Carta d’identità
La qualità media degli HDTV in commercio si è assestata su livelli notevoli, quindi la battaglia tra i vari modelli Full HD si combatte, prevalentemente, a colpi di restyling ultra-slim e caratteristiche aggiuntive. Tenendo a mente queste tendenze di mercato, il marchio Toshiba prova a ritagliarsi uno spazio con i nuovi LED Edge della serie WL753. Televisori top di gamma dal prezzo interessante che cercano di stare al passo coi tempi, senza strafare.
La scelta di utilizzare la retro-illuminazione Edge limitata al bordo dello schermo si traduce in un pannello sottilissimo, dai consumi contenuti, con un contrasto dinamico dichiarato di 6000000:1. Un apposito sensore ambientale si occupa di regolare automaticamente la luminosità, ma per domare il classico effetto clouding, presente nei quattro angoli delle TV Edge, converrà ridurre manualmente la forza delle lampade.
Il Toshiba Regza 46WL753 si difende bene anche in campi come dettaglio e fluidità, con una frequenza di refresh pari a 200 Hz e un processore interno che effettua un efficace upscaling delle immagini in risoluzione standard.
A conti fatti, qualche perplessità scaturisce giusto dalla cornice semi-trasparente Air Lagoon, una struttura piacevolmente essenziale ed elegante, ma pericolosamente sensibile ai riflessi. Posizionare il TV di fronte a una fonte di luce diretta, come una finestra, potrebbe creare qualche seccatura.
Questione di optional
Per tentare di non farsi mancare nulla, il Toshiba Regza 46WL753 include un dongle Wi-Fi, il tuner digitale terrestre HD di seconda generazione (DVB-T2), un media player che accetta i file memorizzati sulle periferiche USB (FAT32) e la possibilità di connettersi alla rete domestica (DLNA) per recuperare i contenuti audiovisivi salvati sul proprio computer.
Volendo cercare il pelo nell’uovo, potremmo sottolineare i limiti di questi optional, superati in scioltezza da altre TV molto più attente alle tendenze di domani. La connessione web, ad esempio, non si traduce in una vera Internet TV con cui spaziare tra widget Facebook e chat di Skype, perché la navigazione resta incentrata sullo streaming dei filmati YouTube. Il lettore di memorie SD non accetta immagini con estensioni diverse dal compresso JPEG mentre l’entrata USB sembra non gradire formati video diversi dal DivX. Oltretutto, la preziosa possibilità di sfruttare i supporti esterni anche per registrare i programmi TV, con la modalità PVR (Personal Video Recorder), non è stata assolutamente presa in considerazione.
A livello di connessioni, troviamo, invece, tutte le carte in regola. L’elenco degli input audio-video include uscita ottica, component, 4 porte HDMI, 2 scart e l’alloggiamento per il modulo CAM delle tessere con abbonamento. Un paio di prese USB, la porta LAN e lo slot per Secure Digital completano il soddisfacente quadro.
Verdetto finale
Le possibilità multimediali ci sono e il menu OSD è strutturato in maniera piuttosto intuitiva, ma ci attendevamo maggiore generosità sulle caratteristiche del firmware e la varietà dei codec a bordo.
Detto questo, chiunque sia interessato ad un utilizzo “classico” del televisore, diviso tra programmi TV, DVD e Blu-ray, rimarrà comunque soddisfatto dalle prestazioni del Toshiba Regza 46WL753. Un LED da 1080P che, considerando prestazioni e dimensioni in pollici, riesce anche a non mandare il prezzo in orbita.
Utilizzando le impostazioni standard, i toni dell’immagine appaiono leggermente spenti, ma passando alla regolazione visiva della modalità “Cinema”, la temperatura colore riacquista la giusta naturalezza. Il più delle volte, i fotogrammi artificiali aggiunti dall’Active Vision Pro M200HD non sfociano nel temuto effetto scia e la qualità del nero resta sui livelli che ci si aspetterebbe da un pannello con architettura Edge.
Come sempre, quando si parla di televisori ultrapiatti, la solidità del comparto audio non rende giustizia alla tecnologia della controparte video. Da due mini diffusori da 10 Watt non è ovviamente possibile pretendere più di tanto, soprattutto per quanto riguarda le basse frequenze. La distinzione tra dialoghi ed effetti sonori non sarà così netta e le modifiche ai settaggi non potranno fare miracoli.