Dopo aver lanciato il primo smartphone a brand TCL per i mercati globali durante lo scorso autunno, l’azienda ha recentemente presentato altri tre nuovi telefoni della nuova linea TCL 10, composta da un modello di fascia bassa, uno di fascia media e dal suo primo terminale con supporto alle reti 5G. Abbiamo provato il TCL 10 Pro e di seguito le nostre impressioni.
TCL 10 Pro: tutti i dettagli
Confezione e Design (↑)
All’interno della confezione di vendita troviamo lo smartphone, un caricabatteria QC 3.0 da 18W, un cavo USB-C, una cover in silicone morbido trasparente con il logo Display Greatness dell’azienda, lo strumento estrattore della SIM e i manuali.
La struttura del terminale è in metallo ricoperto in vetro da entrambe le parti, con dimensioni di 158,5×72,4×9,2mm e peso di 177 grammi. Sulla superficie frontale abbiamo il display AMOLED da 6,47” con risoluzione FHD+, rapporto 19,5:9 e certificazione HDR10. Non manca il sensore d’impronta sotto al display, mentre la fotocamera è posizionata all’interno di un gotch dalle dimensioni ridotte e supporta il face-unlock.
Sul back, caratterizzato da una satinatura che non trattiene le impronte, troviamo la quad-camera disposta in orizzontale, come già visto per il Plex, con due flash alle estremità. Ai lati abbiamo: in alto il jack audio da 3,5mm, la porta a infrarossi e il microfono per la cancellazione dei rumori; a destra il pulsante di accensione e il bilanciere del volume; a sinistra il tasto dedicato all’Assistente Google; in basso la porta USB-C, il microfono principale, la griglia altoparlante e lo slot ibrido per le due nano SIM e la microSD.
Scheda tecnica (↑)
All’interno troviamo il chipset Qualcomm Snapdragon 675, octa-core fino a 2GHz con architettura a 11nm e grafica Adreno 612, con 6GB di RAM e 128GB di memoria espandibile fino a ulteriori 256GB.
La fotocamera posteriore è composta da: un sensore principale Samsung S5KGW1 da 64MP con apertura f/1.8, pixel da 0,8µm e binning 4-in-1, focale equivalente di 26mm (visione da 79°), stabilizzazione elettronica e triplo autofocus a laser + contrasto + PDAF; un ultra-grandangolo Samsung S5K3P9SP da 16MP, con apertura f/2.4, pixel da 1µm e focale di 13mm (visione da 123°); un sensore dedicato alle macro da 5MP con apertura f/2.2, pixel da 1,12 μm; un sensore dedicato ai video low-light da OmniVision OV02K10 da 2MP con apertura f/1.8, pixel da ben 2,9µm e visione a 77°. I video possono essere registrati fino a 4K@30fps con la fotocamera principale, e fino a 1080p@30fps con quella notturna.
La selfie-camera OmniVision OV24B da 24MP ha apertura f/2.0, pixel da 0,9µm, binning 4-in-1, focale di 26mm (visione da 79,6°), fuoco fisso e può catturare video fino a 1080p@30fps.
Fra le connettività non mancano WiFi 5 (ac) dual-band, Bluetooth 5.0, NFC, GPS con A-GPS, Glonass, Galileo, BeiDou, e IrDA; le connessioni dati in 4G arrivano fino a 400Mbps grazie ad LTE Cat.6, e non mancano tutti i sensori: luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro
La batteria da 4500mAh supporta la ricarica Quick Charge 3.0 da 18W, per un autonomia di una giornata ed una ricarica completa in 2 ore, mentre il sistema operativo è Android 10 con interfaccia TCL UI. L’azienda ha già annunciato che tutti i suoi smartphone riceveranno l’aggiornamento ad Android 11, ma anche che questo sarà il loro unico major upgrade.
I valori SAR di TCL 10 Pro sono di 1,05W/Kg alla testa e di 1,62W/Kg al corpo.
Prezzo (↑)
TCL 10 Pro è disponibile nelle colorazioni Amber Gray e Forest Mist Green al prezzo consigliato di €499.
Recensione (↑)
Avevamo buone aspettative dal ritorno di TCL dopo l’esperienza del Plex, ma forse non ci aspettavamo una intera famiglia di smartphone, tutti caratterizzati dalla tecnologia NXTVISION che ci riporta all’esperienza che l’azienda cinese ha nel settore dei display per TV. Vediamo quindi come ci siamo trovati con il modello di punta.
Sicuramente possiamo dire di aver gradito il design, con un profilo curvo da entrambi i lati ed un display che però non dà fastidio nell’utilizzo e che potrà essere apprezzato anche dagli haters del display curvo. Una sensazione di solidità e di buona fattura ci viene anche dal touch-and-feel, segno della qualità dei materiali utilizzati.
TCL ha usato per la prima volta un display AMOLED in un suo smartphone, e anche qui troviamo le opzioni già viste sul Plex per ottimizzare l’esperienza visiva. L’elevata luminosità massima pari a circa 1000nits e l’alto contrasto contribuiscono a rendere piacevole la visione di video, ma purtroppo la scelta di utilizzare uno speaker mono e privo di tecnologie surround non riesce ad arrivare ai livelli visti su altri smartphone.
Soddisfacenti le prestazioni, sebbene ci saremmo aspettati un processore più recente: lo Snapdragon 675 è sempre una garanzia, ma rimane un processore lanciato nel 2018 adottato da uno smartphone del 2020 che porta nel nome il suffisso Pro. In ogni caso dobbiamo dire di non aver mai avuto rallentamenti, e di aver svolto tutte le operazioni in maniera fluida anche con multitasking e applicazioni più esigenti di risorse.
Anche lato autonomia non possiamo dirci delusi, si riesce ad arrivare a sera senza problemi anche con un utilizzo piuttosto intenso, ma abituati a device che mantengono quasi la metà della carica a fine giornata non ne rimaniamo impressionati. Discorso simile per la ricarica rapida: la Quick Charge 3.0 da 18W è ormai una tecnologia di qualche anno fa, e abituati a caricatori da 40W, 50W e oltre ci sembra di dover aspettare un’eternità per riportare la batteria al 100%.
Una caratteristica interessante che già avevamo trovato sul Plex e che rimane tipica degli smartphone TCL è invece il Super Bluetooth: lo smartphone può collegare contemporaneamente fino a 4 periferiche audio Bluetooth (speaker, cuffie, auricolari) e permettere ad una famiglia intera di ascoltare la stessa musica durante un viaggio in aereo o in treno, oppure di pilotare più altoparlanti in una stanza e rendere una festa più coinvolgente, o di avere un impianto multi-room senza dover ricorrere a prodotti connessi e più costosi.
Parlando di resa fotografica, ormai le foto in condizioni di buona luminosità sono di buona qualità su tutti gli smartphone, ed il sensore Samsung GW1 è ben collaudato e non delude. Dove si vede la differenza tra la resa soddisfacente di uno smartphone e la resa inferiore di un altro sono le condizioni di bassa luminosità: ed è proprio in low-light che il TCL 10 fa la differenza, soprattutto sui video. Già nel Plex l’azienda ci aveva stupito con l’adozione di un sensore dedicato proprio alla registrazione di video in notturna, preferendo l’ampiezza dei pixel di quasi 3 micron alla risoluzione del sensore, che con i suoi 2MP riesce comunque a garantire video di buona qualità in Full HD. Il 10 Pro monta la stessa soluzione, ed il software permette di attivare automaticamente il sensore notturno quando le condizioni lo richiedono. Il risultato è evidente, con clip più luminose e dettagliate anche nelle condizioni più favorevoli: strano che nessun altro produttore abbia deciso di implementare questa soluzione!
Parliamo infine del software: con l’aggiornamento ad Android 10 la TCL UI è sicuramente migliorata e presenta un look più pulito; anche i menu delle impostazioni sono più intuitivi e più simili a quelli di Android Stock, quindi siamo fiduciosi sul fatto che l’azienda possa andare a risolvere quelle piccole imperfezioni che abbiamo notato durante l’uso del terminale.
Uno smartphone quindi piacevole da usare e dalle buone performance, ma un prezzo forse leggermente altino soprattutto dato l’hardware non nuovissimo e se consideriamo che alla stessa cifra sono già disponibili terminali 5G. Ma se fate molti video in notturna, questo è il device che dovete sicuramente tenere in considerazione.