Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una vera e propria invasione di dispositivi appartenenti alla famiglia Mi 9 di Xiaomi, tutti con alcune caratteristiche comuni ma sufficientemente diversi per coprire diverse fasce di prezzo e tipologie di clienti. E così dopo Mi 9, Mi 9 SE e Mi 9T, nelle scorse settimane è arrivato ufficialmente anche nel nostro paese il Mi 9T Pro; e sappiamo già che non sarà l’ultimo!
La caratteristica principale del Mi 9T Pro è la selfie-cam pop-up, che dà la possibilità all’azienda cinese di proporre una parte frontale tutto schermo senza alcuna interruzione dovuta a notch, gotch o dotch, ma anche lo stesso chipset del flagship Mi 9, a cui si affianca in termini di prestazioni. Vediamo quali sono state le nostre impressioni dopo qualche settimana di utilizzo.
Xiaomi Mi 9T Pro: tutti i dettagli
Confezione e design (↑)
All’interno della confezione di vendita troviamo, oltre naturalmente allo smartphone e alla manualistica di legge, un caricabatteria da 18 Watt, un cavo USB Type-C, l’estrattore per la SIM e una cover in plastica rigida.
Le dimensioni del terminale sono di 156,7×74,3×8,8mm per un peso complessivo di 191 grammi; la parte frontale è tutta occupata dal display AMOLED da 6,39” con supporto HDR, risoluzione Full HD+, rapporto 19,5:9 e protezione Corning Gorilla Glass 5, lasciando pochissimo spazio per i bordi molto sottili e per la capsula auricolare in alto. Anche qui il sensore d’impronta è posizionato sotto al display.
La parte posteriore, anch’essa ricoperta di vetro Gorilla Glass 5, comprende una tripla fotocamera posizionata al centro e con una sporgenza ridotta rispetto agli altri modelli della serie Mi 9; presente poi il flash a doppio LED e il logo dell’azienda.
Ai lati troviamo il modulo per la fotocamera frontale, il jack audio da 3,5mm e un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; il tasto di accensione e il bilanciere del volume a destra; la porta USB Type-C, il microfono principale, la griglia altoparlante e lo slot per la doppia nano SIM in basso. Come già visto per il Mi 9, lo slot per la dual SIM non permette di inserire una microSD; pertanto la memoria non è espandibile.
Scheda tecnica (↑)
Come anticipato sopra, il chipset utilizzato nel Mi 9T Pro è lo stesso Qualcomm Snapdragon 855 presente anche nel Mi 9, con grafica Adreno 640 e corredato da 6GB di RAM e 128GB di memoria di archiviazione, che come già detto non è espandibile.
La tripla fotocamera posteriore è composta da un sensore principale da 48MP, lo stesso Sony IMX586 che ormai conosciamo bene, qui con apertura f/1.8, pixel da 0,8μm, focale da 26mm (wide), autofocus Laser/PDAF e nessuna stabilizzazione ottica. A questo si aggiungono un teleobiettivo 2X da 53mm con risoluzione di 8MP, apertura f/2.4, pixel da 1.12µm e autofocus Laser/PDAF, ed un sensore ultra-grandangolare da 12mm con risoluzione di 13MP, apertura f/2.4 e pixel da 1.12µm. Possiamo registrare video con stabilizzazione elettronica, risoluzione fino a 4K@60fps e in slow-motion a 960fps.
Il modulo motorizzato frontale contiene una fotocamera da 20MP con apertura f/2.2 e pixel da 0,8μm, in grado di registrare video fino a 1080p@30fps.
Non manca il pacchetto completo di sensori: luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio e magnetometro; e naturalmente abbiamo le connettività Bluetooth 5.0 con supporto ai protocolli AptX HD, NFC, WiFi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, GPS a doppia frequenza e il supporto a Glonass, Galileo e BDS. Le reti 4G Cat.20 supportano il 4G+ e il VoLTE HD. Presente anche la radio FM.
La batteria è da 4000mAh e supporta la ricarica rapida da 27 Watt (compatibile Quick Charge 4+) sebbene come da consuetudine di tutti i produttori di smartphone, il caricatore incluso in confezione supporta solo il Quick Charge 3.0. Assente la ricarica wireless. Il sistema operativo è MIUI 10, basato su Android 9.
Disponibilità e prezzo (↑)
Xiaomi Mi 9T Pro è disponibile su Amazon, nei Mi Store ufficiali e sul sito dell’azienda in tre colorazioni: Carbon black, Red flame, Glacier blue; il prezzo suggerito è di €449,90.
Recensione (↑)
Siamo stati in compagnia dello Xiaomi Mi 9T Pro per qualche settimana, compresa quella particolarmente stressante dell’IFA di Berlino, e dobbiamo dire che finalmente Xiaomi è riuscita a colmare praticamente tutte le lacune che avevamo trovato sul Mi 9. Il terminale è esteticamente gradevole, solido, ben maneggevole e riesce anche a garantire prestazioni al livello di un top di gamma.
Data la similitudine con il Mi 9 non ci dilungheremo molto su alcuni aspetti del Mi 9T Pro, che ad esempio ha lo stesso display di ottima qualità, al di sotto del quale troviamo uno fra i lettori di impronte che meglio e più rapidamente riesce a riconoscere la nostra identità; lo stesso audio – purtroppo solo mono ma ben amplificato – e le stesse connettività, che purtroppo ancora non comprendono la USB 3.1. Cerchiamo invece di vedere dove le cose sono migliorate rispetto al modello esaminato qualche mese fa.
Se la qualità fotografica del Mi 9 non ci aveva convinto, dobbiamo riconoscere che qui Xiaomi ha fatto un buon lavoro, e il Mi 9T Pro riesce a catturare immagini di buona qualità sia alla massima risoluzione di 48MP che in modalità standard a 12MP. Migliorata anche la modalità notturna, che finalmente scatta foto di qualità, mentre rimangono buoni gli scatti ultra-grandangolari sebbene in alcune situazioni si noti un po’ troppo la distorsione ai lati. Ci è piaciuta anche la fotocamera frontale, che appare velocemente quando necessaria (anche per il riconoscimento facciale) e per la quale possiamo personalizzare gli effetti audio e luminosi durante il movimento. Il sistema motorizzato è stato testato per oltre 300mila movimenti, quindi con un utilizzo medio si arriva tranquillamente a 5 anni o più, e grazie all’interazione con l’accelerometro essa si chiude immediatamente se viene rilevata una caduta.
Migliorata anche l’autonomia, che grazie ad una maggiore capacità e alla migliore ottimizzazione del sistema operativo riesce a resistere anche alle giornate più intense (e la fiera di Berlino ne è un ottimo esempio), mentre con un uso più moderato riesce tranquillamente a durare anche due giorni interi.
Ed il software è l’aspetto dove abbiamo notato maggiori miglioramenti: sebbene ancora troviamo la MIUI troppo pesante e con diverse inconsistenze, oltre che mancanze rispetto a funzioni che Android include già da qualche anno (come ad esempio la possibilità di disattivare le app di sistema che non utilizziamo), il sistema generalmente appare più fluido e le prestazioni migliorate. Con l’ultimo aggiornamento sono finalmente arrivate anche le scorciatoie tenendo premute le icone delle app, funzione che usiamo molto spesso ma che non era stata implementata da Xiaomi fino ad oggi.
Complessivamente reputiamo questo Mi 9T Pro il miglior Xiaomi di sempre, e a questo punto non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserveranno i prossimi flagship, fiduciosi che l’azienda riuscirà a migliorare gli aspetti che ancora ci fanno storcere il naso.