva e bella da vedere rispetto a un qualsiasi prodotto che gli farà compagnia in salotto.
Il case è diviso in due parti da una sottile linea di LED che cambia colore a seconda dello stato della console. La parte a sinistra – che è circa un terzo del totale – è realizzata in plastica lucida, mentre la sezione destra è rifinita in plastica opaca. Sul retro è presente una griglia per l’areazione.
Se si volesse tenere in piedi la console, per una mera questione di spazio, sarà necessario acquistare una base dal costo di circa 20 euro. È però vero che questo supporto non offre una buona stabilità alla console e la PlayStation 4 trema al minimo movimento. Se non avete intenzione di sobbarcarvi una spesa extra, potete comunque tenere la PS4 in verticale anche senza il piedistallo ufficiale. Va comunque segnalato che la console in piedi esercita un fascino decisamente minore rispetto alla posizione sdraiata, che è evidentemente quella per cui è stata studiata sin dall’inizio.
Gamepad
Sony ha deciso di voltare pagina in maniera netta, anche per quanto riguarda il controller, affiancando al rilascio della nuova console anche il nuovo DualShock, arrivato ormai alla sua quarta incarnazione. L’azienda nipponica ha tuttavia mantenuto una certa continuità estetica, ottimizzando l’ergonomia e allungando sensibilmente l’impugnatura, così da offrire una presa più sicura e una maggiore maneggevolezza.
La miglioria più importante è, senza dubbio, quella relativa agli stick analogici, visto che ora sono concavi e non più convessi, e quindi garantiscono una migliore aderenza ai pollici del giocatore. Le altre novità riguardano il touchpad capacitivo a due tocchi che potrà essere sfruttato in alcuni giochi, la barra luminosa posta fra i grilletti che cambia colore a seconda della situazione in-game, e la presenza del tasto Share – per condividere contenuti online con i proprio contatti – e del tasto Options, che sostituiscono i vecchi Start e Select.
PlayStation Camera e Playroom
La Camera di PlayStation 4 – disponibile separatamente al prezzo di 60 euro – non è certamente in cima ai piani strategici di Sony, come è invece per il Kinect di Microsoft, ma è indubbio quanto questo strumento sia stato potenziato rispetto al predecessore PlayStation Eye.
Il controller permette di catturare video a 1.280×800 pixel a 60 frame per secondo e funziona in sinergia con Dualshock 4 (o PlayStation Move), rilevandone i movimenti grazie alla linea luminosa presente fra i grilletti del gamepad, e ha anche una funzione di riconoscimento facciale e un sensore per la gestione dei comandi vocali.
Inoltre c’è una importante evoluzione rispetto al PlayStation Eye, esplicitata dal software PlayRoom, un’applicazione che permette di interagire con dei robottini virtuali visibili a schermo basati sulla realtà aumentata e in grado di dar vita a inediti mini giochi, da fare anche in compagnia di un altro utente. Grazie ai quattro microfoni incorporati sarà, inoltre, possibile eseguire una serie di comandi vocali come, ad esempio, accedere al browser web. Nelle nostre prove i comandi tramite voce sono stati recepiti bene dalla PlayStation Camera.
Interfaccia e servizi
L’interfaccia di PlayStation 4 ha un aspetto molto più brillante e intuitivo rispetto a quella della PS3, ed è composta inizialmente da cinque schede principali predefinite: Novità, Internet Browser, Playroom (vedi paragrafo Camera), Live from PlayStation e Downloads, mentre altre finestre si aggiungono nel momento in cui si installano i giochi. In Live from PlayStation è possibile visionare in diretta le partite trasmesse da altri giocatori e interagire in tempo reale con dei commenti.
Inoltre, vista la grande crescita del social, Sony ha voluto calcare ancor più la mano su questo aspetto. Per questo, con la PlayStation 4 i giocatori potranno mostrare ai propri amici le proprie sequenze di gioco schiacciando semplicemente il tasto Share sul Duaslhock 4: la console, infatti, registra di default le sessioni di gioco e permette poi di salvarle in filmati della durata massima di 15 minuti per poterlo poi spedire a Facebook e Twitter (ma non su YouTube). Chi volesse, potrà anche tagliare alcune parti e, grazie alla partnership con le app Ustream e Twitch, sarà possibile rendere partecipi gli altri player delle proprie imprese videoludiche in diretta.
Ovviamente, anche tutte le altre attività – e non solo i contenuti multimediali – possono essere condivisi con gli altri. Molto interessante è anche la chat vocale di gruppo, che permette di dialogare (e inviare brevi messaggi vocali) con altri sette interlocutori impegnati anche con videogiochi differenti. Da questa funzione è stata esclusa la PlayStation 3 (con cui è comunque possibile comunicare tramite messaggi testuali), mentre è inclusa la PlayStation Vita.
Sony PlayStation 4 offre anche servizi collaterali quali Music Unlimited e Video Unlimited. Il primo è una sorta di piattaforma di musica simile a Spotify, che dà la possibilità di ascoltare canzoni in streaming sulla console, e contiene fino a 22 milioni di tracce. L’app è disponibile gratuitamente per 14 giorni, ma poi è necessario sottoscrivere un abbonamento, disponibile in due varianti: € 4,99 per 30 giorni e € 9,99 al mese con la possibilità di ascoltare musica anche su dispositivi mobili. Video Unlimited permette, invece, di noleggiare o ascoltare film.
C’è però una brutta notizia per chi era abituato a giocare online completamente gratis: d’ora in avanti, per partecipare a sessioni di multiplayer online sarà necessario sottoscrivere un abbonamento a PlayStation Plus.
Videogiochi al lancio
La line-up di titoli first-party che accompagna il lancio di PlayStation 4 non è proprio ricca come si vorrebbe ed è composta dai soli Knack, un platform che strizza l’occhio a Crash Bandicoot; Killzone: Shadow Fall, nuovo capitolo della serie di FPS fantascientifici targati Guerrilla Games nonché dotato di un impianto tecnico strabiliante; Resogun, uno sparatutto a scorrimento disponibile solo in digital delivery e gratuito per gli abbonati a PlayStation Plus. Inoltre ci sono tre giochi solo multiplayer online free-to-play: il simulatore di volo ambientato nella Seconda Guerra Mondiale War Thunder, Warframe e, infine, DC Universe Online, il MMORPG di Superman, Batman e soci.
Non mancheranno, ovviamente, i titoli tripla-A già visti su PlayStation 3 come Assassin’s Creed IV: Black Flag, Battlefield 4, Need for Speed: Rivals, Injustice: Gods Among Us Ultimate Edition e FIFA 14. Tutti sono naturalmente dotati di una grafica più definita e fluida.
Inoltre è importante ricordare che i giochi PlayStation 3 non sono compatibili sulla nuova console, ma sarà possibile giocarli in streaming sulla piattaforma Gaikai (attiva in Europa a partire solo dal 2015).
Prezzo e considerazioni finali
PlayStation 4 è la macchina da gioco ideale, e continua nel solco della tradizione Sony mettendo al primo posto i videgiochi, con una forte impronta sull’aspetto sociale. Ciò non toglie che la nuova console non sia anche un buon centro multimediale, grazie alla possibilità di guardare film (anche in 3D), ascoltare musica.
Purtroppo la line-up di esclusive al lancio può contare sui soli Killzone: Shadow Fall e su Knack, ma sono comunque disponibili tutti gli altri prodotti cross-gen tripla-A. Va sottolineato anche il prezzo competitivo di 399 euro (100 euro in meno rispetto a Xbox One), che potrebbe rivelarsi una importante discriminante nella scelta della console next-gen.