Design
Punto forte di questo Sony Xperia X Compact è il design, un mattoncino con i bordi stondati,con un ceto appeal (le linee sono quelle dell’Xperia XZ). I lati superiore e inferiore sono perfettamente piatti, il che gli consente di stare “in piedi” senza nessun appoggio. Nonostante sia stato fatto largo uso della plastica, la sensazione al tatto è piacevole e la lavorazione pregiata conferisce un aspetto da top di gamma.
Sul lato destro figura il pulsante di accensione e sblocco in cui è inserito un sensore per la lettura delle impronte digitali, molto veloce e preciso. In basso, un tasto a doppia corsa dedicato alla fotocamera. Tra i due, si trova il bilanciere del volume, impiegabile anche per comandare lo zoom della fotocamera. Chi è abituato a usare smartphone di maggiori dimensioni, la posizione scelta potrebbe essere scomoda quando si tratta di regolare il volume alla cieca (durante una conversazione).
Sul lato sinistro, c’è il solo carrellino per la nano SIM e una scheda micro SD. Il jack per le cuffie (in dotazione delle ottime in-ear) si trova nella parte superiore mentre l’ingresso per il caricabatteria è situato nella parte inferiore. A tale proposito, nella confezione ci sono un alimentatore da 1,5 A e un cavo dati da USB a USB type C (purtroppo l’alimentatore non supporta la ricarica rapida consentita dalla type C, ad ogni modo la ricarica completa impiega 2 ore e mezza).
La parte frontale, infine, ha il design tipico di Sony, con due grosse fasce sopra e sotto il display, che ospitano due altoparlanti stereo, la fotocamera frontale e i sensori di prossimità e luminosità. La fotocamera principale, da 23 MP, sul retro è dotata di tecnologia Tri-Sensor Image Processing per l’autoregolazione delle immagini durante lo scatto.
Prestazioni
Sotto la scocca di questo Xperia X Compact c’è una CPU Qualcomm Snapdragon 650, con GPU Adreno 510 e 3 Gb di RAM. Le prestazioni sono molto buone, le applicazioni si aprono velocemente e i giochi, dopo qualche secondo di caricamento in più del normale, sono fluidi e non hanno cali di fps.
La memoria integrata è da 32 GB ma l’espansione tramite micro SD permette di aggiungere altro spazio, fino ad un massimo di 256 GB.
Merita un plauso la qualità degli altoparlanti stereo, che è molto buona: il suono è chiaro e senza distorsioni e, inoltre, il comparto audio è arricchito dal supporto ai file audio non compressi e da un buon amplificatore interno. Ciò significa che è possibile utilizzare delle cuffie di alta qualità con ottimi risultati.
La batteria non è removibile, tuttavia, la capacità di 2700 mAh – inferiore a quella che si trova su dispositivi più grandi – garantisce una buona autonomia. Con un uso normale si arriva tranquillamente a sera e, all’occorrenza, sono disponibili alcune funzioni di risparmio energetico avanzate che permettono di estenderne la durata.
Infine, lo schermo. Xperia X Compact si presenta con un display IPS da 720p. La risoluzione potrà sembrare bassa, ma la diagonale da 4,6 pollici compensa, con una densità di 319 ppi più che sufficiente a garantire una buona qualità di immagine. I colori sono molto fedeli e la luminosità è elevata, il che garantisce una visibilità sotto la luce del sole più che buona, merito anche del sensore dedicato, molto reattivo e preciso. Gli angoli di visuale sono ottimi, come tipico dei pannelli IPS. C’è da dire che i tasti integrati nel display sacrificano parte dello schermo.
Fotocamera
La fotocamera frontale è abbastanza standard: i suoi 5 MP permettono di scattare buoni selfie, anche di gruppo grazie alla lente grandangolare.
La fotocamera principale, invece, ha un sensore da 23 MP con tecnologia Tri-Sensor, che fa uso di un laser, un sensore RGBC-IR (Reed Green Blue Clear, Infrared) e un flash LED. Alla pressione del tasto di scatto, il Sony Xperia X Compact emette un raggio laser da un apposito foro, per calcolare la distanza dal soggetto in primo piano: Quado il laser rimbalza e torna indietro, è catturato da un altro foto dedicato per registrare i dati della scena. A questo punto il sensore RGBC-IR utilizza le informazioni del laser e del sensore che ha catturato luce per identificare i colori presenti sulla scena, attivando un algoritmo di autoregolazione del bilanciamento del bianco sulle singole tonalità di colore.
Il flash LED entra in gioco in condizioni di luminosità alterata, quindi non esclusivamente in caso di bassa luminosità, regolando la luminosità sulla scena. Queste tecnologie contribuiscono, insieme, alla migliore resa possibile in qualsiasi condizione, in una modalità che Sony chiama Automatica superiore.
Il tasto fisico contribuisce a definire l’esperienza fotografica generale permettendo di accedere alla fotocamera e scattare più rapidamente. Inoltre Sony ha diminuito il tempo di scatto nel passaggio dallo schermo spento alla cattura dell’immagine vera e propria, che ora può raggiungere i 0,6 secondi.
La qualità in condizioni di luce ottimale è elevata: gli scatti sono dettagliati e le macro molto buone, e i colori sono anche grazie a un sensore dedicato al bilanciamento del bianco che svolge un ottimo lavoro. C’è anche la messa a fuoco al laser, che risulta molto preciso e veloce.
Quando si scatta in condizioni di scarsa luminosità, la qualità si abbassa un po’. Tutti quei megapixel compromettono la tenuta delle ISO e quindi gli scatti risultano un po’ troppo rumorosi.
Per quanto riguarda i video, la risoluzione massima è Full HD a 60 fps per entrambe le fotocamere. Per migliorare le riprese è stata inserita una stabilizzazione digitale a 5 assi, che purtroppo si attiva automaticamente solo quando ci si avvicina molto al soggetto. Ad ogni modo, in tutte le altre situazioni, è attivata una stabilizzazione a 3 assi che svolge il suo lavoro benissimo e senza creare strane distorsioni.
L’applicazione della fotocamera è quella tipica di Sony: si può scorrere per passare tra le diverse modalità, tra le quali una totalmente manuale. Sono presenti anche una serie di filtri preimpostati da utilizzare in fase di scatto.
Software
Il sistema operativo è Android 6.0.1. Le personalizzazioni operate da Sony non sono molte, quindi l’esperienza si avvicina molto a quella stock: è presente il drawer delle app e ci sono molte app preinstallate, ma sono facilmente rimovibili se non si utilizzano.
X compact inoltre dispone di un algoritmo per la gestione intelligente della cache e dei processi per ottimizzare il consumo della batteria, svuotando la cache autonomamente in base ai processi meno utilizzati e diminuisce l’apporto energetico ad alcuni processi quando possibile.
Conclusioni
Sony Xperia X Compact è un buon dispositivo dal look interessante. Anche se, sulla carta, le specifiche non gridano al miracolo, nell’uso quotidiano il telefono si comporta egregiamente, anche sul versante della batteria. Di fatto, sono pochi i dispositivi compatti con queste caratteristiche.
L’unico diretto competitore è l’iPhone SE, ma questo introduce alla sola nota dolente dell’X Compact, ovvero il prezzo: 449 euro di listino non sono pochi e, come nel caso di iPhone SE, si deve veramente volere uno smartphone dalle dimensioni contenute per decidere di acquistarlo.