Ibrido per professionisti
Il Portégé Z10T-A è la risposta di Toshiba alla richiesta degli utenti professionali di una soluzione ibrida che unisca i vantaggi degli Ultrabook con quelli dei tablet: tastiera rimovibile che fa anche da cover (eventualmente con seconda batteria integrata) e cavalletto integrato da scrivania.
La proposta Toshiba è in tutto e per tutto un cosiddetto detachable computer, equipaggiato con l’ultima versione del sistema operativo Windows 8.1 Pro, un processore Intel Core i5 della serie vPro e con un design che privilegia maneggevolezza e affidabilità alla bellezza fine a se stessa.
Design
Toshiba ha puntato decisamente sulla solidità dell’intera struttura del Toshiba Portégé Z10T-A, con lo spessore sopra la media della parte tablet che è ampiamente compensato da una base con tastiera estremamente sottile. La sensazione di leggerezza nel design viene meno quando ci si confronta con l’area di aggancio del tablet sul dock/tastiera: la soluzione scelta da Toshiba, pur garantendo sicurezza e stabilità, non brilla certo per eleganza minimalista.
In ogni caso, il Portégé Z10T-A, una volta chiuso, appare come un Ultrabook relativamente leggero (1,45 kg) e compatto, con uno spessore che passa dai 16,9 mm della parte frontale, ai 19,9 mm di quella posteriore. Toshiba è riuscita a contenere le dimensioni e il peso evitando di integrare una seconda batteria nella base, con ripercussioni sull’autonomia complessiva, però, come vedremo più avanti.
Osservando l’ibrido Toshiba di lato, notiamo come si passi dalla sottilissima area che ospita la tastiera a una più spessa sul retro, che consente di collocare adeguatamente le porte di espansione. Da questo punto di vista il Toshiba Portégé Z10T-A stupisce in positivo. Oltre alla porta USB 3.0, all’uscita miniHDMI e allo slot SD disponibili sulla parte tablet, abbiamo un’altra USB 2.0, una HDMI full-size, una VGA e una presa di rete Gigabit Ethernet sulla base.
Passando alla parte wireless, abbiamo Wi-Fi di classe n con supporto Wi-Di per il secondo display, Bluetooth 4.0 LE, mentre il modulo per schede dati LTE/4G è opzionale.
Purtroppo, la tastiera e il touchpad peccano in ergonomia, avendo dimensioni sotto la media di analoghe soluzioni ibride, il che si traduce rispettivamente in una digitazione e in gesture poco confortevoli e precise. A contribuire a un controllo poco intuitivo abbiamo anche i due tasti del touchpad, insolitamente collocati sopra l’area sensibile al tocco.
Schermo
Se la base con tastiera del Toshiba Portégé Z10T-A convince più per espandibilità che per design ergonomico nel complesso, la parte tablet soddisfa in pieno, a partire dall’ottimo schermo. Basato su un pannello IPS da 11,6”, ha risoluzione Full HD e rivestimento protettivo IOX Glass.
Brilla per luminosità e contrasto elevati e ampissimo angolo di visione, meno per il trattamento anti riflesso, mentre i colori sono sì fedeli ma appaiono un po’ slavati rispetto alla media dei concorrenti.
Lo schermo si è rivelato estremamente preciso e sensibile al tocco, anche nelle gesture touch più complesse, un aspetto fondamentale per un tablet.
Una volta collocata la parte tablet nella base, invece, notiamo subito due aspetti: il supporto del primo lascia libero il pulsante Start, però permette un’inclinazione limitata dello schermo, prossima ai 45° (probabilmente oltre si ribalterebbe per lo sbilanciamento nel peso tra tablet e dock/tastiera). Ne consegue che è quasi impossibile raggiungere una visione confortevole quando si tiene il Toshiba Portégé Z10T-A sulle ginocchia, richiedendo obbligatoriamente una scrivania per lavorare con soddisfazione.
Un dispositivo di input supplementare è rappresentato dal DigitizerPen, che permette anche di disegnare o scrivere sullo schermo, con un tool integrato per il riconoscimento della calligrafia, che trasforma con buona precisione gli appunti presi a mano in documenti digitabili ed editabili.
Performance
Come molti ibridi di ultima generazione, le specifiche del Portégé Z10T-A sono tali da garantire performance solide ed equilibrate in ogni ambito. Utilizzando un processore di classe Y, che rispetto a quelli di classe U ha un assorbimento di potenza inferiore, l’ibrido Toshiba punta soprattutto al compromesso tra potenza di calcolo e risparmio energetico.
Il cuore del sistema è un processore Intel Core i5 3439Y vPro di terza generazione, con clock di 1,50/2,30 GHz (tecnologia Intel Turbo Boost 2.0), 3 MB di Cache L3, 4 GB di memoria DDR3, grafica Intel HD Graphics 4000, e un’unità allo stato solido da 128 gigabyte. Quest’ultima ha anche il merito di ridurre al minimo i tempi di riavvio e di avvio a freddo, rispettivamente di 14 e 9 secondi, facendo di questo Toshiba Portégé Z10T-A uno dei più rapidi nel mondo professionale.
Peccato che l’assenza di una seconda batteria, integrata nel dock/tastiera, penalizzi l’autonomia complessiva, che è appena superiore alle cinque ore di utilizzo intenso (produttività personale, mail e navigazione Web, collegamento a una rete Wi-Fi).
Sicurezza
Il Portégé Z10T-A è stato sviluppato anche per rispondere agli elevati standard di resistenza e affidabilità nel mondo professionale. Quindi troviamo una protezione supplementare anti schizzo per la tastiera, praticamente insensibile ai liquidi versati accidentalmente (sino a 30 ml), e una struttura testata per resistere a cadute sino a 75 cm di altezza.
Non mancano le più tecnologiche funzionalità avanzate di sicurezza e gestione dei dati e del dispositivo, rese disponibili dalla piattaforma Intel vPro: Anti-Theft, per ridurre il rischio di accessi non autorizzati, Trusted Platform Module (TPM), per proteggere localmente i dati critici archiviati, e Active Management Technology (AMT), che consente ai responsabili IT di gestire e aggiornare l’ibrido Toshiba da remoto.
Conclusioni
Il Toshiba Portégé Z10T-A convince più come tablet che come Ultrabook. Infatti, se il primo porta in dote un ottimo schermo e un’espandibilità sopra la media, una volta che viene collegato al dock/tastiera, la soddisfazione nell’utilizzo cala notevolmente, a causa di un’interfaccia poco ergonomica tra le due parti e soprattutto per la tastiera e il touchpad poco precisi e confortevoli.
Un altro fattore da considerare è l’assenza della seconda batteria integrata nella base, un accorgimento che penalizza, sì, l’autonomia complessiva, ma permette di contenere dimensioni e peso a valori del tutto assimilabili a un vero e proprio Ultrabook, facendo di questo Z10T-A uno degli ibridi basati su Windows 8.1 Pro più maneggevoli e facilmente trasportabili nel mondo professionale.
Un mondo professionale a cui Toshiba guarda con attenzione, usando particolari accorgimenti nella costruzione volti alla solidità della struttura e impiegando un processore Intel Core della serie vPro, garanzia di massimo controllo e protezione dei dati personali.