Design
Wiko Ufeel unisce un buon design con la praticità che deve avere uno smartphone moderno. Il mix di materiali di cui è composto regala un gradevole effetto visivo d’insieme: un ampio display con sensore d’impronte sulla parte anteriore, i lati in metallo e una scocca posteriore dall’effetto sabbiato, su cui trovano posto una fotocamera da 13 MP e uno speaker.
Il bilanciere del volume e il tasto di sblocco sono situati sul lato destro, raggiungibili senza difficoltà, date le dimensioni ridotte: 143×70,7×8,55 mm. Il jack per le cuffie trova alloggio sul lato superiore, mentre la porta USB sul lato inferiore.
Ufeel è disponibile in cinque colorazioni: dal classico Space Grey a un più particolare Lime. Nel complesso, offre un ottimo grip e tutte le parti sono ben bilanciate. Non si fatica a raggiungere il sensore d’impronte e ogni parte del display con una sola mano, mentre il peso di 145 grammi lo inserisce nella categoria dei super leggeri.
Caratteristiche
Wiko Ufeel non vanta un hardware da top di gamma, ma non se ne sente assolutamente la mancanza: il chip MediaTek MT6735 con CPU Cortex-A53 da 1.3 GHz Quad Core non gli fa mancare nulla, come ha testimoniato la prova. Il tutto è coadiuvato da una GPU ARM Mali T720, 3 GB di RAM, 16 GB di storage e uno slot per microSD fino a 64 GB.
Per quanto riguarda la connettività, Ufeel è un Dual Sim LTE con due slot per le microSIM (adattatore per le nanoSIM incluso nella confezione), un modulo Bluetooth 4.0, micro USB 2.0, connettività Wi-Fi 802.11b/g/n, A-GPS e Radio FM.
Il display da 5’’ con risoluzione HD (720×1280 pixel) e 294 ppi è ad alta luminositá (420 nit), il che garantisce una visione ottimale in qualunque condizione atmosferica, inclusa la luce diretta del sole. Inoltre la superficie è molto oleofobica, al punto che non ha richiesto alcun tipo di pulizia durante la fase di test. Infine, l’ampia gamma di colori (16 milioni) e la tecnologia On-Cell riducono la distanza fra touchscreen e vetro, garantendo una reattività superiore.
Infine, il sistema operativo è Android 6.0 Marshmallow, che ha offerto un’ottima esperienza utente sull’unità di test.
La batteria da 2500 mAh con cui è equipaggiato Wiko Ufeel garantisce, sulla carta, 212 ore in stand-by e 780 minuti in chiamata. Nel periodo di test, è stato necessario ricaricare il telefono poco più di una volta al giorno, nonostante l’utilizzo continuo di Wi-Fi, GPS e diversi applicativi.
Qualora si dovesse raggiungere il 20 % di batteria, il dispositivo entrerà in modalità risparmio energetico, consentendo quindi anche un’ora e mezza di autonomia in più. La ricarica completa del telefono si ottiene in circa 3 ore.
Prestazioni
Il punto forte di Wiko Ufeel è senz’altro il sensore per le impronte digitali, che consente di memorizzare fino a 5 impronte differenti, a cui poi si può associare un’applicazione o una funzione specifica, come lo sblocco del telefono o lo sblocco con apertura dell’applicazione per la riproduzione dei file musicali.
Nei vari test effettuati, è stata constatata una reattività e un’accuratezza notevole del sensore per un dispositivo di fascia medio-bassa: il dispositivo non ha riconosciuto l’impronta digitale per 3 volte ogni 10 tentativi e persino con di dita sudate o sporche non si sono riscontrati problemi.
Curatissimo è anche l’aspetto della sicurezza: oltre al classico blocco, è possibile personalizzare anche un blocco per le singole applicazioni.
Il sistema operativo, come detto, è Android 6.0 Marshmallow, che offre un launcher dedicato e molte gesture utili, fra cui il doppio colpo sullo schermo per sbloccarlo, molto utile se si è impegnati in altro e si ha bisogno di attivare il dispositivo (non dissimile da Android 5.0.2 Lollipop per Zenfone 2).
Nel complesso, l’esperienza offerta da Ufeel è molto positiva, anche in situazioni di stress: la temperatura non sale mai troppo, anche grazie all’app dedicata, e non si sono riscontrati bug o malfunzionamenti di alcun tipo.
Fotocamera
Per quanto riguarda il reparto fotografico, la fotocamera posteriore di questo Ufeel non ha nulla da invidiare agli altri dispositivi della stessa fascia di prezzo. Le foto risultano nitide di giorno, leggermente sfocate di notte, ma, grazie all’ampia possibilità di modifica delle immagini, fra cui la correzione delle imperfezioni del viso o della luce, si ha la sensazione di avere in mano un telefono quasi top di gamma.
Diverso è il discorso per la fotocamera anteriore, che lascia a desiderare. Ad ogni modo, sempre in virtù del rapporto del prezzo, la qualità rimane comunque nella media.
Ufeel offre, inoltre, diverse modalità di scatto, fra cui HDR e DualView, oltre alle più classiche ripresa notturna e scatto panoramico. È possibile scegliere anche fra diverse impostazioni, fra cui la qualità dell’immagine, la dimensione, l’autoscatto e così via.
Giudizio
Considerando anche, se non soprattutto, il rapporto qualità/prezzo, Wiko Ufeel è il giusto compromesso per chiunque non voglia spendere molto per un telefono, ma desideri ugualmente usufruire degli stessi vantaggi che può offrire un top di gamma.
A partire dall’ampio display, al sensore per impronte digitali e GPS molto accurato, non si sente assolutamente la presenza di un hardware nella norma. Anzi, l’esperienza d’uso è assolutamente positiva. Con Ufeel, Wiko ha sicuramente creato un prodotto alla mano per molti utenti.